Ministri e popolo romeni riaffermano la solidarietà con l'Asse
Ministri e popolo romeni riaffermano la solidarietà con l'Asse Le adunate del movimento legionai io Ministri e popolo romeni riaffermano la solidarietà con l'Asse Bucarest, 20 gennaio. ! Conformemente alle disposizioni emanate dal comandante della Legione e vice-presidente del Consiglio dei ministri Horia Sima a Bucarest, in tutte le altre principali città della Romania si sono svolte ieri le preannunciate adunate di Camicie verdi e di popolo, nelle quali i maggiori esponenti del movimento legionario hanno avu to agio di prospettare alle masse la portata etica e spirituale del nuovo orientamento della politica romena. I gerarchi della Guardia di ferro nelle loro allocuzioni hanno cercato ancora una volta di far constatare alle masse l'ìm mensa portata dei risultati pra ticl e spirituali ottenuti in tutti i campi in Italia é in Germania dal trionfo delle rivoluzioni nazionali e dimostrare al popolo romeno come il risveglio del popolo italiano e di quello tedesco rap- lihcpresenti per il regime legionario un esempio e un incoraggiamento fa proseguire sulla via ad esso-atracciata dalla lungimirante acutezza politica di Cornelio Codreanu. Tutti gli oratori hanno ricordato come Codreanu, fin dal 1936, in un suo memoriale avesse constatato che, nel campo politico, l'Europa era divisa in due mondi avversi. Questa situazione non è mutata oggi, anzi è divenuta più critica in seguito allo scoppio della guerra. L'Inghilterra, come hanno messo in rilievo gli oratori, è riuscita fino a ieri, per mezzo d'intrighi, a derubare tutto il mondo e a sfruttare il lavoro degli altri po poli, valendosi degli aiuti del giudaismo e della massoneria per legare a sè le classi dominanti degli altri popoli. L'Inghilterra non ha perciò nessun diritto di atteg- ccgvtlpgs_ perciò - srafts ^inEs^:\di^ptìnon si è mai interessata del popolo romeno, bensì del petrolio romeno. Essa aveva legato i suoi interessi a quelli del regime dell'ex-re Carol, mai a quelli dei contadini e degli operai romeni. La lotta contro l'Inghilterra è la lotta per la liberazione delle vere forze del lavoro e per il trionfo della giustizia nel mondo. Il movimento legionario, che è esso medesimo l'espressione della forza del popolo romeno, ha preso posto a fianco dei due grandi movimenti di popolo dell'Europa, in Germania e in Italia, legando l'avvenire della Romania a quello di tali popoli. A Brasciov il ministro della propaganda Constant nel suo discorso ha detto fra l'altro che un mondo nuovo e potente si sta innalzando sulle rovine di quello vecchio e già compromesso, e che la guerra attuale costituisce le aspetto militare di una profonda rivoluzione politica e spirituale. La lotta della Germania nazionalsocialista non è più la lotta per Danzica e per il corridoio e neppure la lotta per lo spazio vitale. La lotta dell'Italia fascista non è la lotta per Mplta o Gibilterra, non è la lotta por la conquista dello spazio mediterraneo; la lotta delle Potenze dell'Asse è diventata la lotta dell'Europa, di un'Europa nia, nonché di varie migliaia d; Camicie verdi e di cittadini i qual' non avendo potuto trovar posto nell'aula si sono ammassati sul liberata dall'egemonia di Londra da tutto ciò che era la potenza occulta finanziaria e massonica della capitale dell'Impero britannico. « L'attaccamento alla causa dell'Asse dei ventidue milioni di romeni — ha concluso il ministro — non è dettato da cali-oli diplomatici o politici, noi siamo con l'Asse per la nostra struttura e - di vita , j per la nostra concezione i noi sappiamo che la vittoria del I l'Asse significa la vittoria dei e1 mondo nuovo per il quale sono o t morti migliaia di legionari e per ]il quale soffrono e lavorano tanti -| milioni di uomini ». i i Nella capitale, dato l'immenso e concorso di popolo, le adunate soi no state tenute in tre località dif ! ferenti. -1 La più importante è stata quel- la nella quale ha preso la parola il ministro del lavoro Iasinsky che ha avuto luogo nell'aula magna della locale Facoltà di giurisprudenza, alla presenza delle rappresentanze diplomatiche dell'Italia della Germania, della Spagna e del Giappone, dei rappresentanti del Fascio di Bucarest e del partito nazional-socialista in Romapiazzale prospiciente la facoltà. Il Ministro dopo aver ricordato che è stata l'Italia fascista ad inaugurare un'era nuova contro la democrazia e che è stato il Duce a creare una nuova disciplina, una nuova forma di Stato e di vita, ha illustrato la storica lotta che il Fascismo ha sostenuto con tro tutte le forze massoniche e giudaiche colpendole in pieno per il bene del popolo italiano e della Europa intera. « La nazione italiana e lo Stato fascista — ha detto Iasinski —- si innalzano perciò di anno in anno in pace o in ----_„ ,. -.. , fW^Stlv!>, ael valorl utuuvl *• L'oratore si è scagliato quindi contro l'accaparramento di ricchezze e di territori fatto dall'Inghilterra contro la politica schiavista di Londra nei riguardi di tutte le nazioni civili, e ha sottolineato come la responsabilità principale di aver scatenata la guerra sia dell'Inghilterra alle cui spalle stanno ammassate la plutocrazia, la massoneria e il giù daismo. Ricordati i sacrifici e le sofferenze della Guardia di ferro, e l'ideologia del movimento legionario comune a quello del Fascismo e del Nazional-socialismo, il Ministro ha concluso dicendo: « Il generale Antonescu ha realizzato gli accordi con Roma e con Berlino e così il desiderio del capitano Codreanu è stato soddisfatto. Noi fummo e restiamo fedeli al- ì^pa„-r^^,si& si¬ stizia anche per il popolo romeno ». Il discorso del Ministro del lavoro riaffermante la decisa volontà della Romania di rimanere definitivamente a lato delle Potenze dell'Asse, interrotto più volte dagli scroscianti applausi della assemblea, è stato alla fine lungamente ed entusiasticamente acclamato dalle varie migliaia di Camicie verdi e di cittadini i quali hanno anche calorosamente inneggiato al Duce e al Fuhrer mentre il coro legionario dell'Opera di Stato suonava gli inni legionari e « Giovinezza ». L. Armellani Ministri e popolo romeni riaffermano la solidarietà con l'Asse Le adunate del movimento legionai io Ministri e popolo romeni riaffermano la solidarietà con l'Asse Bucarest, 20 gennaio. ! Conformemente alle disposizioni emanate dal comandante della Legione e vice-presidente del Consiglio dei ministri Horia Sima a Bucarest, in tutte le altre principali città della Romania si sono svolte ieri le preannunciate adunate di Camicie verdi e di popolo, nelle quali i maggiori esponenti del movimento legionario hanno avu to agio di prospettare alle masse la portata etica e spirituale del nuovo orientamento della politica romena. I gerarchi della Guardia di ferro nelle loro allocuzioni hanno cercato ancora una volta di far constatare alle masse l'ìm mensa portata dei risultati pra ticl e spirituali ottenuti in tutti i campi in Italia é in Germania dal trionfo delle rivoluzioni nazionali e dimostrare al popolo romeno come il risveglio del popolo italiano e di quello tedesco rap- lihcpresenti per il regime legionario un esempio e un incoraggiamento fa proseguire sulla via ad esso-atracciata dalla lungimirante acutezza politica di Cornelio Codreanu. Tutti gli oratori hanno ricordato come Codreanu, fin dal 1936, in un suo memoriale avesse constatato che, nel campo politico, l'Europa era divisa in due mondi avversi. Questa situazione non è mutata oggi, anzi è divenuta più critica in seguito allo scoppio della guerra. L'Inghilterra, come hanno messo in rilievo gli oratori, è riuscita fino a ieri, per mezzo d'intrighi, a derubare tutto il mondo e a sfruttare il lavoro degli altri po poli, valendosi degli aiuti del giudaismo e della massoneria per legare a sè le classi dominanti degli altri popoli. L'Inghilterra non ha perciò nessun diritto di atteg- ccgvtlpgs_ perciò - srafts ^inEs^:\di^ptìnon si è mai interessata del popolo romeno, bensì del petrolio romeno. Essa aveva legato i suoi interessi a quelli del regime dell'ex-re Carol, mai a quelli dei contadini e degli operai romeni. La lotta contro l'Inghilterra è la lotta per la liberazione delle vere forze del lavoro e per il trionfo della giustizia nel mondo. Il movimento legionario, che è esso medesimo l'espressione della forza del popolo romeno, ha preso posto a fianco dei due grandi movimenti di popolo dell'Europa, in Germania e in Italia, legando l'avvenire della Romania a quello di tali popoli. A Brasciov il ministro della propaganda Constant nel suo discorso ha detto fra l'altro che un mondo nuovo e potente si sta innalzando sulle rovine di quello vecchio e già compromesso, e che la guerra attuale costituisce le aspetto militare di una profonda rivoluzione politica e spirituale. La lotta della Germania nazionalsocialista non è più la lotta per Danzica e per il corridoio e neppure la lotta per lo spazio vitale. La lotta dell'Italia fascista non è la lotta per Mplta o Gibilterra, non è la lotta por la conquista dello spazio mediterraneo; la lotta delle Potenze dell'Asse è diventata la lotta dell'Europa, di un'Europa nia, nonché di varie migliaia d; Camicie verdi e di cittadini i qual' non avendo potuto trovar posto nell'aula si sono ammassati sul liberata dall'egemonia di Londra da tutto ciò che era la potenza occulta finanziaria e massonica della capitale dell'Impero britannico. « L'attaccamento alla causa dell'Asse dei ventidue milioni di romeni — ha concluso il ministro — non è dettato da cali-oli diplomatici o politici, noi siamo con l'Asse per la nostra struttura e - di vita , j per la nostra concezione i noi sappiamo che la vittoria del I l'Asse significa la vittoria dei e1 mondo nuovo per il quale sono o t morti migliaia di legionari e per ]il quale soffrono e lavorano tanti -| milioni di uomini ». i i Nella capitale, dato l'immenso e concorso di popolo, le adunate soi no state tenute in tre località dif ! ferenti. -1 La più importante è stata quel- la nella quale ha preso la parola il ministro del lavoro Iasinsky che ha avuto luogo nell'aula magna della locale Facoltà di giurisprudenza, alla presenza delle rappresentanze diplomatiche dell'Italia della Germania, della Spagna e del Giappone, dei rappresentanti del Fascio di Bucarest e del partito nazional-socialista in Romapiazzale prospiciente la facoltà. Il Ministro dopo aver ricordato che è stata l'Italia fascista ad inaugurare un'era nuova contro la democrazia e che è stato il Duce a creare una nuova disciplina, una nuova forma di Stato e di vita, ha illustrato la storica lotta che il Fascismo ha sostenuto con tro tutte le forze massoniche e giudaiche colpendole in pieno per il bene del popolo italiano e della Europa intera. « La nazione italiana e lo Stato fascista — ha detto Iasinski —- si innalzano perciò di anno in anno in pace o in ----_„ ,. -.. , fW^Stlv!>, ael valorl utuuvl *• L'oratore si è scagliato quindi contro l'accaparramento di ricchezze e di territori fatto dall'Inghilterra contro la politica schiavista di Londra nei riguardi di tutte le nazioni civili, e ha sottolineato come la responsabilità principale di aver scatenata la guerra sia dell'Inghilterra alle cui spalle stanno ammassate la plutocrazia, la massoneria e il giù daismo. Ricordati i sacrifici e le sofferenze della Guardia di ferro, e l'ideologia del movimento legionario comune a quello del Fascismo e del Nazional-socialismo, il Ministro ha concluso dicendo: « Il generale Antonescu ha realizzato gli accordi con Roma e con Berlino e così il desiderio del capitano Codreanu è stato soddisfatto. Noi fummo e restiamo fedeli al- ì^pa„-r^^,si& si¬ stizia anche per il popolo romeno ». Il discorso del Ministro del lavoro riaffermante la decisa volontà della Romania di rimanere definitivamente a lato delle Potenze dell'Asse, interrotto più volte dagli scroscianti applausi della assemblea, è stato alla fine lungamente ed entusiasticamente acclamato dalle varie migliaia di Camicie verdi e di cittadini i quali hanno anche calorosamente inneggiato al Duce e al Fuhrer mentre il coro legionario dell'Opera di Stato suonava gli inni legionari e « Giovinezza ». L. Armellani Ministri e popolo romeni riaffermano la solidarietà con l'Asse Le adunate del movimento legionai io Ministri e popolo romeni riaffermano la solidarietà con l'Asse Bucarest, 20 gennaio. ! Conformemente alle disposizioni emanate dal comandante della Legione e vice-presidente del Consiglio dei ministri Horia Sima a Bucarest, in tutte le altre principali città della Romania si sono svolte ieri le preannunciate adunate di Camicie verdi e di popolo, nelle quali i maggiori esponenti del movimento legionario hanno avu to agio di prospettare alle masse la portata etica e spirituale del nuovo orientamento della politica romena. I gerarchi della Guardia di ferro nelle loro allocuzioni hanno cercato ancora una volta di far constatare alle masse l'ìm mensa portata dei risultati pra ticl e spirituali ottenuti in tutti i campi in Italia é in Germania dal trionfo delle rivoluzioni nazionali e dimostrare al popolo romeno come il risveglio del popolo italiano e di quello tedesco rap- lihcpresenti per il regime legionario un esempio e un incoraggiamento fa proseguire sulla via ad esso-atracciata dalla lungimirante acutezza politica di Cornelio Codreanu. Tutti gli oratori hanno ricordato come Codreanu, fin dal 1936, in un suo memoriale avesse constatato che, nel campo politico, l'Europa era divisa in due mondi avversi. Questa situazione non è mutata oggi, anzi è divenuta più critica in seguito allo scoppio della guerra. L'Inghilterra, come hanno messo in rilievo gli oratori, è riuscita fino a ieri, per mezzo d'intrighi, a derubare tutto il mondo e a sfruttare il lavoro degli altri po poli, valendosi degli aiuti del giudaismo e della massoneria per legare a sè le classi dominanti degli altri popoli. L'Inghilterra non ha perciò nessun diritto di atteg- ccgvtlpgs_ perciò - srafts ^inEs^:\di^ptìnon si è mai interessata del popolo romeno, bensì del petrolio romeno. Essa aveva legato i suoi interessi a quelli del regime dell'ex-re Carol, mai a quelli dei contadini e degli operai romeni. La lotta contro l'Inghilterra è la lotta per la liberazione delle vere forze del lavoro e per il trionfo della giustizia nel mondo. Il movimento legionario, che è esso medesimo l'espressione della forza del popolo romeno, ha preso posto a fianco dei due grandi movimenti di popolo dell'Europa, in Germania e in Italia, legando l'avvenire della Romania a quello di tali popoli. A Brasciov il ministro della propaganda Constant nel suo discorso ha detto fra l'altro che un mondo nuovo e potente si sta innalzando sulle rovine di quello vecchio e già compromesso, e che la guerra attuale costituisce le aspetto militare di una profonda rivoluzione politica e spirituale. La lotta della Germania nazionalsocialista non è più la lotta per Danzica e per il corridoio e neppure la lotta per lo spazio vitale. La lotta dell'Italia fascista non è la lotta per Mplta o Gibilterra, non è la lotta por la conquista dello spazio mediterraneo; la lotta delle Potenze dell'Asse è diventata la lotta dell'Europa, di un'Europa nia, nonché di varie migliaia d; Camicie verdi e di cittadini i qual' non avendo potuto trovar posto nell'aula si sono ammassati sul liberata dall'egemonia di Londra da tutto ciò che era la potenza occulta finanziaria e massonica della capitale dell'Impero britannico. « L'attaccamento alla causa dell'Asse dei ventidue milioni di romeni — ha concluso il ministro — non è dettato da cali-oli diplomatici o politici, noi siamo con l'Asse per la nostra struttura e - di vita , j per la nostra concezione i noi sappiamo che la vittoria del I l'Asse significa la vittoria dei e1 mondo nuovo per il quale sono o t morti migliaia di legionari e per ]il quale soffrono e lavorano tanti -| milioni di uomini ». i i Nella capitale, dato l'immenso e concorso di popolo, le adunate soi no state tenute in tre località dif ! ferenti. -1 La più importante è stata quel- la nella quale ha preso la parola il ministro del lavoro Iasinsky che ha avuto luogo nell'aula magna della locale Facoltà di giurisprudenza, alla presenza delle rappresentanze diplomatiche dell'Italia della Germania, della Spagna e del Giappone, dei rappresentanti del Fascio di Bucarest e del partito nazional-socialista in Romapiazzale prospiciente la facoltà. Il Ministro dopo aver ricordato che è stata l'Italia fascista ad inaugurare un'era nuova contro la democrazia e che è stato il Duce a creare una nuova disciplina, una nuova forma di Stato e di vita, ha illustrato la storica lotta che il Fascismo ha sostenuto con tro tutte le forze massoniche e giudaiche colpendole in pieno per il bene del popolo italiano e della Europa intera. « La nazione italiana e lo Stato fascista — ha detto Iasinski —- si innalzano perciò di anno in anno in pace o in ----_„ ,. -.. , fW^Stlv!>, ael valorl utuuvl *• L'oratore si è scagliato quindi contro l'accaparramento di ricchezze e di territori fatto dall'Inghilterra contro la politica schiavista di Londra nei riguardi di tutte le nazioni civili, e ha sottolineato come la responsabilità principale di aver scatenata la guerra sia dell'Inghilterra alle cui spalle stanno ammassate la plutocrazia, la massoneria e il giù daismo. Ricordati i sacrifici e le sofferenze della Guardia di ferro, e l'ideologia del movimento legionario comune a quello del Fascismo e del Nazional-socialismo, il Ministro ha concluso dicendo: « Il generale Antonescu ha realizzato gli accordi con Roma e con Berlino e così il desiderio del capitano Codreanu è stato soddisfatto. Noi fummo e restiamo fedeli al- ì^pa„-r^^,si& si¬ stizia anche per il popolo romeno ». Il discorso del Ministro del lavoro riaffermante la decisa volontà della Romania di rimanere definitivamente a lato delle Potenze dell'Asse, interrotto più volte dagli scroscianti applausi della assemblea, è stato alla fine lungamente ed entusiasticamente acclamato dalle varie migliaia di Camicie verdi e di cittadini i quali hanno anche calorosamente inneggiato al Duce e al Fuhrer mentre il coro legionario dell'Opera di Stato suonava gli inni legionari e « Giovinezza ». L. Armellani
Persone citate: Antonescu, Constant, Cornelio Codreanu, Duce, Horia Sima
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