La pattuglia svedese è prima davanti ai tedeschi e agli alpini

La pattuglia svedese è prima davanti ai tedeschi e agli alpini SUImImFS NEVI DI CORTINA. La pattuglia svedese è prima davanti ai tedeschi e agli alpini (DAL NOSTRO INVIATO) Cortina d'Ampezzo, 7 febbraio. Perènni non ha potuto portare i suoi Alpini al primato. Luigi Perenni, che per due volte 'a Garmisch e a Zakopane era stato validissimo collaboratore, col suo ufficiale, nelle gare di pattatine militari e che oggi comandava finalmente la '''sua,, squadra essendo stato promosso sottotenente per merito di guerra dopo le astoni sul fronte occidentale, avrebbe dato l'anima per tagliare primo, insieme ai suoi uomini. (I traguardo. Tutto ha fatto per ottenere la vittoria: ha animato i suoi Alpini con l'esempio; li ha sorretti con la sua corsa, si è persino caricato sulle spalle lo zaino di Maurizio che non stava bene; ma i forti sciatori svedesi e i tenaci fondisti tedeschi non hanno permesso che il suo sogno si realizzasse. Anch'essi avevano l'entusiasmo di rappresentare una bandiera ed in più slava dalla loro la mangio}- classa complessiva. Ed hanno vinto. Grandi fondisti Gii svedesi si sono imposti fino dai primi tratti. Ben guidati da un grande fondista,'il tenente Hinkstroem, aiutati da quel redditizio stile nordico che sfrutta la ìnassimo la spinta delle, braccia e delle gambe, non hanno fatto, durante il percorso, altro che accumulare vantaggi: 1,23" avevano al sesto chilòmetro sugli immediati inseguitori, i tedeschi; 3'28" a metà gara; quasi 6' alla fine. Hanno capovolto in loro favore il risultato di Zakopane nei confronti dei germanici ì quali si sono infere dovuti impegnare molto di più per ottenere il secondo posto. La gara è vissuta solo per questa posizione. Assetiti i finlandesi, ritiratisi perchè Vamiinen Alvi al secondo chilometro si era rotto un braccio, si sono trovate di fronte, per la classifica d'onore, le rappresentative della Germania. dell'Italia e della Svizzera. Tntt'e tre le squadre hanno avuto da lamentare incidenti: i tedeschi, il cedimento dì Gstrein forse stanco per avere già partecipato alle due prove dc!la combinata nordica; gli svizzeri, la rottura di un attacco al loro'comandante, axwenuta vèrso il diciannovesimo chilometro, gli italiani, il crollo di Maurizio. Tanto per evitare subito ogni possibile appunto alla composizione della nostra squadra, diremo che Maurizio era ' stato uno dei migliori durante tutto il periodo degli allenamenti e che la sua odierna indisposizione va senz'altro attribuita a quel quid di imprevedibile che accompagna ogni evento sportivo. Dato il bilanciarsi détte avversità l'ordine di airivo risponde realmente al valore delle tre pattuglie. La tedesca è stata la più forte, dopo la Svezia. I nostri sono andati bene e gli svizzeri han reso forse più di quanto si spelasse. Italiani ed elvetici sono stati, poi, ottimi nel tiro, avendo abbattuto i tre palloncini regolamentari in tre soli colpi. Per velocità di effettuazione di questa parte della gara i nostri si sono confeiinati assolutamente i mialiori: in l'I" e 2/5 hanno sbrigato tutte le complesse operazioni riferentisi al tiro ed hanno potuto riprendere la gara. I bersagli da abbattere sono costati invece quindici secondi di penalizzazione agli svedesi e hanno rappresentato un forte ostacolo per i tedeschi, i quali hanno dovuto ricorrere a 7 colpi, restando cosi penalizzati di l'15". Gli jugoslavi e gli slovacchi hanno avuto un aggravio di tempo rispettivamente di V e 2'45": ssaiiiiiiiiiiiiiiiiMi'iNiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiii ma questa aggiunta al loro tempo, già piuttosto abbondante, non ha influito molto sulle loro classifiche. I 25 km. di percorso, il dislivello di quasi seicento metri avevano già attardato sia la pattuglia della Jugoslavia che quel; la della Slovacchia che sono giunte al traguardo con oltre 'mezz'ora di distacco. Oggi la maratona bianca All'arriva della gara, che è avvenuto a mezzogiórno sotto un sole magnifico, erano presenti il Duca di Bergamo in rappresentanza del Ministero della Guerra, la Principessa Mafalda, i massimi gerarchi dello sport italiani e tedesco, cons. naz. Man(laniéllò e. Voh Tschammer, ali addetti militari stranieri in Italia, il gcn. Revcrberi ispettore della truppa alpina, il generale Maccario comandante della Divisione alpina Taurinense, il Prefetto di Belluno, il Commissario prefettizio di Cortina. Ravenna, ed altre autorità militari e civili. Le stesse autorità hanno presenziato, nel pomeriggio, alla esibizione di pattinaggio artistico avvenuta allo Stadio del ghiaccio. Fra vivo interesse dì numeroso pubblico si sono impegnati in difficili esercizi i campioni del mondo e olimpionici Maxi ed Ernest Baicr, la campionessa italiana Costanza Viqorelli, la campionessa universitaria Anna Maria Cclotli, la coppia campione italiana De Mori-Anna Combi. e altri ottimi pattinatori e pattinatrici. Domaìù avrà luogo la gara di gran fondo. Anche questa volta, probabilmente, assisteremo a una competizione ristretta fra i nordiri per la vittoria e una riservata ai centro europei per i po sti d'onore. Dei nostri non sa- ranno alla partenza Compagnoni Aristide e Scalet, mentre Vite- rich, Clementi. Rodiphie.ro e Già- eomeUi dovrebbero figurare ab-bastanza bene in questa bianca maratona. Paolo Bertoldi Ecco In classifica della gara di pattuglie militari : 1. Svezia (ten. Hinkstrocn, sott. Matsbo, soldati Oestensson e Andcrsgon) tempo 2.15'21" (15" di penalizzazione per il tiro). 2. Germania (uff. Mccrgnns, sott. Schauinann, soldati Gstrein e Roessner) in 2,20'17" d'15" di penalizzazione). 3. Italia (sottoten. Luigi Perenni, caposquadra Achille Cfl.mpas:noni, alpini Celeste Maurizio e Giovanni Fant-on) in 2,23'55" (penalità 0). 4. Svizzera (ten, Bernarth. sottuff. Zurbriggen, soldati Von Alimeli e Sehoch) in 2.25'2" (penalità o). 5. Jugoslavia (uff. Sviceli, sottoten Martin, soldati .Tazbce Ladislav e Knifie) in 2.44'38" (penalità 1). 6. Slovacchia (sottoten. Kuklis.. sottufficiale Bruk. soldato Roneok e Hudaeelt) in 2,52'7" (penalità 2'45"). Ritirata, la Finlandia al secondo chilometro. La pattuglia svedese è prima davanti ai tedeschi e agli alpini SUImImFS NEVI DI CORTINA. La pattuglia svedese è prima davanti ai tedeschi e agli alpini (DAL NOSTRO INVIATO) Cortina d'Ampezzo, 7 febbraio. Perènni non ha potuto portare i suoi Alpini al primato. Luigi Perenni, che per due volte 'a Garmisch e a Zakopane era stato validissimo collaboratore, col suo ufficiale, nelle gare di pattatine militari e che oggi comandava finalmente la '''sua,, squadra essendo stato promosso sottotenente per merito di guerra dopo le astoni sul fronte occidentale, avrebbe dato l'anima per tagliare primo, insieme ai suoi uomini. (I traguardo. Tutto ha fatto per ottenere la vittoria: ha animato i suoi Alpini con l'esempio; li ha sorretti con la sua corsa, si è persino caricato sulle spalle lo zaino di Maurizio che non stava bene; ma i forti sciatori svedesi e i tenaci fondisti tedeschi non hanno permesso che il suo sogno si realizzasse. Anch'essi avevano l'entusiasmo di rappresentare una bandiera ed in più slava dalla loro la mangio}- classa complessiva. Ed hanno vinto. Grandi fondisti Gii svedesi si sono imposti fino dai primi tratti. Ben guidati da un grande fondista,'il tenente Hinkstroem, aiutati da quel redditizio stile nordico che sfrutta la ìnassimo la spinta delle, braccia e delle gambe, non hanno fatto, durante il percorso, altro che accumulare vantaggi: 1,23" avevano al sesto chilòmetro sugli immediati inseguitori, i tedeschi; 3'28" a metà gara; quasi 6' alla fine. Hanno capovolto in loro favore il risultato di Zakopane nei confronti dei germanici ì quali si sono infere dovuti impegnare molto di più per ottenere il secondo posto. La gara è vissuta solo per questa posizione. Assetiti i finlandesi, ritiratisi perchè Vamiinen Alvi al secondo chilometro si era rotto un braccio, si sono trovate di fronte, per la classifica d'onore, le rappresentative della Germania. dell'Italia e della Svizzera. Tntt'e tre le squadre hanno avuto da lamentare incidenti: i tedeschi, il cedimento dì Gstrein forse stanco per avere già partecipato alle due prove dc!la combinata nordica; gli svizzeri, la rottura di un attacco al loro'comandante, axwenuta vèrso il diciannovesimo chilometro, gli italiani, il crollo di Maurizio. Tanto per evitare subito ogni possibile appunto alla composizione della nostra squadra, diremo che Maurizio era ' stato uno dei migliori durante tutto il periodo degli allenamenti e che la sua odierna indisposizione va senz'altro attribuita a quel quid di imprevedibile che accompagna ogni evento sportivo. Dato il bilanciarsi détte avversità l'ordine di airivo risponde realmente al valore delle tre pattuglie. La tedesca è stata la più forte, dopo la Svezia. I nostri sono andati bene e gli svizzeri han reso forse più di quanto si spelasse. Italiani ed elvetici sono stati, poi, ottimi nel tiro, avendo abbattuto i tre palloncini regolamentari in tre soli colpi. Per velocità di effettuazione di questa parte della gara i nostri si sono confeiinati assolutamente i mialiori: in l'I" e 2/5 hanno sbrigato tutte le complesse operazioni riferentisi al tiro ed hanno potuto riprendere la gara. I bersagli da abbattere sono costati invece quindici secondi di penalizzazione agli svedesi e hanno rappresentato un forte ostacolo per i tedeschi, i quali hanno dovuto ricorrere a 7 colpi, restando cosi penalizzati di l'15". Gli jugoslavi e gli slovacchi hanno avuto un aggravio di tempo rispettivamente di V e 2'45": ssaiiiiiiiiiiiiiiiiMi'iNiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiii ma questa aggiunta al loro tempo, già piuttosto abbondante, non ha influito molto sulle loro classifiche. I 25 km. di percorso, il dislivello di quasi seicento metri avevano già attardato sia la pattuglia della Jugoslavia che quel; la della Slovacchia che sono giunte al traguardo con oltre 'mezz'ora di distacco. Oggi la maratona bianca All'arriva della gara, che è avvenuto a mezzogiórno sotto un sole magnifico, erano presenti il Duca di Bergamo in rappresentanza del Ministero della Guerra, la Principessa Mafalda, i massimi gerarchi dello sport italiani e tedesco, cons. naz. Man(laniéllò e. Voh Tschammer, ali addetti militari stranieri in Italia, il gcn. Revcrberi ispettore della truppa alpina, il generale Maccario comandante della Divisione alpina Taurinense, il Prefetto di Belluno, il Commissario prefettizio di Cortina. Ravenna, ed altre autorità militari e civili. Le stesse autorità hanno presenziato, nel pomeriggio, alla esibizione di pattinaggio artistico avvenuta allo Stadio del ghiaccio. Fra vivo interesse dì numeroso pubblico si sono impegnati in difficili esercizi i campioni del mondo e olimpionici Maxi ed Ernest Baicr, la campionessa italiana Costanza Viqorelli, la campionessa universitaria Anna Maria Cclotli, la coppia campione italiana De Mori-Anna Combi. e altri ottimi pattinatori e pattinatrici. Domaìù avrà luogo la gara di gran fondo. Anche questa volta, probabilmente, assisteremo a una competizione ristretta fra i nordiri per la vittoria e una riservata ai centro europei per i po sti d'onore. Dei nostri non sa- ranno alla partenza Compagnoni Aristide e Scalet, mentre Vite- rich, Clementi. Rodiphie.ro e Già- eomeUi dovrebbero figurare ab-bastanza bene in questa bianca maratona. Paolo Bertoldi Ecco In classifica della gara di pattuglie militari : 1. Svezia (ten. Hinkstrocn, sott. Matsbo, soldati Oestensson e Andcrsgon) tempo 2.15'21" (15" di penalizzazione per il tiro). 2. Germania (uff. Mccrgnns, sott. Schauinann, soldati Gstrein e Roessner) in 2,20'17" d'15" di penalizzazione). 3. Italia (sottoten. Luigi Perenni, caposquadra Achille Cfl.mpas:noni, alpini Celeste Maurizio e Giovanni Fant-on) in 2,23'55" (penalità 0). 4. Svizzera (ten, Bernarth. sottuff. Zurbriggen, soldati Von Alimeli e Sehoch) in 2.25'2" (penalità o). 5. Jugoslavia (uff. Sviceli, sottoten Martin, soldati .Tazbce Ladislav e Knifie) in 2.44'38" (penalità 1). 6. Slovacchia (sottoten. Kuklis.. sottufficiale Bruk. soldato Roneok e Hudaeelt) in 2,52'7" (penalità 2'45"). Ritirata, la Finlandia al secondo chilometro.