In un'accanita contesa i torinesi pareggiano a Napoli
In un'accanita contesa i torinesi pareggiano a Napoli G L. I e trofeo Nedo Nadi In un'accanita contesa i torinesi pareggiano a Napoli (Dal nostro inviato) Napoli, 24 febbraio. Ci aspettavamo tanto sole a Napoli ,e abbiamo trovata tanta pioggia: anche i vecchi ori del salone dell'Accademia ci sembra non siano riusciti a ravvivare l'ambiente. Il pubblico, scarso c infreddo'ito, ha seguito la contesa scalandosi solo a tratti. I napoletani, in migliorata formazione, hanno tenuto duro ed hanno inchiodato i torinesi sul pareggio: i quali ultimi, a loro volta, non disponevano di tutti i migliori elementi. Picchi, infatti, per „, Torino. Dei piemontesi i migliori sono stati Perenno, Corvo Peren:\no, pur non bene allenato, si e comportato da par suo. Corvo,'benchè fino dal inattino avesse ac-icasato un po' di stanchezza per la\cne jmo ani mainilo avesse oc->ito un po' di stanchezza per laafa notte trascorsa, ha final-, ite trovato il... buco per la suaI agitata mente trovato il... buco pe ciambella: e cosi è tornato a vincere. Filogamo — un po' legato — ha dato tutto se stesso, cercando di reagire alla cattiva giornata. Vederlo tirare a denti stretti e con energia ci ha bene impressionato, giacchè questa è una dote che in lui è affiorata solo ieri in modo convincente. Quindi, se non possiamo fare alti e'ogi per il risultato, molti glie ne dobbiamo per il suo comportamento in gara. Macri — a corto di lavoro perchè ora è « sotto » con gli esami, ha tirato senza fortuna, facendo tutto il possibile per essere di giovamento alla squadra. Così Invernigli, Rivetti, schermitore dalla linea classica, calmo e ponderato, ha fornito una beila gara. Quando avrà ro»d''" la sua scherma con un niz:ico di ardore in nifi, saia maggiormvnte efficace. idmPtdcsVfDei napoWtini non possinmo'che Isdir bene. Di Lorenzo ci ha fallo rivedere la sua scherma pulita e chiara, se pure un po' scarna: il suo debole è nella faeililà con la quale si deprime. Ma oggi ha tirato lodevolmente. Il giovane Guercia — oro militare — è un ragazzo che farà strada, perchè ha buone fondamenta e molta passione: quando le sue gambe saranno più elastiche potremo contare su un futuro campione. Lo stesso dicasi per Gennarelli, che, se ha le gambe migliori del compagno manca talvolta di mordente. Fabbri, con le sue due vittorie, si è fatto ammirare per volontà e deci S'one. ma non certo per tecnica. De' Piano, sempre difficile ed insidioso, ha tirato al suo normale livello. Lanni, troppo acerbo per queste contese, approfitterà di esse per « farsi le ossa ». Alla squadra di Bari, abbondantemente sconfitta da tutte e due le formazioni, vada un plauso per la sportività dimostrata. Infatti è scesa lo stesso in campo benché mancasse di due suoi elementi, assenti per ragioni militari. L'organizzazione dell'Accademia Nazionale di Scherma è stata, come sempre, signorile. Nel salone seicentesco del massimo sodalizio napoletano, ieri, all'imbrunire, il rumore aspro delle lame si è spen to. Solo nel bel soffitto, i trionfanti guerrieri aragonesi affrescati dal Fischetti hanno continuato ad agitare — come da secoli — le loro spade mute. Aldo Masciotta Napoli li. Hari 12-2; Torino b. Mari 12-2; Torino-Napoli' 6-6 (Perenno 2| vitt. .Mauri 2 sconfitto. Inverni?:/.! 2i sconfitte, Filoj-'amo 1 sconfitta. 1 vitton.a. Corvo 2 vitt., Kivotti 1 vittoria. 1 sconfitta. ptnlshPsrSiecsFz In un'accanita contesa i torinesi pareggiano a Napoli G L. I e trofeo Nedo Nadi In un'accanita contesa i torinesi pareggiano a Napoli (Dal nostro inviato) Napoli, 24 febbraio. Ci aspettavamo tanto sole a Napoli ,e abbiamo trovata tanta pioggia: anche i vecchi ori del salone dell'Accademia ci sembra non siano riusciti a ravvivare l'ambiente. Il pubblico, scarso c infreddo'ito, ha seguito la contesa scalandosi solo a tratti. I napoletani, in migliorata formazione, hanno tenuto duro ed hanno inchiodato i torinesi sul pareggio: i quali ultimi, a loro volta, non disponevano di tutti i migliori elementi. Picchi, infatti, per „, Torino. Dei piemontesi i migliori sono stati Perenno, Corvo Peren:\no, pur non bene allenato, si e comportato da par suo. Corvo,'benchè fino dal inattino avesse ac-icasato un po' di stanchezza per la\cne jmo ani mainilo avesse oc->ito un po' di stanchezza per laafa notte trascorsa, ha final-, ite trovato il... buco per la suaI agitata mente trovato il... buco pe ciambella: e cosi è tornato a vincere. Filogamo — un po' legato — ha dato tutto se stesso, cercando di reagire alla cattiva giornata. Vederlo tirare a denti stretti e con energia ci ha bene impressionato, giacchè questa è una dote che in lui è affiorata solo ieri in modo convincente. Quindi, se non possiamo fare alti e'ogi per il risultato, molti glie ne dobbiamo per il suo comportamento in gara. Macri — a corto di lavoro perchè ora è « sotto » con gli esami, ha tirato senza fortuna, facendo tutto il possibile per essere di giovamento alla squadra. Così Invernigli, Rivetti, schermitore dalla linea classica, calmo e ponderato, ha fornito una beila gara. Quando avrà ro»d''" la sua scherma con un niz:ico di ardore in nifi, saia maggiormvnte efficace. idmPtdcsVfDei napoWtini non possinmo'che Isdir bene. Di Lorenzo ci ha fallo rivedere la sua scherma pulita e chiara, se pure un po' scarna: il suo debole è nella faeililà con la quale si deprime. Ma oggi ha tirato lodevolmente. Il giovane Guercia — oro militare — è un ragazzo che farà strada, perchè ha buone fondamenta e molta passione: quando le sue gambe saranno più elastiche potremo contare su un futuro campione. Lo stesso dicasi per Gennarelli, che, se ha le gambe migliori del compagno manca talvolta di mordente. Fabbri, con le sue due vittorie, si è fatto ammirare per volontà e deci S'one. ma non certo per tecnica. De' Piano, sempre difficile ed insidioso, ha tirato al suo normale livello. Lanni, troppo acerbo per queste contese, approfitterà di esse per « farsi le ossa ». Alla squadra di Bari, abbondantemente sconfitta da tutte e due le formazioni, vada un plauso per la sportività dimostrata. Infatti è scesa lo stesso in campo benché mancasse di due suoi elementi, assenti per ragioni militari. L'organizzazione dell'Accademia Nazionale di Scherma è stata, come sempre, signorile. Nel salone seicentesco del massimo sodalizio napoletano, ieri, all'imbrunire, il rumore aspro delle lame si è spen to. Solo nel bel soffitto, i trionfanti guerrieri aragonesi affrescati dal Fischetti hanno continuato ad agitare — come da secoli — le loro spade mute. Aldo Masciotta Napoli li. Hari 12-2; Torino b. Mari 12-2; Torino-Napoli' 6-6 (Perenno 2| vitt. .Mauri 2 sconfitto. Inverni?:/.! 2i sconfitte, Filoj-'amo 1 sconfitta. 1 vitton.a. Corvo 2 vitt., Kivotti 1 vittoria. 1 sconfitta. ptnlshPsrSiecsFz In un'accanita contesa i torinesi pareggiano a Napoli G L. I e trofeo Nedo Nadi In un'accanita contesa i torinesi pareggiano a Napoli (Dal nostro inviato) Napoli, 24 febbraio. Ci aspettavamo tanto sole a Napoli ,e abbiamo trovata tanta pioggia: anche i vecchi ori del salone dell'Accademia ci sembra non siano riusciti a ravvivare l'ambiente. Il pubblico, scarso c infreddo'ito, ha seguito la contesa scalandosi solo a tratti. I napoletani, in migliorata formazione, hanno tenuto duro ed hanno inchiodato i torinesi sul pareggio: i quali ultimi, a loro volta, non disponevano di tutti i migliori elementi. Picchi, infatti, per „, Torino. Dei piemontesi i migliori sono stati Perenno, Corvo Peren:\no, pur non bene allenato, si e comportato da par suo. Corvo,'benchè fino dal inattino avesse ac-icasato un po' di stanchezza per la\cne jmo ani mainilo avesse oc->ito un po' di stanchezza per laafa notte trascorsa, ha final-, ite trovato il... buco per la suaI agitata mente trovato il... buco pe ciambella: e cosi è tornato a vincere. Filogamo — un po' legato — ha dato tutto se stesso, cercando di reagire alla cattiva giornata. Vederlo tirare a denti stretti e con energia ci ha bene impressionato, giacchè questa è una dote che in lui è affiorata solo ieri in modo convincente. Quindi, se non possiamo fare alti e'ogi per il risultato, molti glie ne dobbiamo per il suo comportamento in gara. Macri — a corto di lavoro perchè ora è « sotto » con gli esami, ha tirato senza fortuna, facendo tutto il possibile per essere di giovamento alla squadra. Così Invernigli, Rivetti, schermitore dalla linea classica, calmo e ponderato, ha fornito una beila gara. Quando avrà ro»d''" la sua scherma con un niz:ico di ardore in nifi, saia maggiormvnte efficace. idmPtdcsVfDei napoWtini non possinmo'che Isdir bene. Di Lorenzo ci ha fallo rivedere la sua scherma pulita e chiara, se pure un po' scarna: il suo debole è nella faeililà con la quale si deprime. Ma oggi ha tirato lodevolmente. Il giovane Guercia — oro militare — è un ragazzo che farà strada, perchè ha buone fondamenta e molta passione: quando le sue gambe saranno più elastiche potremo contare su un futuro campione. Lo stesso dicasi per Gennarelli, che, se ha le gambe migliori del compagno manca talvolta di mordente. Fabbri, con le sue due vittorie, si è fatto ammirare per volontà e deci S'one. ma non certo per tecnica. De' Piano, sempre difficile ed insidioso, ha tirato al suo normale livello. Lanni, troppo acerbo per queste contese, approfitterà di esse per « farsi le ossa ». Alla squadra di Bari, abbondantemente sconfitta da tutte e due le formazioni, vada un plauso per la sportività dimostrata. Infatti è scesa lo stesso in campo benché mancasse di due suoi elementi, assenti per ragioni militari. L'organizzazione dell'Accademia Nazionale di Scherma è stata, come sempre, signorile. Nel salone seicentesco del massimo sodalizio napoletano, ieri, all'imbrunire, il rumore aspro delle lame si è spen to. Solo nel bel soffitto, i trionfanti guerrieri aragonesi affrescati dal Fischetti hanno continuato ad agitare — come da secoli — le loro spade mute. Aldo Masciotta Napoli li. Hari 12-2; Torino b. Mari 12-2; Torino-Napoli' 6-6 (Perenno 2| vitt. .Mauri 2 sconfitto. Inverni?:/.! 2i sconfitte, Filoj-'amo 1 sconfitta. 1 vitton.a. Corvo 2 vitt., Kivotti 1 vittoria. 1 sconfitta. ptnlshPsrSiecsFz
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