La benzina sintetica

La benzina sintetica LA CHIMICA E' UN'ARMA DI GUERRA La benzina sintetica 85 chili di carburante da cento di carbone - La Germania verso una produzione di 5 milioni di tonnellate all'anno ; l i a i i e e a e n , o i i i l d i e e l r l e l e, el o n a a a oe o aà o i ni i a di à o e a t- o« Il Dio Cronos — dicono gli in-1 glesi— lavora per l'Inghilterra! ». jeNon sappiamo se questo sia vera-imente il parere di tutti i sudditi i di S. M. Britannica che, da qual-iache mese, vivono una stranissima | serie di stagioni nel corso delle quali il sole — è vero ■— si comporta come sempre, ma dal cielo piovono il ferro e il fuoco delle bombe germaniche, col freddo o col caldo, colle nuvole o col cielo gsereno. Tuttavia i giornali delia iGran Bretagna quando sono a cor-i to di argomenti, cosa che avviene I spessissimo, tirano fuori la vecchia ofrase che. al principio della guer-; ra, compendiava tutte le speranze'di vittoria delle Potenze democra-itiche: "Il tempo lavora per noi! »., Attualmente questa proposizione | semplice — sempre a stare ad ascoltare gli inglesi — dovrebbe!SS^S^liX a£iì'.e» I ranno gli aiuti americani (e, chissà, miaÌ^nC,he^1 «TnJrH^iJS.if'-H1aerSici^roS Mìlite ^■po=de,1il'Ansi» Mi Infine che a scadenzailAsse ed, lntine, che a scadenza |più o meno lunga, l'Italia e la Germania finiranno col trovarsi senza benzina, senza gomma e senza viveri. Quest'ultimo argomento è ancora quello che fa maggior presa sulla massa britannica. Va bene che gli assalti dell'arma aerea germanica sono talmente - «nwtìmii n r,A*A"f I H<1 tilt TI Oli TV! QT1 - Icontinui e potenti da non alimen tare un eccessivo ottimismo nei cuori e nelle menti degli inglesi, anche se costoro sono notoriamente i più testardi uomini del mondo. Tuttavia i giornali britannici pubblicano tabelllne statistiche molto chiare e suggestive .che sarebbero „_ w. i-»„,xroo^tiooim= oo fnooo,.ni£"p.SS » «mffu X£?\,£3S Lffio^ ™™PfX»%elloro punto debole: sono false. Se vogliamo usare un eufemismo, fl^-|remo allora che la matematica è una opinione e quello che in Inghilterra fa attualmente uno più uno eguale due, in Germania fa quattro e magari cinque. «In principio era la vita» Da qualche tempo in qua, l'Inghilterra ha la manìa di fare statistiche, esattamente come una danarosa famiglia che una volta spendeva a piene mani e che improvvisamente si trova costretta a fare dei bilanci, dei preventivi e, cosa più difficile, i conti in tasca agli altri. Naturalmente la scienza statistica non si improvvisa e gli Inglesi, pur facendo esattissimi conti, sbagliano il totale. Sbagliano perchè ragionano con la loro testa e secondo le proprie risorse. Ognuno ricorderà il famoso episodio delle nostre carboniere salpate da Rotterdam e costrette dalla . flotta britannica a gettare le an-core in un porto britannico. Segui una nota di protesta del Governodi Roma e, prima di dare una ri: o e, tial Il io a ve a te al o io, oe: necdi e. u a è esposta, il Forelgn Office chiamò a raccolta tutti gli esperti e i matematici britannici che lavorarono per tre giorni e per tre notti. Co storo afferrarono le statistiche ferroviarie italiane e tedesche, calcolarono quanti vagoni fossero a disposizione delle Potenze dell'Asse, contarono i chilometri di binario da percorrere, il numero delle li nee ferroviarie, stabilirono la ve locità dei treni, il tempo di carico e scarico dei vagoni e conclusero: « Se il Governo di S. M. Britannica impedisce all'Italia di rifornirsi di carbone per mare, la Germania non sarà mai in grado di inviare oltre le Alpi la quantità minima di combustibile necessaria per le industrie, le ferrovie e il riscaldamento. Cosicché Roma sarà costretta ad acquistare 11 carbone In Inghilterra, avrà una sudditanza di più verso di noi, senza contare che 1 minatori saranno molto soddisfatti ». Morale, quando il signor Halifax lesse queste conclusioni senti certamente il suo cuore gonfiarsi di legittima gioia per lo splendido bilancio che voleva dire — secondo lui — una brillantissima vittoria del blocco (taglio di una esportazione germanica), un 11 ■ 11111 1111 < 11111M11111 ■ 111 11 1111 II 11111111111111111111111HI! I magnifico successo in politica estera (nuova sudditanza italiana) ed anche un ottimo avvenl mento di politica interna (lavoro ai minatori disoccupati). E stillò contento e beato la sua risposta sssSe non che i conti risultarono sba- ! agliati su tutta la linea: la Germa-ignia riuscì a mandare in Italia izquantità di carbone superiori adiogni aspettativa. Roma aggiunse i un nuovo capitolo ai conti da re-1asolare con Albione e i minatori .c inglesi rimasero disoccupati. (n Òggi la storia si ripete. In altra occasione pai leremo della gomma e dei viveri, questa volta invece ! occupiamoci dell'argomento nume- aro uno: la benzina, Lord Curzon. nel 1918, dichiarò che «la vittoria navigava sui flu mi di petrolio » e ciò era vero. Ma oggi le cose sono cambiate. Nietzsche scrisse una volta: « In , , , l'azione». Nietzsche * un P°eta- un rivoluzionario, un ^ «à"?SSSS 13- massima dal piano ideale a quel]o reale p ,ft camblo coai: f In principio era la vita ». Con questo voleva dire che una sola è la materia di cui è composto il mondo e che solamente la vita la trasforma in grano e in carbone, In carne e in burro. La faccenda passò nelle mani dei fisici che riuscirono a SCOmporre l'atomo, poi in mano ai .. . . . chimici che dall'osservazione e dall'analisi passarono alla creazione, con tale successo che un giorno poterono affermare che « in ztitadlusnctcvfpateoria è possibile fabbricare qua-;clunque materia». d J£.dTSSSL&rSS^'S^ «irono di stranissimi successi, di uo va sintetiche, di bistecche chimi- lche. di una infinità di stupefacenti .. • .. T) ... , ....i..-.- in |™^^•^iS^fiJSSi?^Li2, vestiti, gli alberi diventarono seta, la sabbia panno per fare i cap- ^^32**^ menti venivano avidamente letti perchè empivano di stupore le masse. Ma la parte più importante delle scoperte rimaneva nascosta. Era stato infatti individuato 11 minerale che maggiormente si presta a lasciarsi trattare e suddividere negli elementi costitutivi e questo minerale è il carbone del quale, in Germania, esistono riserve incalcolabili. Dal carbone nacquero la benzina, la gomma e — indirettamente — anche il burro e i grassi animali. (Questa è una storia che narreremo un'altra volta). C'è in Germania una industria chimica che è senz'altro la più poderosa del mondo, la /. G. Farbcnindustrte. Generalmente si dice «la I. G. » (pronuncia: I.Ghe) e basta, ma queste due lettere dell'al.fabeto denotano laboratori, offici.ne e fabbriche dalle quali esce un Itale complesso di prodotti da sbaIlordile anche un competente Attualmente le maggiori energie aò o , o o : i di questo colosso produttivo sono dedicate alla produzione della benzina e della gomma. A poco a poco, nella produzione della prima, si è arrivati ad ottenere un rendimento che è una decina di volte superiore a quello verificatosi ai primi esperimenti. Cento chili di carbone rendono ottantacinque chili di benzina, che corrispondono proporzionalmente alle qualità di volatilizzazione del prodotto più o meno grasso, a novantacinque e centoelnque litri. Naturalmente bisogna tener conto anche dell'energia necessaria per la trasformazione del minerale in benzina e cioè di circa trecento chili di combustibile bruciato per ogni quintale lavorato, di modo che da, quattro quintali di carbone estrat-|to dalle miniere si ottengono circa cento litri di benzina raffinata che può essere indifferentemente destinata all'aviazione, all'automobilismo e ad altri usi bellici. La percentuale di nafta che si può estrarre è superiore a quella della benzina, ma varia a seconda del tipo del carbone trattato. Stringendo o allentando la maniglia del regolatore chimico, dai forni della /. G. sgorgherà benzina Itili 11 II 1111 II ■ Il M111l 11 II II 11 111 ■ 111111 Ili Il 111M1111 ■ 1 raffinatissima per uso aeronautico o più oleosa per i carri armati pesanti. Le differenti qualità vengono colorate con anilina verde, rosa, azzurra affinchè non sia possibile nessuna confusione. Se oggi andate in Germania, troverete lungo le importanti vie di comunicazlone stradale numerosi dlstributoti affiancati con delle ampolle trasparenti piene di liquidi rosa, azzurri od incolori: passa un autocarro e funziona il distributore numero uno, passa una grossa macchina e funziona quello nume ro due, passa una piccola auto mobile il cui motore debba girare ad altissimo regime ed allora funziona la pompa numero tre. Le riserve crescono La produzione di benzina sintetica ha raggiunto limiti che gli inglesi sono ben lungi dal sospettare. Una recente statistica di un anno di produzione ha dato un indice mensile di 308 mila tonnellate, cioè 3.696.000 tonnellate in un anno. Questo indice è ancora salito sino a testimoniare una produzione mensile di 410 mila tonnellate. Polche è logico dedurre che queste cifre si riferiscono a tempi non immediati ed anche che il Governo del Reich non deve essere del parere che sia utile far conoscere al nemico la propria potenzialità industriale, è lecito supporre che la produzione attuale sia ancora maggiore. Comunque raffermare che attuai-, mente in Germania si producono i circa cinque milioni di tonnellate; di benzina sintetica all'anno non' vuol dire essere ottimisti. Del re- «f» W?" mteSÌ ? T° i,,Funr«! ha dichiarato che, dopo un anno: di guerra, le riserve di carburan-! te del Reich erano superiori al quelle dell'inizio. C'è l'importazione dalla Romania e dalla Russia, ' d'accordo. Ma c'è anche un'altra! colazione: ne. per^do aUua- le per usi di guerra e interni la benzina prodotta dalla I. G. è sufficiente per la Germania mentre tutta la benzina importata viene aggiunta alle già imponenti merve. Non è esatto affermare che , » . i..„;..„ 2&J*J\£!2?! ^,2nrtf » Zn' menle/-^?ah?,„c lAr.™'fcrSS t SSSP.ÌÌSh"^; PJEJPJSJrfJ \^fwS^?°«,,t«mS.ntefw Mtutti ì reparti automobilistici di- visionali funzionano in pieno, chelle colonne di rifornimenti vanno e vengono dalla Germania ai Pirenei e all'estremo nord europeo, che 1 sottomarini navigano in tut- JL^«uran^laP«mpl^Calo , e i i e o i o e , |biamo già sentiti esclamare gioio- Francla il consumo medio di benzina da parte delle forze armate sia stato appena del trenta per cento superiore a quello attuale, eccesso di consumo che. Inoltre, è stato completamente coperto dalle riserve trovate nei territori conquistati, tanto che ancora oggi alcuni corpi d'occupazione usano i contingenti ammassati a suo tempo dal nemico senza dover ricorrere alle riserve nazionali. Per concludere, nel momento attuale le riserve di benzina della Germania sono in aumento. E questa è la dimostrazione pratica di come la matematica sia una opinione, ben inteso la matematica... inglese. Il tempo non lavora per l'Inghilterra, lavora per la Germania e per l'Asse. Probabil mente i giornali britannici — es sendo i più liberi del mondo — hanno l'ordine di scrivere perio dicamente che l'aviazione germanica resterà senza benzina, per ragioni di... politica interna. Ma può anche darsi che gli inglesi siano in buona fede. Non li ab- samente dopo ogni bombardameli to germanico: « Bombardate pure, alla fine resterete senza bombe »? E tutto questo perchè, evidentemente, il loro modo di ragionare non è simile al nostro, perchè non hanno ancora capito cosa volessero dire i fisici e i chimici quando affermarono : « In principio era la vita! ». Felice Bellotti La benzina sintetica LA CHIMICA E' UN'ARMA DI GUERRA La benzina sintetica 85 chili di carburante da cento di carbone - La Germania verso una produzione di 5 milioni di tonnellate all'anno ; l i a i i e e a e n , o i i i l d i e e l r l e l e, el o n a a a oe o aà o i ni i a di à o e a t- o« Il Dio Cronos — dicono gli in-1 glesi— lavora per l'Inghilterra! ». jeNon sappiamo se questo sia vera-imente il parere di tutti i sudditi i di S. M. Britannica che, da qual-iache mese, vivono una stranissima | serie di stagioni nel corso delle quali il sole — è vero ■— si comporta come sempre, ma dal cielo piovono il ferro e il fuoco delle bombe germaniche, col freddo o col caldo, colle nuvole o col cielo gsereno. Tuttavia i giornali delia iGran Bretagna quando sono a cor-i to di argomenti, cosa che avviene I spessissimo, tirano fuori la vecchia ofrase che. al principio della guer-; ra, compendiava tutte le speranze'di vittoria delle Potenze democra-itiche: "Il tempo lavora per noi! »., Attualmente questa proposizione | semplice — sempre a stare ad ascoltare gli inglesi — dovrebbe!SS^S^liX a£iì'.e» I ranno gli aiuti americani (e, chissà, miaÌ^nC,he^1 «TnJrH^iJS.if'-H1aerSici^roS Mìlite ^■po=de,1il'Ansi» Mi Infine che a scadenzailAsse ed, lntine, che a scadenza |più o meno lunga, l'Italia e la Germania finiranno col trovarsi senza benzina, senza gomma e senza viveri. Quest'ultimo argomento è ancora quello che fa maggior presa sulla massa britannica. Va bene che gli assalti dell'arma aerea germanica sono talmente - «nwtìmii n r,A*A"f I H<1 tilt TI Oli TV! QT1 - Icontinui e potenti da non alimen tare un eccessivo ottimismo nei cuori e nelle menti degli inglesi, anche se costoro sono notoriamente i più testardi uomini del mondo. Tuttavia i giornali britannici pubblicano tabelllne statistiche molto chiare e suggestive .che sarebbero „_ w. i-»„,xroo^tiooim= oo fnooo,.ni£"p.SS » «mffu X£?\,£3S Lffio^ ™™PfX»%elloro punto debole: sono false. Se vogliamo usare un eufemismo, fl^-|remo allora che la matematica è una opinione e quello che in Inghilterra fa attualmente uno più uno eguale due, in Germania fa quattro e magari cinque. «In principio era la vita» Da qualche tempo in qua, l'Inghilterra ha la manìa di fare statistiche, esattamente come una danarosa famiglia che una volta spendeva a piene mani e che improvvisamente si trova costretta a fare dei bilanci, dei preventivi e, cosa più difficile, i conti in tasca agli altri. Naturalmente la scienza statistica non si improvvisa e gli Inglesi, pur facendo esattissimi conti, sbagliano il totale. Sbagliano perchè ragionano con la loro testa e secondo le proprie risorse. Ognuno ricorderà il famoso episodio delle nostre carboniere salpate da Rotterdam e costrette dalla . flotta britannica a gettare le an-core in un porto britannico. Segui una nota di protesta del Governodi Roma e, prima di dare una ri: o e, tial Il io a ve a te al o io, oe: necdi e. u a è esposta, il Forelgn Office chiamò a raccolta tutti gli esperti e i matematici britannici che lavorarono per tre giorni e per tre notti. Co storo afferrarono le statistiche ferroviarie italiane e tedesche, calcolarono quanti vagoni fossero a disposizione delle Potenze dell'Asse, contarono i chilometri di binario da percorrere, il numero delle li nee ferroviarie, stabilirono la ve locità dei treni, il tempo di carico e scarico dei vagoni e conclusero: « Se il Governo di S. M. Britannica impedisce all'Italia di rifornirsi di carbone per mare, la Germania non sarà mai in grado di inviare oltre le Alpi la quantità minima di combustibile necessaria per le industrie, le ferrovie e il riscaldamento. Cosicché Roma sarà costretta ad acquistare 11 carbone In Inghilterra, avrà una sudditanza di più verso di noi, senza contare che 1 minatori saranno molto soddisfatti ». Morale, quando il signor Halifax lesse queste conclusioni senti certamente il suo cuore gonfiarsi di legittima gioia per lo splendido bilancio che voleva dire — secondo lui — una brillantissima vittoria del blocco (taglio di una esportazione germanica), un 11 ■ 11111 1111 < 11111M11111 ■ 111 11 1111 II 11111111111111111111111HI! I magnifico successo in politica estera (nuova sudditanza italiana) ed anche un ottimo avvenl mento di politica interna (lavoro ai minatori disoccupati). E stillò contento e beato la sua risposta sssSe non che i conti risultarono sba- ! agliati su tutta la linea: la Germa-ignia riuscì a mandare in Italia izquantità di carbone superiori adiogni aspettativa. Roma aggiunse i un nuovo capitolo ai conti da re-1asolare con Albione e i minatori .c inglesi rimasero disoccupati. (n Òggi la storia si ripete. In altra occasione pai leremo della gomma e dei viveri, questa volta invece ! occupiamoci dell'argomento nume- aro uno: la benzina, Lord Curzon. nel 1918, dichiarò che «la vittoria navigava sui flu mi di petrolio » e ciò era vero. Ma oggi le cose sono cambiate. Nietzsche scrisse una volta: « In , , , l'azione». Nietzsche * un P°eta- un rivoluzionario, un ^ «à"?SSSS 13- massima dal piano ideale a quel]o reale p ,ft camblo coai: f In principio era la vita ». Con questo voleva dire che una sola è la materia di cui è composto il mondo e che solamente la vita la trasforma in grano e in carbone, In carne e in burro. La faccenda passò nelle mani dei fisici che riuscirono a SCOmporre l'atomo, poi in mano ai .. . . . chimici che dall'osservazione e dall'analisi passarono alla creazione, con tale successo che un giorno poterono affermare che « in ztitadlusnctcvfpateoria è possibile fabbricare qua-;clunque materia». d J£.dTSSSL&rSS^'S^ «irono di stranissimi successi, di uo va sintetiche, di bistecche chimi- lche. di una infinità di stupefacenti .. • .. T) ... , ....i..-.- in |™^^•^iS^fiJSSi?^Li2, vestiti, gli alberi diventarono seta, la sabbia panno per fare i cap- ^^32**^ menti venivano avidamente letti perchè empivano di stupore le masse. Ma la parte più importante delle scoperte rimaneva nascosta. Era stato infatti individuato 11 minerale che maggiormente si presta a lasciarsi trattare e suddividere negli elementi costitutivi e questo minerale è il carbone del quale, in Germania, esistono riserve incalcolabili. Dal carbone nacquero la benzina, la gomma e — indirettamente — anche il burro e i grassi animali. (Questa è una storia che narreremo un'altra volta). C'è in Germania una industria chimica che è senz'altro la più poderosa del mondo, la /. G. Farbcnindustrte. Generalmente si dice «la I. G. » (pronuncia: I.Ghe) e basta, ma queste due lettere dell'al.fabeto denotano laboratori, offici.ne e fabbriche dalle quali esce un Itale complesso di prodotti da sbaIlordile anche un competente Attualmente le maggiori energie aò o , o o : i di questo colosso produttivo sono dedicate alla produzione della benzina e della gomma. A poco a poco, nella produzione della prima, si è arrivati ad ottenere un rendimento che è una decina di volte superiore a quello verificatosi ai primi esperimenti. Cento chili di carbone rendono ottantacinque chili di benzina, che corrispondono proporzionalmente alle qualità di volatilizzazione del prodotto più o meno grasso, a novantacinque e centoelnque litri. Naturalmente bisogna tener conto anche dell'energia necessaria per la trasformazione del minerale in benzina e cioè di circa trecento chili di combustibile bruciato per ogni quintale lavorato, di modo che da, quattro quintali di carbone estrat-|to dalle miniere si ottengono circa cento litri di benzina raffinata che può essere indifferentemente destinata all'aviazione, all'automobilismo e ad altri usi bellici. La percentuale di nafta che si può estrarre è superiore a quella della benzina, ma varia a seconda del tipo del carbone trattato. Stringendo o allentando la maniglia del regolatore chimico, dai forni della /. G. sgorgherà benzina Itili 11 II 1111 II ■ Il M111l 11 II II 11 111 ■ 111111 Ili Il 111M1111 ■ 1 raffinatissima per uso aeronautico o più oleosa per i carri armati pesanti. Le differenti qualità vengono colorate con anilina verde, rosa, azzurra affinchè non sia possibile nessuna confusione. Se oggi andate in Germania, troverete lungo le importanti vie di comunicazlone stradale numerosi dlstributoti affiancati con delle ampolle trasparenti piene di liquidi rosa, azzurri od incolori: passa un autocarro e funziona il distributore numero uno, passa una grossa macchina e funziona quello nume ro due, passa una piccola auto mobile il cui motore debba girare ad altissimo regime ed allora funziona la pompa numero tre. Le riserve crescono La produzione di benzina sintetica ha raggiunto limiti che gli inglesi sono ben lungi dal sospettare. Una recente statistica di un anno di produzione ha dato un indice mensile di 308 mila tonnellate, cioè 3.696.000 tonnellate in un anno. Questo indice è ancora salito sino a testimoniare una produzione mensile di 410 mila tonnellate. Polche è logico dedurre che queste cifre si riferiscono a tempi non immediati ed anche che il Governo del Reich non deve essere del parere che sia utile far conoscere al nemico la propria potenzialità industriale, è lecito supporre che la produzione attuale sia ancora maggiore. Comunque raffermare che attuai-, mente in Germania si producono i circa cinque milioni di tonnellate; di benzina sintetica all'anno non' vuol dire essere ottimisti. Del re- «f» W?" mteSÌ ? T° i,,Funr«! ha dichiarato che, dopo un anno: di guerra, le riserve di carburan-! te del Reich erano superiori al quelle dell'inizio. C'è l'importazione dalla Romania e dalla Russia, ' d'accordo. Ma c'è anche un'altra! colazione: ne. per^do aUua- le per usi di guerra e interni la benzina prodotta dalla I. G. è sufficiente per la Germania mentre tutta la benzina importata viene aggiunta alle già imponenti merve. Non è esatto affermare che , » . i..„;..„ 2&J*J\£!2?! ^,2nrtf » Zn' menle/-^?ah?,„c lAr.™'fcrSS t SSSP.ÌÌSh"^; PJEJPJSJrfJ \^fwS^?°«,,t«mS.ntefw Mtutti ì reparti automobilistici di- visionali funzionano in pieno, chelle colonne di rifornimenti vanno e vengono dalla Germania ai Pirenei e all'estremo nord europeo, che 1 sottomarini navigano in tut- JL^«uran^laP«mpl^Calo , e i i e o i o e , |biamo già sentiti esclamare gioio- Francla il consumo medio di benzina da parte delle forze armate sia stato appena del trenta per cento superiore a quello attuale, eccesso di consumo che. Inoltre, è stato completamente coperto dalle riserve trovate nei territori conquistati, tanto che ancora oggi alcuni corpi d'occupazione usano i contingenti ammassati a suo tempo dal nemico senza dover ricorrere alle riserve nazionali. Per concludere, nel momento attuale le riserve di benzina della Germania sono in aumento. E questa è la dimostrazione pratica di come la matematica sia una opinione, ben inteso la matematica... inglese. Il tempo non lavora per l'Inghilterra, lavora per la Germania e per l'Asse. Probabil mente i giornali britannici — es sendo i più liberi del mondo — hanno l'ordine di scrivere perio dicamente che l'aviazione germanica resterà senza benzina, per ragioni di... politica interna. Ma può anche darsi che gli inglesi siano in buona fede. Non li ab- samente dopo ogni bombardameli to germanico: « Bombardate pure, alla fine resterete senza bombe »? E tutto questo perchè, evidentemente, il loro modo di ragionare non è simile al nostro, perchè non hanno ancora capito cosa volessero dire i fisici e i chimici quando affermarono : « In principio era la vita! ». Felice Bellotti La benzina sintetica LA CHIMICA E' UN'ARMA DI GUERRA La benzina sintetica 85 chili di carburante da cento di carbone - La Germania verso una produzione di 5 milioni di tonnellate all'anno ; l i a i i e e a e n , o i i i l d i e e l r l e l e, el o n a a a oe o aà o i ni i a di à o e a t- o« Il Dio Cronos — dicono gli in-1 glesi— lavora per l'Inghilterra! ». jeNon sappiamo se questo sia vera-imente il parere di tutti i sudditi i di S. M. Britannica che, da qual-iache mese, vivono una stranissima | serie di stagioni nel corso delle quali il sole — è vero ■— si comporta come sempre, ma dal cielo piovono il ferro e il fuoco delle bombe germaniche, col freddo o col caldo, colle nuvole o col cielo gsereno. Tuttavia i giornali delia iGran Bretagna quando sono a cor-i to di argomenti, cosa che avviene I spessissimo, tirano fuori la vecchia ofrase che. al principio della guer-; ra, compendiava tutte le speranze'di vittoria delle Potenze democra-itiche: "Il tempo lavora per noi! »., Attualmente questa proposizione | semplice — sempre a stare ad ascoltare gli inglesi — dovrebbe!SS^S^liX a£iì'.e» I ranno gli aiuti americani (e, chissà, miaÌ^nC,he^1 «TnJrH^iJS.if'-H1aerSici^roS Mìlite ^■po=de,1il'Ansi» Mi Infine che a scadenzailAsse ed, lntine, che a scadenza |più o meno lunga, l'Italia e la Germania finiranno col trovarsi senza benzina, senza gomma e senza viveri. Quest'ultimo argomento è ancora quello che fa maggior presa sulla massa britannica. Va bene che gli assalti dell'arma aerea germanica sono talmente - «nwtìmii n r,A*A"f I H<1 tilt TI Oli TV! QT1 - Icontinui e potenti da non alimen tare un eccessivo ottimismo nei cuori e nelle menti degli inglesi, anche se costoro sono notoriamente i più testardi uomini del mondo. Tuttavia i giornali britannici pubblicano tabelllne statistiche molto chiare e suggestive .che sarebbero „_ w. i-»„,xroo^tiooim= oo fnooo,.ni£"p.SS » «mffu X£?\,£3S Lffio^ ™™PfX»%elloro punto debole: sono false. Se vogliamo usare un eufemismo, fl^-|remo allora che la matematica è una opinione e quello che in Inghilterra fa attualmente uno più uno eguale due, in Germania fa quattro e magari cinque. «In principio era la vita» Da qualche tempo in qua, l'Inghilterra ha la manìa di fare statistiche, esattamente come una danarosa famiglia che una volta spendeva a piene mani e che improvvisamente si trova costretta a fare dei bilanci, dei preventivi e, cosa più difficile, i conti in tasca agli altri. Naturalmente la scienza statistica non si improvvisa e gli Inglesi, pur facendo esattissimi conti, sbagliano il totale. Sbagliano perchè ragionano con la loro testa e secondo le proprie risorse. Ognuno ricorderà il famoso episodio delle nostre carboniere salpate da Rotterdam e costrette dalla . flotta britannica a gettare le an-core in un porto britannico. Segui una nota di protesta del Governodi Roma e, prima di dare una ri: o e, tial Il io a ve a te al o io, oe: necdi e. u a è esposta, il Forelgn Office chiamò a raccolta tutti gli esperti e i matematici britannici che lavorarono per tre giorni e per tre notti. Co storo afferrarono le statistiche ferroviarie italiane e tedesche, calcolarono quanti vagoni fossero a disposizione delle Potenze dell'Asse, contarono i chilometri di binario da percorrere, il numero delle li nee ferroviarie, stabilirono la ve locità dei treni, il tempo di carico e scarico dei vagoni e conclusero: « Se il Governo di S. M. Britannica impedisce all'Italia di rifornirsi di carbone per mare, la Germania non sarà mai in grado di inviare oltre le Alpi la quantità minima di combustibile necessaria per le industrie, le ferrovie e il riscaldamento. Cosicché Roma sarà costretta ad acquistare 11 carbone In Inghilterra, avrà una sudditanza di più verso di noi, senza contare che 1 minatori saranno molto soddisfatti ». Morale, quando il signor Halifax lesse queste conclusioni senti certamente il suo cuore gonfiarsi di legittima gioia per lo splendido bilancio che voleva dire — secondo lui — una brillantissima vittoria del blocco (taglio di una esportazione germanica), un 11 ■ 11111 1111 < 11111M11111 ■ 111 11 1111 II 11111111111111111111111HI! I magnifico successo in politica estera (nuova sudditanza italiana) ed anche un ottimo avvenl mento di politica interna (lavoro ai minatori disoccupati). E stillò contento e beato la sua risposta sssSe non che i conti risultarono sba- ! agliati su tutta la linea: la Germa-ignia riuscì a mandare in Italia izquantità di carbone superiori adiogni aspettativa. Roma aggiunse i un nuovo capitolo ai conti da re-1asolare con Albione e i minatori .c inglesi rimasero disoccupati. (n Òggi la storia si ripete. In altra occasione pai leremo della gomma e dei viveri, questa volta invece ! occupiamoci dell'argomento nume- aro uno: la benzina, Lord Curzon. nel 1918, dichiarò che «la vittoria navigava sui flu mi di petrolio » e ciò era vero. Ma oggi le cose sono cambiate. Nietzsche scrisse una volta: « In , , , l'azione». Nietzsche * un P°eta- un rivoluzionario, un ^ «à"?SSSS 13- massima dal piano ideale a quel]o reale p ,ft camblo coai: f In principio era la vita ». Con questo voleva dire che una sola è la materia di cui è composto il mondo e che solamente la vita la trasforma in grano e in carbone, In carne e in burro. La faccenda passò nelle mani dei fisici che riuscirono a SCOmporre l'atomo, poi in mano ai .. . . . chimici che dall'osservazione e dall'analisi passarono alla creazione, con tale successo che un giorno poterono affermare che « in ztitadlusnctcvfpateoria è possibile fabbricare qua-;clunque materia». d J£.dTSSSL&rSS^'S^ «irono di stranissimi successi, di uo va sintetiche, di bistecche chimi- lche. di una infinità di stupefacenti .. • .. T) ... , ....i..-.- in |™^^•^iS^fiJSSi?^Li2, vestiti, gli alberi diventarono seta, la sabbia panno per fare i cap- ^^32**^ menti venivano avidamente letti perchè empivano di stupore le masse. Ma la parte più importante delle scoperte rimaneva nascosta. Era stato infatti individuato 11 minerale che maggiormente si presta a lasciarsi trattare e suddividere negli elementi costitutivi e questo minerale è il carbone del quale, in Germania, esistono riserve incalcolabili. Dal carbone nacquero la benzina, la gomma e — indirettamente — anche il burro e i grassi animali. (Questa è una storia che narreremo un'altra volta). C'è in Germania una industria chimica che è senz'altro la più poderosa del mondo, la /. G. Farbcnindustrte. Generalmente si dice «la I. G. » (pronuncia: I.Ghe) e basta, ma queste due lettere dell'al.fabeto denotano laboratori, offici.ne e fabbriche dalle quali esce un Itale complesso di prodotti da sbaIlordile anche un competente Attualmente le maggiori energie aò o , o o : i di questo colosso produttivo sono dedicate alla produzione della benzina e della gomma. A poco a poco, nella produzione della prima, si è arrivati ad ottenere un rendimento che è una decina di volte superiore a quello verificatosi ai primi esperimenti. Cento chili di carbone rendono ottantacinque chili di benzina, che corrispondono proporzionalmente alle qualità di volatilizzazione del prodotto più o meno grasso, a novantacinque e centoelnque litri. Naturalmente bisogna tener conto anche dell'energia necessaria per la trasformazione del minerale in benzina e cioè di circa trecento chili di combustibile bruciato per ogni quintale lavorato, di modo che da, quattro quintali di carbone estrat-|to dalle miniere si ottengono circa cento litri di benzina raffinata che può essere indifferentemente destinata all'aviazione, all'automobilismo e ad altri usi bellici. La percentuale di nafta che si può estrarre è superiore a quella della benzina, ma varia a seconda del tipo del carbone trattato. Stringendo o allentando la maniglia del regolatore chimico, dai forni della /. G. sgorgherà benzina Itili 11 II 1111 II ■ Il M111l 11 II II 11 111 ■ 111111 Ili Il 111M1111 ■ 1 raffinatissima per uso aeronautico o più oleosa per i carri armati pesanti. Le differenti qualità vengono colorate con anilina verde, rosa, azzurra affinchè non sia possibile nessuna confusione. Se oggi andate in Germania, troverete lungo le importanti vie di comunicazlone stradale numerosi dlstributoti affiancati con delle ampolle trasparenti piene di liquidi rosa, azzurri od incolori: passa un autocarro e funziona il distributore numero uno, passa una grossa macchina e funziona quello nume ro due, passa una piccola auto mobile il cui motore debba girare ad altissimo regime ed allora funziona la pompa numero tre. Le riserve crescono La produzione di benzina sintetica ha raggiunto limiti che gli inglesi sono ben lungi dal sospettare. Una recente statistica di un anno di produzione ha dato un indice mensile di 308 mila tonnellate, cioè 3.696.000 tonnellate in un anno. Questo indice è ancora salito sino a testimoniare una produzione mensile di 410 mila tonnellate. Polche è logico dedurre che queste cifre si riferiscono a tempi non immediati ed anche che il Governo del Reich non deve essere del parere che sia utile far conoscere al nemico la propria potenzialità industriale, è lecito supporre che la produzione attuale sia ancora maggiore. Comunque raffermare che attuai-, mente in Germania si producono i circa cinque milioni di tonnellate; di benzina sintetica all'anno non' vuol dire essere ottimisti. Del re- «f» W?" mteSÌ ? T° i,,Funr«! ha dichiarato che, dopo un anno: di guerra, le riserve di carburan-! te del Reich erano superiori al quelle dell'inizio. C'è l'importazione dalla Romania e dalla Russia, ' d'accordo. Ma c'è anche un'altra! colazione: ne. per^do aUua- le per usi di guerra e interni la benzina prodotta dalla I. G. è sufficiente per la Germania mentre tutta la benzina importata viene aggiunta alle già imponenti merve. Non è esatto affermare che , » . i..„;..„ 2&J*J\£!2?! ^,2nrtf » Zn' menle/-^?ah?,„c lAr.™'fcrSS t SSSP.ÌÌSh"^; PJEJPJSJrfJ \^fwS^?°«,,t«mS.ntefw Mtutti ì reparti automobilistici di- visionali funzionano in pieno, chelle colonne di rifornimenti vanno e vengono dalla Germania ai Pirenei e all'estremo nord europeo, che 1 sottomarini navigano in tut- JL^«uran^laP«mpl^Calo , e i i e o i o e , |biamo già sentiti esclamare gioio- Francla il consumo medio di benzina da parte delle forze armate sia stato appena del trenta per cento superiore a quello attuale, eccesso di consumo che. Inoltre, è stato completamente coperto dalle riserve trovate nei territori conquistati, tanto che ancora oggi alcuni corpi d'occupazione usano i contingenti ammassati a suo tempo dal nemico senza dover ricorrere alle riserve nazionali. Per concludere, nel momento attuale le riserve di benzina della Germania sono in aumento. E questa è la dimostrazione pratica di come la matematica sia una opinione, ben inteso la matematica... inglese. Il tempo non lavora per l'Inghilterra, lavora per la Germania e per l'Asse. Probabil mente i giornali britannici — es sendo i più liberi del mondo — hanno l'ordine di scrivere perio dicamente che l'aviazione germanica resterà senza benzina, per ragioni di... politica interna. Ma può anche darsi che gli inglesi siano in buona fede. Non li ab- samente dopo ogni bombardameli to germanico: « Bombardate pure, alla fine resterete senza bombe »? E tutto questo perchè, evidentemente, il loro modo di ragionare non è simile al nostro, perchè non hanno ancora capito cosa volessero dire i fisici e i chimici quando affermarono : « In principio era la vita! ». Felice Bellotti

Persone citate: Felice Bellotti, Lord Curzon, Morale, Nietzsche