La cricca politica inglese in preda a crescente nervosità di Giuseppe Piazza

La cricca politica inglese in preda a crescente nervosità Disillusioni belliche e diplomatiche La cricca politica inglese in preda a crescente nervosità Berlino, 17 febbraio. L'impressione da noi manifesta, ta nella nostra nota di ieri che malgrado il riserbo quasi assoluto, così degli ambienti ufficiosi come della stampa del Reich, sui due incontri di Bordighera e Berchtesgaden, si potrebbe ritenere come tutti e due questi avvenimenti diplomatici si siano svolti in un'atmosfera la quale permette di ridurli insieme ad un unico comune denominatore, quello cioè della « interezza » europea e della creazione di una unità di coscienza continentale, nei confronti del nuovo ordine che è nei fini delle armi dell'Asse — ciò che è anche indirettamente confermato dal crescente indice di nervosismo che da parte britannica ha accompagnato tutti e due gli avvenimenti — è oggi confermata da una nota dell'ufficiosa agenzia D.A.D., la quale rileva ' anchessa precisamente come, malgrado l'assoluto riserbo tenuto dalla stampa del Reich, anche per quanto riguarda rincontro di Berchtesgaden con i ministri jugoslavi, « si possa tuttavia francamente ritenere che a Berlino si abbia ogni ragione di essere soddisfatti dello sviluppo che, cosi la diplomazia tedesca del sud-Oriente balcanico, come quella italiana del sud-occidente europeo, hanno chiaramente reso manifesto. Propaganda fumogena In tutti e due i fronti diplomatici — scrive l'agenzia — i due alleati dell'Asse nanno mostrato una iniziativa, la quale senza dubbio era posta in prima linea sul piano della lotta che essi stanno conducendo contro la Gran Bretagna. I risultati degli incontri, cosi di Mussolini con il Capo dello Stato spagnolo, come di Hitler con 1 ministri jugoslavi, possono certamente essere considerati come intimamente connessi insieme. Nel sud-oriente, come nel sud-occidente di Europa sì continua la direttiva verso la riconosciuta costruttività della politica dell'Asse; e i princìpi fondamentali del nuovo ordine, quali sono .in cima alla politica dell'Asse, vengono riconosciuti in tutti <; due T settori. Il conseguente nervosismo britannico è oltre tutto riconoscibile a che nel diluvio di discorsi che negli ultimi giorni, e con rapidissimo crescendo nelle ultime 48 ore, si è riversato alla- radio londinese. Hanno parlato tutti, una serie di ministri, di deputati, di propagandisti d'ogni genere, e hanno parlato dì tutto, cercando dì tutto imbrogliare e su tutto gettare il velo della confusione e dell'agitazione sia nei riguardi della propria pubblica opinione che in quella delle altre; ma in conclusione — come osserva la stampa tedesca — raggiungendo un solo ed unico risultato, quello cioè di rendere sempre più manifesto ad ognuno che l'acqua che sale sempre di più alla gola dei dirìgenti britannici li induce giorno per giorno ed ora per ora a moltiplicare i loro sforzi per fare coraggio alla loro pubblica opinione e alle loro masse, ciò che però rende ancor più manifesta la nervosità e insieme con essa il lato debole che tutta questa azione propagandistica inevitabilmente scopre, con l'effetto, dunque, di paralizzare in gran parte, se non del tutto, il vano conato di coraggio all'interno con altrettanta e forse maggiore rivelazione di scoraggiamento all'estero, dove evidentemente si dispone di occhi più liberi, e abbastanza acuti per penetrare le artefatte cortine fumogene della propaganda del signor Cooper. Riassumendo il senso ultimo di tutti questi discorsi pronunciati nelle ultime 48 ore alla radio londinese, la stampa tedesca osserva come in definitiva essi possono essere fatti risalire tutti a talune note principali, che ritornano troppo costantemente nella sinfonia propagandistica inglese, per non essere riconosciute a prima vista. taeigzap Concordanze e contraddizioni E questi punti ancora una volta sono: primo, il consueto ammonimento rivolto agli inglesi di non lasciarsi ingannare dalla sosta attuale, di non illudersi che gli at- tacchi aerei tedeschi, anche quelli notturni, siano diminuiti o_ possa-;no essere facilmente respinti, e in definitiva ad attendersi ancora il peggio che potrà venire sull'isola; secondo, il non meno solito paradiso terrestre sociale che viene promesso ormai giorno per giorno alle masse inglesi, e non soltanto ad esse, bensì anche a quelle di tutti gli altri popoli che dagli inglesi avranno la bontà di lasciarsi sottomettere; terzo, il costante fine di tutta la guerra inglese, quello cioè della distruzione del nazionalsocialismo tedesco che continua aìrimanere, nel persistente silenzio'^l\Wn^TL^oKt':stantemente inforcato dalla propa- ganda inglese. Su tutti questi pun- ti, che si sono nelle ultime due giornate variati alla radio londi- nese a seconda delle varie ugolepolitiche, da quella di Morrison aquella di Greenwood, a quella diAttlee o di Kingsley Wood, di Be- vin, di Southy e di Priestly, si con-tinua a osservare a Berlino anzi tuttp una perfetta concordanza di opinione per quanto riguarda il primo; e per quanto riguarda gli altri due si risponde con l'osservazione che essi si contraddicono a Vicenza in termini non essendo possibile conciliare il fine di guerra della distruzione del nazionalsocialismo tedesco con quello di attuarne per sè e per gli altri gli ideali sociali, o per meglio dire quella falsificazione che secondo i ministri inglesi dovrebbe ad essi equivalere. « In conclusione — osserva la Boersen Zeitung — tutte queste cateratte di eloquenza è un segno non ingannevole del fatto che un'altra volta la perplessità e la £reoccupazione hanno raggiunto a ondra un grado estremamente pe jioso. Dovunque gli inglesi si rivol tano, guardino essi all'Europa occidentale, o ai Balcani, o all'Estre- mo Oriente, dappertutto si oppongono ai loro occhi banchi neri di nembi carichi di temporale, e ciò mentre l'impetuosa furia dei primi lampi che si manifesta in Inghilterra e attorno all'Inghilterra, offre loro, come è stato autorevolmente detto, un assaggio di quel che il vicino o lontano avvenire nasconde nel proprio seno ». o e e a r r a e a o l o e r i i a e a n . a - Un'impresa eroicomica Una delle prove più caratteristiche del nervosismo non soltanto della propaganda, ma dell'azione di guerra vera e propria degli inglesi, della natura eminentemente e puramente propagandistica cioè di qualsiasi loro intrapresa, è ravvisata da tutta la stampa anche nel chiasso che stanno facendo a proposito di quella veramente straordinaria ed eroicomica impresa dei paracadutisti discesi nella zona calabro-lucana, della quale ampiamete oggi si occupano i giornali: impresa che se non era indirizzata a fini propagandistici aspetto ancora dall'alta sapienza strategica e tattica di un Duff Cooper la sua spiegazione. Ancora una volta — si osserva — la tortuosità e l'insidiosità della propaganda britannica al riguardo è stata come sempre preventivamente sventata dalla dirittura e chiarezza con cui il comunicato italiano, raccontando semplicemente la cosa, ne aveva immediatamente messo in evidenza davanti a tutto il mondo il comico irresistibile. Sono calati giù dal cielo — riferisce ironizzando la stampa tedesca — degli angeloni con l'ombrello, regolarmente in divisa e muniti di mitragliatrici e di bombe a mano, nonché, capolavoro di organizzazione che rivela la mentalità britannica, di valuta italiana: ma appena approdati a terra, questi armatissimi Tartarini si sono lasciati prendere da qualche guardia campestre e da qualche pastore. Una cosa bellissima, degna veramente di Forteguerri, o di Merlin Cocai, o addirittura di Lippi: gli inglesi invece Lnatura .propagandistica, come si sapendo che dire, aveva fatto appunto al comando britannico di avere leso non si sa bene quale principio strategico o perfino di diritto internazionale rivelando la cosa. Guarda dove si va a ficcare il diritto internazionale o strategico per i bombardatoli e massacratori di Genova! Il fatto è che si voleva tenere ancora per qualche tempo la faccenda nell'incerto e nell'oscuro, evidentemente per giuocarvi sopra da baro. Tanto è vero che al primo momento taluno disse alla radio di Londra che « di paracadutisti in Calabria a Londra non risulta nulla ». Tutto ciò, s'intende, altro non era che mascheratura, infelice mascheratura per camuffare quel che poi subito dopo la stessa propaganda rivela. Eccola infatti, non sapendo rinunziare alla manovra pietosamente sventata, nilvsctrpspmpteqdvl'ptcrntilztci avevano contato su, in qual mo-; tilo vpmmPTirp Tinn Ri Ra nprrhn 2» mn2do veramente non si sa perchè èmdifficile capirli. I1Ma che ci avessero contato su è dimostrato dal chiasso propa-, gandistico che stanno facendo at- j torno alla faccenda. Prima di tut- !nto essi avevano taciuto la cosa e ì asi sono evidentemente indispettiti tH^L-oCCOntt0 ita,\ian? Che ha, in" dubbiamente rotto loro qualche!uovo nel paniere, uovo sempre dirintende."E'" stato perfino un cor-irispondente della Scuter che, non ii can[ ma cne esistono per esempio -;in America; eia speculazione del¬ la manovra anche se sventata dalla chiarezza — limpida veramente come una risata — del comunicate italiano, doveva rimanere abilmente sospesa nell'incerto del sempre credibile e del sempre attendibile. « In conclusione — scrive un giornale, la Nachtausqabe — si trattava di un altro sostituto di speculazione politica che Churchill ha immediatamente spedito di rincalzo alla fallita speculazione politica dell'avanzata del ge- n il ; e o o di si e o laìneraìe Wavel » o' t Gli li l'blltentare di dlr^raVdu^ propagandista alla radio, è un nulla, uno zuccherino (un assaggio come direbbe Hitler), soltanto un anello nella serie di ben più crosse e strabilianti imprese; e oul una serie di oscuri accenni. Si trattava evidentemente di dare a credere e a divedere, a chi di dovere, che la strana impresa fosse collegata a chissà quale straordinario e diabolico tentativo, per esempio di sbarco o di altro, di cui presso altri popoli si voleva lasciare impressione vaga, collegata naturalmente alle possibilità è alle capacità da parte inglese di eseguirlo. Coloro che dovevano berla erano naturalmente quei tali gonzi o « corti di mente » che Churchill si è dimostrato convinto esistere in gran numero nei Bai ': Gli angeloni con l'ombrello dì tutta questa montagna pro pagandistica non rimane però or ma"i anche per la stampa britan nica se non il misero topolino del; l'accusa — anche questa in mala;fede, e fatta soltanto per poter , prolungare ancora di 24 ore la : montatura agitatoria contro l'Italiia, presso i suddetti gonzi e corti | di mente — dell'intenzione da par- o a - te dell'Italia di trattare i paracadutisti atterrati come spie. Lasciamo andare. I bombardatori di Genova — osserva la stampa tedesca — non hanno davvero il diritto di dare all'Italia, la quale ha del resto provveduto da sè a definire la propria condotta, lezioni nè di umanità nè di diritto, nè di impancarsi ad arbitri e giudici del limite fra il lecito e l'illecito. Non è già — osserva a questo pun'o scherzosamente qualche giornale, visto che la cosa non è possibile prenderla sul serio — che mancassero ragioni per nutrire dubbi, a parte la divisa e le armi, sulle qualità realmente militari degli angeloni discesi dal cielo con l'ombrello, qualora si pensi alla poco militare fine tartarinesca e tajuu che hanno fatto, di lasciarsi cioè prendere in trappola da semplici pastori e guardie campestri. Ma ir fatto è — osserva a tale proposito, non più scherzosamenLe la Boerscn Zeitung, dicendo anzi la sola cosa seria che in tutta questa faccenda si possa dire, e con la quale chiudiamo l'argomento — il fatto è che non basta imitare una cosa dai tedeschi perchè la cosa riesca e sia veramente fatta sul serio. I paracadutisti inglesi, cosi come il « programma sociale » del governo britannico, e così come perfino il titolo di Fuhrer con cui pia una volta il signor Churchill si è lasciato acclamare, e coire tante altre cose che gli incieli credono poter rubare ai tedeschi, sono cose di carta e di prona p-anda fatta per far colpo sui sronzi e corti di mente, di cui c'è dovizia in ogni parte del m^ndo e inche in Inghilterra; e tutto di carla è infatti questo sbarco inglese in Cilabria. Per fare dei paracadutisti per davvero, nero, non bastano le divise e nemmeno basta il salto con l'ombrello, ma ci vuole tutta una prenarazione sniritu-,le e militare, tutto un complessi ingranamento con tutto un insieme di affinate realtà e capacità di piani organati d'azione, il etn secreto è altrove, e di cui non sono certo gli inglesi che posseggono le chiavi. Giuseppe Piazza l11llllllll1llllllltMI1IIMtlMIIIIIMIIlllttlllllltllllllltlllt In una base aerea italiana: si studia la rotta prima della partenza lliltlllllllllIIIIIIIIII1IIIIIIII<ll>Illtllllllll<IIIIIItlllll1llllllllll1llttfllllllllltl1l>l1IIIIIIIIIMII1lllll1llltl<IIIIIIIIIII1l La cricca politica inglese in preda a crescente nervosità Disillusioni belliche e diplomatiche La cricca politica inglese in preda a crescente nervosità Berlino, 17 febbraio. L'impressione da noi manifesta, ta nella nostra nota di ieri che malgrado il riserbo quasi assoluto, così degli ambienti ufficiosi come della stampa del Reich, sui due incontri di Bordighera e Berchtesgaden, si potrebbe ritenere come tutti e due questi avvenimenti diplomatici si siano svolti in un'atmosfera la quale permette di ridurli insieme ad un unico comune denominatore, quello cioè della « interezza » europea e della creazione di una unità di coscienza continentale, nei confronti del nuovo ordine che è nei fini delle armi dell'Asse — ciò che è anche indirettamente confermato dal crescente indice di nervosismo che da parte britannica ha accompagnato tutti e due gli avvenimenti — è oggi confermata da una nota dell'ufficiosa agenzia D.A.D., la quale rileva ' anchessa precisamente come, malgrado l'assoluto riserbo tenuto dalla stampa del Reich, anche per quanto riguarda rincontro di Berchtesgaden con i ministri jugoslavi, « si possa tuttavia francamente ritenere che a Berlino si abbia ogni ragione di essere soddisfatti dello sviluppo che, cosi la diplomazia tedesca del sud-Oriente balcanico, come quella italiana del sud-occidente europeo, hanno chiaramente reso manifesto. Propaganda fumogena In tutti e due i fronti diplomatici — scrive l'agenzia — i due alleati dell'Asse nanno mostrato una iniziativa, la quale senza dubbio era posta in prima linea sul piano della lotta che essi stanno conducendo contro la Gran Bretagna. I risultati degli incontri, cosi di Mussolini con il Capo dello Stato spagnolo, come di Hitler con 1 ministri jugoslavi, possono certamente essere considerati come intimamente connessi insieme. Nel sud-oriente, come nel sud-occidente di Europa sì continua la direttiva verso la riconosciuta costruttività della politica dell'Asse; e i princìpi fondamentali del nuovo ordine, quali sono .in cima alla politica dell'Asse, vengono riconosciuti in tutti <; due T settori. Il conseguente nervosismo britannico è oltre tutto riconoscibile a che nel diluvio di discorsi che negli ultimi giorni, e con rapidissimo crescendo nelle ultime 48 ore, si è riversato alla- radio londinese. Hanno parlato tutti, una serie di ministri, di deputati, di propagandisti d'ogni genere, e hanno parlato dì tutto, cercando dì tutto imbrogliare e su tutto gettare il velo della confusione e dell'agitazione sia nei riguardi della propria pubblica opinione che in quella delle altre; ma in conclusione — come osserva la stampa tedesca — raggiungendo un solo ed unico risultato, quello cioè di rendere sempre più manifesto ad ognuno che l'acqua che sale sempre di più alla gola dei dirìgenti britannici li induce giorno per giorno ed ora per ora a moltiplicare i loro sforzi per fare coraggio alla loro pubblica opinione e alle loro masse, ciò che però rende ancor più manifesta la nervosità e insieme con essa il lato debole che tutta questa azione propagandistica inevitabilmente scopre, con l'effetto, dunque, di paralizzare in gran parte, se non del tutto, il vano conato di coraggio all'interno con altrettanta e forse maggiore rivelazione di scoraggiamento all'estero, dove evidentemente si dispone di occhi più liberi, e abbastanza acuti per penetrare le artefatte cortine fumogene della propaganda del signor Cooper. Riassumendo il senso ultimo di tutti questi discorsi pronunciati nelle ultime 48 ore alla radio londinese, la stampa tedesca osserva come in definitiva essi possono essere fatti risalire tutti a talune note principali, che ritornano troppo costantemente nella sinfonia propagandistica inglese, per non essere riconosciute a prima vista. taeigzap Concordanze e contraddizioni E questi punti ancora una volta sono: primo, il consueto ammonimento rivolto agli inglesi di non lasciarsi ingannare dalla sosta attuale, di non illudersi che gli at- tacchi aerei tedeschi, anche quelli notturni, siano diminuiti o_ possa-;no essere facilmente respinti, e in definitiva ad attendersi ancora il peggio che potrà venire sull'isola; secondo, il non meno solito paradiso terrestre sociale che viene promesso ormai giorno per giorno alle masse inglesi, e non soltanto ad esse, bensì anche a quelle di tutti gli altri popoli che dagli inglesi avranno la bontà di lasciarsi sottomettere; terzo, il costante fine di tutta la guerra inglese, quello cioè della distruzione del nazionalsocialismo tedesco che continua aìrimanere, nel persistente silenzio'^l\Wn^TL^oKt':stantemente inforcato dalla propa- ganda inglese. Su tutti questi pun- ti, che si sono nelle ultime due giornate variati alla radio londi- nese a seconda delle varie ugolepolitiche, da quella di Morrison aquella di Greenwood, a quella diAttlee o di Kingsley Wood, di Be- vin, di Southy e di Priestly, si con-tinua a osservare a Berlino anzi tuttp una perfetta concordanza di opinione per quanto riguarda il primo; e per quanto riguarda gli altri due si risponde con l'osservazione che essi si contraddicono a Vicenza in termini non essendo possibile conciliare il fine di guerra della distruzione del nazionalsocialismo tedesco con quello di attuarne per sè e per gli altri gli ideali sociali, o per meglio dire quella falsificazione che secondo i ministri inglesi dovrebbe ad essi equivalere. « In conclusione — osserva la Boersen Zeitung — tutte queste cateratte di eloquenza è un segno non ingannevole del fatto che un'altra volta la perplessità e la £reoccupazione hanno raggiunto a ondra un grado estremamente pe jioso. Dovunque gli inglesi si rivol tano, guardino essi all'Europa occidentale, o ai Balcani, o all'Estre- mo Oriente, dappertutto si oppongono ai loro occhi banchi neri di nembi carichi di temporale, e ciò mentre l'impetuosa furia dei primi lampi che si manifesta in Inghilterra e attorno all'Inghilterra, offre loro, come è stato autorevolmente detto, un assaggio di quel che il vicino o lontano avvenire nasconde nel proprio seno ». o e e a r r a e a o l o e r i i a e a n . a - Un'impresa eroicomica Una delle prove più caratteristiche del nervosismo non soltanto della propaganda, ma dell'azione di guerra vera e propria degli inglesi, della natura eminentemente e puramente propagandistica cioè di qualsiasi loro intrapresa, è ravvisata da tutta la stampa anche nel chiasso che stanno facendo a proposito di quella veramente straordinaria ed eroicomica impresa dei paracadutisti discesi nella zona calabro-lucana, della quale ampiamete oggi si occupano i giornali: impresa che se non era indirizzata a fini propagandistici aspetto ancora dall'alta sapienza strategica e tattica di un Duff Cooper la sua spiegazione. Ancora una volta — si osserva — la tortuosità e l'insidiosità della propaganda britannica al riguardo è stata come sempre preventivamente sventata dalla dirittura e chiarezza con cui il comunicato italiano, raccontando semplicemente la cosa, ne aveva immediatamente messo in evidenza davanti a tutto il mondo il comico irresistibile. Sono calati giù dal cielo — riferisce ironizzando la stampa tedesca — degli angeloni con l'ombrello, regolarmente in divisa e muniti di mitragliatrici e di bombe a mano, nonché, capolavoro di organizzazione che rivela la mentalità britannica, di valuta italiana: ma appena approdati a terra, questi armatissimi Tartarini si sono lasciati prendere da qualche guardia campestre e da qualche pastore. Una cosa bellissima, degna veramente di Forteguerri, o di Merlin Cocai, o addirittura di Lippi: gli inglesi invece Lnatura .propagandistica, come si sapendo che dire, aveva fatto appunto al comando britannico di avere leso non si sa bene quale principio strategico o perfino di diritto internazionale rivelando la cosa. Guarda dove si va a ficcare il diritto internazionale o strategico per i bombardatoli e massacratori di Genova! Il fatto è che si voleva tenere ancora per qualche tempo la faccenda nell'incerto e nell'oscuro, evidentemente per giuocarvi sopra da baro. Tanto è vero che al primo momento taluno disse alla radio di Londra che « di paracadutisti in Calabria a Londra non risulta nulla ». Tutto ciò, s'intende, altro non era che mascheratura, infelice mascheratura per camuffare quel che poi subito dopo la stessa propaganda rivela. Eccola infatti, non sapendo rinunziare alla manovra pietosamente sventata, nilvsctrpspmpteqdvl'ptcrntilztci avevano contato su, in qual mo-; tilo vpmmPTirp Tinn Ri Ra nprrhn 2» mn2do veramente non si sa perchè èmdifficile capirli. I1Ma che ci avessero contato su è dimostrato dal chiasso propa-, gandistico che stanno facendo at- j torno alla faccenda. Prima di tut- !nto essi avevano taciuto la cosa e ì asi sono evidentemente indispettiti tH^L-oCCOntt0 ita,\ian? 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Si trattava evidentemente di dare a credere e a divedere, a chi di dovere, che la strana impresa fosse collegata a chissà quale straordinario e diabolico tentativo, per esempio di sbarco o di altro, di cui presso altri popoli si voleva lasciare impressione vaga, collegata naturalmente alle possibilità è alle capacità da parte inglese di eseguirlo. Coloro che dovevano berla erano naturalmente quei tali gonzi o « corti di mente » che Churchill si è dimostrato convinto esistere in gran numero nei Bai ': Gli angeloni con l'ombrello dì tutta questa montagna pro pagandistica non rimane però or ma"i anche per la stampa britan nica se non il misero topolino del; l'accusa — anche questa in mala;fede, e fatta soltanto per poter , prolungare ancora di 24 ore la : montatura agitatoria contro l'Italiia, presso i suddetti gonzi e corti | di mente — dell'intenzione da par- o a - te dell'Italia di trattare i paracadutisti atterrati come spie. Lasciamo andare. I bombardatori di Genova — osserva la stampa tedesca — non hanno davvero il diritto di dare all'Italia, la quale ha del resto provveduto da sè a definire la propria condotta, lezioni nè di umanità nè di diritto, nè di impancarsi ad arbitri e giudici del limite fra il lecito e l'illecito. Non è già — osserva a questo pun'o scherzosamente qualche giornale, visto che la cosa non è possibile prenderla sul serio — che mancassero ragioni per nutrire dubbi, a parte la divisa e le armi, sulle qualità realmente militari degli angeloni discesi dal cielo con l'ombrello, qualora si pensi alla poco militare fine tartarinesca e tajuu che hanno fatto, di lasciarsi cioè prendere in trappola da semplici pastori e guardie campestri. Ma ir fatto è — osserva a tale proposito, non più scherzosamenLe la Boerscn Zeitung, dicendo anzi la sola cosa seria che in tutta questa faccenda si possa dire, e con la quale chiudiamo l'argomento — il fatto è che non basta imitare una cosa dai tedeschi perchè la cosa riesca e sia veramente fatta sul serio. I paracadutisti inglesi, cosi come il « programma sociale » del governo britannico, e così come perfino il titolo di Fuhrer con cui pia una volta il signor Churchill si è lasciato acclamare, e coire tante altre cose che gli incieli credono poter rubare ai tedeschi, sono cose di carta e di prona p-anda fatta per far colpo sui sronzi e corti di mente, di cui c'è dovizia in ogni parte del m^ndo e inche in Inghilterra; e tutto di carla è infatti questo sbarco inglese in Cilabria. Per fare dei paracadutisti per davvero, nero, non bastano le divise e nemmeno basta il salto con l'ombrello, ma ci vuole tutta una prenarazione sniritu-,le e militare, tutto un complessi ingranamento con tutto un insieme di affinate realtà e capacità di piani organati d'azione, il etn secreto è altrove, e di cui non sono certo gli inglesi che posseggono le chiavi. Giuseppe Piazza l11llllllll1llllllltMI1IIMtlMIIIIIMIIlllttlllllltllllllltlllt In una base aerea italiana: si studia la rotta prima della partenza lliltlllllllllIIIIIIIIII1IIIIIIII<ll>Illtllllllll<IIIIIItlllll1llllllllll1llttfllllllllltl1l>l1IIIIIIIIIMII1lllll1llltl<IIIIIIIIIII1l