Le razioni dei grassi a partire dal 1° marzo

Le razioni dei grassi a partire dal 1° marzo Le razioni dei grassi a partire dal 1° marzo Quattrocento grammi mensili a persona di olio o di burro - Divieto dal primo marzo della pasticceria fresca e dei panettoni z'°ne della razione de. grass va ria in relazione alle abitudini ali meritar! e alle caratteristiche pro duttive delle zone, La misura della razione mensile dello zucchero rimane immutata . . . . 'n grammi seicento, II Ministero dell'Agricoltura e le Foreste, sentito il Comitato iiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiimiiiimi Roma, 21 febbraio. La misura della razione mensile dei grassi viene fissata con decorrenza dal 1" marzo, in grammi quattrocento di olio, burro, lardo, ecc. complessivamente. Tale quantitativo corrisponde a quello di cui llllllllllli i consumatori hanno potuto in me- dia usufruire finora. La composi-\ interministeriale annonario del P. N. F., comunica, che la. prenotazione per il prossimo mese di marzo dei grassi e dello zucchero, cioè dei generi alimentari che si acquistano con la carta, "dodici numeri », dovrà, essere effettuata ini consumatori nei giorni dal 23 ri/ 28 febbraio corrente. Le cedole dn usarsi per la prenotazione sono: prr l'olio la cedola numero 3, per gli altri grassi quella numero i'e per lo zucchero quella numero 7. I prelevamenti di detti generi verranno effettuati come segue: per l'olio in due volte usando nella, prima quindicina, i primi due buoni settimanali contraddistinti dal numero 3 e nella seconda, i rimanenti due buoni: per gli altri grassi (burro, lardo, ecc.) il prelevamento sarà fatto in due volte utilizzando i rispettivi bu.oni settimanali contraddistinti dal numero 4; per lo zucchero in due volte utilizzando in ciascuna quindicina i rispettivi buoni numero 7. II Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, sentito il Comitato interministeriale annonario del P.N.F., comunica che a datare dal 1" marzo sono sospese la fabbricazione e il commercio della pasticceria fresca che impieghi farina, latte, olio, burro e altri gras- □ a tale data sono anche sospe- a\ , e i a a d o o l e n a o e e o e e i li ò e o a a ti o i le o t. e¬ ì a _ ti] tali rispetto al vigente piano) li1 " «-tu -~ a rarti n il aa a b- n- pn- SI. si la fabbricazione e ii commercio della gelateria che impieghi latte e derivati, mentre è consentita la vendita in tutti i giorni dei gelati preparati con frutta. Sempre dalla stessa data è altresì sospesa la fabbricazione dei panettoni restando consentita la vendita della produzione esistente sino a tutto il 15 marzo. Scarso raccolto di olio anche all'estero Intuitive appaiono le ragioni poste a base dei provvedimenti emanati. Nella sua squisita sensibilità, il popolo italiano le avverte subito. La riduzione operata, mentre si inquadra nella politica di disciplina e di limitazione dei consumi imposta dalla congiuntura bellica, si adegua a quelle che sono le nostre effettive disponibilità in materia di grassi alimentari. Non riesce al riguardo superfluo ripetere, sia pure per inciso, che non solamente per noi ma per tutti i Paesi produttori, il raccolto oleario è stato notevolmente inferiore a quello della acorsa annata. Basso è stato altresì il rendimento in olio delle olive. E' stato altresì necessario tener conto dei seguenti altri elementi di fatto: 1 ) Accresciute richieste di lardo e di olio da parte delle Forze Armate e necessità di costituire per le stesse la scorta richiesta di centomila quintali di olio; 2) forte riduzione dei suini in seguito alle macellazioni familiari, che nel giugno scorso avevano superato il mezzo milione di capi: 3) accresciute difficoltà per l'ingrasso dei suini dovendo destinare alla panificazione la quasi totalità di grano ammassato; 4) infine, sconto della situazione di disquilibrio tra prezzo dei suini e quello dei grassi che, lasciata irrisolta dal novembre al gennaio scorso, ha incoraggiato l'impiego dei grassi nei salumi e negli insaccati in genere. In queste condizioni era umanamente impossibile mantenere inalterata la razione individuale degli 800 grammi prima stabilita — la quale razione corrisponde, su per giù, alla media dei consumi dei grassi nel periodo prebellico — e, quello che maggiormente conta, garantirne il prelievo. Si sarebbero perpetuati i molti inconvenienti spesse volte lamentati. Il consumatore, cioè, a meno di una parzialità dell'esercente, non avrebbe mai potuto fare affidamento sull'effettivo ritiro del quantitativo assegnatogli e sarebbe stato costretto a rivolgersi infinite volte durante il mese, ma sempre vanamente, al suo abituale fornitore. Il fabbisogno del Paese e delle Forze Armate Gli organi competenti hanno avvertito l'inconsistenza di una tale situazione e hanno adottato le sole misure che la logica e la necessità imponevano. Ispirandosi a direttive di realismo e al criterio di promettere quanto può essere mantenuto, essi hanno ridotto la razione a quel quantitativo di cui i consumatori hanno potuto usufruire in media fino ad oggi. Ciò significa anche che, dal prossimo 1° marzo, i consumatori avrano la certezza di ritirare entro il mese l complessivi 400 grammi a ciascuno snettanti. Con la nuova razione si mira soprattutto a fare economia di grassi suini, che, come si è detto, sono richiesti dalle Forze Armate quasi nelle stesse proporzioni dell'aliquota del consumo razionato. Il nuovo piano di razionamento richiede, per la sua copertura, quintali 89.941 di olio per soddisfare il totale delle tessere distribuite. Tale quota viene ridotta, in base ad un calcolo prudenziale preventivi» delle tessere in corso di ritiro, • 79.627 quintali (realizzando un'bConomla di 16.000 quinci rispetto al vigente - Il fabbisogno delle province di j consumo e non produttrici di olive jè stato determinato in quintali i 34.059 (quota che bisognerà aveIre dagli ammassi almeno un mesa prima della distribuzione al consumo per evitare i ritardi verificatisi nel passato). Bisognerà limitare a quintali 30.000 la quota per approvvigionare le province che producono in parte o totalmente l'olio necessario al loro consumo; per cui in definitiva si può prevedere ridotto a 64.000 quintali il fabbisogno mensile per l'approvvigionamento della popolazione civile. A questa cifra vanno aggiunti circa quintali 10.000 per gli esercizi pubblici, industrie, e convivenze. Prendendo come base le previ- Le razioni dei grassi a partire dal 1° marzo Le razioni dei grassi a partire dal 1° marzo Quattrocento grammi mensili a persona di olio o di burro - Divieto dal primo marzo della pasticceria fresca e dei panettoni z'°ne della razione de. grass va ria in relazione alle abitudini ali meritar! e alle caratteristiche pro duttive delle zone, La misura della razione mensile dello zucchero rimane immutata . . . . 'n grammi seicento, II Ministero dell'Agricoltura e le Foreste, sentito il Comitato iiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiimiiiimi Roma, 21 febbraio. La misura della razione mensile dei grassi viene fissata con decorrenza dal 1" marzo, in grammi quattrocento di olio, burro, lardo, ecc. complessivamente. Tale quantitativo corrisponde a quello di cui llllllllllli i consumatori hanno potuto in me- dia usufruire finora. La composi-\ interministeriale annonario del P. N. F., comunica, che la. prenotazione per il prossimo mese di marzo dei grassi e dello zucchero, cioè dei generi alimentari che si acquistano con la carta, "dodici numeri », dovrà, essere effettuata ini consumatori nei giorni dal 23 ri/ 28 febbraio corrente. Le cedole dn usarsi per la prenotazione sono: prr l'olio la cedola numero 3, per gli altri grassi quella numero i'e per lo zucchero quella numero 7. I prelevamenti di detti generi verranno effettuati come segue: per l'olio in due volte usando nella, prima quindicina, i primi due buoni settimanali contraddistinti dal numero 3 e nella seconda, i rimanenti due buoni: per gli altri grassi (burro, lardo, ecc.) il prelevamento sarà fatto in due volte utilizzando i rispettivi bu.oni settimanali contraddistinti dal numero 4; per lo zucchero in due volte utilizzando in ciascuna quindicina i rispettivi buoni numero 7. II Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, sentito il Comitato interministeriale annonario del P.N.F., comunica che a datare dal 1" marzo sono sospese la fabbricazione e il commercio della pasticceria fresca che impieghi farina, latte, olio, burro e altri gras- □ a tale data sono anche sospe- a\ , e i a a d o o l e n a o e e o e e i li ò e o a a ti o i le o t. e¬ ì a _ ti] tali rispetto al vigente piano) li1 " «-tu -~ a rarti n il aa a b- n- pn- SI. si la fabbricazione e ii commercio della gelateria che impieghi latte e derivati, mentre è consentita la vendita in tutti i giorni dei gelati preparati con frutta. Sempre dalla stessa data è altresì sospesa la fabbricazione dei panettoni restando consentita la vendita della produzione esistente sino a tutto il 15 marzo. Scarso raccolto di olio anche all'estero Intuitive appaiono le ragioni poste a base dei provvedimenti emanati. Nella sua squisita sensibilità, il popolo italiano le avverte subito. La riduzione operata, mentre si inquadra nella politica di disciplina e di limitazione dei consumi imposta dalla congiuntura bellica, si adegua a quelle che sono le nostre effettive disponibilità in materia di grassi alimentari. Non riesce al riguardo superfluo ripetere, sia pure per inciso, che non solamente per noi ma per tutti i Paesi produttori, il raccolto oleario è stato notevolmente inferiore a quello della acorsa annata. Basso è stato altresì il rendimento in olio delle olive. E' stato altresì necessario tener conto dei seguenti altri elementi di fatto: 1 ) Accresciute richieste di lardo e di olio da parte delle Forze Armate e necessità di costituire per le stesse la scorta richiesta di centomila quintali di olio; 2) forte riduzione dei suini in seguito alle macellazioni familiari, che nel giugno scorso avevano superato il mezzo milione di capi: 3) accresciute difficoltà per l'ingrasso dei suini dovendo destinare alla panificazione la quasi totalità di grano ammassato; 4) infine, sconto della situazione di disquilibrio tra prezzo dei suini e quello dei grassi che, lasciata irrisolta dal novembre al gennaio scorso, ha incoraggiato l'impiego dei grassi nei salumi e negli insaccati in genere. In queste condizioni era umanamente impossibile mantenere inalterata la razione individuale degli 800 grammi prima stabilita — la quale razione corrisponde, su per giù, alla media dei consumi dei grassi nel periodo prebellico — e, quello che maggiormente conta, garantirne il prelievo. Si sarebbero perpetuati i molti inconvenienti spesse volte lamentati. Il consumatore, cioè, a meno di una parzialità dell'esercente, non avrebbe mai potuto fare affidamento sull'effettivo ritiro del quantitativo assegnatogli e sarebbe stato costretto a rivolgersi infinite volte durante il mese, ma sempre vanamente, al suo abituale fornitore. Il fabbisogno del Paese e delle Forze Armate Gli organi competenti hanno avvertito l'inconsistenza di una tale situazione e hanno adottato le sole misure che la logica e la necessità imponevano. Ispirandosi a direttive di realismo e al criterio di promettere quanto può essere mantenuto, essi hanno ridotto la razione a quel quantitativo di cui i consumatori hanno potuto usufruire in media fino ad oggi. Ciò significa anche che, dal prossimo 1° marzo, i consumatori avrano la certezza di ritirare entro il mese l complessivi 400 grammi a ciascuno snettanti. Con la nuova razione si mira soprattutto a fare economia di grassi suini, che, come si è detto, sono richiesti dalle Forze Armate quasi nelle stesse proporzioni dell'aliquota del consumo razionato. Il nuovo piano di razionamento richiede, per la sua copertura, quintali 89.941 di olio per soddisfare il totale delle tessere distribuite. Tale quota viene ridotta, in base ad un calcolo prudenziale preventivi» delle tessere in corso di ritiro, • 79.627 quintali (realizzando un'bConomla di 16.000 quinci rispetto al vigente - Il fabbisogno delle province di j consumo e non produttrici di olive jè stato determinato in quintali i 34.059 (quota che bisognerà aveIre dagli ammassi almeno un mesa prima della distribuzione al consumo per evitare i ritardi verificatisi nel passato). Bisognerà limitare a quintali 30.000 la quota per approvvigionare le province che producono in parte o totalmente l'olio necessario al loro consumo; per cui in definitiva si può prevedere ridotto a 64.000 quintali il fabbisogno mensile per l'approvvigionamento della popolazione civile. A questa cifra vanno aggiunti circa quintali 10.000 per gli esercizi pubblici, industrie, e convivenze. Prendendo come base le previ-

Luoghi citati: Roma