Convento di Domenicani trasformato in ospedale

Convento di Domenicani trasformato in ospedale Nel ricordo di Padre Giuliani. Convento di Domenicani trasformato in ospedale Perfetta attrezzatura sanitaria e amorevole assistenza ai militari ricoverati Quando Padre Giuliani vide terminata la costruzione del fabbricato principale del Convento di Santa Maria delle Rose, dovuto in massima parte alla sua fervida iniziativa ed alla sua infaticabile attività, non aveva certamente pensato che quella vasta e magnifica Casa delia preghiera e del raccoglimento oggi sarebbe stata destinata ad uno scopo altamente umanitario. Non lo sapeva, ma certamente se fosse ancora tra di noi sarebbe stato il primo ad offrire il suo bel convento per ospitare i militari feriti; lui che tutta la sua vita prodigò nell'assistenza morale e materiale dei soldati; lui che chiuse la sua nobile e santa esistenza con un eroico e glorioso gesto per porgere soccorso ad un combattente ferito. Tutto ha dato Padre Giuliani per i soldati e anche il suo convento avrebbe offerto e così, interpretando appunto il suo pensiero, hanno fatto i padri Domenicani. In tal modo a fianco del Santuario di Santa Maria delle Rose sono ora ospitati quei prodi soldati —■ artefici della nostra immancabile vittoria — feriti od ammalati. Ceduto il convento alla amministrazione sanitaria militare, l'edificio costruito per essere, come si è detto più sopra, una Casa della preghiera e del raccoglimento, in una settimana è stato trasformato in ospedale attrezzatissimo, dotato di un grandioso laboratorio radiologico, dì un gabinetto per ricerche cliniche, di una modernissima sala operatoria dove è possibile effettuare qualsiasi intervento chirurgico e di una fornitissima farmacia. L'Ospedale militare territoriale Santa V>ria delle Rose, situato in cors > Stupinigi 225, gode anche di L'i.:: stupenda posizione, e i militari ricoverati spaziano con Iio sguardo dagli ampi finestroni | Idei servizi, 14 suore domenicane i da cui in massima parte di'pende il funzionamento della cu- Cina, che fornisce ottimi cibi, e del grande reparto di guardaroba ove sono rimessi in ordine gli in- per l'ampia cerchia delle nostre Alpi — teatro delle loro eroiche gesta — e delle nostre ridenti colline. Sorto con fascistica rapidità ha preso l'impronta di una clinica universitaria dove gli ammalati sono curati, non solo con interesse, ma con speciale competenza. Questo fatto è dovuto in parte alla coincidenza che il personale medico è formato tutto da ufficiali di complemento e che i capi reparto sono quasi tutti docenti universitari, a cominciare dal direttore ten. col. Lanza, primario dell'Ospedale-scuola San Giuseppe Cottolengo. Un altro fattore che ha influito a dare tale impronta all'Ospedale è stata pure la disposizione stessa dei locali dell'edificio. Le celle dei Padri Domenicani sono state infatti adattate a camere a due o tre letti — così come appunto si pratica ora secondo la più moderna concezione ospedaliera — ed i quattro reparti sono stati assegnati ognuno ad ogni fianco dell'edificio. Le luminose sale della biblioteca e della cappella dei novizi sono state trasformate in una grande infermeria, mentre un altare da campo è stato eretto in una galleria in modo da permettere ai ricoverati, ai medici, alle sorelle della Croce Rossa ed al personale sanitario di assistere comodamente domenica alla Messa. Particolarmente solenne e commovente è la celebrazione della funzione religiosa domenicale, perchè il cappellano militare don Arisio con la sua consueta attività ed il suo zelo ha istruito ed istruisce i soldati, creando dei perfetti complessi corali, che, con il complemento di un armonium, accompagnano con inni sacri il rito. Tanto che, quando l'Eminenza il Cardinale Maurilio Fossati, recatosi, come si è già pubblicato nei giorni scorsi, a cresimare un militare fu gradevolmente sorpreso di quel complesso corale sorto in così breve tempo. Non meno perfetta risulta la organizzazione dei servizi dell'Ospedale militare territoriale Santa Maria delle Rose, che può comodamente ospitare 400 ammalati Una moderna cucina elettrica è stata impiantata nei sotterranei dell'edificio, e così pure frigoriferi ed una lavanderia meccanica Coadiuvano al buon andamento dumenti dei ricoverati — e le in faticabili e preziose sorelle della Croce Rossa. Un valido aiuto viene pure porto dalle Donne fasciste, grazie al continuo amorevole interessamento della Fiduciaria dei Fasci femminili. Nel visitare il complesso ospedaliero di corso Stupinigi nel convento sorto per iniziativa della Medaglia d'oro Padre Giuliani, si ha l'impressione di entrare in un isolato angolo di pace e di tranquillità ove anche le sofferenze fisiche per un inspiegabile fenomeno dovuto forse alle origini dell'edificio, non assumono quella forma cruda e violenta di dolore, ma narcotizzate dall'ambiente e dalle affettuose ed assidue cure dei sanitari cessano di torturare il ricoverato, il quale, ancor prima di riacquistare la salute ritrova calma e serenità. A fianco di questa attività altamente umanitaria, in un'ala separata dell'edificio vivono i padri Domenicani per il funzionamento del Santuario di Santa Maria delle Rose, ove intorno aleggia lo spirito di Padre Giuliani. U. N. Convento di Domenicani trasformato in ospedale Nel ricordo di Padre Giuliani. Convento di Domenicani trasformato in ospedale Perfetta attrezzatura sanitaria e amorevole assistenza ai militari ricoverati Quando Padre Giuliani vide terminata la costruzione del fabbricato principale del Convento di Santa Maria delle Rose, dovuto in massima parte alla sua fervida iniziativa ed alla sua infaticabile attività, non aveva certamente pensato che quella vasta e magnifica Casa delia preghiera e del raccoglimento oggi sarebbe stata destinata ad uno scopo altamente umanitario. Non lo sapeva, ma certamente se fosse ancora tra di noi sarebbe stato il primo ad offrire il suo bel convento per ospitare i militari feriti; lui che tutta la sua vita prodigò nell'assistenza morale e materiale dei soldati; lui che chiuse la sua nobile e santa esistenza con un eroico e glorioso gesto per porgere soccorso ad un combattente ferito. Tutto ha dato Padre Giuliani per i soldati e anche il suo convento avrebbe offerto e così, interpretando appunto il suo pensiero, hanno fatto i padri Domenicani. In tal modo a fianco del Santuario di Santa Maria delle Rose sono ora ospitati quei prodi soldati —■ artefici della nostra immancabile vittoria — feriti od ammalati. Ceduto il convento alla amministrazione sanitaria militare, l'edificio costruito per essere, come si è detto più sopra, una Casa della preghiera e del raccoglimento, in una settimana è stato trasformato in ospedale attrezzatissimo, dotato di un grandioso laboratorio radiologico, dì un gabinetto per ricerche cliniche, di una modernissima sala operatoria dove è possibile effettuare qualsiasi intervento chirurgico e di una fornitissima farmacia. L'Ospedale militare territoriale Santa V>ria delle Rose, situato in cors > Stupinigi 225, gode anche di L'i.:: stupenda posizione, e i militari ricoverati spaziano con Iio sguardo dagli ampi finestroni | Idei servizi, 14 suore domenicane i da cui in massima parte di'pende il funzionamento della cu- Cina, che fornisce ottimi cibi, e del grande reparto di guardaroba ove sono rimessi in ordine gli in- per l'ampia cerchia delle nostre Alpi — teatro delle loro eroiche gesta — e delle nostre ridenti colline. Sorto con fascistica rapidità ha preso l'impronta di una clinica universitaria dove gli ammalati sono curati, non solo con interesse, ma con speciale competenza. Questo fatto è dovuto in parte alla coincidenza che il personale medico è formato tutto da ufficiali di complemento e che i capi reparto sono quasi tutti docenti universitari, a cominciare dal direttore ten. col. Lanza, primario dell'Ospedale-scuola San Giuseppe Cottolengo. Un altro fattore che ha influito a dare tale impronta all'Ospedale è stata pure la disposizione stessa dei locali dell'edificio. Le celle dei Padri Domenicani sono state infatti adattate a camere a due o tre letti — così come appunto si pratica ora secondo la più moderna concezione ospedaliera — ed i quattro reparti sono stati assegnati ognuno ad ogni fianco dell'edificio. Le luminose sale della biblioteca e della cappella dei novizi sono state trasformate in una grande infermeria, mentre un altare da campo è stato eretto in una galleria in modo da permettere ai ricoverati, ai medici, alle sorelle della Croce Rossa ed al personale sanitario di assistere comodamente domenica alla Messa. Particolarmente solenne e commovente è la celebrazione della funzione religiosa domenicale, perchè il cappellano militare don Arisio con la sua consueta attività ed il suo zelo ha istruito ed istruisce i soldati, creando dei perfetti complessi corali, che, con il complemento di un armonium, accompagnano con inni sacri il rito. Tanto che, quando l'Eminenza il Cardinale Maurilio Fossati, recatosi, come si è già pubblicato nei giorni scorsi, a cresimare un militare fu gradevolmente sorpreso di quel complesso corale sorto in così breve tempo. Non meno perfetta risulta la organizzazione dei servizi dell'Ospedale militare territoriale Santa Maria delle Rose, che può comodamente ospitare 400 ammalati Una moderna cucina elettrica è stata impiantata nei sotterranei dell'edificio, e così pure frigoriferi ed una lavanderia meccanica Coadiuvano al buon andamento dumenti dei ricoverati — e le in faticabili e preziose sorelle della Croce Rossa. Un valido aiuto viene pure porto dalle Donne fasciste, grazie al continuo amorevole interessamento della Fiduciaria dei Fasci femminili. Nel visitare il complesso ospedaliero di corso Stupinigi nel convento sorto per iniziativa della Medaglia d'oro Padre Giuliani, si ha l'impressione di entrare in un isolato angolo di pace e di tranquillità ove anche le sofferenze fisiche per un inspiegabile fenomeno dovuto forse alle origini dell'edificio, non assumono quella forma cruda e violenta di dolore, ma narcotizzate dall'ambiente e dalle affettuose ed assidue cure dei sanitari cessano di torturare il ricoverato, il quale, ancor prima di riacquistare la salute ritrova calma e serenità. A fianco di questa attività altamente umanitaria, in un'ala separata dell'edificio vivono i padri Domenicani per il funzionamento del Santuario di Santa Maria delle Rose, ove intorno aleggia lo spirito di Padre Giuliani. U. N.

Persone citate: Arisio, Giuliani, Lanza, Maurilio Fossati, Padre Giuliani

Luoghi citati: Cina