L'eco della reazione italiana alle menzogne americane

L'eco della reazione italiana alle menzogne americane L'eco della reazione italiana alle menzogne americane Le false notizie erano state fabbricate a Belgrado da due giornalisti americani Berlino, 29 gennaio. La Transocean riceve da Belgrado: Gli ambienti competenti della capitale jugoslava informano che due giornalisti americani, ai quali si fa colpa di aver diffuso notizie completamente false, saranno probabilmente espulsi dalla Jugoslavia. Questi due giornalisti, e cioè l'annunciatore della Columbia Broadcasting Corporation di Nuova York, Winston Burdett, e il corrispondente del Neiv York Times, Kay Broke, sono, si dice, dei principianti, i quali avevano pensato che Belgrado fosse la più indicata piattaforma per lanciare notizie anti-germaniche e antiltaliane, quasi tutte emanazioni della Legazione britannica a Belgrado. Lssi avevano evidentemente sperato che la diffusione di notizie sensazionali, sebbene completamente false, fosse sufficente per innalzarli al rango di stimati ed eminenti giornalisti di professione. Nel corso degli scorsi ultimi giorni, i due giornalisti in questione avevano fatto circolare delle notizie su pretesi disordini che sarebbero avvenuti a Torino ed a Milano. Essi erano già stati, giorni or sono, ammoniti daH'Uincio stampa del Governo jugoslavo, ed anche avvisati che la diffusione di false notizie avrebbe, tardi o tosto, procurato loro dei guai. Nei riguardi dei due giornalisti In questione, le cose sono, per il momento, a questo punto, e ancora non è noto quali provvedimenti a loro carico potrà, o meno, prendere il Governo jugoslavo. Viene intanto segnalato che sempre in merito alia diffusione di false notizie, il Governo jugo< slavo ha fatto sequestrare, mercoledì mattina, tutte le copie del settimanale Novi Svieti (Nuovo Mondo), il quale aveva pubblica to, con notevole rilievo, un articolo di uno dei due suddetti giornalisti — il Ray Broke —. L'articolo si riferisce alla recente visita del colonnello americano Do novan, inviato speciale del presi dente Roosevelt, il quale nel la sciare Belgrado, avrebbe, secondo il Ray Broke, dichiarato: « Sentirete ben presto dell'altro da noi ». Belgrado, 29 gennaio. I giornali jugoslavi pubblicano con grande risalto le notizie delle manifestazioni popolari svoltesi a Torino, Milano e Verona contro le false voci di incidenti, avvenuti in quelle città, voci diffuse da una agenzia e da alcuni giornali americani col determinato proposito di impressionare la opinione pubblica americana. La falsa notizia è stata fabbricata, come è noto, da un giornalista americano residente a Belgrado. II giornale Polìtika, commentando le notizie delle vibranti dimostrazioni, scrive che i cittadini di Milano, Torino e Verona hanno potuto avere una prova lampante della falsità delle notizie sensazionali messe in circolazione a scopo propagandistico dalla stampa e dalla radio inglese e filobritannica. Il giornale riporta poi un commento del Piccolo di Trieste in cui è detto che gli stessi giornalisti che avevano lanciato notizie assolutamente false sullo svolgimento delle operazioni sul fronte greco sono ora quelli che inventano sulla stampa americana incidenti e rivolte in Italia. Budapest, 29 gennaio. La stampa ungherese che aveva subito accolto con molto scetticismo le tendenziose informazioni messe in giro dalla propaganda britannica su pretesi disordini avvenuti in città dell'Italia settentrionale, mette ora in grande rilievo le notizie delle vibranti manifestazioni di popolo di Milano, Torino e Verona scrivendo che gli abitanti delle grandi città italiane hanno dato spontaneamente una categorica smentita alle menzogne fabbricate da certa stampa filobritannica che, volontariamente cieca dinanzi alla realtà, continua a nutrirsi di illusioni. I giornali non mancano di sottolineare quanto debba essere precaria la situazione in Inghilterra e come i sei-vizi di Duff Cooper debbano trovarsi in una situazione di estremo imbarazzo, se essi si vedono costretti a ricorrere ad invenzioni tanto puerili e sciocche come le false notizie diramate sulla situazione interna dell'Italia, per tentare di nascondere così la stanchezza della popolazione inglese e la progressiva delusione delle sue speranze. Bucarest, 29 gennaio. Sotto titoli a tre o quattro colonne i giornali romeni riportano la smentita alle notizie su pretesi disordini che sarebbero avvenuti in qualche città d'Italia e mettono in grande rilievo le manifestazioni di vivo entusiasmo e di fede nella vittoria che hanno avuto luogo a Milano, a Torino e a Verona, proprio da parte di quelle cittadinanze che la propaganda anglosassone voleva far passare per sediziose. (Stefani). Sofia, 29 gennaio. . Tutti i giornali bulgari pongono in grande risalto la cronaca delle Imponenti manifestazioni patriottiche svoltesi a Milano, Torino e Verona, rilevando che esse costituiscono una clamorosa smentita alle ridicole panzane della propaganda nemica sullo stato d'animo del popolo italiano. I giornali mettono anche in rilievo che, mai come ora, il popolo italiano è stato tanto unito e compatto agli ordini del Sovrano e del Duce, nella assoluta certezza della vittoria delle armi di Roma. Berna, 29 gennaio. La Radio svizzera ha messo sndcztzgsnpscvcauddbgpcnSèdsdmzmovvcHscnnnsreidparticolare rilievo l'importanza delle manifestazioni con le quali ii popolo italiano a Milano, Tori-no e Verona ha sonoramente smentito le fandonie inglesi. Il corrispondente romano deTiM..ue>i2ia Telegrafica Svizzera pone in evidenza la stupidità di tali invenzioni mentre la Neue Zuerchei Zeitung reca in prima pagina un lungo telegramma del suo corrispondente romano che documenta pure la falsità delle informazioni londinesi. Enti ambe le corrispondenze parlano dell'indignazione sollevata dulia diffusione di notizie su pretesi incidenti ed aggiungono che questa indignazione ha avuto spcci;:!;nente un'eco profonda fra le classi operaie. Bratislava, 29 gennaio. La stampa slovacca pone oggi in rilievo la notizia delle manifeslazicni popolari di Torino, Milano e Verona ed il giornale « Gardi- sca » scrive in proposito: « Chi conosce la situazione e la mentalità della giovane Italia Fascista sa che tutto il popolo senza differenza di classi in questa guerra è tutto intorno al suo Duce. La Nazione italiana è conscia della sua grande missiune in questa durissima guerra che dovrà dare una nuova ed una migliore Europa. Il popolo italiano con disciplina esemplare è disposto a tutti i sacrifici per il conseguimento della vittoria. Le ridicole notizie cui è costretta a servirsi la propaganda anglo-americana sono soltanto una nuova prova della meschinità degli argomenti con cui si cerca di rialzare il morale ormai molto basso dell'opinione pubblica inglese >. L'eco della reazione italiana alle menzogne americane L'eco della reazione italiana alle menzogne americane Le false notizie erano state fabbricate a Belgrado da due giornalisti americani Berlino, 29 gennaio. La Transocean riceve da Belgrado: Gli ambienti competenti della capitale jugoslava informano che due giornalisti americani, ai quali si fa colpa di aver diffuso notizie completamente false, saranno probabilmente espulsi dalla Jugoslavia. Questi due giornalisti, e cioè l'annunciatore della Columbia Broadcasting Corporation di Nuova York, Winston Burdett, e il corrispondente del Neiv York Times, Kay Broke, sono, si dice, dei principianti, i quali avevano pensato che Belgrado fosse la più indicata piattaforma per lanciare notizie anti-germaniche e antiltaliane, quasi tutte emanazioni della Legazione britannica a Belgrado. Lssi avevano evidentemente sperato che la diffusione di notizie sensazionali, sebbene completamente false, fosse sufficente per innalzarli al rango di stimati ed eminenti giornalisti di professione. Nel corso degli scorsi ultimi giorni, i due giornalisti in questione avevano fatto circolare delle notizie su pretesi disordini che sarebbero avvenuti a Torino ed a Milano. Essi erano già stati, giorni or sono, ammoniti daH'Uincio stampa del Governo jugoslavo, ed anche avvisati che la diffusione di false notizie avrebbe, tardi o tosto, procurato loro dei guai. Nei riguardi dei due giornalisti In questione, le cose sono, per il momento, a questo punto, e ancora non è noto quali provvedimenti a loro carico potrà, o meno, prendere il Governo jugoslavo. Viene intanto segnalato che sempre in merito alia diffusione di false notizie, il Governo jugo< slavo ha fatto sequestrare, mercoledì mattina, tutte le copie del settimanale Novi Svieti (Nuovo Mondo), il quale aveva pubblica to, con notevole rilievo, un articolo di uno dei due suddetti giornalisti — il Ray Broke —. L'articolo si riferisce alla recente visita del colonnello americano Do novan, inviato speciale del presi dente Roosevelt, il quale nel la sciare Belgrado, avrebbe, secondo il Ray Broke, dichiarato: « Sentirete ben presto dell'altro da noi ». Belgrado, 29 gennaio. I giornali jugoslavi pubblicano con grande risalto le notizie delle manifestazioni popolari svoltesi a Torino, Milano e Verona contro le false voci di incidenti, avvenuti in quelle città, voci diffuse da una agenzia e da alcuni giornali americani col determinato proposito di impressionare la opinione pubblica americana. La falsa notizia è stata fabbricata, come è noto, da un giornalista americano residente a Belgrado. II giornale Polìtika, commentando le notizie delle vibranti dimostrazioni, scrive che i cittadini di Milano, Torino e Verona hanno potuto avere una prova lampante della falsità delle notizie sensazionali messe in circolazione a scopo propagandistico dalla stampa e dalla radio inglese e filobritannica. Il giornale riporta poi un commento del Piccolo di Trieste in cui è detto che gli stessi giornalisti che avevano lanciato notizie assolutamente false sullo svolgimento delle operazioni sul fronte greco sono ora quelli che inventano sulla stampa americana incidenti e rivolte in Italia. Budapest, 29 gennaio. La stampa ungherese che aveva subito accolto con molto scetticismo le tendenziose informazioni messe in giro dalla propaganda britannica su pretesi disordini avvenuti in città dell'Italia settentrionale, mette ora in grande rilievo le notizie delle vibranti manifestazioni di popolo di Milano, Torino e Verona scrivendo che gli abitanti delle grandi città italiane hanno dato spontaneamente una categorica smentita alle menzogne fabbricate da certa stampa filobritannica che, volontariamente cieca dinanzi alla realtà, continua a nutrirsi di illusioni. I giornali non mancano di sottolineare quanto debba essere precaria la situazione in Inghilterra e come i sei-vizi di Duff Cooper debbano trovarsi in una situazione di estremo imbarazzo, se essi si vedono costretti a ricorrere ad invenzioni tanto puerili e sciocche come le false notizie diramate sulla situazione interna dell'Italia, per tentare di nascondere così la stanchezza della popolazione inglese e la progressiva delusione delle sue speranze. Bucarest, 29 gennaio. Sotto titoli a tre o quattro colonne i giornali romeni riportano la smentita alle notizie su pretesi disordini che sarebbero avvenuti in qualche città d'Italia e mettono in grande rilievo le manifestazioni di vivo entusiasmo e di fede nella vittoria che hanno avuto luogo a Milano, a Torino e a Verona, proprio da parte di quelle cittadinanze che la propaganda anglosassone voleva far passare per sediziose. (Stefani). Sofia, 29 gennaio. . Tutti i giornali bulgari pongono in grande risalto la cronaca delle Imponenti manifestazioni patriottiche svoltesi a Milano, Torino e Verona, rilevando che esse costituiscono una clamorosa smentita alle ridicole panzane della propaganda nemica sullo stato d'animo del popolo italiano. I giornali mettono anche in rilievo che, mai come ora, il popolo italiano è stato tanto unito e compatto agli ordini del Sovrano e del Duce, nella assoluta certezza della vittoria delle armi di Roma. Berna, 29 gennaio. La Radio svizzera ha messo sndcztzgsnpscvcauddbgpcnSèdsdmzmovvcHscnnnsreidparticolare rilievo l'importanza delle manifestazioni con le quali ii popolo italiano a Milano, Tori-no e Verona ha sonoramente smentito le fandonie inglesi. Il corrispondente romano deTiM..ue>i2ia Telegrafica Svizzera pone in evidenza la stupidità di tali invenzioni mentre la Neue Zuerchei Zeitung reca in prima pagina un lungo telegramma del suo corrispondente romano che documenta pure la falsità delle informazioni londinesi. Enti ambe le corrispondenze parlano dell'indignazione sollevata dulia diffusione di notizie su pretesi incidenti ed aggiungono che questa indignazione ha avuto spcci;:!;nente un'eco profonda fra le classi operaie. Bratislava, 29 gennaio. La stampa slovacca pone oggi in rilievo la notizia delle manifeslazicni popolari di Torino, Milano e Verona ed il giornale « Gardi- sca » scrive in proposito: « Chi conosce la situazione e la mentalità della giovane Italia Fascista sa che tutto il popolo senza differenza di classi in questa guerra è tutto intorno al suo Duce. La Nazione italiana è conscia della sua grande missiune in questa durissima guerra che dovrà dare una nuova ed una migliore Europa. Il popolo italiano con disciplina esemplare è disposto a tutti i sacrifici per il conseguimento della vittoria. Le ridicole notizie cui è costretta a servirsi la propaganda anglo-americana sono soltanto una nuova prova della meschinità degli argomenti con cui si cerca di rialzare il morale ormai molto basso dell'opinione pubblica inglese >.

Persone citate: Duce, Duff Cooper, Gardi, Roosevelt, Winston Burdett