I tedeschi in Bulgaria
I tedeschi in Bulgaria I tedeschi in Bulgaria Le truppe del Reich sono ormai saldamente istallate (Dal nostro inviato) Sofia, 7 marzo. Una settimana addietro, allorché il Presidente del Consiglio Filof parti alla volta di Vienna per sottcscrivere l'adesione della Bulgaria al Patto tripartito, il numero di coloro che poterono prevedere o intuire il rapido sviluppo degli avvenimenti nei successivi sette giorni deve essere stato più che ristretto. Ora quel che nel frattempo è accaduto è di .importanza enorme. Sul suolo bulgaro si trovano le truppe tedesche; dal Mare del ■ Nord fino al Mar Nero e quasi fino j all'Egeo l'Europa centrale e sud-1 orientale sta sotto il controllo del- le forze armate del Reich. Eden da Ankara non è riuscito a mandare la Turchia all'attacco; per contro i rapporti diplomatici tra l'Inghilterra e la Bulgaria sono rotti. Particolari sull'inizio e sullo svolgimento della marcia se ne danno pochi: i giornalisti tedeschi al seguito delle truppe narrano che il passaggio del Danubio è avvenuto su due ponti lunghi vari chilometri e tanto larghi da consentire il traffico a due colonne affiancate, nonché a pedoni e a staffette. Per primi hanno attraversato i ponti i grossi carri corazzati reduci dalla Polonia, da Sedan, dalla Mosa e dalla Somme; poi autoveicoli a non finire; poi sciami di motociclisti e di reggi jménti"motorizzati di tiratori; "poi lancora a piedi la fanteria. Raggiunta la riva bulgara le colonne i e e i l i i n e i l , o o n l si sono sveltamente dirette ciascuna prendendo la sua via verso i rispettivi settori. Sulle anguste strade alpine, strette, tanto da consentire a malapena il .senso unico, i pesanti autoveicoli e le artiglierie si sono arrampicati saltando di buco in buco e facendo sprizzare in tutte le direzioni fango e neve in maniera migliore della sperata. Ad evitare arresti e ingombri, i guidatori delle macchine in panne hanno cercato di attaccarsi alla svelta col cavo del rimorchio ad altri veicoli. Malgrado le catene sui copertoni, più di un camion, che da solo non ce la avrebbe fatta, ha dovuto essere spinto o trascinato. Le unità fanno durante la giornata un'unica sosta di un'ora, tempo strettamente necessario per mandare giù una scodella di minestra di piselli calda, rivedere le macchine e rifornirsi di benzina: Ma al sesto giorno di marcia dovunque si vedono reparti tedeschi si ha l'impressione che quei soldati siano li da mesi e mesi e per mesi e mesi. I. z.
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