Prime pedalate di stagione

Prime pedalate di stagione Prime pedalate di stagione Chiappini precede Moro nel Premio Primavera Milano, 3 marzo. Pietro Chiappini ha vinto in volata il Premio Primavera che ha iniziato sulle strade dell'alta Lombardia la stagione delle corse riservate agli indipendenti. La gara non ha però avuto un risultato tecnicamente soddisfacente ed è stata assolutamente priva di episodi interessanti se si toglie il tentativo di fuga effettuato sul Brlnzio da Volpi, tentativo rientrato in pianura ove il toscano è stato incapace di conservare il vantaggio ottenuto sulla salita. Indubbiamente il mediocre esio sportivo della corsa è dovuto in gran parte ad un incidente che a troncato sul più bello la viacità di una prova che pure era ominciata in modo promettente. Al bivio di Sesto Calende il ruppo era ancora compatto quando, per un autocarro fermo in mezzo alla via, il plotone si è scisso e Rogora, Roma- natti e Giuseppe Magni prende- IwMt ^ il percorso di una ventina di me tri. Questo incidente non avrebbe certamente avuto conseguenze se la nebbia densissima — non si vedeva a dieci metri di distanza — non avesse impedito al gruppo di rivedere i tre corridori quando essi si erano rimessi sulla via giusta con un vantaggio esiguo che si sarebbe potuto annullare, con poche energiche pedalate. Allora, nel timore che Rogora, Romanatti e Magni avessero preso un vantaggio notevole, alcuni corridori, e specialmente gli extra regionali perchè non pratici dei luoghi, rallentarono e presero a protestare; l'esempio fu contagioso perchè tutti gli altri fecero la stessa cosa ed TI gruppo procedette lungamente a passo d'uomo, fermandosi di tanto in tanto, chiedendo al giurati della corsa che si provvedesse a far fermare Rogora, Romanatti e Magni. I tre fuggitivi, invece, avevano preso sui serio la possibilità di una fuga e spingevano a pieni pedali, cosicché il distacco divenne in breve tempo incolmabile. Gli organizzatori ed i rappresentanti ufficiali della Federazione — erano al seguito anche Rodoni e Binda — tardarono un po' a raccapezzarsi ed a stabilire la opportunità di una decisione anche perchè la foltissima nebbia non permetteva agli * ufficiali * a bordo delle varie automobili di ritrovarsi rapidamente, ed era un continuo andare avanti e indietro delle vetture. Finalmente, anche di fronte alla irremovlbilità dei corridori del gruppo, si decise di far fermare i tre fuggitivi; raggiunti sulla salita di Gavirate, Rogora, Romanatti e Magni ubbidirono all'in- brcvpntdagctdpspc1fvrt _ giunzione di fermarsi Cosi, a sei chilometri da Vare ripi-ese la corsa, ma ormai ea sa era svuotata e compromessa perchè 1 corridori non ritrovuro!no più lo spirito battagliero ini i ziale. Soltanto sul Brinzio la ga _a ai e ravvivata di fronte alla ; iniziativa di Volpi che è passato f13cGn(7b(7btLA"mpsmimm(in vetta con 300 metri di vantaggio su Crippa e Cafferata e 600 metri sul gruppo. Ma dopo Varese Volpi è raggiunto, prima dai due immediati inseguitori, poi da Mara, Biondi, Introzzi, Bergamaschi, Zuccotti ed infine da tutti gli altri. Ventitre sono stati 1 partiti; venti gli arrivati, tutti in gruppo, e Chiappini con una ben sostenuta volata ha avuto la meglio su Moro e Crippa. 1. Pietro Chiappini (Mil. Contr. Roma) alle ore 14,51, impiegando ore 5,41' a compiere 188 chilometri alla media oraria di Km. 33,114; 2. Ruggero Moro (Dop. Aziend. Cogne) a una macchina; 3. Salvatore Crippa (U. C. Seregnese) ; 4. Bergamaschi; 5. a pari merito Generati, Introzzi, Mut- n22M11FpemUP(lSIS11XTOTfl12lT2 tl, Sperandio, Vecchio, Volpi e Zuccotti; 12. Rogora; 13. Biondi; 14. G. Magni; 15. Romanatti; 16. Cafferata; 17. Marangoni; 18. Mollo; 19. Mara; 20. Santambrogio. A titolo di curiosità aggiungeremo che la media realizzata dai corridori dal punto in cui la gara venne ripresa regolarmente, dopo la fermata di Rogora, Romanatti e Magni, risulta di chilometri 35,508 orari su 109 chilometri. A Conte il "San Geo,, Milano, 3 marzo. Ottantasei dilettanti lombardi e di altre regioni hanno partecipato al XVII G. Premio San Geo. La gara è stata condotta con vivacità nella prima parte per meri-, to di Zenaboni e Beretta, autori di una fuga iniziata poco dopo lapartenza e durata 50 chilometri; isulla salita di Bevera si sono im-1posti Saponi e Ghisalberti. Nel ; complesso si sono fatti molto ani- ,,v^i,,. onnnn»n~» r- 1. p„S ifSSti'i 'f^ot- H^™.UtJ• volata, disputata da sedici uomi- rn, ha prevalso Conte, già vinci- tore della stessa corsa due anni fa. Ecco la classifica: 1. Conte Oreste (S. C. Genova 1913) chei compie Km. 110 in ore l3,12 (media Km. 34,330); 2. Già- cornetti (Dop. Cogne) a ruota; 3. Goretti (U. S. Azzini); 4. Pedro- ni (G. S. Fantarelli); 5. Pessina (Id.); 6. Riva (M. V. C. Lecco) 7, berti (id.); 6. Riva (M. V. C. Lecco); T7. Chinetti; 8. Valeri; 9. Ghisal- Jberti; 10. Motta e altri 15 in t. m. Prime pedalate di stagione Prime pedalate di stagione Chiappini precede Moro nel Premio Primavera Milano, 3 marzo. Pietro Chiappini ha vinto in volata il Premio Primavera che ha iniziato sulle strade dell'alta Lombardia la stagione delle corse riservate agli indipendenti. La gara non ha però avuto un risultato tecnicamente soddisfacente ed è stata assolutamente priva di episodi interessanti se si toglie il tentativo di fuga effettuato sul Brlnzio da Volpi, tentativo rientrato in pianura ove il toscano è stato incapace di conservare il vantaggio ottenuto sulla salita. Indubbiamente il mediocre esio sportivo della corsa è dovuto in gran parte ad un incidente che a troncato sul più bello la viacità di una prova che pure era ominciata in modo promettente. Al bivio di Sesto Calende il ruppo era ancora compatto quando, per un autocarro fermo in mezzo alla via, il plotone si è scisso e Rogora, Roma- natti e Giuseppe Magni prende- IwMt ^ il percorso di una ventina di me tri. Questo incidente non avrebbe certamente avuto conseguenze se la nebbia densissima — non si vedeva a dieci metri di distanza — non avesse impedito al gruppo di rivedere i tre corridori quando essi si erano rimessi sulla via giusta con un vantaggio esiguo che si sarebbe potuto annullare, con poche energiche pedalate. Allora, nel timore che Rogora, Romanatti e Magni avessero preso un vantaggio notevole, alcuni corridori, e specialmente gli extra regionali perchè non pratici dei luoghi, rallentarono e presero a protestare; l'esempio fu contagioso perchè tutti gli altri fecero la stessa cosa ed TI gruppo procedette lungamente a passo d'uomo, fermandosi di tanto in tanto, chiedendo al giurati della corsa che si provvedesse a far fermare Rogora, Romanatti e Magni. I tre fuggitivi, invece, avevano preso sui serio la possibilità di una fuga e spingevano a pieni pedali, cosicché il distacco divenne in breve tempo incolmabile. Gli organizzatori ed i rappresentanti ufficiali della Federazione — erano al seguito anche Rodoni e Binda — tardarono un po' a raccapezzarsi ed a stabilire la opportunità di una decisione anche perchè la foltissima nebbia non permetteva agli * ufficiali * a bordo delle varie automobili di ritrovarsi rapidamente, ed era un continuo andare avanti e indietro delle vetture. Finalmente, anche di fronte alla irremovlbilità dei corridori del gruppo, si decise di far fermare i tre fuggitivi; raggiunti sulla salita di Gavirate, Rogora, Romanatti e Magni ubbidirono all'in- brcvpntdagctdpspc1fvrt _ giunzione di fermarsi Cosi, a sei chilometri da Vare ripi-ese la corsa, ma ormai ea sa era svuotata e compromessa perchè 1 corridori non ritrovuro!no più lo spirito battagliero ini i ziale. Soltanto sul Brinzio la ga _a ai e ravvivata di fronte alla ; iniziativa di Volpi che è passato f13cGn(7b(7btLA"mpsmimm(in vetta con 300 metri di vantaggio su Crippa e Cafferata e 600 metri sul gruppo. Ma dopo Varese Volpi è raggiunto, prima dai due immediati inseguitori, poi da Mara, Biondi, Introzzi, Bergamaschi, Zuccotti ed infine da tutti gli altri. Ventitre sono stati 1 partiti; venti gli arrivati, tutti in gruppo, e Chiappini con una ben sostenuta volata ha avuto la meglio su Moro e Crippa. 1. Pietro Chiappini (Mil. Contr. Roma) alle ore 14,51, impiegando ore 5,41' a compiere 188 chilometri alla media oraria di Km. 33,114; 2. Ruggero Moro (Dop. Aziend. Cogne) a una macchina; 3. Salvatore Crippa (U. C. Seregnese) ; 4. Bergamaschi; 5. a pari merito Generati, Introzzi, Mut- n22M11FpemUP(lSIS11XTOTfl12lT2 tl, Sperandio, Vecchio, Volpi e Zuccotti; 12. Rogora; 13. Biondi; 14. G. Magni; 15. Romanatti; 16. Cafferata; 17. Marangoni; 18. Mollo; 19. Mara; 20. Santambrogio. A titolo di curiosità aggiungeremo che la media realizzata dai corridori dal punto in cui la gara venne ripresa regolarmente, dopo la fermata di Rogora, Romanatti e Magni, risulta di chilometri 35,508 orari su 109 chilometri. A Conte il "San Geo,, Milano, 3 marzo. Ottantasei dilettanti lombardi e di altre regioni hanno partecipato al XVII G. Premio San Geo. La gara è stata condotta con vivacità nella prima parte per meri-, to di Zenaboni e Beretta, autori di una fuga iniziata poco dopo lapartenza e durata 50 chilometri; isulla salita di Bevera si sono im-1posti Saponi e Ghisalberti. Nel ; complesso si sono fatti molto ani- ,,v^i,,. onnnn»n~» r- 1. p„S ifSSti'i 'f^ot- H^™.UtJ• volata, disputata da sedici uomi- rn, ha prevalso Conte, già vinci- tore della stessa corsa due anni fa. Ecco la classifica: 1. Conte Oreste (S. C. Genova 1913) chei compie Km. 110 in ore l3,12 (media Km. 34,330); 2. Già- cornetti (Dop. Cogne) a ruota; 3. Goretti (U. S. Azzini); 4. Pedro- ni (G. S. Fantarelli); 5. Pessina (Id.); 6. Riva (M. V. C. Lecco) 7, berti (id.); 6. Riva (M. V. C. Lecco); T7. Chinetti; 8. Valeri; 9. Ghisal- Jberti; 10. Motta e altri 15 in t. m.