La morte di Metaxas
La morte di Metaxas La morte di Metaxas L'ultimo colloquio con Nateli e la rapida fine Budapest, 29 gennaio. 71 Presidente del Consiglio greco, Metaxas, come viene annunciato da Atene, è morto slamai", alle sei. Ammalato da tempo di un ascesso alla gola, si è spento per attacco cardiaco. Si apprende che Metaxas ebbe a provare l'altro giorno una dolorosa sorpresa quando il generale inglese Wavel gli comunicò che non gli avrebbe potuto recare nessun importante aiuto di materiali e di uomini. Non si esclude che questo rifiuto dopo le diverse promesse di Londra, abbia, se non cagionato, affrettato la fine. La notizia della morte di Metaxas è stata fino al pomeriggio tenuta segreta in molti centri della Grecia. Venne diramata stamane soltanto ad Atene e a Salonicco. Le trttjipe operanti l'hanno appresa attraverso il proclama reale diffuso oggi in tutto il Paese. La successione di Metaxas è stata affidata dal Re al prof. Alessandro Koritzis. Questi occupava il jiosto di Governatore della Banca Nazionale Greca ed era stato ministro pei l'economia nazionale nel primo gabinetto Metaxas. Oltre che ad occupare il posto di Primo Ministro. Koritzis assumerà anche il portafoglio degli affari esteri nonché quello dei tre ministeri militari. In ambienti bene informati si afferma che il nuovo Capo del Governo greco finora non ha partecipato attivamente alla vita politica del suo paese, e, più che altro, può essere considerato come l'uomo di fiducia del re Giorgio. Per quanto riguarda la politica di partito, è ritenuto come persona neutra. Il nuovo gabinetto, con a capo il nuovo presidente, Koritzis, ha prestato oggi giuramento nelle mani del Re. Giovanni Metaxas era nato a Itaca nel 1871. Preparandosi per la carriera militare, frequentò prima la scuola di Atene, quindi l'Accademia • di .Guerra di Berlino, dove rimase dal 1899 al 1902. Prese parte alla guerra balcanica del 1912-13 e più tardi fu successivamente nominato Capo dell'Ufficio operazioni dello Stato maggiore e Capo dello Stato maggiore stesso; da questa carica pòi si dimise, in seguito a dissensi circa la partecipazione della Grecia alla spedizione dei Dardanelli. Lasciata la carriera militare, Metaxas, a partire dal 1917, si dedicò esclusivamente alla politica. Quando nel '17 Re Costantino abdicò, egli fu esiliato e fino al 1920 visse alternativamente in Corsica, j in Sardegna e in Italia. Nel dij cembro del '20 un plebiscito popolare richiamò Re Costantino nel paese e allora anche Metaxas ritornò in Grecia, fondando un partito cosi detto di liberi pensatori. : Come è noto, la riconquista del trono da parte di Re Costantino fu di breve durata: nel settembre del '22 il sovrano dovè abdicare una seconda volta, e Metaxas. fallito il movimenI to anti-rivoluzionario al quale i aveva dato la sua adesione, do! vette una seconda volta riprendere I la via dell'estero. Un'amnistia coni cessa dalla Repubblica gli permisi', i più tardi, di ritornare in Grecia e di rientrare nella vita politica. ' sempre alla testa del partito dei liberi pensatori. I Nel marzo del '35, al momento del colpo di Stato tentato da Plastiras e da Venizelos, Metaxas parve destinato a sostenere una parti' i di primo ordine, e Cialdaris si af| frettò a chiamarlo al potere senza I portafoglio; ma soffocata la sommossa, la sua permanenza al Governo si dimostrò impossibile, reclamando Metaxas una reazione più severa di quella che Cialdaris ritenesse necessaria. E' attraverso questi avvenimenti che si giunge nell'autunno di quello stesso anno alla restaura' zinne monarchica ed al ritorno di He Giorgio II in Grecia. Il 1936 vede sparire nel giro di cinque mesi C'ondylis, Venizelos, Demerzis e Cialdaris: è proprio alla morte di Demerzis che Metaxas il 14 aprile diventa Presidente del Consiglio, iniziando quella sua politica personale che doveva sboccare in un regime autoritario con il noto colpo di Stato del gennaio 1938. In realtà era la politica di completo asservimento all'Inghilterra, quale desiderava Giorgio II. Il tentativo d'insurrezione tentato nel luglio del 1938 non sorti alcun effetto e diede soltanto a Metaxas il pretesto per rendere più rigida la propria dittatura. All'inizio del conflitto che l'Inghilterra provocò scientemente nell'autunno del 1939 la Grecia, per volontà di Metaxas. era ormai completamente aggiogata al carro britannico. Per più di un anno Metasas fu lo zelante servitore di Londra mettendo a disposizione dell'Inghilterra le basi elleniche e ogni forma di aiuto. Invano l'Italia con varie iniziative cercò di fargli comprendere 11 baratro che si andava aprendo al suo paese; ogni ammonimento fu vano; la complicità di Metaxas coll'ammiragliato britannico si andò intensificando sino a rendere necessaria l'azione intrapresa 11 28 ottobre scorso. Qualche successo parziale non può averlo illuso; ed oggi Metaxas muore avendo la sensazione esatta della vicina resa dei conti. Invano egli ha cercato di commuovere i padroni esigendo gli aiuti promessi; nell'ultimo colloquio Wavell lo ha trattato come un servo che deve soltanto ubbidire. Tale burrascoso incontro ha affrettato la fine del presidente greco ? Oppure come da varie parti giungono le voci, Metaxas è stato gettato ai corvi secondo il sistema preferito dall' Intelligence Service ? Non ci sarebbe affatto da meravigliarsene: è il metodo recentemente applicato con successo ai ministri egiziani e tentato senza successo verso Ibn Saud e verso tutta la famiglia reale egiziana. La morte di Metaxas La morte di Metaxas L'ultimo colloquio con Nateli e la rapida fine Budapest, 29 gennaio. 71 Presidente del Consiglio greco, Metaxas, come viene annunciato da Atene, è morto slamai", alle sei. Ammalato da tempo di un ascesso alla gola, si è spento per attacco cardiaco. Si apprende che Metaxas ebbe a provare l'altro giorno una dolorosa sorpresa quando il generale inglese Wavel gli comunicò che non gli avrebbe potuto recare nessun importante aiuto di materiali e di uomini. Non si esclude che questo rifiuto dopo le diverse promesse di Londra, abbia, se non cagionato, affrettato la fine. La notizia della morte di Metaxas è stata fino al pomeriggio tenuta segreta in molti centri della Grecia. Venne diramata stamane soltanto ad Atene e a Salonicco. Le trttjipe operanti l'hanno appresa attraverso il proclama reale diffuso oggi in tutto il Paese. La successione di Metaxas è stata affidata dal Re al prof. Alessandro Koritzis. Questi occupava il jiosto di Governatore della Banca Nazionale Greca ed era stato ministro pei l'economia nazionale nel primo gabinetto Metaxas. Oltre che ad occupare il posto di Primo Ministro. Koritzis assumerà anche il portafoglio degli affari esteri nonché quello dei tre ministeri militari. In ambienti bene informati si afferma che il nuovo Capo del Governo greco finora non ha partecipato attivamente alla vita politica del suo paese, e, più che altro, può essere considerato come l'uomo di fiducia del re Giorgio. Per quanto riguarda la politica di partito, è ritenuto come persona neutra. Il nuovo gabinetto, con a capo il nuovo presidente, Koritzis, ha prestato oggi giuramento nelle mani del Re. Giovanni Metaxas era nato a Itaca nel 1871. Preparandosi per la carriera militare, frequentò prima la scuola di Atene, quindi l'Accademia • di .Guerra di Berlino, dove rimase dal 1899 al 1902. Prese parte alla guerra balcanica del 1912-13 e più tardi fu successivamente nominato Capo dell'Ufficio operazioni dello Stato maggiore e Capo dello Stato maggiore stesso; da questa carica pòi si dimise, in seguito a dissensi circa la partecipazione della Grecia alla spedizione dei Dardanelli. Lasciata la carriera militare, Metaxas, a partire dal 1917, si dedicò esclusivamente alla politica. Quando nel '17 Re Costantino abdicò, egli fu esiliato e fino al 1920 visse alternativamente in Corsica, j in Sardegna e in Italia. Nel dij cembro del '20 un plebiscito popolare richiamò Re Costantino nel paese e allora anche Metaxas ritornò in Grecia, fondando un partito cosi detto di liberi pensatori. : Come è noto, la riconquista del trono da parte di Re Costantino fu di breve durata: nel settembre del '22 il sovrano dovè abdicare una seconda volta, e Metaxas. fallito il movimenI to anti-rivoluzionario al quale i aveva dato la sua adesione, do! vette una seconda volta riprendere I la via dell'estero. Un'amnistia coni cessa dalla Repubblica gli permisi', i più tardi, di ritornare in Grecia e di rientrare nella vita politica. ' sempre alla testa del partito dei liberi pensatori. I Nel marzo del '35, al momento del colpo di Stato tentato da Plastiras e da Venizelos, Metaxas parve destinato a sostenere una parti' i di primo ordine, e Cialdaris si af| frettò a chiamarlo al potere senza I portafoglio; ma soffocata la sommossa, la sua permanenza al Governo si dimostrò impossibile, reclamando Metaxas una reazione più severa di quella che Cialdaris ritenesse necessaria. E' attraverso questi avvenimenti che si giunge nell'autunno di quello stesso anno alla restaura' zinne monarchica ed al ritorno di He Giorgio II in Grecia. Il 1936 vede sparire nel giro di cinque mesi C'ondylis, Venizelos, Demerzis e Cialdaris: è proprio alla morte di Demerzis che Metaxas il 14 aprile diventa Presidente del Consiglio, iniziando quella sua politica personale che doveva sboccare in un regime autoritario con il noto colpo di Stato del gennaio 1938. In realtà era la politica di completo asservimento all'Inghilterra, quale desiderava Giorgio II. Il tentativo d'insurrezione tentato nel luglio del 1938 non sorti alcun effetto e diede soltanto a Metaxas il pretesto per rendere più rigida la propria dittatura. All'inizio del conflitto che l'Inghilterra provocò scientemente nell'autunno del 1939 la Grecia, per volontà di Metaxas. era ormai completamente aggiogata al carro britannico. Per più di un anno Metasas fu lo zelante servitore di Londra mettendo a disposizione dell'Inghilterra le basi elleniche e ogni forma di aiuto. Invano l'Italia con varie iniziative cercò di fargli comprendere 11 baratro che si andava aprendo al suo paese; ogni ammonimento fu vano; la complicità di Metaxas coll'ammiragliato britannico si andò intensificando sino a rendere necessaria l'azione intrapresa 11 28 ottobre scorso. Qualche successo parziale non può averlo illuso; ed oggi Metaxas muore avendo la sensazione esatta della vicina resa dei conti. Invano egli ha cercato di commuovere i padroni esigendo gli aiuti promessi; nell'ultimo colloquio Wavell lo ha trattato come un servo che deve soltanto ubbidire. Tale burrascoso incontro ha affrettato la fine del presidente greco ? Oppure come da varie parti giungono le voci, Metaxas è stato gettato ai corvi secondo il sistema preferito dall' Intelligence Service ? Non ci sarebbe affatto da meravigliarsene: è il metodo recentemente applicato con successo ai ministri egiziani e tentato senza successo verso Ibn Saud e verso tutta la famiglia reale egiziana.
Persone citate: Alessandro Koritzis, Giorgio Ii, Giovanni Metaxas, Ibn Saud, Re Costantino
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