Le solenni onoranze funebri al Maresciallo Pecori-Giraldi
Le solenni onoranze funebri al Maresciallo Pecori-Giraldi Le solenni onoranze funebri al Maresciallo Pecori-Giraldi Corone del Re, del Principe e del Duce - Larga partecipazione di popolo Firenze, 18 febbraio. Tutto il popolo fiorentino ha partecipato oggi alle solenni onoranze funebri che lo Stato, per volere del Duce, ha tributato alla salma eroica del Maresciallo d'Italia Conte Pecori-Giraldi. Ai funerali erano presenti l'A. R. il Conte di Torino, in rappresentanza della Maestà del Re Imperatore, il Quadrumviro Maresciallo d'Italia Emilio De Bono per il Duce, il Sottosegretario alla Guerra generale d'Armata Guzzoni per il Governo Fascista, l'Ecc. Parenti per il Partito, l'Ecc. gen. Romei Longhena per il Senato, il vicepresidente Buttafuochi per la Camera dei Fasci e delle Corporazioni, il Maresciallo d'Italia Caviglia e una vera folla di generali, ammiragli, senatori, consiglieri nazionali, accademici, altissime personalità del mondo militare, civile e religioso. Alle 14 tutte le truppe del presidio e quelle giunte da altre sedi con rispettive bandiere si sono schierate in servizio d'onore lungo tutto l'itinerario prestabilito per il passaggio del corteo funebre. Frattanto la salma del Maresciallo Pecori' veniva chiusa in una triplice cassa di noce sopra la, quale veniva deposto il drappo tricolore e la corona di fiori di donna Lavinia. Alle 15 la salma veniva trasportata a spalla sull'affusto da cannone che sostava dinanzi all'ingresso della villa dell'estinto in via Bernardo Sefni e che era circondata dai valletti della Reale Corte che sorreggevano i ceri e da una duplice fila di carabinieri in armi. Mentre il feretro veniva deposto sull'affusto la truppa presentava le armi. Il lungo corteo si snodava quindi arricchito dalle molte corone del Re Imperatore, del Principe di Piemonte, del conte di Torino, del Duca di Spoleto, del Duce e del Governo. Il corteo, chiuso dal valletti del comune e da quelli della provincia, con ì rispettivi gonfaloni, si completava poi con numerose rappresentanze ed associazioni. Il Cardinale arcivescovo, in Piazza del Duomo, ha impartito l'assoluzione ed ha proceduto alle preci di rito. Terminata la funzione funebre il feretro veniva deposto sull'autofurgone e trasportato al Cimitero di Trespiano, ove sarà provvisoriamente tumulato per esser poi condotto sul Pasubio, ove In spoglie del prode Maresciallo d'Italia riposeranno insieme a quelle dei soldati che si immolarono per difendere il sacro suolo della Patria durante la Grande Guerra. Alle 18 il conte di Torino ha la sciato Firenze. Pure in serata sono partiti il Maresciallo De Bono e il Sottosegretario alla Guerra gen. Guzzoni. Le solenni onoranze funebri al Maresciallo Pecori-Giraldi Le solenni onoranze funebri al Maresciallo Pecori-Giraldi Corone del Re, del Principe e del Duce - Larga partecipazione di popolo Firenze, 18 febbraio. Tutto il popolo fiorentino ha partecipato oggi alle solenni onoranze funebri che lo Stato, per volere del Duce, ha tributato alla salma eroica del Maresciallo d'Italia Conte Pecori-Giraldi. Ai funerali erano presenti l'A. R. il Conte di Torino, in rappresentanza della Maestà del Re Imperatore, il Quadrumviro Maresciallo d'Italia Emilio De Bono per il Duce, il Sottosegretario alla Guerra generale d'Armata Guzzoni per il Governo Fascista, l'Ecc. Parenti per il Partito, l'Ecc. gen. Romei Longhena per il Senato, il vicepresidente Buttafuochi per la Camera dei Fasci e delle Corporazioni, il Maresciallo d'Italia Caviglia e una vera folla di generali, ammiragli, senatori, consiglieri nazionali, accademici, altissime personalità del mondo militare, civile e religioso. Alle 14 tutte le truppe del presidio e quelle giunte da altre sedi con rispettive bandiere si sono schierate in servizio d'onore lungo tutto l'itinerario prestabilito per il passaggio del corteo funebre. Frattanto la salma del Maresciallo Pecori' veniva chiusa in una triplice cassa di noce sopra la, quale veniva deposto il drappo tricolore e la corona di fiori di donna Lavinia. Alle 15 la salma veniva trasportata a spalla sull'affusto da cannone che sostava dinanzi all'ingresso della villa dell'estinto in via Bernardo Sefni e che era circondata dai valletti della Reale Corte che sorreggevano i ceri e da una duplice fila di carabinieri in armi. Mentre il feretro veniva deposto sull'affusto la truppa presentava le armi. Il lungo corteo si snodava quindi arricchito dalle molte corone del Re Imperatore, del Principe di Piemonte, del conte di Torino, del Duca di Spoleto, del Duce e del Governo. Il corteo, chiuso dal valletti del comune e da quelli della provincia, con ì rispettivi gonfaloni, si completava poi con numerose rappresentanze ed associazioni. Il Cardinale arcivescovo, in Piazza del Duomo, ha impartito l'assoluzione ed ha proceduto alle preci di rito. Terminata la funzione funebre il feretro veniva deposto sull'autofurgone e trasportato al Cimitero di Trespiano, ove sarà provvisoriamente tumulato per esser poi condotto sul Pasubio, ove In spoglie del prode Maresciallo d'Italia riposeranno insieme a quelle dei soldati che si immolarono per difendere il sacro suolo della Patria durante la Grande Guerra. Alle 18 il conte di Torino ha la sciato Firenze. Pure in serata sono partiti il Maresciallo De Bono e il Sottosegretario alla Guerra gen. Guzzoni.
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