GIARABUB

GIARABUB UNA PAGINA EPICA GIARABUB Da oltre un mese l'eroico presidio resiste a schiaccianti forze, rifiuta la resa e contrattacca Roma, 1° febbraio. Su una pagina della battaglia del fronte cirenaico che ancora non è stata descritta in tutta la sua pienezza, quella vissuta con tanta intensità dal presidio di Giarabub, Milizia Fascista pubblica quest'interessante corrispondenza: « Giarabub è stato, fin dall'inizio di questa battaglia, uno degli obiettivi delle autoblindo e dei carri armati inglesi, nonché dell'aeronautica nemica che non ha risparmiato e che si è, anzi, accanita contro tutti i rifornimenti da noi inviati all'eroico presidio che combatte giorno e notte da oltre un mese con un coraggio sovrumano e degno veramente di essere reso noto a tutto il popolo italiano che deve pur conoscere come sono fatti i suoi soldati e come essi si- battono contro un nemico tanto più forte e agguerrito. « Il comandante della ridotta, maggiore Castagna, non molla. Tutti i tentativi inglesi per indurlo alla resa sono miseramente falliti. Egli, anzi, ha comunicato ai Comando d'Armata che ha fatto raccogliere tutti i volantini che i! nemico ha lanciato sul presidio Braucamente assediato e li ha fatbruciare, perchè non ne restasse neppure la traccia, serbandone solo qualche esemplare per documentare l'infinita idiozia inglese in materia di propaganda e di intimidazioni. « Per altro, invece, egli compie quasi ogni giorno le sue puntate celeri, andando a stanare il nemico dai suoi nascondigli, stuzzicandolo, infliggendogli perdite, dimostrando una vitalità che deve necessariamente sorprendere il nemico stesso che pure sa la consistenza del nostro eroico presidio. « Ed è stata cura del maggiore Castagna quella di ricuperare i dispersi dei presidi di frontiera occupati dal nemico, riuscendo perfino a ricuperare del materiale interessante, degli automezzi, delle armi automatiche, dei viveri e a fare dei prigionieri nelle sue audaci imprese contro un nemico semplicemente formidabile nei suoi confronti. « I suoi « radio » al Comando superiore sono degni di essere resi noti un giorno al nostro popolo, perchè si sappia fino a che punto si è resistito, con quali mezzi e contro quale nemico. « Il maggiore Castagna dimostra una tranquillità assolutamente superba e una serenità ammirevole. Alla fine di ogni mese, i renarti devono far conoscere al Comando superiore le variazioni avvenute e tutte le novità del mese trascorso. Nelle particolari condizioni in cui ci siamo trovati nel mese di dicembre alcuni reparti non hanno ottemperato a questo loro obbligo, ma il maggiore Castagna ha trovato 11 tempo di inviare tutti gli specchi regolarmente riempiti e corredati da ogni notizia che potesse interessare il suo comando. Tutto ciò è la dimostrazione migliore della serenità che vive in lui e che anche nei momenti più difficili e delicati egli uu.i perde. « I noatri aerei che tornano dalle ricognizioni, o dalle azioni di bombardamento in favore del presidio di Giarabub, sono concordi nel dichiarare che essi trovano sempre tutto in perfetto ordine intorno ai presidio che il nemico cerca ogni tanto di cogliere di sorpresa, ma dal quale viene regolarmente respinto e contrattaccato con inaudita violenza, come se entro il forte vi fossero truppe sempre fresche e avvicendate nel loro servizio ». GIARABUB UNA PAGINA EPICA GIARABUB Da oltre un mese l'eroico presidio resiste a schiaccianti forze, rifiuta la resa e contrattacca Roma, 1° febbraio. Su una pagina della battaglia del fronte cirenaico che ancora non è stata descritta in tutta la sua pienezza, quella vissuta con tanta intensità dal presidio di Giarabub, Milizia Fascista pubblica quest'interessante corrispondenza: « Giarabub è stato, fin dall'inizio di questa battaglia, uno degli obiettivi delle autoblindo e dei carri armati inglesi, nonché dell'aeronautica nemica che non ha risparmiato e che si è, anzi, accanita contro tutti i rifornimenti da noi inviati all'eroico presidio che combatte giorno e notte da oltre un mese con un coraggio sovrumano e degno veramente di essere reso noto a tutto il popolo italiano che deve pur conoscere come sono fatti i suoi soldati e come essi si- battono contro un nemico tanto più forte e agguerrito. « Il comandante della ridotta, maggiore Castagna, non molla. Tutti i tentativi inglesi per indurlo alla resa sono miseramente falliti. Egli, anzi, ha comunicato ai Comando d'Armata che ha fatto raccogliere tutti i volantini che i! nemico ha lanciato sul presidio Braucamente assediato e li ha fatbruciare, perchè non ne restasse neppure la traccia, serbandone solo qualche esemplare per documentare l'infinita idiozia inglese in materia di propaganda e di intimidazioni. « Per altro, invece, egli compie quasi ogni giorno le sue puntate celeri, andando a stanare il nemico dai suoi nascondigli, stuzzicandolo, infliggendogli perdite, dimostrando una vitalità che deve necessariamente sorprendere il nemico stesso che pure sa la consistenza del nostro eroico presidio. « Ed è stata cura del maggiore Castagna quella di ricuperare i dispersi dei presidi di frontiera occupati dal nemico, riuscendo perfino a ricuperare del materiale interessante, degli automezzi, delle armi automatiche, dei viveri e a fare dei prigionieri nelle sue audaci imprese contro un nemico semplicemente formidabile nei suoi confronti. « I suoi « radio » al Comando superiore sono degni di essere resi noti un giorno al nostro popolo, perchè si sappia fino a che punto si è resistito, con quali mezzi e contro quale nemico. « Il maggiore Castagna dimostra una tranquillità assolutamente superba e una serenità ammirevole. Alla fine di ogni mese, i renarti devono far conoscere al Comando superiore le variazioni avvenute e tutte le novità del mese trascorso. Nelle particolari condizioni in cui ci siamo trovati nel mese di dicembre alcuni reparti non hanno ottemperato a questo loro obbligo, ma il maggiore Castagna ha trovato 11 tempo di inviare tutti gli specchi regolarmente riempiti e corredati da ogni notizia che potesse interessare il suo comando. Tutto ciò è la dimostrazione migliore della serenità che vive in lui e che anche nei momenti più difficili e delicati egli uu.i perde. « I noatri aerei che tornano dalle ricognizioni, o dalle azioni di bombardamento in favore del presidio di Giarabub, sono concordi nel dichiarare che essi trovano sempre tutto in perfetto ordine intorno ai presidio che il nemico cerca ogni tanto di cogliere di sorpresa, ma dal quale viene regolarmente respinto e contrattaccato con inaudita violenza, come se entro il forte vi fossero truppe sempre fresche e avvicendate nel loro servizio ».

Persone citate: Castagna

Luoghi citati: Giarabub, Roma