Vittoria dello svedese Dahlquist

Vittoria dello svedese Dahlquist La gara di fondo a Cortina Vittoria dello svedese Dahlquist Aristide Compagnoni 4° assoluto o 1° dei continentali (DAL NOSTRO INVIATO) Cortina, 5 febbraio. Possiamo esser contenti davvero dei nostri azzurri! L'affermazione fatta dopo ìe due preziose vittorie ottenuta nella discesa obbligata dev'essere ripetuta anche 0{lgii al termine della gara di fondo, anche se il pruno posto è spettato allo svedese Dahlquist. In questa prova lo sci italiano ha registrato un successo forse' altrettanto notevole: un quarto posto di Aristide Compagnoni. Per illustrare la corsa degli azzurri bastano le cifre. In 18 duri chilometri di percorso il primo arrivato Dahlquist è riuscito a prendergli solamente 2'50", Kurìkkale, il famoso finlandese vincitore di Zakopane 1/0"; 2" poi lo separano dal terzo classificato, un altro finlandese: Silvannoinen. Gli unici che siano riusciti a battere il nostro campione sono questi ire fondisti fra i più famosi che vi siano al mondo, e, dietro a loro si trovano anche finlandesi dì grandissimo valore: Porseli, Lauronen. Jalkanen, Kinnunen, Kaarpinen; svedesi fortissimi come Pahlin. Johansson, Matsbo, Bansson, Lauri; per non citare i tedeschi Berauer e Demez, e gli altri atleti, sempre europei, da lui irresistibilmente superati. Progressi dello sci italiano Questa affermazione se fosse la prima avvenuta nei confronti dei nordici, durante i presenti campionati, potrebbe non rallegrare se fosse accompagnata dal dubbio che si tratti di un fiore isolato, buttato per caso, o per un insieme di favorevoli circostanze, sul cammino dei nostri azzurri; ma essa viene dopo la prova della staffetta. in cui lo stesso Compagnoni segnava nella sua frazione i'i tempo migliore, ed è accompagnata dai piazzamenti di Gerardi all'11° po sto, di Jammeron, Compagnoni Severino e Perenni alla 19*, 20 21" posizione. Bisogna dunque concludere che i progressi dello sci italiano sono nettissimi. Le frasi di elogio sul miglioramento complessivo degli azzurri non sono dettati dall'entusiasmo del momento, dalla gioia di un piazzamento lusinghiero, e quasi inaspettato, ottenuto sotto il sole più bello dì Cortina, ma cor- cslspfris/jqndouo alla reale situatonekstabilitasi in quest'annata portico larmente favorevole allo sci italiano. Il cammino percorso è stato lungo. Qualche cosa resta ancora da fare, specialmente per quanto\riguarda ia diffusione numencaudel fondo. Ma continuando su que-\sto ritmo la strada verrà certo\compiuta. Tanto più che per quan- 10 riguarda la propaganda saranno proprio queste gare di Cortina, queste affermazioni che equivalgono a vittorie, a portare nuovi 'proseliti nelle file dei nostri fondisti. La prova odierna, anche se meno spettacolare di quelle che l'hanno preceduta, & stata pure molto interessante. La sorte aveva distribuito fra rili 86 numeri dì partenza i valori, in modo tale che fino all'arrivo dell'ultimo concorrente tutto restasse indeciso. Basti dire che ai primi posti sono partiti dei fortissimi svedesi. Col n. 1/0 ha preso il « via » Kurikkala, verso V80 erano Dahlquist, Jammaron e tutti gli altri ■azzurri. Dei giornalisti finlandesi e svedesi, consultavayio i cronometri e le tabelle per avere un'idea esatta della gara; anche </li italiani era- no in continua ansia. / passaggi al 12" km., vale aAìve a tre ini orti della mira ave- tìue atre Ottoni ama gaia, ave -iwio dato Dahlquist come il più veloce, seguito a 36" da KurtKka- la, a .'!>" da Sìlvennoinen e a l'3"dal nostro Aristide. Distaccati di poco erano Pahlin e altri svedesi. Nel gruppetto dei nordici v-i era dunque un azzurro che lottava con tutte le sue forze. Questo dava vivo entusiasmo agli spettatori, accendeva le speranze. '■ Se Aristide continua così potrà forse non lasciarsi più superare da altri avversari, mantenere questa onorifica posizione... ». Momenti d'ansia Lo abbiamo visto partire corne. . , / tino freccia, coprire i primi metri di salita spingendo con robustezza e rendimento di spalle. Ma erano i traiti pianeggianti dove finlandesi e svedesi si appoggiavano ai lunghi bastoncini, sembrano procedere senza sforzo, imprcssiotiava.no. liesisterà Aristide? Cosa potrà fare suo fratello? Come si comporteranno Gerard e Jammaron ? La gara viveva per gli italiani tutta in questi interrogativi. L'arrivo di Lauronen, primo a tagliare il traguardo col tempo di 1 ora 9'ili" e 2, di Matsbo che subito lo batteva di 16" e del nostro Bodighiero avveniva fra limitato interesse. Tutti avevano occhi ed orec- chi per i traguardi intermedi, dove si decideva il primato. Ad vn tratto, come un'appariione improvvisa, ha percorso la leggera discesa Kurikkala. Uno sguardo al crometro: 1 ora T 55" Il finlandese era primo con un tempo fantastico. Ma gli svedesi pur preoccupati non perdevano la fiducia. C'era anche Dahlquist, quel Dahlquist che era stato uno dei più veloci della staffetta, fondista lungo e « tirato » in viso, allenatissimo, forse in grado di superare tutti gli altri. E difatti pochi minuti dopo Dahlquist arrivava compiendo il percorso in 1 ora 5' 25", quasi 2' di meno dell'avversario. E i nostri? Gli azzurri, come abbiamo detto, erano partiti per ultimi — alméno i più quotati di essi — e ancora stavano spìngendo di bastoncino. Ad un tratto ecco grandi acclamazioni ad una casacca color cielo tagliare il traguardo: è Gerardi. Il tempo: 1 ora 9' 22". Ha fatto molto bene. E' già fra i primi molto più avanti di quanto si sperasse. Ma le soddisfazioni non sono ancora finite. Altri applausi, altro balenìo di azzurri fra i pali del traguardo. Aristide Compagnoni terminava la sua corsa e si insediava trionfalmente al quarto posto. Nel Fondo l'Italia si era affermata clamorosamente. Lungo il percorso di 1S km., che partendo da quota 1200 toccava una prima volta, verso il secondo chilometro, i 1J)00 metri, ridiscendeva al torrente Boites per risalire gradatamente fino verso il 12° km. ai 1400 del lago Ghedina e si manteneva con ondulazioni a quell'altezza fino al tratto finale in discesa, su questo percorso vario ed attraente hanno pure condotto una gara quasi a parte gli atleti della combinata, i quali correvano il fondo tenendo presente il... salto. In questa prova, inserita in quel dRpLlSSka principale, ì nostri migliori combinisti sono stati Tassotti e Mosele. Ma ha avuto la meglio il tedesco Borauer, che si è piazzato 9° assoluto ottenendo un grande vantaggio dì secondi su tutti gli \ultri concorrenti. Il vincitore del ua combinata a Zakopane ha mol\te probabilità di conservare il suo \molo, a meno di sorprese nella prjma di salto che si svolgerà do e mani, alle H,S0 dal trampolino « I/n/m » di Zuel. Oggi egli ha seminato; raccoglierà domani. Paolo Bertoldi Classifica della gara di (ondo (chilometri 18): 1. Dahlquist (Svezia) in ore 1,5'2S" e 2/5; 2. Kurikkala (Finlandia) 1,7' 35"2/5; 3. Silvannoinen (Finlandia) 1. 8'13"l/5; 4. Compagnoni Aristide (Italia) l,8'15"2/5; 5. For-ell (Finlandia) 1.8'23"l'5i 6. Pahlin (Svezia) e Johnsson (Svezia) 1,8'38"; 8. Matsbo (Svezia) 1,8'58"4; 9. Borauer (Germania) 1,9'8"2: 10. Lauronen ^Finlandia) 1,9' 16"2; 11. Gerardi (Italia) 1,9'22'4; 12. Brannstroeu (Svezia) 1.9'23"3; 13. Demetz (Germania) l,«'27"2; 14. Hanssòn (Svezia) 1,9'30"1; 15. Lauri (Svezia) |1,9'57"3; 16. Hack (Svezia) 1,10'21"; 17. Sipilau (Finlandia) 1,10'24"; 18. Jalkanen (Finlandia) l.lo'27"3; 19. ! Jammaron (Italia) l,10'34"lj 20. Compagnoni Severino (Italia) 1,11'6"3; 21. a Perenni (Italia) i,ll'42"l: 27. Confor- tola (Italia) i,12'25"i 28. Compagnoni Mario (Italia) l,12'33"; 36. Peruehon ai''««'<«> • 7;7:„':,r p,u'i .T/.'i.?' - Beandola e Ga-pard (Italia) m 1.14 8 : -, 4J Bossj (ItaUa) lil4-al-2 43, vita- ù Uni (Italia) i,15"7i 45 Ròdrighieroj - 47. Tassotti; 50. Mosele; 57. La Casa; "\ul. Compagnoni Egidio; 60. liinucci; i Ibi. Uu Col; 68. Solila; 74. Hamellu; 78. Ilonct.ti. II vincitore Dahlquist (Telefoto) Vittoria dello svedese Dahlquist La gara di fondo a Cortina Vittoria dello svedese Dahlquist Aristide Compagnoni 4° assoluto o 1° dei continentali (DAL NOSTRO INVIATO) Cortina, 5 febbraio. Possiamo esser contenti davvero dei nostri azzurri! L'affermazione fatta dopo ìe due preziose vittorie ottenuta nella discesa obbligata dev'essere ripetuta anche 0{lgii al termine della gara di fondo, anche se il pruno posto è spettato allo svedese Dahlquist. In questa prova lo sci italiano ha registrato un successo forse' altrettanto notevole: un quarto posto di Aristide Compagnoni. Per illustrare la corsa degli azzurri bastano le cifre. In 18 duri chilometri di percorso il primo arrivato Dahlquist è riuscito a prendergli solamente 2'50", Kurìkkale, il famoso finlandese vincitore di Zakopane 1/0"; 2" poi lo separano dal terzo classificato, un altro finlandese: Silvannoinen. Gli unici che siano riusciti a battere il nostro campione sono questi ire fondisti fra i più famosi che vi siano al mondo, e, dietro a loro si trovano anche finlandesi dì grandissimo valore: Porseli, Lauronen. Jalkanen, Kinnunen, Kaarpinen; svedesi fortissimi come Pahlin. Johansson, Matsbo, Bansson, Lauri; per non citare i tedeschi Berauer e Demez, e gli altri atleti, sempre europei, da lui irresistibilmente superati. Progressi dello sci italiano Questa affermazione se fosse la prima avvenuta nei confronti dei nordici, durante i presenti campionati, potrebbe non rallegrare se fosse accompagnata dal dubbio che si tratti di un fiore isolato, buttato per caso, o per un insieme di favorevoli circostanze, sul cammino dei nostri azzurri; ma essa viene dopo la prova della staffetta. in cui lo stesso Compagnoni segnava nella sua frazione i'i tempo migliore, ed è accompagnata dai piazzamenti di Gerardi all'11° po sto, di Jammeron, Compagnoni Severino e Perenni alla 19*, 20 21" posizione. Bisogna dunque concludere che i progressi dello sci italiano sono nettissimi. Le frasi di elogio sul miglioramento complessivo degli azzurri non sono dettati dall'entusiasmo del momento, dalla gioia di un piazzamento lusinghiero, e quasi inaspettato, ottenuto sotto il sole più bello dì Cortina, ma cor- cslspfris/jqndouo alla reale situatonekstabilitasi in quest'annata portico larmente favorevole allo sci italiano. Il cammino percorso è stato lungo. Qualche cosa resta ancora da fare, specialmente per quanto\riguarda ia diffusione numencaudel fondo. Ma continuando su que-\sto ritmo la strada verrà certo\compiuta. Tanto più che per quan- 10 riguarda la propaganda saranno proprio queste gare di Cortina, queste affermazioni che equivalgono a vittorie, a portare nuovi 'proseliti nelle file dei nostri fondisti. La prova odierna, anche se meno spettacolare di quelle che l'hanno preceduta, & stata pure molto interessante. La sorte aveva distribuito fra rili 86 numeri dì partenza i valori, in modo tale che fino all'arrivo dell'ultimo concorrente tutto restasse indeciso. Basti dire che ai primi posti sono partiti dei fortissimi svedesi. Col n. 1/0 ha preso il « via » Kurikkala, verso V80 erano Dahlquist, Jammaron e tutti gli altri ■azzurri. Dei giornalisti finlandesi e svedesi, consultavayio i cronometri e le tabelle per avere un'idea esatta della gara; anche </li italiani era- no in continua ansia. / passaggi al 12" km., vale aAìve a tre ini orti della mira ave- tìue atre Ottoni ama gaia, ave -iwio dato Dahlquist come il più veloce, seguito a 36" da KurtKka- la, a .'!>" da Sìlvennoinen e a l'3"dal nostro Aristide. Distaccati di poco erano Pahlin e altri svedesi. Nel gruppetto dei nordici v-i era dunque un azzurro che lottava con tutte le sue forze. Questo dava vivo entusiasmo agli spettatori, accendeva le speranze. '■ Se Aristide continua così potrà forse non lasciarsi più superare da altri avversari, mantenere questa onorifica posizione... ». Momenti d'ansia Lo abbiamo visto partire corne. . , / tino freccia, coprire i primi metri di salita spingendo con robustezza e rendimento di spalle. Ma erano i traiti pianeggianti dove finlandesi e svedesi si appoggiavano ai lunghi bastoncini, sembrano procedere senza sforzo, imprcssiotiava.no. liesisterà Aristide? Cosa potrà fare suo fratello? Come si comporteranno Gerard e Jammaron ? La gara viveva per gli italiani tutta in questi interrogativi. L'arrivo di Lauronen, primo a tagliare il traguardo col tempo di 1 ora 9'ili" e 2, di Matsbo che subito lo batteva di 16" e del nostro Bodighiero avveniva fra limitato interesse. Tutti avevano occhi ed orec- chi per i traguardi intermedi, dove si decideva il primato. Ad vn tratto, come un'appariione improvvisa, ha percorso la leggera discesa Kurikkala. Uno sguardo al crometro: 1 ora T 55" Il finlandese era primo con un tempo fantastico. Ma gli svedesi pur preoccupati non perdevano la fiducia. C'era anche Dahlquist, quel Dahlquist che era stato uno dei più veloci della staffetta, fondista lungo e « tirato » in viso, allenatissimo, forse in grado di superare tutti gli altri. E difatti pochi minuti dopo Dahlquist arrivava compiendo il percorso in 1 ora 5' 25", quasi 2' di meno dell'avversario. E i nostri? Gli azzurri, come abbiamo detto, erano partiti per ultimi — alméno i più quotati di essi — e ancora stavano spìngendo di bastoncino. Ad un tratto ecco grandi acclamazioni ad una casacca color cielo tagliare il traguardo: è Gerardi. Il tempo: 1 ora 9' 22". Ha fatto molto bene. E' già fra i primi molto più avanti di quanto si sperasse. Ma le soddisfazioni non sono ancora finite. Altri applausi, altro balenìo di azzurri fra i pali del traguardo. Aristide Compagnoni terminava la sua corsa e si insediava trionfalmente al quarto posto. Nel Fondo l'Italia si era affermata clamorosamente. Lungo il percorso di 1S km., che partendo da quota 1200 toccava una prima volta, verso il secondo chilometro, i 1J)00 metri, ridiscendeva al torrente Boites per risalire gradatamente fino verso il 12° km. ai 1400 del lago Ghedina e si manteneva con ondulazioni a quell'altezza fino al tratto finale in discesa, su questo percorso vario ed attraente hanno pure condotto una gara quasi a parte gli atleti della combinata, i quali correvano il fondo tenendo presente il... salto. In questa prova, inserita in quel dRpLlSSka principale, ì nostri migliori combinisti sono stati Tassotti e Mosele. Ma ha avuto la meglio il tedesco Borauer, che si è piazzato 9° assoluto ottenendo un grande vantaggio dì secondi su tutti gli \ultri concorrenti. Il vincitore del ua combinata a Zakopane ha mol\te probabilità di conservare il suo \molo, a meno di sorprese nella prjma di salto che si svolgerà do e mani, alle H,S0 dal trampolino « I/n/m » di Zuel. Oggi egli ha seminato; raccoglierà domani. Paolo Bertoldi Classifica della gara di (ondo (chilometri 18): 1. Dahlquist (Svezia) in ore 1,5'2S" e 2/5; 2. Kurikkala (Finlandia) 1,7' 35"2/5; 3. Silvannoinen (Finlandia) 1. 8'13"l/5; 4. Compagnoni Aristide (Italia) l,8'15"2/5; 5. For-ell (Finlandia) 1.8'23"l'5i 6. Pahlin (Svezia) e Johnsson (Svezia) 1,8'38"; 8. Matsbo (Svezia) 1,8'58"4; 9. Borauer (Germania) 1,9'8"2: 10. Lauronen ^Finlandia) 1,9' 16"2; 11. Gerardi (Italia) 1,9'22'4; 12. Brannstroeu (Svezia) 1.9'23"3; 13. Demetz (Germania) l,«'27"2; 14. Hanssòn (Svezia) 1,9'30"1; 15. Lauri (Svezia) |1,9'57"3; 16. Hack (Svezia) 1,10'21"; 17. Sipilau (Finlandia) 1,10'24"; 18. Jalkanen (Finlandia) l.lo'27"3; 19. ! Jammaron (Italia) l,10'34"lj 20. Compagnoni Severino (Italia) 1,11'6"3; 21. a Perenni (Italia) i,ll'42"l: 27. Confor- tola (Italia) i,12'25"i 28. Compagnoni Mario (Italia) l,12'33"; 36. Peruehon ai''««'<«> • 7;7:„':,r p,u'i .T/.'i.?' - Beandola e Ga-pard (Italia) m 1.14 8 : -, 4J Bossj (ItaUa) lil4-al-2 43, vita- ù Uni (Italia) i,15"7i 45 Ròdrighieroj - 47. Tassotti; 50. Mosele; 57. La Casa; "\ul. Compagnoni Egidio; 60. liinucci; i Ibi. Uu Col; 68. Solila; 74. Hamellu; 78. Ilonct.ti. II vincitore Dahlquist (Telefoto)