L'arte della menzogna

L'arte della menzogna L'arte della menzogna Invitiamo i nostri lettori a soffermarsi con attenzione su questa pagina riprodotta che a prima vista sembrerà disorientarli alquante ed è invece molto, molto istruttiva sia per quanto riguarda un recente passato sia per quanto riguarderà un prossimo avvenire. Un periodico parigino Au Pilori (alla gogna) ha avuto la felice idea di raccogliere in una pagina topograficamente improntata ad una pagina di Paris Soir il quotidiano giudeoplutocratico che tanta voga ebbe in Francia e fuori, una vivace collezione di titoli e periodi compresi in quel giornale nei mesi che immediatamente precedettero la catastrofe francese. E' una specie di florilegio di quella colossale propaganda di menzogne che voleva imbottire le teste dell'universo intero sulla fatale e prossima sconfitta della Germania hitleriana e sull'inevitabile trionfo degli alleati di allora, inglesi e francesi. Trascorrevano i mesi di cosiddetta pausa; la preparazione dell'esercito germanico si stava compiendo con metodica precisione per le imminenti campagne di Norvegia, del Belgio, d'Olanda e di Francia ; ma il foglio parigino, campione dello stile propagandistico di tutte le gazzette dell'epoca di là e di qua dalla Manica, infila tranquillo e sfacciato la serie delle più impudenti smargiassate. Scegliamo fra questi titoli raggruppati nella pagina di Au Pilori. Siamo alla vigilia delle decisive imprese della primavera del 1940; il destino batteva veramente alle porte; ma ecco come si illudono e come vogliono illudere i corifei dell'organizzazione giornalistica francese: Hitler minaccia ma non agisce; e un altro giorno: Hitler aveva un piano ina non ha potuto realizzarlo; e un altro giorno: La Germania ha perduto la guerra dei nervi. Cosa c'è di più ridicolo di leggere oggi a caratteri cubitali questa categorica affermazione: Gli alleati hanno preso una importante decisione che può abbreviare la guerra di più di un annot E' ormai di assoluto dominio della storia la schiacciante superiorità dimostrata dalle Forze Armate del Reich; ma leggete quello che veniva proclamato in grossi titoli appena qualche settimana prima della valanga da «Paris Soir»: Gamelin disporrà di un numero maggiore di uomini che non Hitler; oppure: La tecnica della nostra aviazione supera quella dei nostri avversari; oppure: Gli alleati stanno per avere la padronanza dei cieli. Ma anche quando la Germania ha attaccato con quel dominio di iniziativa che cento volte era stato considerato perduto, le menzogne seguitano a regnar sovrane; ecco che a un dato momento l'avanzata tedesca è ferma intorno a Trondhiem (e invece di lì a qualche giorno sarà la occupazione quasi completa della Norvegia coi franco-inglesi che fuggono da Andalsnes). Ecco a un altro momento i tedeschi fermati nel |Belgio e fu invece un'avanzata a passo di record. Il 23 maggio tutto il sistema franco-belga è crollato; le truppe germaniche si sono affacciate sulla Manica compiendo 1' aggiramento delle Fiandre, la menzogna non può puntare su alcun dato di fantasia ma il sistema non disarma ed ecco un titolo-capolavoro: Hitler ha attaccato perchè non può affrontare un altro {inverno. Dal florilegio dei titoli passiamo a quello di considerauo- | ni scritte da acuti e forbitissi|mi scrittori, in primo piano j l'Accademico André Chaumeix. ! Siamo agli inizi del 1940 ; come : prospetta la situazione il succi; tato Chaumeix ? Il tempo passa. [Fortunatamente gli Alleati se j»e giovano per lavorare e per 'prepararsi agli eventi. Il Reich è già in crisi per i suoi riforni'menti di benzina e prevede la [situazione in cui si troverà fra qualche mese. Fra qualche mese si avranno la nuova Sédan e jDunkerque. E alla fine di gennaio lo stile di Chaumeix si infiamma, ha delle risonanze pseudonapoleoniche: Gli Allea'■ ti hanno tratto vantaggio dal tempo che è stato loro lasciato. Essi hanno terminato i loro Iocori di fortificazioni; si sono .organizzati; hanno fabbricato [armi, munizioni, cannoni, tank, [ aeroplani. Essi continueranno a compiere tutti gli sforzi necessari per accrescere quella [superiorità che possiedono fin ! d'ora. Verrà il giorno in cui gli Alleati prenderanno le iniziati¬ ve. Hitler si domanda dove essi vibreranno il colpo. La situazione era esattamente l'opposto; je logicamente gli avvenimenti 1 maturarono in un senso assolujtamente contrario a quello previsto. Il fatto che nelle officine del {Reich si costruivano ottomila bombardieri è presentato come luna blague a cui i cittadini tei deschi avevano l'ingenuità di icredere; i franco-inglesi doveivano accorgersi della blague a , loro spese appena tre mesi dopo. E quanti inni intorno alla , fratellanza e alla solidarietà i inebranlable fra gli inglesi e i , francesi ? In tale campo entra in scena André Maurois, il let1 terato di collegamento bene ap| propriato alle sue funzioni intermediarie per la sua origine | giudaica. Esaltando un'intesa idi stretta collaborazione economica e finanziaria che doveva ; vivere Vespace d'un tnatin, egli jscrive: Il nuovo accordo associa nella loro azione unicu Ir forze economiche e finanziarie dei due popoli così come associa i loro eserciti sui campi di battaglia. La prova la si ebbe in Fiandra quando gli inglesi scapparono lasciando in asso i loro cari alleati. Il superinviato speciale Sauerwein, anch'egli ebreo, rincara la dose della solidarietà! / nostri alleati sentono che come noi, possono aspettare il momento opportuno per portare al nemico un colpo decisivo. Verranno invece i colpi di Mers-el-Kebir e di Dakar Di tutta questa valanga di titoli e di commenti ve ne è aualcuno che possiamo approvare anche noi foto corde. Attenzione alle menzogne è il titolo di un articolo del famigerato Blum ; e sempre sulle menzogne Chaumeise ha delle definizioni molto felici: L'arte perversa di snaturare la verità porta in sé gli inconvenienti che la rovinano; il mentitore per sostenere una prima menzogna è obbli gaio ad inventarne senza posa | delle altre ed è così che eoli si \perde in un labirinto senza m[scita. Giusto, giustissimo; è così che è avven. to per i giornali francesi con Paris-Soir alla teista finché la disfatta totale e brutale ha ridato il volto alla verità. Gli ex-alleati inglesi sono invece ancora immersi sino alla gola nella melma delle menzogne: Churchill e Duff Cooper hanno sollevato l'arte della bugia ad altezze allucinanti: sia- jmo veramente in una zona pa- 1 tologica di cinismo e di sadismo menzognero. Fino a quando'.' I Poiché l'aspetto più interessante di questa pagina non è tanto ■nel suo valore retrospettivo ' francese quanto nei suggerimenti per il domani. Noi siamo certi che a non lontana scadenza una pagina simile potrà essere composta, e forse anchu ! più movimentata e paradossale, dai ritagli e dai titoli dei giornali anglosassoni di qua e di l'i I dall'Atlantico. L'arte della menzogna L'arte della menzogna Invitiamo i nostri lettori a soffermarsi con attenzione su questa pagina riprodotta che a prima vista sembrerà disorientarli alquante ed è invece molto, molto istruttiva sia per quanto riguarda un recente passato sia per quanto riguarderà un prossimo avvenire. Un periodico parigino Au Pilori (alla gogna) ha avuto la felice idea di raccogliere in una pagina topograficamente improntata ad una pagina di Paris Soir il quotidiano giudeoplutocratico che tanta voga ebbe in Francia e fuori, una vivace collezione di titoli e periodi compresi in quel giornale nei mesi che immediatamente precedettero la catastrofe francese. E' una specie di florilegio di quella colossale propaganda di menzogne che voleva imbottire le teste dell'universo intero sulla fatale e prossima sconfitta della Germania hitleriana e sull'inevitabile trionfo degli alleati di allora, inglesi e francesi. Trascorrevano i mesi di cosiddetta pausa; la preparazione dell'esercito germanico si stava compiendo con metodica precisione per le imminenti campagne di Norvegia, del Belgio, d'Olanda e di Francia ; ma il foglio parigino, campione dello stile propagandistico di tutte le gazzette dell'epoca di là e di qua dalla Manica, infila tranquillo e sfacciato la serie delle più impudenti smargiassate. Scegliamo fra questi titoli raggruppati nella pagina di Au Pilori. Siamo alla vigilia delle decisive imprese della primavera del 1940; il destino batteva veramente alle porte; ma ecco come si illudono e come vogliono illudere i corifei dell'organizzazione giornalistica francese: Hitler minaccia ma non agisce; e un altro giorno: Hitler aveva un piano ina non ha potuto realizzarlo; e un altro giorno: La Germania ha perduto la guerra dei nervi. Cosa c'è di più ridicolo di leggere oggi a caratteri cubitali questa categorica affermazione: Gli alleati hanno preso una importante decisione che può abbreviare la guerra di più di un annot E' ormai di assoluto dominio della storia la schiacciante superiorità dimostrata dalle Forze Armate del Reich; ma leggete quello che veniva proclamato in grossi titoli appena qualche settimana prima della valanga da «Paris Soir»: Gamelin disporrà di un numero maggiore di uomini che non Hitler; oppure: La tecnica della nostra aviazione supera quella dei nostri avversari; oppure: Gli alleati stanno per avere la padronanza dei cieli. Ma anche quando la Germania ha attaccato con quel dominio di iniziativa che cento volte era stato considerato perduto, le menzogne seguitano a regnar sovrane; ecco che a un dato momento l'avanzata tedesca è ferma intorno a Trondhiem (e invece di lì a qualche giorno sarà la occupazione quasi completa della Norvegia coi franco-inglesi che fuggono da Andalsnes). Ecco a un altro momento i tedeschi fermati nel |Belgio e fu invece un'avanzata a passo di record. Il 23 maggio tutto il sistema franco-belga è crollato; le truppe germaniche si sono affacciate sulla Manica compiendo 1' aggiramento delle Fiandre, la menzogna non può puntare su alcun dato di fantasia ma il sistema non disarma ed ecco un titolo-capolavoro: Hitler ha attaccato perchè non può affrontare un altro {inverno. Dal florilegio dei titoli passiamo a quello di considerauo- | ni scritte da acuti e forbitissi|mi scrittori, in primo piano j l'Accademico André Chaumeix. ! Siamo agli inizi del 1940 ; come : prospetta la situazione il succi; tato Chaumeix ? Il tempo passa. [Fortunatamente gli Alleati se j»e giovano per lavorare e per 'prepararsi agli eventi. Il Reich è già in crisi per i suoi riforni'menti di benzina e prevede la [situazione in cui si troverà fra qualche mese. Fra qualche mese si avranno la nuova Sédan e jDunkerque. E alla fine di gennaio lo stile di Chaumeix si infiamma, ha delle risonanze pseudonapoleoniche: Gli Allea'■ ti hanno tratto vantaggio dal tempo che è stato loro lasciato. Essi hanno terminato i loro Iocori di fortificazioni; si sono .organizzati; hanno fabbricato [armi, munizioni, cannoni, tank, [ aeroplani. Essi continueranno a compiere tutti gli sforzi necessari per accrescere quella [superiorità che possiedono fin ! d'ora. Verrà il giorno in cui gli Alleati prenderanno le iniziati¬ ve. Hitler si domanda dove essi vibreranno il colpo. La situazione era esattamente l'opposto; je logicamente gli avvenimenti 1 maturarono in un senso assolujtamente contrario a quello previsto. Il fatto che nelle officine del {Reich si costruivano ottomila bombardieri è presentato come luna blague a cui i cittadini tei deschi avevano l'ingenuità di icredere; i franco-inglesi doveivano accorgersi della blague a , loro spese appena tre mesi dopo. E quanti inni intorno alla , fratellanza e alla solidarietà i inebranlable fra gli inglesi e i , francesi ? In tale campo entra in scena André Maurois, il let1 terato di collegamento bene ap| propriato alle sue funzioni intermediarie per la sua origine | giudaica. Esaltando un'intesa idi stretta collaborazione economica e finanziaria che doveva ; vivere Vespace d'un tnatin, egli jscrive: Il nuovo accordo associa nella loro azione unicu Ir forze economiche e finanziarie dei due popoli così come associa i loro eserciti sui campi di battaglia. La prova la si ebbe in Fiandra quando gli inglesi scapparono lasciando in asso i loro cari alleati. Il superinviato speciale Sauerwein, anch'egli ebreo, rincara la dose della solidarietà! / nostri alleati sentono che come noi, possono aspettare il momento opportuno per portare al nemico un colpo decisivo. Verranno invece i colpi di Mers-el-Kebir e di Dakar Di tutta questa valanga di titoli e di commenti ve ne è aualcuno che possiamo approvare anche noi foto corde. Attenzione alle menzogne è il titolo di un articolo del famigerato Blum ; e sempre sulle menzogne Chaumeise ha delle definizioni molto felici: L'arte perversa di snaturare la verità porta in sé gli inconvenienti che la rovinano; il mentitore per sostenere una prima menzogna è obbli gaio ad inventarne senza posa | delle altre ed è così che eoli si \perde in un labirinto senza m[scita. Giusto, giustissimo; è così che è avven. to per i giornali francesi con Paris-Soir alla teista finché la disfatta totale e brutale ha ridato il volto alla verità. Gli ex-alleati inglesi sono invece ancora immersi sino alla gola nella melma delle menzogne: Churchill e Duff Cooper hanno sollevato l'arte della bugia ad altezze allucinanti: sia- jmo veramente in una zona pa- 1 tologica di cinismo e di sadismo menzognero. Fino a quando'.' I Poiché l'aspetto più interessante di questa pagina non è tanto ■nel suo valore retrospettivo ' francese quanto nei suggerimenti per il domani. Noi siamo certi che a non lontana scadenza una pagina simile potrà essere composta, e forse anchu ! più movimentata e paradossale, dai ritagli e dai titoli dei giornali anglosassoni di qua e di l'i I dall'Atlantico.