Il losco passato di Bernstein viene alla luce in un processo

Il losco passato di Bernstein viene alla luce in un processo UN DISERTORE TRADIZIONALE Il losco passato di Bernstein viene alla luce in un processo Parigi, 3 marzo. (C. Pu). Si è iniziato dinanzi al- la 16.a sezione del tribunale corre- zionale di Parigi il processo in- tentato, prima della sconfitta, dal noto autore drammatico ebreo Henry Bernstein, figlio di ebrei americani e polacchi, contro il giornalista e scrittore Alain Lau-braux che a diverse riprese neaveva smascherato coraggiosa-mente i tenebrosi intrighi. E' spuntato cosi a galla il passato re-moto e recente di questo ineffa- bile « commerciante di melodram-mi»; passato che se da un can- to appare in perfetta armonia col- la sua natura di giudeo, dall'altro definitivamente il velo che toglie definitiv circondava la sua notorietà mo strandolo una buona volta persempre cosi com'è stato e com'è, NpI 1RQR a ventidue anni doDONel 1898, a venticlue anni, d°po essersi insudiciato «nei più bassibagordi», corno egli, stesso ebbe a confessare, Bernstein, soldato tre soli giorni di servizio come infermiere dell'ospedale di Val-deGrace. _ dubbio che servire la Patria nonera cosa degna di lui diserto scap-pando nel Belgio; e da questo pae-se scrisse numerose lettere copren- do di ignobile ingiurie ^'«K«lfiofrancese In una di esse, diretta al giornalista Urbain Gohieregl di-chlarava testualmente con sfron- tato cinismo: « Sono un disertore e me ne vanto». Malgrado ciò. ilsuo esilio non duro a lungo. Dietrointervento dell'attrice ebrea Ben-da, chiamata Simone, e del gene-rale Marco André, egli venne amnistiato e, cosa altrettanto gra-ve, riformato dopo aver compiuto ,.«; rfi .«™™ ™moi^., Messe in tal modo le faccende personali a posto. Bernstein si mi-se a lavorare per il teatro ripor-tando alcuni successi che detteroben presto ali alla sua sfrenataambizione tanto da indurlo a bri-gare per fare accettare una suacommedia alla « Comedie Fran- kaise». Gli sforzi da lui spiegativennero coronati da successo inseguito alle protezioni dei fratellidi razza, ma le rappresentazioni del lavoro, intitolato «Apres moi»,sollevarono il vespaio. La seradelia prima rappresentazione, nu-merosi giovani appartenenti aigruppi dei « Camelots du roi » del-iv Action Francaise », interruppe-ro la recita con le grida di t ABruxelles » obbligando la direzio-ne del teatro a rinunziare al lavoroe l'autore a pubblicare una letteradi rammarico e di pentimento nel« Matin A partire da tal momento, Bernstein capi che per avere via libera occorreva far macchina indietro eandare a destra. E cosi fece. Daallora, egli non lascia passare unasola occasione per far dimenticare il suo passato. Durante il proces- so della signora Caillaux, eccolo, difattì, che interviene apostrofan'-lo Pi,ena, corte di assise I'ex presidente del consiglio colle se guenti parole: «La mobilitazione tenerale può essere decretata doniam' 10 partirò il quarto giorno ™a.nor.so V'andò voi partirete.,. ,Sl. trattava pero, di frasi destiInat<? solcanto a colpire 1 immagi|"azic"e dell uditorio e a cancel!lare 11 "cordo del disertore. | Gli .stati di servizio di Bernstein ì durante la guerra mondiale sono in realtà miserrimi. Dopo una : breve apparizione sul fronte di ; Salonicco, egli riusci a ottenere u«a seconda riforma e ritornò a ' Parigi dove sfruttando il momen t°. fece rappresentare VElcva- ! tion, un lavoro convenzionalmen- 'te patriottico che gli schiuse, questa volta, le porte della Come'<i,e Fr"ncaise e gli riempi il por tafoglio tli somme considerevoli, folcenti - ha scritto a tal ri do Alfred Fabre.uice — il becco, la moglie adultera e l'a¬ mante che la inganna rivaleggia,n . grandiloquente generosità, ,E, r £ x, H enfismo non ; la ^ La t CQn cui 1 ,.mm 4 f tt„ ÌQ.ni,.a .... SiwtSS^S^iiteS^U He vissuta dall'autore. Ma , u osprime abbastanza bene la j(jea èonveratonaie delle retrovie , ,; sublime , del fronte e a Dub. blico batte Ie mani », , , La stessa operazione teatrale.commerciale, venne, d altro cab :°- ripetuta da Bernstein durante 1, ?>«» de'la 'guerra bianca». dal settembre '39 al maggio 40 .con Elvve, lavoro antinazista e antifascista destinato a commuovere le folle e a far loro aocetta (re un conflitto che non sentivano. qiì incassi, questa volta, furono però interrotti dall'entrata delle :trupne tedesche a Parigi e Bern stèin, ritrovando d'un colpo il fi : i0 dellt tradizioni di gioventù, di serto nuovamente. Scappò, cioè, coi priniiMimi fuggiaschi a Bor deaux dovi appena giunto, si re Cò al consolato di Spagna a chie ; dere un visto per il paese di Fran,co. L'episodio cui dette luogo questo passo è semplicemente l inenarrabile. Al rifiuto opposto ! dai funzionari, Bernstein. memo re delle scene e degli effetti del suo teatro, cavò di tasca una ri [ voltella e fece finta di suicidarsi. ;Gli amici che lo accompagnavalno, è coi quali egli aveva prooa1 Miniente ripetuto la sceca all'ul ; bergo, gli si buttarono addosso , disarmandolo mentre pgli si spcln-.onava a gridare: «Se noi-, mi date subite il visto mi ammazzo? Il visto, in fin dei conti, gli venne purtroppo accordato e Bernstein concluse la sua fuga I sbarcando negli Stati Uniti dove ora .«vu.se contro la Francia un-' campagna frenetica e odiosa. Il ; contrario ci avrebbe nierai-i Igliato.

Luoghi citati: Belgio, Francia, Parigi, Salonicco, Spagna, Stati Uniti