Le retrovie greche sotto il martellamento di Filippo Pennese

Le retrovie greche sotto il martellamento Le retrovie greche sotto il martellamento (NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE) Roma, 22 gennaio. I nostri reparti aerei hanno sottoposto nella giornata di ieri alcune importanti basi nemiche a ripetuti bombardamenti. Sulle banchine dei porti di Salonicco, Prevesa e Volos, nelle caserme e nei depositi di Salonicco e di Volos, sono concentrati contingenti di truppe e una gran parte dei materiali bellici e di sussistenza pronti per essere inviati al fronte. L'inclemenza del tempo che aveva rallentato l'azione offensiva in grande stile della nostra aviazione, aveva dato la speranza allo stato maggiore ellenico di poter convogliare i rifornimenti di mezzi e di materiali verso le basi di smistamento. Ma la nostra infaticabile ed eroica ricognizione quotidianamente, anche con tempo proibitivo, ha tenuto sotto il suo controllo questi principali centri di importanza bellica del nemico. Perciò anche ieri, come l'altro giorno, è continuato incessante il martellamento degli obiettivi di interesse militare, di Salonicco, Volos, Prevesa e Corfù. Verso mezzogiorno da parte di una nostra formazione di « Alcioni » veniva attaccata Salonicco. La difesa controaerea nemica tentava con un violentissimo fuoco di sbarramento, ben inquadrato, di poter fermare l'impeto aggressivo dei nostri bombardieri, i quali, in. columi, riuscivano a passare attraverso le sbarre di ferro e di fuoco e a sganciare il carico dei loro esplosivi. Caserme, materiali bellici sulle banchine dei porti, qualche batteria antiaerea venivano centrati in pieno con visibili effetti distruttivi. Subito dopo lo scoppio delle bombe divampavano altissimi incendi. Dopo il primo bombardamento altre formazioni di « Alcioni «• si suss3guivano sugli obiettivi di Salonicco compiendo con successo la loro missione. Nel frattempo nostre «Cicogne» raggiungevano Prevesa, nel golfo di Arta, e bombardavano quegli obiettivi militari provocando gravissimi danni. Successivamente anche Corfù veniva, quantunque in condizioni di visibilità sfavorevoli, investita da tonnellate di nostro esplosivo. Anche nel campo tattico l'aviazione azzurra è stata nella gior¬ nata di ieri particolarmente attiva. Oltre cento apparecchi da bombardamento, in stretto collegamento con le nostre forze terrestri, hanno effettuato una numerosa serie di incursioni che è durata per tutta la giornata, bombardando ponti, colonne di truppe in marcia, automezzi e salmerie e baraccamenti. Moltre strade nella zona di Premeti, che è stata la più martellata, sono state interrotte in vari punti e numerosi centri di resistenza sono stati ridotti al silenzio. « Alcioni », « Cicogne » e « Picchiatelli » hanno partecipato a queste azioni con visibile successo. Nonostante la reazione, antiaerea i nostri bombardieri a tuffo hanno bombardato da bassissima quota batterie e mitragliato a volo radente truppe in marcia provocando vuoti e incendiando automezzi. Si apprende anche che nella giornata di ieri nostri aerei, «Spar vierl », « Marsupiali » e « Falchi » partivano in volo p?r una missio ne un po' strana. Non andavano sulle terre nemiche, ma sulle nostre linee per lasciar cadere viveri e munizioni pei nostri eroici soldati che saldamente tengono le loro posizioni. La neve che è caduta nei giorni scorsi ha bloccato alcuni passi, ma presto le strade e i sentieri saranno riaperti. Insieme con ì viveri e con le munizioni i nostri aviatori hanno gettato i sacchi della posta Filippo Pennese Le retrovie greche sotto il martellamento Le retrovie greche sotto il martellamento (NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE) Roma, 22 gennaio. I nostri reparti aerei hanno sottoposto nella giornata di ieri alcune importanti basi nemiche a ripetuti bombardamenti. Sulle banchine dei porti di Salonicco, Prevesa e Volos, nelle caserme e nei depositi di Salonicco e di Volos, sono concentrati contingenti di truppe e una gran parte dei materiali bellici e di sussistenza pronti per essere inviati al fronte. L'inclemenza del tempo che aveva rallentato l'azione offensiva in grande stile della nostra aviazione, aveva dato la speranza allo stato maggiore ellenico di poter convogliare i rifornimenti di mezzi e di materiali verso le basi di smistamento. Ma la nostra infaticabile ed eroica ricognizione quotidianamente, anche con tempo proibitivo, ha tenuto sotto il suo controllo questi principali centri di importanza bellica del nemico. Perciò anche ieri, come l'altro giorno, è continuato incessante il martellamento degli obiettivi di interesse militare, di Salonicco, Volos, Prevesa e Corfù. Verso mezzogiorno da parte di una nostra formazione di « Alcioni » veniva attaccata Salonicco. La difesa controaerea nemica tentava con un violentissimo fuoco di sbarramento, ben inquadrato, di poter fermare l'impeto aggressivo dei nostri bombardieri, i quali, in. columi, riuscivano a passare attraverso le sbarre di ferro e di fuoco e a sganciare il carico dei loro esplosivi. Caserme, materiali bellici sulle banchine dei porti, qualche batteria antiaerea venivano centrati in pieno con visibili effetti distruttivi. Subito dopo lo scoppio delle bombe divampavano altissimi incendi. Dopo il primo bombardamento altre formazioni di « Alcioni «• si suss3guivano sugli obiettivi di Salonicco compiendo con successo la loro missione. Nel frattempo nostre «Cicogne» raggiungevano Prevesa, nel golfo di Arta, e bombardavano quegli obiettivi militari provocando gravissimi danni. Successivamente anche Corfù veniva, quantunque in condizioni di visibilità sfavorevoli, investita da tonnellate di nostro esplosivo. Anche nel campo tattico l'aviazione azzurra è stata nella gior¬ nata di ieri particolarmente attiva. Oltre cento apparecchi da bombardamento, in stretto collegamento con le nostre forze terrestri, hanno effettuato una numerosa serie di incursioni che è durata per tutta la giornata, bombardando ponti, colonne di truppe in marcia, automezzi e salmerie e baraccamenti. Moltre strade nella zona di Premeti, che è stata la più martellata, sono state interrotte in vari punti e numerosi centri di resistenza sono stati ridotti al silenzio. « Alcioni », « Cicogne » e « Picchiatelli » hanno partecipato a queste azioni con visibile successo. Nonostante la reazione, antiaerea i nostri bombardieri a tuffo hanno bombardato da bassissima quota batterie e mitragliato a volo radente truppe in marcia provocando vuoti e incendiando automezzi. Si apprende anche che nella giornata di ieri nostri aerei, «Spar vierl », « Marsupiali » e « Falchi » partivano in volo p?r una missio ne un po' strana. Non andavano sulle terre nemiche, ma sulle nostre linee per lasciar cadere viveri e munizioni pei nostri eroici soldati che saldamente tengono le loro posizioni. La neve che è caduta nei giorni scorsi ha bloccato alcuni passi, ma presto le strade e i sentieri saranno riaperti. Insieme con ì viveri e con le munizioni i nostri aviatori hanno gettato i sacchi della posta Filippo Pennese

Persone citate: Volos

Luoghi citati: Corfù, Prevesa, Roma, Salonicco