La luce del giorno con nuovi tubi fluorescent

La luce del giorno con nuovi tubi fluorescent La luce del giorno con nuovi tubi fluorescent za. tener conto della^ durata Stoccolma, 11febbrao. (V.) - Nonostante che il nostro organo visivo abbia una facoltà di adattamento che varia nel rapporto 1: 1.000.000, il celebre fisico e matematico tedesco Helmholtz ha detto che se un costruttore gli avesse presentato uno strumento così difettoso come l'occhio umano, egli lo avrebbe rifiutato. E' infatti dimostrato che quel meraviglioso potere di adattamento, prolungato oltre un certo limite, impone uno sforzo notevolissimo tale da danneg giare, spesso senza rimedio, il senso della vista. La febbrile vita moderna, sen- del giorno solare, ci costringe ad una giornata di lavoro la cui lunghezza, è indipendente dalla stagione Set £uale Q manuaie, è eseguito alla luce artificiale. Questo imperati Vo ha spinto da tempo i tecnici dell' illuminazione alla continua ricerca di miglioramenti da apportare alla luce delle lampade elettriche, in modo ■ mndn ria renderla plu"^risa e più econo¬ mica ma anche più gradevole al i'OCCnio. Un grandissimo passo au questo cammino, è stato rea¬ lizzato con l'applicazione agli usi ■ dei tubi cosi fino mercurio, neon, argon ed elium, presentavano ^ar^inconvenienti, perchè prima di tutto richiedeva no di essere eccitati ed alimenta ti per mezzo di correnti ad alta g*™ ^"00^^ seC0ndo luogo perchè la luce da ]oro emessa, comprendeva una gamma ricchissima di colori andanti dall'ultravioletto all'infrarosso, ma che escludeva la luce bianca del giorno, alla quale il nostro occhio è abituato. Un gran passo avanti era stato recentemente realizzato grazie al progresso dell'industria dell'aria liquida per la produzione economica e su grande scala, dei gas rari suddetti argon, krypton, ecc. e grazie al perfezionamento tecnico nella costruzione- degli elettrodi, il che ha permesso abbassare la tensione di funzionamento dei tubi, fino a raggiungere il li vello del potenziale della rete di distribuzione della corrente elettrica. Il perfezionamenco ultimo decisivo, consiste però nell'impiego di vernici speciali fluorescenti che applicate sulla superficie interna del tubo, correggono la composizione della luce emessa dal gas e migliorando il rendimento totale, trasformano una parte dello spettro ultravioletto in radiazioni visibili. Così oggi, in molti Piesi, fra cui l'Italia, sono apparse le prime lampade-tubi fluorescenti funii.manti a bassa tensione che danno una luce assolutamente comparabile a quella del giorno, e che possiedono una durata ed un rendimento superiore a quello delle lampade a filamento. La composizione della luce arti ficiale da essi diffusa, e la sua ripartizione in ogni punto del locale sono cosi perfetti che il pa.^ saggio dalla .uce artificiale a quella naturale del giorno è prossochè inavvertibile. La luce del giorno con nuovi tubi fluorescent La luce del giorno con nuovi tubi fluorescent za. tener conto della^ durata Stoccolma, 11febbrao. (V.) - Nonostante che il nostro organo visivo abbia una facoltà di adattamento che varia nel rapporto 1: 1.000.000, il celebre fisico e matematico tedesco Helmholtz ha detto che se un costruttore gli avesse presentato uno strumento così difettoso come l'occhio umano, egli lo avrebbe rifiutato. E' infatti dimostrato che quel meraviglioso potere di adattamento, prolungato oltre un certo limite, impone uno sforzo notevolissimo tale da danneg giare, spesso senza rimedio, il senso della vista. La febbrile vita moderna, sen- del giorno solare, ci costringe ad una giornata di lavoro la cui lunghezza, è indipendente dalla stagione Set £uale Q manuaie, è eseguito alla luce artificiale. Questo imperati Vo ha spinto da tempo i tecnici dell' illuminazione alla continua ricerca di miglioramenti da apportare alla luce delle lampade elettriche, in modo ■ mndn ria renderla plu"^risa e più econo¬ mica ma anche più gradevole al i'OCCnio. Un grandissimo passo au questo cammino, è stato rea¬ lizzato con l'applicazione agli usi ■ dei tubi cosi fino mercurio, neon, argon ed elium, presentavano ^ar^inconvenienti, perchè prima di tutto richiedeva no di essere eccitati ed alimenta ti per mezzo di correnti ad alta g*™ ^"00^^ seC0ndo luogo perchè la luce da ]oro emessa, comprendeva una gamma ricchissima di colori andanti dall'ultravioletto all'infrarosso, ma che escludeva la luce bianca del giorno, alla quale il nostro occhio è abituato. Un gran passo avanti era stato recentemente realizzato grazie al progresso dell'industria dell'aria liquida per la produzione economica e su grande scala, dei gas rari suddetti argon, krypton, ecc. e grazie al perfezionamento tecnico nella costruzione- degli elettrodi, il che ha permesso abbassare la tensione di funzionamento dei tubi, fino a raggiungere il li vello del potenziale della rete di distribuzione della corrente elettrica. Il perfezionamenco ultimo decisivo, consiste però nell'impiego di vernici speciali fluorescenti che applicate sulla superficie interna del tubo, correggono la composizione della luce emessa dal gas e migliorando il rendimento totale, trasformano una parte dello spettro ultravioletto in radiazioni visibili. Così oggi, in molti Piesi, fra cui l'Italia, sono apparse le prime lampade-tubi fluorescenti funii.manti a bassa tensione che danno una luce assolutamente comparabile a quella del giorno, e che possiedono una durata ed un rendimento superiore a quello delle lampade a filamento. La composizione della luce arti ficiale da essi diffusa, e la sua ripartizione in ogni punto del locale sono cosi perfetti che il pa.^ saggio dalla .uce artificiale a quella naturale del giorno è prossochè inavvertibile.

Persone citate: Helmholtz

Luoghi citati: Italia, Stoccolma