I torinesi pareggiano con la Patriottica in un accanito incontro

I torinesi pareggiano con la Patriottica in un accanito incontro iim trofeo utero nari I torinesi pareggiano con la Patriottica in un accanito incontro Nel pomeriggio di ie,i, nel sa-tslone affollato, si è iniziato l'in-ìccontro più impoitante della gior-\nnata tra il Guf-Ciicolo di scher-[gma di Torino e In società Patriot- /lica di Milano. Il murale dei tori-\snosi si è un po' rial .a:o ali .c'i'AgPerenno, ora militai e, è riuscite\znella mattinata ad allinearsi con i compagni: quindi, pur con tutte le numerose assenze tra i migliori, la gara ha assunto un'altra fisonomia ed ha dato adito a speranze più rosee. Tutte e due le squadre sono sta- fficsdhte rimaneggiate in modo da. aucreiruna preponderanza sull'altra al- /meno in un'arma. Così i milanesi..npur di assicurarsi le vittorie net cfioretto, hanno presentato i duelMangiarottì — nofoiiatnenlc spa-jdisti — al fioretto, ed i torìnesi\ hanno preferito potenziare lascia-)nboia, ponendo al fianco di Perenno uno schermitore noto anche come fiorettista: Carlo Filogamo. Nella spada l'incertezza era sottraila, in quanto che se la categoria dei tiratori faceva pendere la bilancia in favore dei milanesi, le ultime brinanti prove dei torinesi pareggiavano lo svantaggio In questa atmosfera di incertez-\za. il « tifo » ha allignato nel pub blico, naturalmente per ì torinesi: cosa certo che non ha impressionato i milanesi, i quali hanno « tifato » l'un per l'altro, agitandosi | tanfo da centuplicarsi.' I fiorettisti locali, Sormano ed Invernizzi, un anziano ed un aiovane, hanno lottato con uno slancio ed uno spirito ammiretmli. pur sapendo di essere completamente chiusi dai più forti avversari. Hanno perso... Ma che vuol dire? Il colonnello Sormano, piccolo e tutto nervi, si è prodigato fino al limite delle sue forze, ed è da salutare con l'onore delle armi. Egli 11011 ha potuto finire neppure il suo secondo incontro. Infatti, mentre conduceva con una stoccata di vantaggio su Edoardo Mangiarotti, ed aveva intravista la possibilità di vincere, si è accasciato sulla pedana, vittima dì uno strappo muscolare, mentre si tendeva nell'i a fondo » uerso il petto dell'avversario: ha chiesto uno sforzo che i suoi muscoli non gli hanno potuto dare. Invernizzi ha il fisico, i mezzi e la gioventù dalla sua parte: se lavorerà e saprà cercarsi avversari forti per allenarsi, potrà riuscir bene. Ieri ha dimostrato anche di avere un carattere non impressionabile. Picchi è decisamente più che maturo per essere elencato tra i più forti spadisti del momento. Ieri è stato meraviglioso per tecnica, tempo e combattività. Ha battuto due spadisti che vanno per la maggiore ed in buona giornata. Non diamo consigli né vogliamo tributargli elogi: ormai la sua strada è- aperta ad ogni sua onesta aspirazione. Corvo ha, invece, lottato in tono minore, facendosi spesso sorprendere dai forti avversari: è stata per lui una giornata non felice. Filogamo — a parte qualche momento di incertezza (quando non ne avrà più, avrà raddoppiata la sua forza) causata anche da alcuni giudizi non favorevoli a lui ha saputo imporre la sua migliore classe agli avversari. E' un mancino forte ed insidioso, che nessuno può assicurare di battere a priori: ed, a posteriori, molti devono ammettere di averle buscate! Perenno si è comportato da par suo: due botte prese, dieci date. Crediamo che il miglior commento per lui sia questo. Eoli gradatamente si sta affermando, consolidandosi sulle migliori posizioni, senza alti e bassi. Vederlo tirare ieri, à stato un vero godimento per gli intenditori. Dei milanesi, Edoardo e Mario Mangiarotti hanno dimostrato di « saperci fare » anche nel fioretto. Però amiamo vederli nelle loro armi preferite. Agostoni ha fornito una bella prova, facendoci dimenticare la sua brutta giornata nell'ultima della Coppa Impero. Abbiamo rivisto il campione, seppure un po' appesantito. Marini, aitante nella persona e nel portamento, ha dimostrato ancora di avere ottime qualità. Crediamo che, per lui, la casacca azzurra di nazionale (quella di aviatore la indossa già) non sia molto lontana. Lo sciabolatore Cantarella ci ha confermata la buona impressione riportata di lui nel torneo di Milano. Il giovane però è troppo fermo sulle gambe: la sciabola italiana avrà bisogno, fra non molto tempo, dei suoi rincalzi, od egli è uno di questi. Ricordiamo a Cantarella solo che gli ungheresi hanno gambe veloci, e come! Borasi, l'altro sciabolatore milanese, si è fatto notare favorevolmente ache perchè poco noto. Finita la rassegna dei protagonisti, aggiungiamo che i milanesi scdss sono stati penalizzati di una stoccata per i primi sei incontri, per non aver presentato nel tempo regclamentare i cartellini federali, / torinesi, per paleggiate (e.a destino che lutto finisse in "".legg'.o!) Vlnfortv.n'.o l'cl'.n pcna'.'.v.azione dei milanesi, lamentano il foriato ritiro e conseguente sconfitta di Sormano, allorché conduceva, in vantaggio. Dovremmo ora parlar dei triestini: lo spuzio ci consente solo di dire che essi hanno filtro quel che hannr potuto. Abbiamo rivisto ron piacere De Favento. Santoste /ano, Zannini e gli altri, che hanno tirato coscienziosamente, con cavalleria, e senza buttar via nulla. Faranno meglio contro squadre di minor levatura, La giurìa, presieduta da Rnsco)ni, a parte qualche tentennamen to, ha funzionato bene. E Rusconi — questa volta senza essere tiratore — ha dovuto accusare una sciabolata sulla testa, e porta con sè a Firenze un cerotto sulla fronte, testlmoniante il fervore degli incontri presieduti. La società Patriottica, per la penalità subita ha presentato reclamo che ri- \tenaimo, però, infondato. Aldo Masciotta I torinesi pareggiano con la Patriottica in un accanito incontro iim trofeo utero nari I torinesi pareggiano con la Patriottica in un accanito incontro Nel pomeriggio di ie,i, nel sa-tslone affollato, si è iniziato l'in-ìccontro più impoitante della gior-\nnata tra il Guf-Ciicolo di scher-[gma di Torino e In società Patriot- /lica di Milano. Il murale dei tori-\snosi si è un po' rial .a:o ali .c'i'AgPerenno, ora militai e, è riuscite\znella mattinata ad allinearsi con i compagni: quindi, pur con tutte le numerose assenze tra i migliori, la gara ha assunto un'altra fisonomia ed ha dato adito a speranze più rosee. Tutte e due le squadre sono sta- fficsdhte rimaneggiate in modo da. aucreiruna preponderanza sull'altra al- /meno in un'arma. Così i milanesi..npur di assicurarsi le vittorie net cfioretto, hanno presentato i duelMangiarottì — nofoiiatnenlc spa-jdisti — al fioretto, ed i torìnesi\ hanno preferito potenziare lascia-)nboia, ponendo al fianco di Perenno uno schermitore noto anche come fiorettista: Carlo Filogamo. Nella spada l'incertezza era sottraila, in quanto che se la categoria dei tiratori faceva pendere la bilancia in favore dei milanesi, le ultime brinanti prove dei torinesi pareggiavano lo svantaggio In questa atmosfera di incertez-\za. il « tifo » ha allignato nel pub blico, naturalmente per ì torinesi: cosa certo che non ha impressionato i milanesi, i quali hanno « tifato » l'un per l'altro, agitandosi | tanfo da centuplicarsi.' I fiorettisti locali, Sormano ed Invernizzi, un anziano ed un aiovane, hanno lottato con uno slancio ed uno spirito ammiretmli. pur sapendo di essere completamente chiusi dai più forti avversari. Hanno perso... Ma che vuol dire? Il colonnello Sormano, piccolo e tutto nervi, si è prodigato fino al limite delle sue forze, ed è da salutare con l'onore delle armi. Egli 11011 ha potuto finire neppure il suo secondo incontro. Infatti, mentre conduceva con una stoccata di vantaggio su Edoardo Mangiarotti, ed aveva intravista la possibilità di vincere, si è accasciato sulla pedana, vittima dì uno strappo muscolare, mentre si tendeva nell'i a fondo » uerso il petto dell'avversario: ha chiesto uno sforzo che i suoi muscoli non gli hanno potuto dare. Invernizzi ha il fisico, i mezzi e la gioventù dalla sua parte: se lavorerà e saprà cercarsi avversari forti per allenarsi, potrà riuscir bene. Ieri ha dimostrato anche di avere un carattere non impressionabile. Picchi è decisamente più che maturo per essere elencato tra i più forti spadisti del momento. Ieri è stato meraviglioso per tecnica, tempo e combattività. Ha battuto due spadisti che vanno per la maggiore ed in buona giornata. Non diamo consigli né vogliamo tributargli elogi: ormai la sua strada è- aperta ad ogni sua onesta aspirazione. Corvo ha, invece, lottato in tono minore, facendosi spesso sorprendere dai forti avversari: è stata per lui una giornata non felice. Filogamo — a parte qualche momento di incertezza (quando non ne avrà più, avrà raddoppiata la sua forza) causata anche da alcuni giudizi non favorevoli a lui ha saputo imporre la sua migliore classe agli avversari. E' un mancino forte ed insidioso, che nessuno può assicurare di battere a priori: ed, a posteriori, molti devono ammettere di averle buscate! Perenno si è comportato da par suo: due botte prese, dieci date. Crediamo che il miglior commento per lui sia questo. Eoli gradatamente si sta affermando, consolidandosi sulle migliori posizioni, senza alti e bassi. Vederlo tirare ieri, à stato un vero godimento per gli intenditori. Dei milanesi, Edoardo e Mario Mangiarotti hanno dimostrato di « saperci fare » anche nel fioretto. Però amiamo vederli nelle loro armi preferite. Agostoni ha fornito una bella prova, facendoci dimenticare la sua brutta giornata nell'ultima della Coppa Impero. Abbiamo rivisto il campione, seppure un po' appesantito. Marini, aitante nella persona e nel portamento, ha dimostrato ancora di avere ottime qualità. Crediamo che, per lui, la casacca azzurra di nazionale (quella di aviatore la indossa già) non sia molto lontana. Lo sciabolatore Cantarella ci ha confermata la buona impressione riportata di lui nel torneo di Milano. Il giovane però è troppo fermo sulle gambe: la sciabola italiana avrà bisogno, fra non molto tempo, dei suoi rincalzi, od egli è uno di questi. Ricordiamo a Cantarella solo che gli ungheresi hanno gambe veloci, e come! Borasi, l'altro sciabolatore milanese, si è fatto notare favorevolmente ache perchè poco noto. Finita la rassegna dei protagonisti, aggiungiamo che i milanesi scdss sono stati penalizzati di una stoccata per i primi sei incontri, per non aver presentato nel tempo regclamentare i cartellini federali, / torinesi, per paleggiate (e.a destino che lutto finisse in "".legg'.o!) Vlnfortv.n'.o l'cl'.n pcna'.'.v.azione dei milanesi, lamentano il foriato ritiro e conseguente sconfitta di Sormano, allorché conduceva, in vantaggio. Dovremmo ora parlar dei triestini: lo spuzio ci consente solo di dire che essi hanno filtro quel che hannr potuto. Abbiamo rivisto ron piacere De Favento. Santoste /ano, Zannini e gli altri, che hanno tirato coscienziosamente, con cavalleria, e senza buttar via nulla. Faranno meglio contro squadre di minor levatura, La giurìa, presieduta da Rnsco)ni, a parte qualche tentennamen to, ha funzionato bene. E Rusconi — questa volta senza essere tiratore — ha dovuto accusare una sciabolata sulla testa, e porta con sè a Firenze un cerotto sulla fronte, testlmoniante il fervore degli incontri presieduti. La società Patriottica, per la penalità subita ha presentato reclamo che ri- \tenaimo, però, infondato. Aldo Masciotta I torinesi pareggiano con la Patriottica in un accanito incontro iim trofeo utero nari I torinesi pareggiano con la Patriottica in un accanito incontro Nel pomeriggio di ie,i, nel sa-tslone affollato, si è iniziato l'in-ìccontro più impoitante della gior-\nnata tra il Guf-Ciicolo di scher-[gma di Torino e In società Patriot- /lica di Milano. Il murale dei tori-\snosi si è un po' rial .a:o ali .c'i'AgPerenno, ora militai e, è riuscite\znella mattinata ad allinearsi con i compagni: quindi, pur con tutte le numerose assenze tra i migliori, la gara ha assunto un'altra fisonomia ed ha dato adito a speranze più rosee. Tutte e due le squadre sono sta- fficsdhte rimaneggiate in modo da. aucreiruna preponderanza sull'altra al- /meno in un'arma. Così i milanesi..npur di assicurarsi le vittorie net cfioretto, hanno presentato i duelMangiarottì — nofoiiatnenlc spa-jdisti — al fioretto, ed i torìnesi\ hanno preferito potenziare lascia-)nboia, ponendo al fianco di Perenno uno schermitore noto anche come fiorettista: Carlo Filogamo. Nella spada l'incertezza era sottraila, in quanto che se la categoria dei tiratori faceva pendere la bilancia in favore dei milanesi, le ultime brinanti prove dei torinesi pareggiavano lo svantaggio In questa atmosfera di incertez-\za. il « tifo » ha allignato nel pub blico, naturalmente per ì torinesi: cosa certo che non ha impressionato i milanesi, i quali hanno « tifato » l'un per l'altro, agitandosi | tanfo da centuplicarsi.' I fiorettisti locali, Sormano ed Invernizzi, un anziano ed un aiovane, hanno lottato con uno slancio ed uno spirito ammiretmli. pur sapendo di essere completamente chiusi dai più forti avversari. Hanno perso... Ma che vuol dire? Il colonnello Sormano, piccolo e tutto nervi, si è prodigato fino al limite delle sue forze, ed è da salutare con l'onore delle armi. Egli 11011 ha potuto finire neppure il suo secondo incontro. Infatti, mentre conduceva con una stoccata di vantaggio su Edoardo Mangiarotti, ed aveva intravista la possibilità di vincere, si è accasciato sulla pedana, vittima dì uno strappo muscolare, mentre si tendeva nell'i a fondo » uerso il petto dell'avversario: ha chiesto uno sforzo che i suoi muscoli non gli hanno potuto dare. Invernizzi ha il fisico, i mezzi e la gioventù dalla sua parte: se lavorerà e saprà cercarsi avversari forti per allenarsi, potrà riuscir bene. Ieri ha dimostrato anche di avere un carattere non impressionabile. Picchi è decisamente più che maturo per essere elencato tra i più forti spadisti del momento. Ieri è stato meraviglioso per tecnica, tempo e combattività. Ha battuto due spadisti che vanno per la maggiore ed in buona giornata. Non diamo consigli né vogliamo tributargli elogi: ormai la sua strada è- aperta ad ogni sua onesta aspirazione. Corvo ha, invece, lottato in tono minore, facendosi spesso sorprendere dai forti avversari: è stata per lui una giornata non felice. Filogamo — a parte qualche momento di incertezza (quando non ne avrà più, avrà raddoppiata la sua forza) causata anche da alcuni giudizi non favorevoli a lui ha saputo imporre la sua migliore classe agli avversari. E' un mancino forte ed insidioso, che nessuno può assicurare di battere a priori: ed, a posteriori, molti devono ammettere di averle buscate! Perenno si è comportato da par suo: due botte prese, dieci date. Crediamo che il miglior commento per lui sia questo. Eoli gradatamente si sta affermando, consolidandosi sulle migliori posizioni, senza alti e bassi. Vederlo tirare ieri, à stato un vero godimento per gli intenditori. Dei milanesi, Edoardo e Mario Mangiarotti hanno dimostrato di « saperci fare » anche nel fioretto. Però amiamo vederli nelle loro armi preferite. Agostoni ha fornito una bella prova, facendoci dimenticare la sua brutta giornata nell'ultima della Coppa Impero. Abbiamo rivisto il campione, seppure un po' appesantito. Marini, aitante nella persona e nel portamento, ha dimostrato ancora di avere ottime qualità. Crediamo che, per lui, la casacca azzurra di nazionale (quella di aviatore la indossa già) non sia molto lontana. Lo sciabolatore Cantarella ci ha confermata la buona impressione riportata di lui nel torneo di Milano. Il giovane però è troppo fermo sulle gambe: la sciabola italiana avrà bisogno, fra non molto tempo, dei suoi rincalzi, od egli è uno di questi. Ricordiamo a Cantarella solo che gli ungheresi hanno gambe veloci, e come! Borasi, l'altro sciabolatore milanese, si è fatto notare favorevolmente ache perchè poco noto. Finita la rassegna dei protagonisti, aggiungiamo che i milanesi scdss sono stati penalizzati di una stoccata per i primi sei incontri, per non aver presentato nel tempo regclamentare i cartellini federali, / torinesi, per paleggiate (e.a destino che lutto finisse in "".legg'.o!) Vlnfortv.n'.o l'cl'.n pcna'.'.v.azione dei milanesi, lamentano il foriato ritiro e conseguente sconfitta di Sormano, allorché conduceva, in vantaggio. Dovremmo ora parlar dei triestini: lo spuzio ci consente solo di dire che essi hanno filtro quel che hannr potuto. Abbiamo rivisto ron piacere De Favento. Santoste /ano, Zannini e gli altri, che hanno tirato coscienziosamente, con cavalleria, e senza buttar via nulla. Faranno meglio contro squadre di minor levatura, La giurìa, presieduta da Rnsco)ni, a parte qualche tentennamen to, ha funzionato bene. E Rusconi — questa volta senza essere tiratore — ha dovuto accusare una sciabolata sulla testa, e porta con sè a Firenze un cerotto sulla fronte, testlmoniante il fervore degli incontri presieduti. La società Patriottica, per la penalità subita ha presentato reclamo che ri- \tenaimo, però, infondato. Aldo Masciotta

Luoghi citati: Firenze, Milano, Sormano, Torino