Piemonte e Milano di fronte per il primato italiano di spada

Piemonte e Milano di fronte per il primato italiano di spada Incontro decisivo per la Coppa Impero Piemonte e Milano di fronte per il primato italiano di spada I taggio per quattro vittorie a zero !e sono stati ripresi proprio per i capelli... e per un assalto nullo! Pensate: vittoria milanese per ot Ito a sette, ed un incontro nullo, [Se nel nostro articolo passato ab- Anche questa volta i nostri pronostici hanno colto nel segno ed i risultati sono scivolati nella normalità. Veramente la terza giornata non si può definire troppo liscia: basta dare uno sguardo ai risultati di Milano e salta subito agli occhi il brutto quarto di ora, passato dai milanesi. Infatti t veneziani si erano portati in van- e e e à a e i e l o i biamo scritto che chi fosse andato ad assistere all'incontro « ne avrebbe viste delle belle », non intendevamo certo rferirci alle facce degli spadisti milanesi, e spe e«cntfpImpcialmente a metà incontro! In de-ifinitiva anche questa volta, come ll'anno scorso, hanno acciuffata la vittoria per quel famoso « pelo », ponendo così la propria candidatura per il primato. A Bari i piemontesi hanno vinto facilmente, ed i romani, a Bologna, l'hanno spuntata contro gli animosi emiliani. A digiuno di punti sono rimaste le squadre di Trieste e di Napoli, rotolante ed ormai stabilizzate agli ultimi posti. * * Padova, Roma e Torino vedranno, domenica prossima, calare il sipario sulla Coppa Impero. A Padova gli amareggiati e — diciamolo pure — sfortunati veneziani, faranno un sol boccone degli emiliani e dei genovesit i quali si batteranno per la conquista in classifica di poltrone meno scomode. A Roma — con un po' di fatica — i locali si affermeranno su Bari e Trieste: il precedente commento sugli incontri patavini valga anche per questi. A Torino ci sarà invece la battaglia grossa: la battaglia per la quale è in pa-[lio, oltre alla Coppa Impero, il campionato italiano di spada a squadre. Tutti gli altri incontri impallidiscono, scompaiono di fronte all'urto delle maggiori rivali. I milanesi verranno « ferrati », e nella formazione più forte liiiitiiiiiiiitfiiiiiHilllHillilllllllllillllillllllrllllMllllii e vedremo certamente almeno tre « prima categoria » fra i quattro componenti la squadra. Essi hanno dalla loro la tradizione, il titolo conquistato l'anno scorso, la forza e l'orgoglio di essere i rappresentanti della inesauribile fucina dei migliori spadisti italiani I piemontesi hanno una voglia matta di vincere, di abbattere, per una volta almeno, la fama di superiorità, non certo rubata, degli avversari. Ed i vercellesi anche una vecchia tradizione mai spenta, ma oggi vivificata dall'apporto di gióvani elementi desiderosi di salire più in alto. Infatti Cantone e Francese certo vorranno lustrare 1 vecchi ori della Pro Vercelli. II torinese Picchi, pensiamo, sarà anche della partita, e non vorrà esser da meno dei due compagni, anche se la sua categoria — se non il suo spirito — è di un gradino inferiore. Passarello, l'obbligatorio « terza categoria », crediamo che ormai anche-se non fosse obbligatorio per regolamento, sarebbe necessario lo stesso per i successi ottenuti. E ben fortunato sarà il Piemonte se l'anno venturo troverà un altro « terza categoria » che lo rimpiazzi degnamente, giacché è certo che Passarello... passerà in 2.a categoria (ed il suo nome stesso è di buon auspicio!). Non dimentichiamo Corvo, che ignoriamo se sarà in campo contro Milano: in tutti i modi molto anche a lui si deve del bril lante comportamento della squadra in questo torneo. Domenica prossima, dunque, a Torino la lotta sarà aspra, e la posta la più alta. Il pronostico della carta vede leggermente favoriti i milanesi: quello del cuore — parliamo del nostro — pende tutto per i-piemontesi... E così sia! (Scusate: dimenticavamo che in lizza, a Torino, ci sarà anche i] [Napoli. Ma è tanto, tanto piccolo, ed i bravi napoletani lo sanno e cercheranno di rimpicciolirsi an cora, per passare inosservati. Dia mo loro — e di cuore — tanti au guri per l'anno venturo). Aldo Masciotta Piemonte e Milano di fronte per il primato italiano di spada Incontro decisivo per la Coppa Impero Piemonte e Milano di fronte per il primato italiano di spada I taggio per quattro vittorie a zero !e sono stati ripresi proprio per i capelli... e per un assalto nullo! Pensate: vittoria milanese per ot Ito a sette, ed un incontro nullo, [Se nel nostro articolo passato ab- Anche questa volta i nostri pronostici hanno colto nel segno ed i risultati sono scivolati nella normalità. Veramente la terza giornata non si può definire troppo liscia: basta dare uno sguardo ai risultati di Milano e salta subito agli occhi il brutto quarto di ora, passato dai milanesi. Infatti t veneziani si erano portati in van- e e e à a e i e l o i biamo scritto che chi fosse andato ad assistere all'incontro « ne avrebbe viste delle belle », non intendevamo certo rferirci alle facce degli spadisti milanesi, e spe e«cntfpImpcialmente a metà incontro! In de-ifinitiva anche questa volta, come ll'anno scorso, hanno acciuffata la vittoria per quel famoso « pelo », ponendo così la propria candidatura per il primato. A Bari i piemontesi hanno vinto facilmente, ed i romani, a Bologna, l'hanno spuntata contro gli animosi emiliani. A digiuno di punti sono rimaste le squadre di Trieste e di Napoli, rotolante ed ormai stabilizzate agli ultimi posti. * * Padova, Roma e Torino vedranno, domenica prossima, calare il sipario sulla Coppa Impero. A Padova gli amareggiati e — diciamolo pure — sfortunati veneziani, faranno un sol boccone degli emiliani e dei genovesit i quali si batteranno per la conquista in classifica di poltrone meno scomode. A Roma — con un po' di fatica — i locali si affermeranno su Bari e Trieste: il precedente commento sugli incontri patavini valga anche per questi. A Torino ci sarà invece la battaglia grossa: la battaglia per la quale è in pa-[lio, oltre alla Coppa Impero, il campionato italiano di spada a squadre. Tutti gli altri incontri impallidiscono, scompaiono di fronte all'urto delle maggiori rivali. I milanesi verranno « ferrati », e nella formazione più forte liiiitiiiiiiiitfiiiiiHilllHillilllllllllillllillllllrllllMllllii e vedremo certamente almeno tre « prima categoria » fra i quattro componenti la squadra. Essi hanno dalla loro la tradizione, il titolo conquistato l'anno scorso, la forza e l'orgoglio di essere i rappresentanti della inesauribile fucina dei migliori spadisti italiani I piemontesi hanno una voglia matta di vincere, di abbattere, per una volta almeno, la fama di superiorità, non certo rubata, degli avversari. Ed i vercellesi anche una vecchia tradizione mai spenta, ma oggi vivificata dall'apporto di gióvani elementi desiderosi di salire più in alto. Infatti Cantone e Francese certo vorranno lustrare 1 vecchi ori della Pro Vercelli. II torinese Picchi, pensiamo, sarà anche della partita, e non vorrà esser da meno dei due compagni, anche se la sua categoria — se non il suo spirito — è di un gradino inferiore. Passarello, l'obbligatorio « terza categoria », crediamo che ormai anche-se non fosse obbligatorio per regolamento, sarebbe necessario lo stesso per i successi ottenuti. E ben fortunato sarà il Piemonte se l'anno venturo troverà un altro « terza categoria » che lo rimpiazzi degnamente, giacché è certo che Passarello... passerà in 2.a categoria (ed il suo nome stesso è di buon auspicio!). Non dimentichiamo Corvo, che ignoriamo se sarà in campo contro Milano: in tutti i modi molto anche a lui si deve del bril lante comportamento della squadra in questo torneo. Domenica prossima, dunque, a Torino la lotta sarà aspra, e la posta la più alta. Il pronostico della carta vede leggermente favoriti i milanesi: quello del cuore — parliamo del nostro — pende tutto per i-piemontesi... E così sia! (Scusate: dimenticavamo che in lizza, a Torino, ci sarà anche i] [Napoli. Ma è tanto, tanto piccolo, ed i bravi napoletani lo sanno e cercheranno di rimpicciolirsi an cora, per passare inosservati. Dia mo loro — e di cuore — tanti au guri per l'anno venturo). Aldo Masciotta

Persone citate: Aldo Masciotta, Corvo, Passarello