«L'ape regina» di Vincenzo Tieri, al Crignanoa

«L'ape regina» di Vincenzo Tieri, al Crignanoa «L'ape regina» di Vincenzo Tieri, al Crignanoa BaarRedonna crude le: nella sua vita dissoluta, avida di denaro, di piaceri, incontra un giovane, che pur è dissipato e 'libertino, e che per lei sempre più | affonda nel disordine materiale e morale. Dall'unione dei due nasce una bimba, che il giovane, Uci|grai, si affretta a riconoscere, e j che nel suo animo travolto, e non corrotto, desta un affetto, un'aspi- lezione tenerissima al bene, alla redenzione. Ma Barbara non condivide nè queste aspirazioni nè ! questi affetti; Barbara rifiuta di i legarsi, nel nome della piccina, all'uomo che l'ha resa madre; anzi tenta di sbarazzarsi di lui. Come l'ape regina si sbarazza del maschio che l'ha fecondata. Per qual motivo? Forse per desiderio di una vita libera, e dì più audaci e grandi fortune; forse per un oscuro istinto. E' vano cercare in questi segreti e misteri delle creature. Uclgrai è intanto trascinato dalla sorte ai peggiori guai. Suo padre, ricchissimo, e con il quale, per Barbara, egli è in contrasto, viene trovato ucciso. Ucigrai è accusatNcovbgto, processato, assolto poi per non llaver compiuto il fatto Barbara in ' tutta questa orribile faccenda non si fa viva. Ucigrai sparisce, non s! sa più nulla di lui. Son passati circa vent'anni; Barbara è vissu- , e i i o o ta in Egitto, è ritornata ora in Italia; e la figlia di Barbara, Gabriella, è una gentile, una soave signorina, e un giovanotto, Adriano Murena, vorrebbe sposarla. Ma i Murena sono gente molto per bene, e anche molto scrupolosa, e attaccata alle convenienze, e anche alle apparenze. Insomma bisogna regolarizzare la posizione di Gabriella. E poiché Barbara vive con un certo Concetto Gaeta, facoltoso signore, è urgente che costui e Barbara si uniscano in regolari nozze, e adottino Gabriella. Aliti cosa si oppongono tuttavia alcune norme di legge, e perciò tutti insieme decidono di recarsi da un avvocato celebratissimo. specialista in materia, l'avvocato Fabio Malaspina. Diciamolo subito: Malaspina non è altri che Ucigrai. Mutato nome, dopo lo scandalo e il processo, egli si è rifatta la vita; e con eccellenti risultati se tanta ora è la sua fama e la fortuna. Fama, fortuna, che non colmano il vuoto del suo cuore, la . assenza di quell'unica — la piccina | d'un tempo — che potrebbe rido! nare qualche estrema dolcezza al vggmfviCtvalEnrTEd ora un ben 1 strano caso glie la riporta, ricon,dui.e a lui qUeua ngija per tanti !anni immaginata e vagheggiata | come un lontano, irrpggiungiblle |sogno. E' questa la scena più com¬ movente, più delicata e umana della commedia; quando Gabriella e il padre si incontrano, e lei non a : Crimdsa chi sia. veramente, quel siKnore dal volto triste e severo, ma una passione vaga e violenta, uno | I £™H^e£ductaf&' •sZìnKoSo a I V tntre rife nnvlann ?on „n lui'.e tutt e due pailano, con un |'cauto senso, con trepidazione dolcissima fatta di pietà e comprensione; parlano di ciuel padre che ha perso la sua bambina, e di quella bimba che ha sempre cercato nel profondo, nel buio della coscienza l'immagine paterna, e il perchè di quel distacco, e la ragione di quell'abbandono. E' scena tenuta in Wl tono di accoratezza, di intensità gentile, di cose sommesse e mormorate e intuite,' che ne riscattano 11 romanzesco, e comuni- Icano un'emozione dolente e tena-|no? n,,^iT^1re/^e,Ì^n;ibara, per nulla mutata dat '.empi antichi, e sorpresa da questi ino-!spettati avvenimenti, faccia d»l suo meglio per impedire che 11 riavvlclnamento di padre e figlia )|Sj compia, e per sbarazzarsi un'al i tra volta dell'indesiderato Ucigrai. -I ora Malawpina. Un'altra volta; che ; : - . all'ultimo atto veniamo a sapere come questa perfida, la prima volta, aveva aiutata la sorte avversa allo sciagurato e povero giovane. Barbara al tempo del processo a- - vevi nelle mani un alibi Indiscu- ; : n Ì : ) ) . m ; : . i tibile, sicuro, che avrebbe dimostrato senz'altro l'innocenza del suo amante — la notte dell'uccisione del vecchio padre, Ucigrai era stalo da lei per prendersi la piccina, e ne era, anzi, venuta una scena disgustosa — ; ma BarbVra non aveva piodotto l'alibi, aveva taciuto, aveva lasciato, con un tenebroso si'enzio. che Ucigrai affogasse... Nulla da . . : i ; 1 ) ; ) 1 fc n : o o sperare da una donna simile; ma Ucigrai-Malaspina è tenace, gene- roso, e, soprattutto, ama la figlia ! Per la felicità di questa offre dun- ! 2è£ Stffi^ lsera Barbara, poi la lascieià, ma se-;uiterà a vegliare sulla sua cara, ' sulla sua dolce creatura... 'E' chiaro; la parte drammatica, avventurosa della commedia è piuttosto intricata, ardita, piena di casi eccezionali e romanzeschi. Ma come già fu detto, e come vari pubblici hanno testimoniato con curiosità ed applausi, condotta con bravura, con una rapacità netta e facile di tener desto l'interesse, di provocarlo, di accrescerlo. Poi v'è la posizione umana, patetica; la malinconia e nostalgia paterna, e quella vaghezza sentimentale, quel gentil? affanno, quella scontenta Inquietudine di una figlia che sogna il padre, non conosciuto, perduto, che pur le sta nel cuore. E da questi affetti. Tieri. con tocco s'euro. con apprensione penetrante c dolente, ha ricavato i oioitien- i li i più felici, e comunicativi, dellaua scenica invenzione. Che havuto uno schietto successo. Airevole, stupenda di rilievo, di finezza, di intenzione delicata e sfumata. l'Interpretazione di Ruggero Ruggeri. Il suo volto, l'atteggiamento, il fraseggio, e l'animo tormentato, e il chiuso patire, composero una figura di rara potenza. Netto, audace, colorito, il personaggio di Barbara come Paola'Borboni lo ha presentato, con spregiudicata franchezza, con cinica spavalderia. E gentilissima, nella dizione un po' cantante, argentea, nell'ingenuità graziosa, nel felice istinto, Etnes Zacconi. E bravo, come sempre, il Carnabuci; e ricordiamo l'Ortolani. Molti, caloro- si, e vivi gli applausi, che ad ognl atto si sono ripetuti, più e più volte ed hanno chiamato alla ri- balta gli interpreti insistentemente. f. b. * * L'ape regina si replica questa sera. «L'ape regina» di Vincenzo Tieri, al Crignanoa «L'ape regina» di Vincenzo Tieri, al Crignanoa BaarRedonna crude le: nella sua vita dissoluta, avida di denaro, di piaceri, incontra un giovane, che pur è dissipato e 'libertino, e che per lei sempre più | affonda nel disordine materiale e morale. Dall'unione dei due nasce una bimba, che il giovane, Uci|grai, si affretta a riconoscere, e j che nel suo animo travolto, e non corrotto, desta un affetto, un'aspi- lezione tenerissima al bene, alla redenzione. Ma Barbara non condivide nè queste aspirazioni nè ! questi affetti; Barbara rifiuta di i legarsi, nel nome della piccina, all'uomo che l'ha resa madre; anzi tenta di sbarazzarsi di lui. Come l'ape regina si sbarazza del maschio che l'ha fecondata. Per qual motivo? Forse per desiderio di una vita libera, e dì più audaci e grandi fortune; forse per un oscuro istinto. E' vano cercare in questi segreti e misteri delle creature. Uclgrai è intanto trascinato dalla sorte ai peggiori guai. Suo padre, ricchissimo, e con il quale, per Barbara, egli è in contrasto, viene trovato ucciso. Ucigrai è accusatNcovbgto, processato, assolto poi per non llaver compiuto il fatto Barbara in ' tutta questa orribile faccenda non si fa viva. Ucigrai sparisce, non s! sa più nulla di lui. Son passati circa vent'anni; Barbara è vissu- , e i i o o ta in Egitto, è ritornata ora in Italia; e la figlia di Barbara, Gabriella, è una gentile, una soave signorina, e un giovanotto, Adriano Murena, vorrebbe sposarla. Ma i Murena sono gente molto per bene, e anche molto scrupolosa, e attaccata alle convenienze, e anche alle apparenze. Insomma bisogna regolarizzare la posizione di Gabriella. E poiché Barbara vive con un certo Concetto Gaeta, facoltoso signore, è urgente che costui e Barbara si uniscano in regolari nozze, e adottino Gabriella. Aliti cosa si oppongono tuttavia alcune norme di legge, e perciò tutti insieme decidono di recarsi da un avvocato celebratissimo. specialista in materia, l'avvocato Fabio Malaspina. Diciamolo subito: Malaspina non è altri che Ucigrai. Mutato nome, dopo lo scandalo e il processo, egli si è rifatta la vita; e con eccellenti risultati se tanta ora è la sua fama e la fortuna. Fama, fortuna, che non colmano il vuoto del suo cuore, la . assenza di quell'unica — la piccina | d'un tempo — che potrebbe rido! nare qualche estrema dolcezza al vggmfviCtvalEnrTEd ora un ben 1 strano caso glie la riporta, ricon,dui.e a lui qUeua ngija per tanti !anni immaginata e vagheggiata | come un lontano, irrpggiungiblle |sogno. E' questa la scena più com¬ movente, più delicata e umana della commedia; quando Gabriella e il padre si incontrano, e lei non a : Crimdsa chi sia. veramente, quel siKnore dal volto triste e severo, ma una passione vaga e violenta, uno | I £™H^e£ductaf&' •sZìnKoSo a I V tntre rife nnvlann ?on „n lui'.e tutt e due pailano, con un |'cauto senso, con trepidazione dolcissima fatta di pietà e comprensione; parlano di ciuel padre che ha perso la sua bambina, e di quella bimba che ha sempre cercato nel profondo, nel buio della coscienza l'immagine paterna, e il perchè di quel distacco, e la ragione di quell'abbandono. E' scena tenuta in Wl tono di accoratezza, di intensità gentile, di cose sommesse e mormorate e intuite,' che ne riscattano 11 romanzesco, e comuni- Icano un'emozione dolente e tena-|no? n,,^iT^1re/^e,Ì^n;ibara, per nulla mutata dat '.empi antichi, e sorpresa da questi ino-!spettati avvenimenti, faccia d»l suo meglio per impedire che 11 riavvlclnamento di padre e figlia )|Sj compia, e per sbarazzarsi un'al i tra volta dell'indesiderato Ucigrai. -I ora Malawpina. Un'altra volta; che ; : - . all'ultimo atto veniamo a sapere come questa perfida, la prima volta, aveva aiutata la sorte avversa allo sciagurato e povero giovane. Barbara al tempo del processo a- - vevi nelle mani un alibi Indiscu- ; : n Ì : ) ) . m ; : . i tibile, sicuro, che avrebbe dimostrato senz'altro l'innocenza del suo amante — la notte dell'uccisione del vecchio padre, Ucigrai era stalo da lei per prendersi la piccina, e ne era, anzi, venuta una scena disgustosa — ; ma BarbVra non aveva piodotto l'alibi, aveva taciuto, aveva lasciato, con un tenebroso si'enzio. che Ucigrai affogasse... Nulla da . . : i ; 1 ) ; ) 1 fc n : o o sperare da una donna simile; ma Ucigrai-Malaspina è tenace, gene- roso, e, soprattutto, ama la figlia ! Per la felicità di questa offre dun- ! 2è£ Stffi^ lsera Barbara, poi la lascieià, ma se-;uiterà a vegliare sulla sua cara, ' sulla sua dolce creatura... 'E' chiaro; la parte drammatica, avventurosa della commedia è piuttosto intricata, ardita, piena di casi eccezionali e romanzeschi. Ma come già fu detto, e come vari pubblici hanno testimoniato con curiosità ed applausi, condotta con bravura, con una rapacità netta e facile di tener desto l'interesse, di provocarlo, di accrescerlo. Poi v'è la posizione umana, patetica; la malinconia e nostalgia paterna, e quella vaghezza sentimentale, quel gentil? affanno, quella scontenta Inquietudine di una figlia che sogna il padre, non conosciuto, perduto, che pur le sta nel cuore. E da questi affetti. Tieri. con tocco s'euro. con apprensione penetrante c dolente, ha ricavato i oioitien- i li i più felici, e comunicativi, dellaua scenica invenzione. Che havuto uno schietto successo. Airevole, stupenda di rilievo, di finezza, di intenzione delicata e sfumata. l'Interpretazione di Ruggero Ruggeri. Il suo volto, l'atteggiamento, il fraseggio, e l'animo tormentato, e il chiuso patire, composero una figura di rara potenza. Netto, audace, colorito, il personaggio di Barbara come Paola'Borboni lo ha presentato, con spregiudicata franchezza, con cinica spavalderia. E gentilissima, nella dizione un po' cantante, argentea, nell'ingenuità graziosa, nel felice istinto, Etnes Zacconi. E bravo, come sempre, il Carnabuci; e ricordiamo l'Ortolani. Molti, caloro- si, e vivi gli applausi, che ad ognl atto si sono ripetuti, più e più volte ed hanno chiamato alla ri- balta gli interpreti insistentemente. f. b. * * L'ape regina si replica questa sera.

Persone citate: Adriano Murena, Concetto Gaeta, Fabio Malaspina, Malaspina, Netto, Ruggero Ruggeri, Tieri, Vincenzo Tieri, Zacconi

Luoghi citati: Barbara, Egitto, Italia