Il fulmineo attacco degli "U-boot,, al grande convoglio inglese di Guido Tonella

Il fulmineo attacco degli "U-boot,, al grande convoglio inglese Il fulmineo attacco degli "U-boot,, al grande convoglio inglese Berlino, 24 febbraio. Nonostante la loro lunga abitudine al mendacio, si può star certi clte stavolta gli inglesi si troveranno alquanto impacciati a ricorrere senz'altro alta solita formula per commentare il discorso del Fuhrer, affermando che esso non contiene " nulla di nuovo... ". La notizia che in questi ultimi giorni sono state affondate oltre 215 mila tonn. di naviglio mercantile nemico, costituisce infatti una novità in senso assoluto. Hitler stesso ne ha avuto conoscenza un paio di ore prima di prendere la parola a Monaco, cosicché pubblicamente l'annuncio è stato da lui diffuso come prÌ7nizia nel suo discorso. Gli attentissimi ascoltatori che il Fuhrer deve avere trovato anche in quel di Londra sono stati cosi appagati, nella loro sete di " novità ". Hitler ha accennato a questo nuovo successo della guerra del controblocco soltanto incidentalmente, allo scopo di far comprendere, con un preciso riferimento, quale sarà lo sviluppo che assumerà ihH due prossimi mesi questa particolare attività bellica dell'Asse. In realtà si tratta di una affermazione senza precedenti, dato che gli affondamenti di questa volta superano anche quelli registrati nel recente vittorioso attacco contro un convoglio a occidente delle coste portoghesi. L'episodio centrale è costituito anche stavolta da un attacco contro un convoglio. Protagonisti dell'azione sono stati gli " U boot " che, come informa un comunicato straordinario diffuso stasera dal Comando tedesco, hanno fatto caccia grossa fra le navi del convoglio nemico nonostante che esso fosse fortemente scortato. In una serie di accaniti combattimenti sono stati affondati con lancio di siluri e in parte con diretto intervento di bocche da fuo co dei sottomarini, varie navi ne miche per ben 125 mila tonnella csiBczingtdrtasrgdotisccmnfpflvfldqtspppcpmzpnrpvpte, fra cui un incrociatore ausilia-\nrio, appartenente alla scorta, in-\lcaricato di provvedere alla sicit-iarezza del convoglio. Altri < U-boot » intervenivano!nello stesso tempo in altri settori,in parte contro convogli ed in par- \te contro unità isolate, affondando un considerevole numero di navi nemicìte, cosicché il totale delle perdite inflitte agl'inglesi ad opera dei sottomarini arriva a 192.300 tonnellate. Tenuto conto di altre 25 mila tonnellate affondate da unità tedesche di superficie, il controblocco è riuscito a mandare a picco in questi ultimi due giorni per ben 217 mila e 300 tonnellate di naviglio nemico. Dove si siano precisamente svolte queste formidabili imprese della marina tedesca non è stato finora precisato; crediamo tuttavia sapere che la maggior parte di questa azicme si sia svolta lungo Ir ree dell'Atlantico settentrionale, noi su quel settore maritthiio cht come ha dichiarato ieri lord h .ìverbrook, costituisce attualmente il fronte più esposto e più minacciato dell'Inghilterra.' L'estensione della guerra, ini questo fronte, è stata realizzata] dai tedeschi, come è noto, in questi ultimi tre mesi; più precisamente dal giorno che l'Italia ha immobilizzato, giusto il richiamo contenuto oggi nel discorso di Hitler, considerevoli forze navali e aeree nemiche nel Mediterraneo. Lo sviluppo delle operazioni bel-, liche sul fronte atlantico è dovu-\ to d'altra parte alla stretta colla- i borazione che corre fra attività] navale e attività aerea. Appare evidente da questo nuovo successo come, i tedeschi abbiano già iminesso nella guerra del conlioUluc- co un numero di sottomarini considerevolmente superiore a quello impegnato nei mesi precedenti. Dopo la dichiarazione di lord Beaverbrook, la più significativa conferma della gravità della situazione in cui si trova l'Inghilterra in seguito al rafforzamento della guerra del controblocco, con i sottomarini, ci viene dall'America, dallo stesso Roosevelt, il quale starebbe studiando una proposta fattagli da taluni esperti per la costruzione dì una flotta di sottomarini mercantili incaricati di svolgere il trasporto con l'Inghilterra. L'idea non è nuova e già più di due mesi or sono abbiamo avuto occasione di accennare alla trovata di Churchill per sfuggire alla insidia degli « U boot * : navigare sott'acqua per sfuggire agli attacchi tedeschi. Il fatto che il progetto churchilliano sia stato ripreso ufficialmente dagli esperti di Roosevelt non vale a diminuire le enormi difficoltà di realizzazione che comporta. Le obiezioni le abbiamo già fatte altra volta: costo enorme per la costruzione; tempo considerevole per costruire un numero sufficiente di sottomarini; impossibilità a disporre, anche nell'ipotesi di un vero e proprio miracolo, per quanto riguarda il lavoro, dei cantieri americani, di un tonnellaggio sufficiente data la ridottissima capacità delle unità sottomarine. Dal fatto dunque che l'originale progetto di Churchill sia stato ripreso in esame dai tecnici americani risulta quanto segue: 1) Che gH americani stessi prendono in parola, dopa gli ultimi clamorosi affondamenti realizzati dagli «U. booti tedeschi, la promessa fatta da Hitler il 30 gennaio circa l'incremento della guerra dei sottomarini a primavera: 2) Che l'importanza della cooperazione sottomarina ed aerea vera e propria è riconosciuta in pieno da parte americana; S) Che gli americani non hau\no alcuna intenzione di arrischiare \loro navi da guerra nella scorta iai convogli Guido Tonella !. zhmdd Il fulmineo attacco degli "U-boot,, al grande convoglio inglese Il fulmineo attacco degli "U-boot,, al grande convoglio inglese Berlino, 24 febbraio. Nonostante la loro lunga abitudine al mendacio, si può star certi clte stavolta gli inglesi si troveranno alquanto impacciati a ricorrere senz'altro alta solita formula per commentare il discorso del Fuhrer, affermando che esso non contiene " nulla di nuovo... ". La notizia che in questi ultimi giorni sono state affondate oltre 215 mila tonn. di naviglio mercantile nemico, costituisce infatti una novità in senso assoluto. Hitler stesso ne ha avuto conoscenza un paio di ore prima di prendere la parola a Monaco, cosicché pubblicamente l'annuncio è stato da lui diffuso come prÌ7nizia nel suo discorso. Gli attentissimi ascoltatori che il Fuhrer deve avere trovato anche in quel di Londra sono stati cosi appagati, nella loro sete di " novità ". Hitler ha accennato a questo nuovo successo della guerra del controblocco soltanto incidentalmente, allo scopo di far comprendere, con un preciso riferimento, quale sarà lo sviluppo che assumerà ihH due prossimi mesi questa particolare attività bellica dell'Asse. In realtà si tratta di una affermazione senza precedenti, dato che gli affondamenti di questa volta superano anche quelli registrati nel recente vittorioso attacco contro un convoglio a occidente delle coste portoghesi. L'episodio centrale è costituito anche stavolta da un attacco contro un convoglio. Protagonisti dell'azione sono stati gli " U boot " che, come informa un comunicato straordinario diffuso stasera dal Comando tedesco, hanno fatto caccia grossa fra le navi del convoglio nemico nonostante che esso fosse fortemente scortato. In una serie di accaniti combattimenti sono stati affondati con lancio di siluri e in parte con diretto intervento di bocche da fuo co dei sottomarini, varie navi ne miche per ben 125 mila tonnella csiBczingtdrtasrgdotisccmnfpflvfldqtspppcpmzpnrpvpte, fra cui un incrociatore ausilia-\nrio, appartenente alla scorta, in-\lcaricato di provvedere alla sicit-iarezza del convoglio. Altri < U-boot » intervenivano!nello stesso tempo in altri settori,in parte contro convogli ed in par- \te contro unità isolate, affondando un considerevole numero di navi nemicìte, cosicché il totale delle perdite inflitte agl'inglesi ad opera dei sottomarini arriva a 192.300 tonnellate. Tenuto conto di altre 25 mila tonnellate affondate da unità tedesche di superficie, il controblocco è riuscito a mandare a picco in questi ultimi due giorni per ben 217 mila e 300 tonnellate di naviglio nemico. Dove si siano precisamente svolte queste formidabili imprese della marina tedesca non è stato finora precisato; crediamo tuttavia sapere che la maggior parte di questa azicme si sia svolta lungo Ir ree dell'Atlantico settentrionale, noi su quel settore maritthiio cht come ha dichiarato ieri lord h .ìverbrook, costituisce attualmente il fronte più esposto e più minacciato dell'Inghilterra.' L'estensione della guerra, ini questo fronte, è stata realizzata] dai tedeschi, come è noto, in questi ultimi tre mesi; più precisamente dal giorno che l'Italia ha immobilizzato, giusto il richiamo contenuto oggi nel discorso di Hitler, considerevoli forze navali e aeree nemiche nel Mediterraneo. Lo sviluppo delle operazioni bel-, liche sul fronte atlantico è dovu-\ to d'altra parte alla stretta colla- i borazione che corre fra attività] navale e attività aerea. Appare evidente da questo nuovo successo come, i tedeschi abbiano già iminesso nella guerra del conlioUluc- co un numero di sottomarini considerevolmente superiore a quello impegnato nei mesi precedenti. Dopo la dichiarazione di lord Beaverbrook, la più significativa conferma della gravità della situazione in cui si trova l'Inghilterra in seguito al rafforzamento della guerra del controblocco, con i sottomarini, ci viene dall'America, dallo stesso Roosevelt, il quale starebbe studiando una proposta fattagli da taluni esperti per la costruzione dì una flotta di sottomarini mercantili incaricati di svolgere il trasporto con l'Inghilterra. L'idea non è nuova e già più di due mesi or sono abbiamo avuto occasione di accennare alla trovata di Churchill per sfuggire alla insidia degli « U boot * : navigare sott'acqua per sfuggire agli attacchi tedeschi. Il fatto che il progetto churchilliano sia stato ripreso ufficialmente dagli esperti di Roosevelt non vale a diminuire le enormi difficoltà di realizzazione che comporta. Le obiezioni le abbiamo già fatte altra volta: costo enorme per la costruzione; tempo considerevole per costruire un numero sufficiente di sottomarini; impossibilità a disporre, anche nell'ipotesi di un vero e proprio miracolo, per quanto riguarda il lavoro, dei cantieri americani, di un tonnellaggio sufficiente data la ridottissima capacità delle unità sottomarine. Dal fatto dunque che l'originale progetto di Churchill sia stato ripreso in esame dai tecnici americani risulta quanto segue: 1) Che gH americani stessi prendono in parola, dopa gli ultimi clamorosi affondamenti realizzati dagli «U. booti tedeschi, la promessa fatta da Hitler il 30 gennaio circa l'incremento della guerra dei sottomarini a primavera: 2) Che l'importanza della cooperazione sottomarina ed aerea vera e propria è riconosciuta in pieno da parte americana; S) Che gli americani non hau\no alcuna intenzione di arrischiare \loro navi da guerra nella scorta iai convogli Guido Tonella !. zhmdd

Persone citate: Churchill, Hitler, Roosevelt

Luoghi citati: America, Berlino, Inghilterra, Italia, Londra, Monaco