La nobile figura di Piero Toesca di Castellazzo

La nobile figura di Piero Toesca di Castellazzo Caduto per la Patria La nobile figura di Piero Toesca di Castellazzo Alla testa della sua batteria è valorosamente caduto nel combattimento di Allam El Nibenia il vice-console di S. M. tenente Pier Gioachino Toesca Caldora dei conti di Castellazzo. Col tenente To.?sca il Ministro degli Esteri ha perso uno dei suoi migliori funzionari, che da un anno prestava servizio presso l'Ufficio Stampa del Sottosegretariato di Stato per gli Affari Albanesi. Era nato a Torino il 15 marzo del 1913 e dopo aver compiuto gli studi classici al Liceo D'Azeglio, si era laureato in legge ed in scienze economiche e politiche. Aveva partecipato attivamente alla vita del G.U.F. ed era ufficiale della no stra bella Legione Universitaria principe di Piemonte. Tenente di complemento d'artiglieria, Capo manipolo della Milizia, aveva fatto domanda di volontariato nella a „uerra per la conquista dell'Impe ro e con la colonna del generale Geloso aveva partecipato alle operazioni nel settore somalo conquistandosi per il suo valoroso comportamento una croce dì guerra al valore ed un encomio solenne nel marzo del 1937 con la seguente motivazione: « Ufficiale addetto al comando dì gruppo e subalterno di batteria, ha dimostrato durante tutto il ciclo operativo da Mega ad Adicciò belle qualità di combattente. Con i fanti in pattuglie di collegamento a Mega accanto ai pezzi sotto il fuoco della fucileria nemica a Giabassin ed altre località, ha affrontato con entusiasmo e sfidato coti unimo sereno il pericolo. Attaccata dal nemico la posizione della sua batteria, fra i primi col moschetto e le bombe a mano ha contribuito a trasformare in sanguinoso scacco il tentativo avversario. Ha confermato poi in successive azioni, il suo valore. — Giabassin, H ottobre - Irgalem 6 dicembre 1935 ». Entrato nella carriera diplomatica il dr. Toesca di Castellazzo era universalmente amato e stimato dai superiori e dai pari grado. Allo scoppio dell'attuale guerra, richiamato alle armi, aveva chiesto ed ottenuto di essere inviato in Africa a combattere in primissima linea. Egli comandava una batteria anticarro ed è caduto da eroe vicino al generale Maletti, unendo così il suo destino eroico a quello del suo generale in un sublime impeto di amor patrio. Il camerata Toesca, che già quale segretario dell'Ufficio stampa del Sottosegretariato per gli Affari Albanesi si era fatto amare ed apprezzare nella famiglia dei giornalisti, lascia un vuoto che solo il suo esempio glorioso può colmare. Alla famiglia e particolarmente al padre avv. Carlo, noto professionista della nostra città, giungano, con le più vive condoglianze, i sensi della partecipazione de La Stampa al suo dolore. La nobile figura di Piero Toesca di Castellazzo Caduto per la Patria La nobile figura di Piero Toesca di Castellazzo Alla testa della sua batteria è valorosamente caduto nel combattimento di Allam El Nibenia il vice-console di S. M. tenente Pier Gioachino Toesca Caldora dei conti di Castellazzo. Col tenente To.?sca il Ministro degli Esteri ha perso uno dei suoi migliori funzionari, che da un anno prestava servizio presso l'Ufficio Stampa del Sottosegretariato di Stato per gli Affari Albanesi. Era nato a Torino il 15 marzo del 1913 e dopo aver compiuto gli studi classici al Liceo D'Azeglio, si era laureato in legge ed in scienze economiche e politiche. Aveva partecipato attivamente alla vita del G.U.F. ed era ufficiale della no stra bella Legione Universitaria principe di Piemonte. Tenente di complemento d'artiglieria, Capo manipolo della Milizia, aveva fatto domanda di volontariato nella a „uerra per la conquista dell'Impe ro e con la colonna del generale Geloso aveva partecipato alle operazioni nel settore somalo conquistandosi per il suo valoroso comportamento una croce dì guerra al valore ed un encomio solenne nel marzo del 1937 con la seguente motivazione: « Ufficiale addetto al comando dì gruppo e subalterno di batteria, ha dimostrato durante tutto il ciclo operativo da Mega ad Adicciò belle qualità di combattente. Con i fanti in pattuglie di collegamento a Mega accanto ai pezzi sotto il fuoco della fucileria nemica a Giabassin ed altre località, ha affrontato con entusiasmo e sfidato coti unimo sereno il pericolo. Attaccata dal nemico la posizione della sua batteria, fra i primi col moschetto e le bombe a mano ha contribuito a trasformare in sanguinoso scacco il tentativo avversario. Ha confermato poi in successive azioni, il suo valore. — Giabassin, H ottobre - Irgalem 6 dicembre 1935 ». Entrato nella carriera diplomatica il dr. Toesca di Castellazzo era universalmente amato e stimato dai superiori e dai pari grado. Allo scoppio dell'attuale guerra, richiamato alle armi, aveva chiesto ed ottenuto di essere inviato in Africa a combattere in primissima linea. Egli comandava una batteria anticarro ed è caduto da eroe vicino al generale Maletti, unendo così il suo destino eroico a quello del suo generale in un sublime impeto di amor patrio. Il camerata Toesca, che già quale segretario dell'Ufficio stampa del Sottosegretariato per gli Affari Albanesi si era fatto amare ed apprezzare nella famiglia dei giornalisti, lascia un vuoto che solo il suo esempio glorioso può colmare. Alla famiglia e particolarmente al padre avv. Carlo, noto professionista della nostra città, giungano, con le più vive condoglianze, i sensi della partecipazione de La Stampa al suo dolore.

Luoghi citati: Africa, Allam El Nibenia, Piemonte, Torino