«Il piacere dell'onestà» di Pirandello al Carignano

«Il piacere dell'onestà» di Pirandello al Carignano TEATRI IE €€>i«CTII «Il piacere dell'onestà» di Pirandello al Carignano Il gusto, il piacere del teatro, ecco quello che ieri sera Ruggero Ruggeri ha provocato e offerto, squisitamente, con un'arte tutta chiarezze, trasparenze, con una misura di stile che è insieme pensosa e un po' fantastica, interiore e tratta alle più vaghe lucentezze. Era un diletto ascoltarlo, un diletto arguto, pungente, melodioso; e le parole si disponevano in sequenze ben intrecciate e agili, e ognuna aveva suono delicato, pronta eco, e acquistava tutto il suo senso, quello, per dir cosi, tonale e appariscente, e quello segreto di chiarificazione e i i o e rivelazione spirituale. In tanta I piacevolezza, nel fluire del diver- timento scenico, mentre lo spettatore seguiva, incantato, il gioco dialettico della commedia, si componeva, per virtù di meditazione, il p2rsonaggio, l'umano e dolente personaggio di Baldovino. V'era il moto, l'irresistibile grazia, e la forza dello spettacolo comico — quella grande virtù della parola che diventa alla ribalta immagine e azione — e vi era la crudele chiaroveggenza, la dissimulata ansietà, il dominio intellettuale, e il patimento di una creatura un po' bizzarra, un po' fantastica, ma di una commovente verità morale. E' questo sorgere, o risorgere, questo formarsi, per lunghe vie oscure e misteriose, di un'integra moralità d'uomo, è questo approdare dell'uomo, da una strenua cerebralità e astrattezza, alle tenerezze dell'affetto, il motivo drammatico, 11 commovente argomento della commedia pirandelliana. La spiritosa e mirabile vivacità, la sorprendente invenzione degli episodi scenici non è che mezzo a farci penetrare, a farci aderire alla scoperta e affermazione, all'accrescimento e al potere di una coscienza d'uomo. Coscienza, integrità, onestà, nuova e costruita, o forse soltanto ritrovata, che si riflette e s'illumina in un amore, Insperato, di donna, tanto più fervido, e sincero, quanto più liberamente nato da una suggestione e persuasione di moralità Ruggeri ci ha dato della commedia 11 mordente, quello spirito sottile, raffinato, caustico, e chiarificatore, e il personaggio in piedi. Un Baldovino magnifico di carattere, dichiarato, subito, al suo apparire, in quel temperamento di gelido e appassionato filosofo fantasticante, con quell'esperienza dura e misteriosa, non solo di ciò che è la vita, ma di ciò che sta dietro la vita. E le possibilità del muo p?tire e capire furono senz'altro scritte nel suo volto: quella riserva di umanità che lo conduce all'affanno e all'amore dell'ultime scene. Come sempre Ruggeri fu curiosamente immaginoso e sfumato e allusivo nel motto, nel cenno spirituale, e persuasivo e nitido nella composizione ed esteriorità scenica. In questo equilibrio, bravissimo; in questa perspicuità intellettuale e patetica, avvincente. Rappresentò poi una scena dellMclelc/il — era la sua serata d'onore —, quella del Diacono Martino che si presenta a Re Carlo, e racconta il suo viaggio per alti monti, e foreste e valli, ad aggirare le Chiuse. Nel giugno scorso il Ruggeri aveva detto il racconto famoso nella rappresentazione deH'/ldeZchi a Boboll; e già era apparso, quale egli è, mirabile per splendore di fraseggio, per fluidità, per estro di fantasia. La misura dei versi, il ritmo, il respiro lungo dell'eccelso brano di poesia, sono sostenuti dal Ruggeri con una capacità di siile che coordina cadenze, flessioni, in un'unica curva armoniosa, in un serrato e agile volo di immagini e di suoni. SI intende come gli applausi, le dimostrazioni per tanta bravura, o meglio per un'arte così matura, e libera, e che si addentra nelle parole, e le ripete con tanta franchezza d'Intuito, e potenza evocatrice, siano stati unanimi e scroscianti. Il pubblico ha festeggiato l'illustre attore, con battimani e ovazioni. f. b. * * Il piacere dell'onestà si replica, a prezzi popolari, nell'unico odierno spettacolo delle ore 17. Domani sera il Carignano resterà chiuso per la prova generale del Luigi undecimo nella nuova riduzione di Eligio Possenti e che, nella particolare interpretazione di Ruggero Ruggeri, andrà in scena giovedì sera. «Il piacere dell'onestà» di Pirandello al Carignano TEATRI IE €€>i«CTII «Il piacere dell'onestà» di Pirandello al Carignano Il gusto, il piacere del teatro, ecco quello che ieri sera Ruggero Ruggeri ha provocato e offerto, squisitamente, con un'arte tutta chiarezze, trasparenze, con una misura di stile che è insieme pensosa e un po' fantastica, interiore e tratta alle più vaghe lucentezze. Era un diletto ascoltarlo, un diletto arguto, pungente, melodioso; e le parole si disponevano in sequenze ben intrecciate e agili, e ognuna aveva suono delicato, pronta eco, e acquistava tutto il suo senso, quello, per dir cosi, tonale e appariscente, e quello segreto di chiarificazione e i i o e rivelazione spirituale. In tanta I piacevolezza, nel fluire del diver- timento scenico, mentre lo spettatore seguiva, incantato, il gioco dialettico della commedia, si componeva, per virtù di meditazione, il p2rsonaggio, l'umano e dolente personaggio di Baldovino. V'era il moto, l'irresistibile grazia, e la forza dello spettacolo comico — quella grande virtù della parola che diventa alla ribalta immagine e azione — e vi era la crudele chiaroveggenza, la dissimulata ansietà, il dominio intellettuale, e il patimento di una creatura un po' bizzarra, un po' fantastica, ma di una commovente verità morale. E' questo sorgere, o risorgere, questo formarsi, per lunghe vie oscure e misteriose, di un'integra moralità d'uomo, è questo approdare dell'uomo, da una strenua cerebralità e astrattezza, alle tenerezze dell'affetto, il motivo drammatico, 11 commovente argomento della commedia pirandelliana. La spiritosa e mirabile vivacità, la sorprendente invenzione degli episodi scenici non è che mezzo a farci penetrare, a farci aderire alla scoperta e affermazione, all'accrescimento e al potere di una coscienza d'uomo. Coscienza, integrità, onestà, nuova e costruita, o forse soltanto ritrovata, che si riflette e s'illumina in un amore, Insperato, di donna, tanto più fervido, e sincero, quanto più liberamente nato da una suggestione e persuasione di moralità Ruggeri ci ha dato della commedia 11 mordente, quello spirito sottile, raffinato, caustico, e chiarificatore, e il personaggio in piedi. Un Baldovino magnifico di carattere, dichiarato, subito, al suo apparire, in quel temperamento di gelido e appassionato filosofo fantasticante, con quell'esperienza dura e misteriosa, non solo di ciò che è la vita, ma di ciò che sta dietro la vita. E le possibilità del muo p?tire e capire furono senz'altro scritte nel suo volto: quella riserva di umanità che lo conduce all'affanno e all'amore dell'ultime scene. Come sempre Ruggeri fu curiosamente immaginoso e sfumato e allusivo nel motto, nel cenno spirituale, e persuasivo e nitido nella composizione ed esteriorità scenica. In questo equilibrio, bravissimo; in questa perspicuità intellettuale e patetica, avvincente. Rappresentò poi una scena dellMclelc/il — era la sua serata d'onore —, quella del Diacono Martino che si presenta a Re Carlo, e racconta il suo viaggio per alti monti, e foreste e valli, ad aggirare le Chiuse. Nel giugno scorso il Ruggeri aveva detto il racconto famoso nella rappresentazione deH'/ldeZchi a Boboll; e già era apparso, quale egli è, mirabile per splendore di fraseggio, per fluidità, per estro di fantasia. La misura dei versi, il ritmo, il respiro lungo dell'eccelso brano di poesia, sono sostenuti dal Ruggeri con una capacità di siile che coordina cadenze, flessioni, in un'unica curva armoniosa, in un serrato e agile volo di immagini e di suoni. SI intende come gli applausi, le dimostrazioni per tanta bravura, o meglio per un'arte così matura, e libera, e che si addentra nelle parole, e le ripete con tanta franchezza d'Intuito, e potenza evocatrice, siano stati unanimi e scroscianti. Il pubblico ha festeggiato l'illustre attore, con battimani e ovazioni. f. b. * * Il piacere dell'onestà si replica, a prezzi popolari, nell'unico odierno spettacolo delle ore 17. Domani sera il Carignano resterà chiuso per la prova generale del Luigi undecimo nella nuova riduzione di Eligio Possenti e che, nella particolare interpretazione di Ruggero Ruggeri, andrà in scena giovedì sera.

Persone citate: Diacono Martino, Pirandello, Re Carlo, Ruggeri, Ruggero Ruggeri

Luoghi citati: Boboll