Secca risposta di Matsuoka ai rimproveri di Cordell Hull

Secca risposta di Matsuoka ai rimproveri di Cordell Hull Secca risposta di Matsuoka ai rimproveri di Cordell Hull // Giappone deve pretendere dagli Stati Uniti un riesame dèlia loro posizione e non mancherà agli impegni del Patto tripartito Tokio, 27 gennaio. Il Ministro degli Esteri Matsuoka ha parlato ieri davanti alla commissior.e degli Esteri della Camera sui rimproveri che il Segretario di Stato americano Hull ha rivolto aj Giappone per l'azione da esso svolta in Manciuria, azione che secondo l'Uomo di Stato americano avrebbe segnalato l'inizio della distruzione delle basi del mondo civile. « Questa affermazione — ha detto il Ministro — capovolge completamente la realtà. La questione della Manciuria non è la causa ma l'effetto di uno sviluppo della situazione internazionale maturata sotto la costante pressione degli anglo-sassoni che non vollero mai ammettere alcun mutamento dello statu quo non ostante che gli anglo-sassoni stessi quando si tratta di opporsi al Giappone cerchino sempre di rovesciare lo statu quo da essi stessi difeso. Se si rimprovera il Giappone che esso voglia conquistare una posizione predominante nel Pacifico occidentale, si deve rispondere che lo scopo del Giappone è questo: creare una pacifica fiorente e più grande Asia orientale nella quale non esista no più nessuna conquista, nessuna oppressione, nessuno sfruttamento. Gli Stati Uniti hanno svolta una influenza economica sull'emisfero occidentale e farebbero meglio a non occuparsi di altri territori come l'Asia orientale, dove il Giappone assume una posizione che garantisce la pace e l'ordine. Gli americani dovrebbero, pensandoci bene, rendersi conto che la vera ragione di un conflitto tra il Giappone e gli Stati Uniti si trova nella politica interventista dell'America del nord. « Quando alla affermazione che gli Stati Uniti hanno fatto presente al Giappone il suo interesse ad un pacifico sviluppo delle relazioni con l'America, si deve rispondere che il Giappone è sempre stato animato dal desiderio sincero di amichevoli relazioni. La comprensione dell'altra parte costituisce però la premessa di un tale sviluppo. Purtroppo l'America non dimostra alcuna comprensione di questa situazione. Fin tanto che gli Stati Uniti vedono nella Cina la loro prima linea di difesa un rapporto amichevole tra il Giappone e l'America rimarrà sempre un sogno ». A questo proposito Matsuoka -ha respinto la insinuazione che le Potenze del Patto tripartito abbia-, no un programma di illimitate conquiste. Alle tre Potenze interessa soltanto creare un mondo più giusto e più legittimo. Per la pace mondiale sarebbe più utile se. il popolo americano assumesse un altro atteggiamento e non volesse con grettezza di intenti e con spirito di crociata, peggiorare ancora di più la situazione internazionale di per se stessa già critica. Proseguendo nelle sue dichiarazioni, il Ministro degli Esteri ha definito l'intenzione degli Stati Uniti di considerare anche l'Australia e la Nuova Zelanda come la loro linea avanzata di difesa una deformazione della dottrina di Monroe. I! Giappone deve pretendere dagli Stati Uniti un riesame della loro posizione altrimenti esistono soltanto deboli prospettive di relazioni amichevoli tra le due Potenze. Il Ministro degli Esteri ha concluso dichiarando che il Giappone non mancherà negli impegni che gli derivano dall'articolo tre del Patto tripartito e che qualunque cosa avvenga esso non indietreggerà davanti ai precisi obblighi che ha assunto. La stampa giapponese sottolinea poi anche le dichiarazioni fatte da Matsuoka alla dieta a proposito della mediazione del Giappone nel conflitto tra la Thailandia e l'Indocina e circa i tentativi di terze potenze di ostacolare indirettamente il Giappone. I giornali riferiscono che Mat suoka dopo aver rilevato che la missione giapponese in Asia orientale, è riconosciuta dal Patto tripartito, ha affermato che il Giappone non tollererà interferenze straniere nelle questioni controverse cbe potranno presentarsi nella sfera di azione del Giappone in Asia orientale. II ministro della guerra genera le Tojo rispondendo ad una inter rogazione, ha dichiarato che mal grado la attività svolta da terze potenze a favore di Ciane Kai Scek, il Giappone è ugualmente deciso a raggiungere la propria mèta per quanto concerne la questione cinese. Il Ministro della marina in risposta ad una interrogazione circa i vastissimi armamenti navali degli Stati Uniti, ha dichiarato che, data la critica situazione attuale, la marina non lascia nulla di intentato per fare fronte anche alle peggiori evenienze e che, dato il costo minore che hanno le costruzioni navali in Giappone, egli spe-, ra di poter tener testa agli arma-, menti americani. Numerosi giornali continuando ad occuparsi dell'accettazione della mediazione giapponese, da parte dei governi francese e thailandese rilevano con soddisfazione che il fatto costituisce un successo raggiunto dal Giappone contro le manovre dell'Inghilterra e dell'America che tendono ad ostacolare gli sviluppi della politica giapponese. Sottolineano inoltre la solidarietà asiatica dimostrata dalla Thailandia e dall'Indocina. Secca risposta di Matsuoka ai rimproveri di Cordell Hull Secca risposta di Matsuoka ai rimproveri di Cordell Hull // Giappone deve pretendere dagli Stati Uniti un riesame dèlia loro posizione e non mancherà agli impegni del Patto tripartito Tokio, 27 gennaio. Il Ministro degli Esteri Matsuoka ha parlato ieri davanti alla commissior.e degli Esteri della Camera sui rimproveri che il Segretario di Stato americano Hull ha rivolto aj Giappone per l'azione da esso svolta in Manciuria, azione che secondo l'Uomo di Stato americano avrebbe segnalato l'inizio della distruzione delle basi del mondo civile. « Questa affermazione — ha detto il Ministro — capovolge completamente la realtà. La questione della Manciuria non è la causa ma l'effetto di uno sviluppo della situazione internazionale maturata sotto la costante pressione degli anglo-sassoni che non vollero mai ammettere alcun mutamento dello statu quo non ostante che gli anglo-sassoni stessi quando si tratta di opporsi al Giappone cerchino sempre di rovesciare lo statu quo da essi stessi difeso. Se si rimprovera il Giappone che esso voglia conquistare una posizione predominante nel Pacifico occidentale, si deve rispondere che lo scopo del Giappone è questo: creare una pacifica fiorente e più grande Asia orientale nella quale non esista no più nessuna conquista, nessuna oppressione, nessuno sfruttamento. Gli Stati Uniti hanno svolta una influenza economica sull'emisfero occidentale e farebbero meglio a non occuparsi di altri territori come l'Asia orientale, dove il Giappone assume una posizione che garantisce la pace e l'ordine. Gli americani dovrebbero, pensandoci bene, rendersi conto che la vera ragione di un conflitto tra il Giappone e gli Stati Uniti si trova nella politica interventista dell'America del nord. « Quando alla affermazione che gli Stati Uniti hanno fatto presente al Giappone il suo interesse ad un pacifico sviluppo delle relazioni con l'America, si deve rispondere che il Giappone è sempre stato animato dal desiderio sincero di amichevoli relazioni. La comprensione dell'altra parte costituisce però la premessa di un tale sviluppo. Purtroppo l'America non dimostra alcuna comprensione di questa situazione. Fin tanto che gli Stati Uniti vedono nella Cina la loro prima linea di difesa un rapporto amichevole tra il Giappone e l'America rimarrà sempre un sogno ». A questo proposito Matsuoka -ha respinto la insinuazione che le Potenze del Patto tripartito abbia-, no un programma di illimitate conquiste. Alle tre Potenze interessa soltanto creare un mondo più giusto e più legittimo. Per la pace mondiale sarebbe più utile se. il popolo americano assumesse un altro atteggiamento e non volesse con grettezza di intenti e con spirito di crociata, peggiorare ancora di più la situazione internazionale di per se stessa già critica. Proseguendo nelle sue dichiarazioni, il Ministro degli Esteri ha definito l'intenzione degli Stati Uniti di considerare anche l'Australia e la Nuova Zelanda come la loro linea avanzata di difesa una deformazione della dottrina di Monroe. I! Giappone deve pretendere dagli Stati Uniti un riesame della loro posizione altrimenti esistono soltanto deboli prospettive di relazioni amichevoli tra le due Potenze. Il Ministro degli Esteri ha concluso dichiarando che il Giappone non mancherà negli impegni che gli derivano dall'articolo tre del Patto tripartito e che qualunque cosa avvenga esso non indietreggerà davanti ai precisi obblighi che ha assunto. La stampa giapponese sottolinea poi anche le dichiarazioni fatte da Matsuoka alla dieta a proposito della mediazione del Giappone nel conflitto tra la Thailandia e l'Indocina e circa i tentativi di terze potenze di ostacolare indirettamente il Giappone. I giornali riferiscono che Mat suoka dopo aver rilevato che la missione giapponese in Asia orientale, è riconosciuta dal Patto tripartito, ha affermato che il Giappone non tollererà interferenze straniere nelle questioni controverse cbe potranno presentarsi nella sfera di azione del Giappone in Asia orientale. II ministro della guerra genera le Tojo rispondendo ad una inter rogazione, ha dichiarato che mal grado la attività svolta da terze potenze a favore di Ciane Kai Scek, il Giappone è ugualmente deciso a raggiungere la propria mèta per quanto concerne la questione cinese. Il Ministro della marina in risposta ad una interrogazione circa i vastissimi armamenti navali degli Stati Uniti, ha dichiarato che, data la critica situazione attuale, la marina non lascia nulla di intentato per fare fronte anche alle peggiori evenienze e che, dato il costo minore che hanno le costruzioni navali in Giappone, egli spe-, ra di poter tener testa agli arma-, menti americani. Numerosi giornali continuando ad occuparsi dell'accettazione della mediazione giapponese, da parte dei governi francese e thailandese rilevano con soddisfazione che il fatto costituisce un successo raggiunto dal Giappone contro le manovre dell'Inghilterra e dell'America che tendono ad ostacolare gli sviluppi della politica giapponese. Sottolineano inoltre la solidarietà asiatica dimostrata dalla Thailandia e dall'Indocina. Secca risposta di Matsuoka ai rimproveri di Cordell Hull Secca risposta di Matsuoka ai rimproveri di Cordell Hull // Giappone deve pretendere dagli Stati Uniti un riesame dèlia loro posizione e non mancherà agli impegni del Patto tripartito Tokio, 27 gennaio. Il Ministro degli Esteri Matsuoka ha parlato ieri davanti alla commissior.e degli Esteri della Camera sui rimproveri che il Segretario di Stato americano Hull ha rivolto aj Giappone per l'azione da esso svolta in Manciuria, azione che secondo l'Uomo di Stato americano avrebbe segnalato l'inizio della distruzione delle basi del mondo civile. « Questa affermazione — ha detto il Ministro — capovolge completamente la realtà. La questione della Manciuria non è la causa ma l'effetto di uno sviluppo della situazione internazionale maturata sotto la costante pressione degli anglo-sassoni che non vollero mai ammettere alcun mutamento dello statu quo non ostante che gli anglo-sassoni stessi quando si tratta di opporsi al Giappone cerchino sempre di rovesciare lo statu quo da essi stessi difeso. Se si rimprovera il Giappone che esso voglia conquistare una posizione predominante nel Pacifico occidentale, si deve rispondere che lo scopo del Giappone è questo: creare una pacifica fiorente e più grande Asia orientale nella quale non esista no più nessuna conquista, nessuna oppressione, nessuno sfruttamento. Gli Stati Uniti hanno svolta una influenza economica sull'emisfero occidentale e farebbero meglio a non occuparsi di altri territori come l'Asia orientale, dove il Giappone assume una posizione che garantisce la pace e l'ordine. Gli americani dovrebbero, pensandoci bene, rendersi conto che la vera ragione di un conflitto tra il Giappone e gli Stati Uniti si trova nella politica interventista dell'America del nord. « Quando alla affermazione che gli Stati Uniti hanno fatto presente al Giappone il suo interesse ad un pacifico sviluppo delle relazioni con l'America, si deve rispondere che il Giappone è sempre stato animato dal desiderio sincero di amichevoli relazioni. La comprensione dell'altra parte costituisce però la premessa di un tale sviluppo. Purtroppo l'America non dimostra alcuna comprensione di questa situazione. Fin tanto che gli Stati Uniti vedono nella Cina la loro prima linea di difesa un rapporto amichevole tra il Giappone e l'America rimarrà sempre un sogno ». A questo proposito Matsuoka -ha respinto la insinuazione che le Potenze del Patto tripartito abbia-, no un programma di illimitate conquiste. Alle tre Potenze interessa soltanto creare un mondo più giusto e più legittimo. Per la pace mondiale sarebbe più utile se. il popolo americano assumesse un altro atteggiamento e non volesse con grettezza di intenti e con spirito di crociata, peggiorare ancora di più la situazione internazionale di per se stessa già critica. Proseguendo nelle sue dichiarazioni, il Ministro degli Esteri ha definito l'intenzione degli Stati Uniti di considerare anche l'Australia e la Nuova Zelanda come la loro linea avanzata di difesa una deformazione della dottrina di Monroe. I! Giappone deve pretendere dagli Stati Uniti un riesame della loro posizione altrimenti esistono soltanto deboli prospettive di relazioni amichevoli tra le due Potenze. Il Ministro degli Esteri ha concluso dichiarando che il Giappone non mancherà negli impegni che gli derivano dall'articolo tre del Patto tripartito e che qualunque cosa avvenga esso non indietreggerà davanti ai precisi obblighi che ha assunto. La stampa giapponese sottolinea poi anche le dichiarazioni fatte da Matsuoka alla dieta a proposito della mediazione del Giappone nel conflitto tra la Thailandia e l'Indocina e circa i tentativi di terze potenze di ostacolare indirettamente il Giappone. I giornali riferiscono che Mat suoka dopo aver rilevato che la missione giapponese in Asia orientale, è riconosciuta dal Patto tripartito, ha affermato che il Giappone non tollererà interferenze straniere nelle questioni controverse cbe potranno presentarsi nella sfera di azione del Giappone in Asia orientale. II ministro della guerra genera le Tojo rispondendo ad una inter rogazione, ha dichiarato che mal grado la attività svolta da terze potenze a favore di Ciane Kai Scek, il Giappone è ugualmente deciso a raggiungere la propria mèta per quanto concerne la questione cinese. Il Ministro della marina in risposta ad una interrogazione circa i vastissimi armamenti navali degli Stati Uniti, ha dichiarato che, data la critica situazione attuale, la marina non lascia nulla di intentato per fare fronte anche alle peggiori evenienze e che, dato il costo minore che hanno le costruzioni navali in Giappone, egli spe-, ra di poter tener testa agli arma-, menti americani. Numerosi giornali continuando ad occuparsi dell'accettazione della mediazione giapponese, da parte dei governi francese e thailandese rilevano con soddisfazione che il fatto costituisce un successo raggiunto dal Giappone contro le manovre dell'Inghilterra e dell'America che tendono ad ostacolare gli sviluppi della politica giapponese. Sottolineano inoltre la solidarietà asiatica dimostrata dalla Thailandia e dall'Indocina.

Persone citate: Cordell Hull, Hull, Matsuoka, Monroe, Tojo