La solenne protesta di Trieste che in una spettacolosa adunata grida la sua fede nel Duce

La solenne protesta di Trieste che in una spettacolosa adunata grida la sua fede nel Duce La solenne protesta di Trieste che in una spettacolosa adunata grida la sua fede nel Duce . Trieste., 30 gennaio. Parrebbe non vero, se la perfidia inglese, più o meno tramite Radio-Londra, non fosse ormai ovunque arcinota. Dopo Milano, Torino e Verona, ora è la volta di Trieste; anche qui., secondo una recentissima ' e debitamente colorita emissione di radio-Londra, tumulti, uccisioni, repressioni, scioperi, ecc., ecc. II caso specifico proprio del « chi più ne ha più ne metta ». E' evidente ormai che radio Londra, cosi benemerita nel campo della menzogna, tende ad attribuire e distribuire disordini in Italia secondo un ben preciso ordine geografico. Ora, quindi, dopo i disordini di Trieste, ci sarà da attendersi quelli di Bologna, di Ancona, di Firenze, poi quelli di Roma e via via la ribellione si estenderà in tutta l'Italia Meridionale... Bazza a chi tocca, insomma! A che servono le smentite, le schiaccianti e plebiscitarie smentite del popolo italiano? RadioLondra vede tutto, naturalmente vede attraverso gli occhiali della ammalata fantasia di Duff Cooper, che pare abbia per programma quello d' ricoprirsi di ridicolo e di vergogna. Se, in questo momento, in cui il popolo lavoratore di Trieste è intento con tutte le sue forze e con pieno fervore e serietà nel contribuire.alla vittoria finale delle Potenze dell'Asse. Londra pensa di concedergli siffatti svaghi umoristici, può continuare. A proposito di questi fantomatici disordini, la stampa triestina nota come Radio-Londra, naturalmente, non abbia fatto il nome del giornale di Zagabria, dal quale dice di aver appreso l'inaudita panzana. Non vuol compromettersi; ma Zagabria non è NewYork e i giornali che escono in quella città sono facilmente individuabili. E' chiaro quindi che ci troviamo di fronte ad un caso di falso nel falso, cioè in piena propaganda inglese. Falsa la notizia dei disordini, falsa la fonte da cui la notizia sarebbe stata attinta. Il solo avvenimento che Trieste ha vissuto nelle ultime 48 ore è stato, nemmeno a farlo apposta, una entusiastica e vibrante manifestazione di cameratismo italogermanico, dopo una serata memorabile avutasi al Teatro Verdi, in occasione del concerto dell'Orchestra filarmonica di Berlino. E un'altra manifestazione è avvenuta stasera. Infatti le impu- !denti parole hanno sortito l'effet to opposto di quello che Albione si riprometteva. Esse hanno suscita to grande ilarità e insieme profon do sdegno nella cittadinanza trie- stina, che ancora una volta ha vo luto dare la più clamorosa e bruciante smentita a quelle stolte panzane, dimostrando di quale affetto e di quale amore il Duce e la Sua opera siano circondati e sorretti dal Popolo italiano che crede in Lui. Da ogni parte della città una fiumana innumerevole di autenti co popolo, fra cui erano rappre i sentati tutti i ceti sociali, recan do scritte contro la perfida Albione, si è avviata in imponentissime colonne verso piazza Verdi, dove ha sede la Federa'ziorie fascista. ITutte le colonne procedevano coni labari e gagliardetti, al canto de-gli inni della Patria e della Rivo nazione, e inneggiando entusiasti camente ai due grandi Capi delle Potenze dell'Asse e agli Eserciti gloriosi d'Italia e di Germania. La folla enorme si è andata sempre più infittendosi, cosicché la piazza Verdi e le vie adiacenti apparivano completamente gremite. ,I1 vice-Federale Foggia e il Podelstà Ruzzier, ella presenza di tutte |ie'a)tre autorità e gerarchie citta- dine e dei rappresentanti dei nazi lgti deiia nostra città, hanno parla to dal baicene della Federazione all'immensa moltitudine, prendendo lo spunto dallo sdegno dellacittadinanza e ponendo in rilievo come tutte le classi sociali della città siano oggi, più che mai, in linea con la loro fede ardente econ lo stesso spirito di sacrificio accanto ai valorosi soldati della Patria fascista. L'adunata si è chiusa col canto di Giovinezza intonato entusiasticamente da tutto il popolo; ma la manifestazione si è protratta a lungo, fra vibranti acclamazioni al Duce, al FUhrer e alle forze armate dell'Asse e ai loro valorosi soldati di terra, di mare e di cielo. Tutta la città, per l'occasione, era pavesata di tricolori e In mol- fissimi edifici, accanto alla bandiera italiana, sventolava quella del Reich. La solenne protesta di Trieste che in una spettacolosa adunata grida la sua fede nel Duce La solenne protesta di Trieste che in una spettacolosa adunata grida la sua fede nel Duce . Trieste., 30 gennaio. Parrebbe non vero, se la perfidia inglese, più o meno tramite Radio-Londra, non fosse ormai ovunque arcinota. Dopo Milano, Torino e Verona, ora è la volta di Trieste; anche qui., secondo una recentissima ' e debitamente colorita emissione di radio-Londra, tumulti, uccisioni, repressioni, scioperi, ecc., ecc. II caso specifico proprio del « chi più ne ha più ne metta ». E' evidente ormai che radio Londra, cosi benemerita nel campo della menzogna, tende ad attribuire e distribuire disordini in Italia secondo un ben preciso ordine geografico. Ora, quindi, dopo i disordini di Trieste, ci sarà da attendersi quelli di Bologna, di Ancona, di Firenze, poi quelli di Roma e via via la ribellione si estenderà in tutta l'Italia Meridionale... Bazza a chi tocca, insomma! A che servono le smentite, le schiaccianti e plebiscitarie smentite del popolo italiano? RadioLondra vede tutto, naturalmente vede attraverso gli occhiali della ammalata fantasia di Duff Cooper, che pare abbia per programma quello d' ricoprirsi di ridicolo e di vergogna. Se, in questo momento, in cui il popolo lavoratore di Trieste è intento con tutte le sue forze e con pieno fervore e serietà nel contribuire.alla vittoria finale delle Potenze dell'Asse. Londra pensa di concedergli siffatti svaghi umoristici, può continuare. A proposito di questi fantomatici disordini, la stampa triestina nota come Radio-Londra, naturalmente, non abbia fatto il nome del giornale di Zagabria, dal quale dice di aver appreso l'inaudita panzana. Non vuol compromettersi; ma Zagabria non è NewYork e i giornali che escono in quella città sono facilmente individuabili. E' chiaro quindi che ci troviamo di fronte ad un caso di falso nel falso, cioè in piena propaganda inglese. Falsa la notizia dei disordini, falsa la fonte da cui la notizia sarebbe stata attinta. Il solo avvenimento che Trieste ha vissuto nelle ultime 48 ore è stato, nemmeno a farlo apposta, una entusiastica e vibrante manifestazione di cameratismo italogermanico, dopo una serata memorabile avutasi al Teatro Verdi, in occasione del concerto dell'Orchestra filarmonica di Berlino. E un'altra manifestazione è avvenuta stasera. Infatti le impu- !denti parole hanno sortito l'effet to opposto di quello che Albione si riprometteva. Esse hanno suscita to grande ilarità e insieme profon do sdegno nella cittadinanza trie- stina, che ancora una volta ha vo luto dare la più clamorosa e bruciante smentita a quelle stolte panzane, dimostrando di quale affetto e di quale amore il Duce e la Sua opera siano circondati e sorretti dal Popolo italiano che crede in Lui. Da ogni parte della città una fiumana innumerevole di autenti co popolo, fra cui erano rappre i sentati tutti i ceti sociali, recan do scritte contro la perfida Albione, si è avviata in imponentissime colonne verso piazza Verdi, dove ha sede la Federa'ziorie fascista. ITutte le colonne procedevano coni labari e gagliardetti, al canto de-gli inni della Patria e della Rivo nazione, e inneggiando entusiasti camente ai due grandi Capi delle Potenze dell'Asse e agli Eserciti gloriosi d'Italia e di Germania. La folla enorme si è andata sempre più infittendosi, cosicché la piazza Verdi e le vie adiacenti apparivano completamente gremite. ,I1 vice-Federale Foggia e il Podelstà Ruzzier, ella presenza di tutte |ie'a)tre autorità e gerarchie citta- dine e dei rappresentanti dei nazi lgti deiia nostra città, hanno parla to dal baicene della Federazione all'immensa moltitudine, prendendo lo spunto dallo sdegno dellacittadinanza e ponendo in rilievo come tutte le classi sociali della città siano oggi, più che mai, in linea con la loro fede ardente econ lo stesso spirito di sacrificio accanto ai valorosi soldati della Patria fascista. L'adunata si è chiusa col canto di Giovinezza intonato entusiasticamente da tutto il popolo; ma la manifestazione si è protratta a lungo, fra vibranti acclamazioni al Duce, al FUhrer e alle forze armate dell'Asse e ai loro valorosi soldati di terra, di mare e di cielo. Tutta la città, per l'occasione, era pavesata di tricolori e In mol- fissimi edifici, accanto alla bandiera italiana, sventolava quella del Reich.

Persone citate: Duce, Duff Cooper, Ruzzier