Tre ore di attacco a Londra

Tre ore di attacco a Londra Tre ore di attacco a Londra Fòrti formazioni aeree hanno ripreso il bombardamento della capitale - Fabbrica centrata in pieno da uno "Stuka,, Berlino, 18 febbraio. II Comando Supremo delle Forze Armate tedesche ha comunicato nel pomeriggio: « Nostri apparecchi hanno attaccato ieri con successo Importanti obiettivi bellici dell'isola britannica. Le bombe hanno causato incendi e distruzioni negli impianti portuali della costa orientale. Durante un attacco in picchiata diretto contro una fabbrica Industriale a sud-est di Hull, colpi in pieno hanno provocato gravi esplosioni. Al Moray Firth, nella Scozia settentrionale, è stato incendiato un deposito di benzina. Altri attacchi sono stati condotti con successo contro magazzini dell'isola di Shetland e contro obiettivi navali. Una nave nemica di 4 mila tonnellate è stata affondata. « Durante l'ultima notte forti formazioni aeree hanno gettato numerose bombe incendiarie ed esplosive su Londra, ed hanno attaccato con successo Impianti portuali e batterle di riflettori sulle coste meridionali ed orientali. « Il nemico non ha ieri sorvolato nè il territorio germanico né le zone occupate. L'artiglieria controaerea ha abbattuto sulle coste un apparecchio britannico tipo « Bristol Blenheim ». La marina da guerra ha pure abbattuto un apparecchio nemico. « La nostra caccia notturna ha fatto precipitare nella zona della! Manica cinque palloni britannici di sbarramento. Due nostri apparecchi non sono rientrati. Dei cinque aerei dati come perduti nel bollettino tedesco di Ieri, uno è rientrato nel frattempo alla propria base ». Si hanno particolari sulle incursioni compiute ieri dall'aviazio germanica sull'isola nemica: Durante la notte formazioni da bombardamento hanno attaccato la regione londinese, il porto di Yarmouth, e numerosi distretti dell'East Anglia. Essendo le condizioni atmosferiche sfavorevoli, le squadriglie degli apparecchi tedeschi sono penetrate nel cielo inglese a gruppi isolati e da diverse direzioni, sorprendendo la cintura di difesa della capitale ove si riteneva che, dato il cattivo tempo, i bombardieri germanici non avrebbero lasciato le loro basi. Le sirene d'allarme di Londra hanno urlato e, contemporaneamente, le batterie contraeree hanno aperto il fuoco. Per tre ore e mezzo le squadriglie germaniche hanno sorvolato il cielo di Londra ricercando gli obiettivi più importanti e bombardandoli con bombe di grosso calibro. Un altro attacco violento era sferrato da gruppi di bombardieri germanici sulla regione dell'East Anglia; al primo attacco, ne seguivano un secondo e un terzo operati da altre ondate di bombardieri. Data la crescente intensità dell'azione, aliquote della caccia britannica si sono alzate in volo per cercare di contrastare l'azione di bombardamento dei centri vitali ed industriali della regione. Sul'aeroporto di Watton appa> Terxhi da bombardamento, scesi in volo radente sul campo, hanno distiutto velivoli inglesi e colpito con bombe incendiarie un'aviorimessa. Altri attacchi sono stati diretti contro i porti di Southampton e di Sheerness, dove impianti portuali sono stati centrati da più bombe. Presso Norwich sono state attaccate batterie di riflettori britannici, molti dei quali sono andati distrutti. Ulteriori dispacci comunicano che gli attacchi contro la capitale britannica non sono stati molto violenti pur dovendosi registrare danni rilevanti nei quartieri industriali. Questa mattina il Bollettino del Ministero dell'Aria britannico, radiodiramato dalla Agenzia ufficiosa, conferma le azioni segnalate nella notte, accusando che l'attività aerea nemica era stata notevole in special modo nella regione dell'East Anglia. Oggi, un aeroplano da bombardamento tedesco ha attaccato ad est di Harwich, un vapore fra le i3 iiiiiiiiiiiiii 2 e le 3 mila tonnellate. La nave è stata colpita in pieno a poppa, a prua e al centro da altrettante bombe e il suo affondamento è più che probabile. Un razzo illuminante usato dalla R.A.F. esposto in una mo»Ua organizzata a BerHno dall'Emo della Protezione antiaerea Tre ore di attacco a Londra Tre ore di attacco a Londra Fòrti formazioni aeree hanno ripreso il bombardamento della capitale - Fabbrica centrata in pieno da uno "Stuka,, Berlino, 18 febbraio. II Comando Supremo delle Forze Armate tedesche ha comunicato nel pomeriggio: « Nostri apparecchi hanno attaccato ieri con successo Importanti obiettivi bellici dell'isola britannica. Le bombe hanno causato incendi e distruzioni negli impianti portuali della costa orientale. Durante un attacco in picchiata diretto contro una fabbrica Industriale a sud-est di Hull, colpi in pieno hanno provocato gravi esplosioni. Al Moray Firth, nella Scozia settentrionale, è stato incendiato un deposito di benzina. Altri attacchi sono stati condotti con successo contro magazzini dell'isola di Shetland e contro obiettivi navali. Una nave nemica di 4 mila tonnellate è stata affondata. « Durante l'ultima notte forti formazioni aeree hanno gettato numerose bombe incendiarie ed esplosive su Londra, ed hanno attaccato con successo Impianti portuali e batterle di riflettori sulle coste meridionali ed orientali. « Il nemico non ha ieri sorvolato nè il territorio germanico né le zone occupate. L'artiglieria controaerea ha abbattuto sulle coste un apparecchio britannico tipo « Bristol Blenheim ». La marina da guerra ha pure abbattuto un apparecchio nemico. « La nostra caccia notturna ha fatto precipitare nella zona della! Manica cinque palloni britannici di sbarramento. Due nostri apparecchi non sono rientrati. Dei cinque aerei dati come perduti nel bollettino tedesco di Ieri, uno è rientrato nel frattempo alla propria base ». Si hanno particolari sulle incursioni compiute ieri dall'aviazio germanica sull'isola nemica: Durante la notte formazioni da bombardamento hanno attaccato la regione londinese, il porto di Yarmouth, e numerosi distretti dell'East Anglia. Essendo le condizioni atmosferiche sfavorevoli, le squadriglie degli apparecchi tedeschi sono penetrate nel cielo inglese a gruppi isolati e da diverse direzioni, sorprendendo la cintura di difesa della capitale ove si riteneva che, dato il cattivo tempo, i bombardieri germanici non avrebbero lasciato le loro basi. Le sirene d'allarme di Londra hanno urlato e, contemporaneamente, le batterie contraeree hanno aperto il fuoco. Per tre ore e mezzo le squadriglie germaniche hanno sorvolato il cielo di Londra ricercando gli obiettivi più importanti e bombardandoli con bombe di grosso calibro. Un altro attacco violento era sferrato da gruppi di bombardieri germanici sulla regione dell'East Anglia; al primo attacco, ne seguivano un secondo e un terzo operati da altre ondate di bombardieri. Data la crescente intensità dell'azione, aliquote della caccia britannica si sono alzate in volo per cercare di contrastare l'azione di bombardamento dei centri vitali ed industriali della regione. Sul'aeroporto di Watton appa> Terxhi da bombardamento, scesi in volo radente sul campo, hanno distiutto velivoli inglesi e colpito con bombe incendiarie un'aviorimessa. Altri attacchi sono stati diretti contro i porti di Southampton e di Sheerness, dove impianti portuali sono stati centrati da più bombe. Presso Norwich sono state attaccate batterie di riflettori britannici, molti dei quali sono andati distrutti. Ulteriori dispacci comunicano che gli attacchi contro la capitale britannica non sono stati molto violenti pur dovendosi registrare danni rilevanti nei quartieri industriali. Questa mattina il Bollettino del Ministero dell'Aria britannico, radiodiramato dalla Agenzia ufficiosa, conferma le azioni segnalate nella notte, accusando che l'attività aerea nemica era stata notevole in special modo nella regione dell'East Anglia. Oggi, un aeroplano da bombardamento tedesco ha attaccato ad est di Harwich, un vapore fra le i3 iiiiiiiiiiiiii 2 e le 3 mila tonnellate. La nave è stata colpita in pieno a poppa, a prua e al centro da altrettante bombe e il suo affondamento è più che probabile. Un razzo illuminante usato dalla R.A.F. esposto in una mo»Ua organizzata a BerHno dall'Emo della Protezione antiaerea

Persone citate: Firth, Hull

Luoghi citati: Berlino, Londra, Norwich, Scozia