La responsabilità inglese dei bombardamenti sulle città aperte di Giuseppe Piazza

La responsabilità inglese dei bombardamenti sulle città aperte La responsabilità inglese dei bombardamenti sulle città aperte Berlino, 6 febbraio. Giorni or sono ad una generica rna tuttavia netta e decisa accusa del sottosegretario britannico dell'aeronautica Balfour all'aviazione tedesca di essere stata essa la prima a dare l'esempio dei bombardamenti notturni sulle città, la stampa tedesca ha immediatamente risposto precisando date e fatti nella convinzione della necessità di trarre senza indugio la chiara incipiente manovra insidiosa britannica circa un cosi delicato argomento sul terreno dei fatti e delle documentazioni. Presisarono infatti allora i giornali, opponendo alla genericità delle parole di Balfour date e dati inoppugnabili, come le prime bombe inglesi sui quartieri abitati di città tedesche caddero nella notte dall'll al 12 gennaio 1940 (Westerland) e come da allora i bombardamenti notturni inglesi ben presto si accentuassero e si rendessero frequenti fino a diventare sistematici raggiungendo il massimo nell'estate, per esempio, nell'agosto col bombardamento della stazione balneare di Sylter, nonché della città di Amburgo e di altre città del nord. Botta e risposta I bombardamenti tedeschi di rivalsa su Londra sono, come tutti sanno, avvenimenti di data relativamente molto recente, appena cioè dell'agosto: e del resto tutti ricordano ì ripetuti mòniti di tutta la stampa del Reich e del FUhrer stesso In più di un suo discorso rivolti all'aviazione britannica per queste sue delittuose azioni, le quali durarono alcuni mesi prima che, data la persistenza del comando inglese, dessero luogo alla giusta azione di rappresaglia delraviazione del Reich. Orbene, come questa non è storia di secoli bensì cronaca vissuta di appena pochi mesi or sono, si aveva ragione e diritto di pensare che le precisazioni tedesche avessero servito a riempire senz'altro, sia pure sotto un prudente silenzio ufficiale, i vuoti lasciati dai silenzi intenzionalmente accusatori di Balfour. Invece no. E' infatti oggi proprio il ministro stesso dell'aviazione britannica sir Archibald Sinclair, il quale riprende senz'altro l'accusa già fatta lanciare prima dal sottosegretario, e ancora più insidiosamente la precisa a sua volta con cifre rispondendo alla Camera dei Comuni ad una interrogazione ricevuta. Egli afferma nella sua risposta che il primo bombardamento tedesco su città lihere inglesi ha avuto luogo il 19 giugno su Cambridge e Southend a cui seguirono ben presto i bombardamenti di Londra, il primo dei quali ebbe luogo nella notte del 16 agosto, mentre 11 primo bombardamento della RAF britannica su Berlino ha avuto luogo il 25 agosto. L'insistenza c la malafede evidente di questa campagna, la quale vorrebbe per via insidiosa trarre l'opinione tedesca ad affermazioni compromettenti da servire per il processo di domani distruggendo intanto sin da ora nella coscienza pubblica le basi della « azione di rivalsa » tedesca induce la stampa del Reich a ritornare subito sull'argomento che essa ha ragione di giudicare importantissimo. Rispondendo al ministro Sinclair essa sventa seduta stante 11 primo trucco della sua risposta di ieri alla Camera dei Comuni, trucco che consiste tutto nell'interrogazione di origine la quale espressamente limita la domanda « al periodo dopo il crollo della Francia ». Siccome la richiesta di armistizio della Francia ebbe luogo il 17 giugno, il ministro inglese ha potuto affermare che il 19 giugno caddero le prime bombe tedesche su Cambridge e su Southern! e cosi di seguito. Ma il solo fatto — si osserva — che l'addomesticata interrogazione e la sollecita risposta arbitrariamente e senza alcuna ragione apparente si limitano a un periodo determinato, trascurando completamente tutto il periodo precedente, nel quale pure numerosi bombardamenti inglesi ebbero luogo, è più che adatto e sufficiente a mettere in sospetto e non può a meno di dare nell'occhio — si nota — alle persone in buona fede almeno. La questione dunque ritorna cosi per la stampa tedesca unicamente al periodo precedente che essendo esso stato dagli inglesi largamente utilizzato per continuamente bombardare città libere tedesche, è il solo che è decisivo nella questione. I giornali dunque si richiamano in proposito senz'altro alle precisazioni già precedentemente fatte, le quali attendono ancora risposta, alle confutazioni britanniche. « Bombardamenti insensati » I bombardamenti notturni inglesi sulle città aperte tedesche ebbero, prima che l'aviazione tedesca cominciasse la sua giusta azione di rivalsa, un passato di parecchi mesi, ben prima quindi che incominciasse la grande lotta in occidente che porto al crollo della Francia, e si estesero sulle città occidentali della Germania e su quelle del nord (Amburgo, Brema. Hannover e altre città furono così continuamente bombardate dal l.o di agosto in poi, ben prima dunque che l'aviazione tedesca si decidesse all'azione di rivalsa su Londra) come tutti i giornali neutrali in Germania poterono larga mente constatare. Anzi, si osser va, con l'inizio della grande lotta dell'occidente contro la Francia le azioni inglesi Eulle città aperte dell'occidente non furono che spin te a un diapason massimo. In proposilo si cita infatti un documento inoppugnabile, la testimonianza cioè del generalissimo francese Gamelin, la quale è consegnata nei famosi documenti catturati dal comando tedesco nei giorni tragici del crollo della resistenza france se. Da quei documenti, i quali depongono, come si sa, del più bel tipo'di a.ieanza che la storia abbia mai visto, si ricava infatti che questi bombardamenti notturni sulle città aperte tedesche furono uno dei motivi maggiori di lamentela francese verso lo Stato Maggiore britannico. Il generale Gamelin si rivolse più volte in quei giorr.i tragici per l'esercito[fradoMdati poe sisFrzighlananoacbrsiavtetatuvotinemcitesttinnststfoaWmulosuBl'li1cmdnmrn1lagml'legedcsaseqdGAmM1cclmlditsgp<tnstlssdrtta e e e a o e a , e a a i 9 e — e i o n — a e a e nr à eli o à tnnhe eaahe in la tà su a. sì .o nesu ua r ta le te n otfrancese supplicando — come dal documento risulta — lo Stato Maggiore britannico di desistere da quegli insensati bombardamenti sulle città aperte tedesche e di porre piuttosto le unità aviatorie e disposizione e sostegno della resistenza dei disgraziati eserciti di Francia in rotta. E' una confutazione che dovrebbe anche in Inghilteira, tagliare, come si dice, la testa al toro. La polemica è chiusa dai giornali tedeschi osservando come siano sintomatici questi vani conati accusatori da parte del comando britannico che per tanto tempo insistette e chiuse le orecchie agli avvertimenti tedeschi. Segno dei tempi, in ogni modo. « Ma troppo tardi », — osserva la Boerscn Zeituug — l'Inghilterra che non ha voluto ascoltare dovrà ora sentire ». Anche la dichiarazione del generale americano Wood alla commissione degli esteri del Senato circa la confessione personalmente fattagli nel '36 da Churchill stesso sui piani britannici distruttivi della Potenza tedesca, continuano a suscitare echi polemici nei giornali tedeschi così del resto come non ha mancato di destare in tutto il mondo la più profonda impressione. A Berlino, in appoggio della rivelazione di Wood, si cita fra l'altro la testimonianza contenuta in un libro di un pubblicista ceko, l'ex-colonnello cekoslovacco Emanuel Moravec. sulla « fine della repubblica di Benes ». In quel libro si parla fra l'altro della nota commissione militare inglese che al principio del 1938 fu a Praga in sostanza per concertare l'azione contro la Germania; s tra le altre espressioni dei membri di quella commissione, 1 quali sì esprimevano apertamente sulla necessità della « guerra preventiva contro la Germania » che in ogni modo « prima del 1942 » si doveva farla finita con la Potenza tedesca, si legge la seguente dichiarazione di uno dei membri della commissione: «Nell'autunno del '38 — dice l'ufficiale all'autore — sarà chiamato al governo dell'Inghilterra Churchill e allora la Germania dovrà o cedere senza lottare (allora questi criminosi dilettantismi britannici si baloccavano con l'idea che gli armamenti nazionalsocialisti fossero un bluff) ovvero adattarsi a essere militarmente annientata: quel che è certo è che, al più tardi nel 1940, la guerra contro la Germania sarà scatenata ». noMdichnadulatocovul'aama nifinsumcum—ziqunalequduncacastràtrnrimildraebngsimasoespsemiltoPremeditazlone bellica Altre testimonianze la Deutsche Allgemeine Zcitung aggiunge, come quella dello scrittore francese Maurois a cui Churchill stesso nel 1936 consigliava di scrivere anziché romanzi « libri di propaganda contro la Germania, contro la quale la guerra dovrà essere in ogni modo condotta »; nonché ancora la testimonianza del redattore dell' Action Francaise, Balattier, il quale ha già abbastanza riferito del cinismo con cui Churchill si esprimeva a proposito della guerra di distruzione che si preparava contro la Germania, e dei <; massacri » che essa avrebbe portato con sè. Di fronte ad una prova testimoniale cosi vasta, cosi diffusa e così convincente sulla ferma volontà dell'Inghilterra, già fin da allora, come ora si rende manifesto, moralmente condotta per questo riguardo dall'attuale suo capo, di condurre ad ogni costo la guerra preventiva di distruzione contro la Potenza tedesca, è del tutto insensata — si osserva — la insistente domanda di tanta parte dell'opinione pubblica inglese al proprio governo perchè si decida a mettere fuori ì fini di guerra dell'Inghilterra. I fini di guerra britannici erano già presenti, e facevano parte del patrimonio di idee politiche dell'ultimo quinquennio almeno, patrimonio che si riassumeva nella formula sempre più netta e precisa: soffocare in tempo e distruggere la Potenza germanica. Ma si capisce anche, ugualmente, la riluttanza del governo britannico a aderire a questa richiesta pubblica: esso ha di tacere tutte le ragioni, le quali ora con la piega degli avvenimenti di guerra, diventano ragioni imperative della più elementare prudenza. Un ultimo episodio di questo contrasto ai è avuto alla Camera dei Comuni anche ieri con la domanda del deputato Mander, il quale però non si è buscato che la solita risposta del solito oratore governativo Buttler il quale si è semplicemente richiamato, trincerandovisi, alla precedente negati va già opposta sull'argomento dal governo britannico ad altri depu tati. Sempre più però simili domande di rappresentanti del po polo, i quali vorrebbero conosce re i fini di guerra dell'Inghilterra, vanno rassomigliando — osservano i giornali tedeschi — ad un ve> ro ad quid- Tipicamente inglese in ogni modo -— si nota infine da taluno — è che, sino a che l'Inghilterra combatteva con i soldati altrui, con i polacchi, per esempio, con i soldati francesi, con quelli belgi e con quelli olandesi, nessuno in Inghilterra si domandò o domandò al proprio governo perchè faceva la guerra: ora che si tratta di combattere con i soldati inglesi e che la guerra più terribile si avvicina all'Isola, i buoni isolani britannici cominciano nervosamente a domandarsi e pretendere di sapere dal proprio governo perchè si combatte. Il governo lo sa, « ma noi dirà ». Giuseppe Piazza CtrilleavterrngsnsrdtrimvgdacWiodltgpsID La responsabilità inglese dei bombardamenti sulle città aperte La responsabilità inglese dei bombardamenti sulle città aperte Berlino, 6 febbraio. Giorni or sono ad una generica rna tuttavia netta e decisa accusa del sottosegretario britannico dell'aeronautica Balfour all'aviazione tedesca di essere stata essa la prima a dare l'esempio dei bombardamenti notturni sulle città, la stampa tedesca ha immediatamente risposto precisando date e fatti nella convinzione della necessità di trarre senza indugio la chiara incipiente manovra insidiosa britannica circa un cosi delicato argomento sul terreno dei fatti e delle documentazioni. Presisarono infatti allora i giornali, opponendo alla genericità delle parole di Balfour date e dati inoppugnabili, come le prime bombe inglesi sui quartieri abitati di città tedesche caddero nella notte dall'll al 12 gennaio 1940 (Westerland) e come da allora i bombardamenti notturni inglesi ben presto si accentuassero e si rendessero frequenti fino a diventare sistematici raggiungendo il massimo nell'estate, per esempio, nell'agosto col bombardamento della stazione balneare di Sylter, nonché della città di Amburgo e di altre città del nord. Botta e risposta I bombardamenti tedeschi di rivalsa su Londra sono, come tutti sanno, avvenimenti di data relativamente molto recente, appena cioè dell'agosto: e del resto tutti ricordano ì ripetuti mòniti di tutta la stampa del Reich e del FUhrer stesso In più di un suo discorso rivolti all'aviazione britannica per queste sue delittuose azioni, le quali durarono alcuni mesi prima che, data la persistenza del comando inglese, dessero luogo alla giusta azione di rappresaglia delraviazione del Reich. Orbene, come questa non è storia di secoli bensì cronaca vissuta di appena pochi mesi or sono, si aveva ragione e diritto di pensare che le precisazioni tedesche avessero servito a riempire senz'altro, sia pure sotto un prudente silenzio ufficiale, i vuoti lasciati dai silenzi intenzionalmente accusatori di Balfour. Invece no. E' infatti oggi proprio il ministro stesso dell'aviazione britannica sir Archibald Sinclair, il quale riprende senz'altro l'accusa già fatta lanciare prima dal sottosegretario, e ancora più insidiosamente la precisa a sua volta con cifre rispondendo alla Camera dei Comuni ad una interrogazione ricevuta. Egli afferma nella sua risposta che il primo bombardamento tedesco su città lihere inglesi ha avuto luogo il 19 giugno su Cambridge e Southend a cui seguirono ben presto i bombardamenti di Londra, il primo dei quali ebbe luogo nella notte del 16 agosto, mentre 11 primo bombardamento della RAF britannica su Berlino ha avuto luogo il 25 agosto. L'insistenza c la malafede evidente di questa campagna, la quale vorrebbe per via insidiosa trarre l'opinione tedesca ad affermazioni compromettenti da servire per il processo di domani distruggendo intanto sin da ora nella coscienza pubblica le basi della « azione di rivalsa » tedesca induce la stampa del Reich a ritornare subito sull'argomento che essa ha ragione di giudicare importantissimo. Rispondendo al ministro Sinclair essa sventa seduta stante 11 primo trucco della sua risposta di ieri alla Camera dei Comuni, trucco che consiste tutto nell'interrogazione di origine la quale espressamente limita la domanda « al periodo dopo il crollo della Francia ». Siccome la richiesta di armistizio della Francia ebbe luogo il 17 giugno, il ministro inglese ha potuto affermare che il 19 giugno caddero le prime bombe tedesche su Cambridge e su Southern! e cosi di seguito. Ma il solo fatto — si osserva — che l'addomesticata interrogazione e la sollecita risposta arbitrariamente e senza alcuna ragione apparente si limitano a un periodo determinato, trascurando completamente tutto il periodo precedente, nel quale pure numerosi bombardamenti inglesi ebbero luogo, è più che adatto e sufficiente a mettere in sospetto e non può a meno di dare nell'occhio — si nota — alle persone in buona fede almeno. La questione dunque ritorna cosi per la stampa tedesca unicamente al periodo precedente che essendo esso stato dagli inglesi largamente utilizzato per continuamente bombardare città libere tedesche, è il solo che è decisivo nella questione. I giornali dunque si richiamano in proposito senz'altro alle precisazioni già precedentemente fatte, le quali attendono ancora risposta, alle confutazioni britanniche. « Bombardamenti insensati » I bombardamenti notturni inglesi sulle città aperte tedesche ebbero, prima che l'aviazione tedesca cominciasse la sua giusta azione di rivalsa, un passato di parecchi mesi, ben prima quindi che incominciasse la grande lotta in occidente che porto al crollo della Francia, e si estesero sulle città occidentali della Germania e su quelle del nord (Amburgo, Brema. Hannover e altre città furono così continuamente bombardate dal l.o di agosto in poi, ben prima dunque che l'aviazione tedesca si decidesse all'azione di rivalsa su Londra) come tutti i giornali neutrali in Germania poterono larga mente constatare. Anzi, si osser va, con l'inizio della grande lotta dell'occidente contro la Francia le azioni inglesi Eulle città aperte dell'occidente non furono che spin te a un diapason massimo. In proposilo si cita infatti un documento inoppugnabile, la testimonianza cioè del generalissimo francese Gamelin, la quale è consegnata nei famosi documenti catturati dal comando tedesco nei giorni tragici del crollo della resistenza france se. Da quei documenti, i quali depongono, come si sa, del più bel tipo'di a.ieanza che la storia abbia mai visto, si ricava infatti che questi bombardamenti notturni sulle città aperte tedesche furono uno dei motivi maggiori di lamentela francese verso lo Stato Maggiore britannico. Il generale Gamelin si rivolse più volte in quei giorr.i tragici per l'esercito[fradoMdati poe sisFrzighlananoacbrsiavtetatuvotinemcitesttinnststfoaWmulosuBl'li1cmdnmrn1lagml'legedcsaseqdGAmM1cclmlditsgp<tnstlssdrtta e e e a o e a , e a a i 9 e — e i o n — a e a e nr à eli o à tnnhe eaahe in la tà su a. sì .o nesu ua r ta le te n otfrancese supplicando — come dal documento risulta — lo Stato Maggiore britannico di desistere da quegli insensati bombardamenti sulle città aperte tedesche e di porre piuttosto le unità aviatorie e disposizione e sostegno della resistenza dei disgraziati eserciti di Francia in rotta. E' una confutazione che dovrebbe anche in Inghilteira, tagliare, come si dice, la testa al toro. La polemica è chiusa dai giornali tedeschi osservando come siano sintomatici questi vani conati accusatori da parte del comando britannico che per tanto tempo insistette e chiuse le orecchie agli avvertimenti tedeschi. Segno dei tempi, in ogni modo. « Ma troppo tardi », — osserva la Boerscn Zeituug — l'Inghilterra che non ha voluto ascoltare dovrà ora sentire ». Anche la dichiarazione del generale americano Wood alla commissione degli esteri del Senato circa la confessione personalmente fattagli nel '36 da Churchill stesso sui piani britannici distruttivi della Potenza tedesca, continuano a suscitare echi polemici nei giornali tedeschi così del resto come non ha mancato di destare in tutto il mondo la più profonda impressione. A Berlino, in appoggio della rivelazione di Wood, si cita fra l'altro la testimonianza contenuta in un libro di un pubblicista ceko, l'ex-colonnello cekoslovacco Emanuel Moravec. sulla « fine della repubblica di Benes ». In quel libro si parla fra l'altro della nota commissione militare inglese che al principio del 1938 fu a Praga in sostanza per concertare l'azione contro la Germania; s tra le altre espressioni dei membri di quella commissione, 1 quali sì esprimevano apertamente sulla necessità della « guerra preventiva contro la Germania » che in ogni modo « prima del 1942 » si doveva farla finita con la Potenza tedesca, si legge la seguente dichiarazione di uno dei membri della commissione: «Nell'autunno del '38 — dice l'ufficiale all'autore — sarà chiamato al governo dell'Inghilterra Churchill e allora la Germania dovrà o cedere senza lottare (allora questi criminosi dilettantismi britannici si baloccavano con l'idea che gli armamenti nazionalsocialisti fossero un bluff) ovvero adattarsi a essere militarmente annientata: quel che è certo è che, al più tardi nel 1940, la guerra contro la Germania sarà scatenata ». noMdichnadulatocovul'aama nifinsumcum—ziqunalequduncacastràtrnrimildraebngsimasoespsemiltoPremeditazlone bellica Altre testimonianze la Deutsche Allgemeine Zcitung aggiunge, come quella dello scrittore francese Maurois a cui Churchill stesso nel 1936 consigliava di scrivere anziché romanzi « libri di propaganda contro la Germania, contro la quale la guerra dovrà essere in ogni modo condotta »; nonché ancora la testimonianza del redattore dell' Action Francaise, Balattier, il quale ha già abbastanza riferito del cinismo con cui Churchill si esprimeva a proposito della guerra di distruzione che si preparava contro la Germania, e dei <; massacri » che essa avrebbe portato con sè. Di fronte ad una prova testimoniale cosi vasta, cosi diffusa e così convincente sulla ferma volontà dell'Inghilterra, già fin da allora, come ora si rende manifesto, moralmente condotta per questo riguardo dall'attuale suo capo, di condurre ad ogni costo la guerra preventiva di distruzione contro la Potenza tedesca, è del tutto insensata — si osserva — la insistente domanda di tanta parte dell'opinione pubblica inglese al proprio governo perchè si decida a mettere fuori ì fini di guerra dell'Inghilterra. I fini di guerra britannici erano già presenti, e facevano parte del patrimonio di idee politiche dell'ultimo quinquennio almeno, patrimonio che si riassumeva nella formula sempre più netta e precisa: soffocare in tempo e distruggere la Potenza germanica. Ma si capisce anche, ugualmente, la riluttanza del governo britannico a aderire a questa richiesta pubblica: esso ha di tacere tutte le ragioni, le quali ora con la piega degli avvenimenti di guerra, diventano ragioni imperative della più elementare prudenza. Un ultimo episodio di questo contrasto ai è avuto alla Camera dei Comuni anche ieri con la domanda del deputato Mander, il quale però non si è buscato che la solita risposta del solito oratore governativo Buttler il quale si è semplicemente richiamato, trincerandovisi, alla precedente negati va già opposta sull'argomento dal governo britannico ad altri depu tati. Sempre più però simili domande di rappresentanti del po polo, i quali vorrebbero conosce re i fini di guerra dell'Inghilterra, vanno rassomigliando — osservano i giornali tedeschi — ad un ve> ro ad quid- Tipicamente inglese in ogni modo -— si nota infine da taluno — è che, sino a che l'Inghilterra combatteva con i soldati altrui, con i polacchi, per esempio, con i soldati francesi, con quelli belgi e con quelli olandesi, nessuno in Inghilterra si domandò o domandò al proprio governo perchè faceva la guerra: ora che si tratta di combattere con i soldati inglesi e che la guerra più terribile si avvicina all'Isola, i buoni isolani britannici cominciano nervosamente a domandarsi e pretendere di sapere dal proprio governo perchè si combatte. Il governo lo sa, « ma noi dirà ». Giuseppe Piazza CtrilleavterrngsnsrdtrimvgdacWiodltgpsID