Nella natìa Busseto

Nella natìa Busseto Nella natìa Busseto La rievocazione di Lualdi Parma, 27 gennaio. Con una significativa e nobile manifestazione di affetto e d'arte, Busseto ha commemorato ieri mattina il 40" anniversario della morte di Giuseppe Verdi. Tale commemorazione ufficiale, voluta dal Partito per celebrare a un tempo il genio musicale della stirpe e il grande patriota, è stata presenziata dal Sottosegretario all'Educazione nazionale. Ecc. Del Giudice, in rappresentanza del Governo fascista. Accompagnato dall'ispettore nazionale dott. Lugini e dal cons. naz. Nicola De Pirro, direttore generale per il Teatro, egli è stato ricevuto al Teatro Regio dalle autorità cittadine, fra cui il Prefetto, il Federale, il Podestà e da numerose personalità del mondo artistico e culturale. Il Sottosegretario ha visitato il teatro, ove era calato il celebre sipario dovuto.al Borghesi; quindi, guidato dal presidente provinciale dell'Ente per il turismo, comm. Borri, direttore della Mostra Verdiana, ha attentamente visitato la Mostra stessa, allestita dal pittore Carlo Corvi, mostra che raccoglie un prezioso materiale rappresentato da manoscritti, carteggi, spartiti, lettere e disegni, molti dei quali poco noti. Dal complesso, grande e bella appare la figura di Giuseppe Verdi, nei suoi rapporti fa-, miliari e artistici. Gli ospiti hanno sostato nella bella, grandiosa sala del ridotto, compiacendosi per l'opera realizzata con amore e con cura dagli organizzatori. Quindi l'Ecc. Del Giudice e le autorità hanno lasciato Parma, raggiungendo rapidamente Busseto, onde presenziare alla cerimonia ufficiale. Accolti con manifestazioni di entusiasmo e di simpatia al Municipio di Busseto, il podestà del luogo ha porto il saluto della cittadinanza, ringraziando le autorità per la loro presenza e illustrando la venerazione, l'ammirazione e l'affetto che i parmensi tutti hanno per Verdi, il genio nato dal popolo e vissuto fra il popolo. Successivamente il Sottosegretario si è recato in piazza Verdi ove, dinanzi al monumento del Grande, ha deposto una corona di alloro. Alle ore 10,30 al Teatro Verdi è intervenuta tutta la popolazione bussetana; molti però hanno dovuto accontentarsi di ascoltare la parola del maestro Adriano Lualdi, e le immortali armonie verdiane attraverso gli altoparlanti. I cori e l'orchestra del Teatro Regio di Parma hanno intonato la Marcia Reale e « Giovinezza »; quindi il rappresentante del Governo e le gerarchie sono entrate in teatro. A lungo si è protratta la fervida dimostrazione di fede fascista, all'indirizzo del Duce. La bacchetta nervosa di Antonino Votto si è quindi abbassata e l'orchestra ha eseguito l'introduzione dell'opera La forza del destino. Ma la commozione è stata vivissima, quando alto, solenne, si è levato il coro del Nabucco, le note care e indimenticabili che 1 nostri padri ascoltarono nelle dure ore del Risorgimento, quando l'Italia scuoteva le catene del gwgo straniero e ritornava sulle vie della grandezza. La manifestazione si è fatta qui particolarmente fervida e commovente. Adriano Lualdi, in questa particolare atmosfera in cui l'anima di Verdi era viva c presente in tutti gli ascoltatóri, ha parlato al popolo, e la sua parola ha esaltato l'opera, la figura dell'uomo e dell'artista, certamente il più grande musico che l'Italia abbia avuto. L'oratore ha riscosso calorosi consensi. Quindi la suggestiva celebrazione si è chiusa con l'esecuzione del preludio del terzo atto dell'opera Traviata, e con la sinfonia dei Vespri Siciliani, eseguiti con calore di interpretazione, e che hanno riscosso prolungate ovazioni. Le autorità hanno poi lasciato Busseto, che era tutta pavesata di tricolori. Domani a Parma si inaugurerà • la Mostra Verdiana. Nella natìa Busseto Nella natìa Busseto La rievocazione di Lualdi Parma, 27 gennaio. Con una significativa e nobile manifestazione di affetto e d'arte, Busseto ha commemorato ieri mattina il 40" anniversario della morte di Giuseppe Verdi. Tale commemorazione ufficiale, voluta dal Partito per celebrare a un tempo il genio musicale della stirpe e il grande patriota, è stata presenziata dal Sottosegretario all'Educazione nazionale. Ecc. Del Giudice, in rappresentanza del Governo fascista. Accompagnato dall'ispettore nazionale dott. Lugini e dal cons. naz. Nicola De Pirro, direttore generale per il Teatro, egli è stato ricevuto al Teatro Regio dalle autorità cittadine, fra cui il Prefetto, il Federale, il Podestà e da numerose personalità del mondo artistico e culturale. Il Sottosegretario ha visitato il teatro, ove era calato il celebre sipario dovuto.al Borghesi; quindi, guidato dal presidente provinciale dell'Ente per il turismo, comm. Borri, direttore della Mostra Verdiana, ha attentamente visitato la Mostra stessa, allestita dal pittore Carlo Corvi, mostra che raccoglie un prezioso materiale rappresentato da manoscritti, carteggi, spartiti, lettere e disegni, molti dei quali poco noti. Dal complesso, grande e bella appare la figura di Giuseppe Verdi, nei suoi rapporti fa-, miliari e artistici. Gli ospiti hanno sostato nella bella, grandiosa sala del ridotto, compiacendosi per l'opera realizzata con amore e con cura dagli organizzatori. Quindi l'Ecc. Del Giudice e le autorità hanno lasciato Parma, raggiungendo rapidamente Busseto, onde presenziare alla cerimonia ufficiale. Accolti con manifestazioni di entusiasmo e di simpatia al Municipio di Busseto, il podestà del luogo ha porto il saluto della cittadinanza, ringraziando le autorità per la loro presenza e illustrando la venerazione, l'ammirazione e l'affetto che i parmensi tutti hanno per Verdi, il genio nato dal popolo e vissuto fra il popolo. Successivamente il Sottosegretario si è recato in piazza Verdi ove, dinanzi al monumento del Grande, ha deposto una corona di alloro. Alle ore 10,30 al Teatro Verdi è intervenuta tutta la popolazione bussetana; molti però hanno dovuto accontentarsi di ascoltare la parola del maestro Adriano Lualdi, e le immortali armonie verdiane attraverso gli altoparlanti. I cori e l'orchestra del Teatro Regio di Parma hanno intonato la Marcia Reale e « Giovinezza »; quindi il rappresentante del Governo e le gerarchie sono entrate in teatro. A lungo si è protratta la fervida dimostrazione di fede fascista, all'indirizzo del Duce. La bacchetta nervosa di Antonino Votto si è quindi abbassata e l'orchestra ha eseguito l'introduzione dell'opera La forza del destino. Ma la commozione è stata vivissima, quando alto, solenne, si è levato il coro del Nabucco, le note care e indimenticabili che 1 nostri padri ascoltarono nelle dure ore del Risorgimento, quando l'Italia scuoteva le catene del gwgo straniero e ritornava sulle vie della grandezza. La manifestazione si è fatta qui particolarmente fervida e commovente. Adriano Lualdi, in questa particolare atmosfera in cui l'anima di Verdi era viva c presente in tutti gli ascoltatóri, ha parlato al popolo, e la sua parola ha esaltato l'opera, la figura dell'uomo e dell'artista, certamente il più grande musico che l'Italia abbia avuto. L'oratore ha riscosso calorosi consensi. Quindi la suggestiva celebrazione si è chiusa con l'esecuzione del preludio del terzo atto dell'opera Traviata, e con la sinfonia dei Vespri Siciliani, eseguiti con calore di interpretazione, e che hanno riscosso prolungate ovazioni. Le autorità hanno poi lasciato Busseto, che era tutta pavesata di tricolori. Domani a Parma si inaugurerà • la Mostra Verdiana. Nella natìa Busseto Nella natìa Busseto La rievocazione di Lualdi Parma, 27 gennaio. Con una significativa e nobile manifestazione di affetto e d'arte, Busseto ha commemorato ieri mattina il 40" anniversario della morte di Giuseppe Verdi. Tale commemorazione ufficiale, voluta dal Partito per celebrare a un tempo il genio musicale della stirpe e il grande patriota, è stata presenziata dal Sottosegretario all'Educazione nazionale. Ecc. Del Giudice, in rappresentanza del Governo fascista. Accompagnato dall'ispettore nazionale dott. Lugini e dal cons. naz. Nicola De Pirro, direttore generale per il Teatro, egli è stato ricevuto al Teatro Regio dalle autorità cittadine, fra cui il Prefetto, il Federale, il Podestà e da numerose personalità del mondo artistico e culturale. Il Sottosegretario ha visitato il teatro, ove era calato il celebre sipario dovuto.al Borghesi; quindi, guidato dal presidente provinciale dell'Ente per il turismo, comm. Borri, direttore della Mostra Verdiana, ha attentamente visitato la Mostra stessa, allestita dal pittore Carlo Corvi, mostra che raccoglie un prezioso materiale rappresentato da manoscritti, carteggi, spartiti, lettere e disegni, molti dei quali poco noti. Dal complesso, grande e bella appare la figura di Giuseppe Verdi, nei suoi rapporti fa-, miliari e artistici. Gli ospiti hanno sostato nella bella, grandiosa sala del ridotto, compiacendosi per l'opera realizzata con amore e con cura dagli organizzatori. Quindi l'Ecc. Del Giudice e le autorità hanno lasciato Parma, raggiungendo rapidamente Busseto, onde presenziare alla cerimonia ufficiale. Accolti con manifestazioni di entusiasmo e di simpatia al Municipio di Busseto, il podestà del luogo ha porto il saluto della cittadinanza, ringraziando le autorità per la loro presenza e illustrando la venerazione, l'ammirazione e l'affetto che i parmensi tutti hanno per Verdi, il genio nato dal popolo e vissuto fra il popolo. Successivamente il Sottosegretario si è recato in piazza Verdi ove, dinanzi al monumento del Grande, ha deposto una corona di alloro. Alle ore 10,30 al Teatro Verdi è intervenuta tutta la popolazione bussetana; molti però hanno dovuto accontentarsi di ascoltare la parola del maestro Adriano Lualdi, e le immortali armonie verdiane attraverso gli altoparlanti. I cori e l'orchestra del Teatro Regio di Parma hanno intonato la Marcia Reale e « Giovinezza »; quindi il rappresentante del Governo e le gerarchie sono entrate in teatro. A lungo si è protratta la fervida dimostrazione di fede fascista, all'indirizzo del Duce. La bacchetta nervosa di Antonino Votto si è quindi abbassata e l'orchestra ha eseguito l'introduzione dell'opera La forza del destino. Ma la commozione è stata vivissima, quando alto, solenne, si è levato il coro del Nabucco, le note care e indimenticabili che 1 nostri padri ascoltarono nelle dure ore del Risorgimento, quando l'Italia scuoteva le catene del gwgo straniero e ritornava sulle vie della grandezza. La manifestazione si è fatta qui particolarmente fervida e commovente. Adriano Lualdi, in questa particolare atmosfera in cui l'anima di Verdi era viva c presente in tutti gli ascoltatóri, ha parlato al popolo, e la sua parola ha esaltato l'opera, la figura dell'uomo e dell'artista, certamente il più grande musico che l'Italia abbia avuto. L'oratore ha riscosso calorosi consensi. Quindi la suggestiva celebrazione si è chiusa con l'esecuzione del preludio del terzo atto dell'opera Traviata, e con la sinfonia dei Vespri Siciliani, eseguiti con calore di interpretazione, e che hanno riscosso prolungate ovazioni. Le autorità hanno poi lasciato Busseto, che era tutta pavesata di tricolori. Domani a Parma si inaugurerà • la Mostra Verdiana.

Luoghi citati: Busseto, Italia, Parma