Medaglie al valore concesse sul campo dal Duca d'Aosta
Medaglie al valore concesse sul campo dal Duca d'Aosta Medaglie al valore concesse sul campo dal Duca d'Aosta Addis Abeba, 16 gennaio. Il Duca di Aosta, Comandante Superiore delle Forze Armate dell'A.O.I.. ha concesso'sul campo le seguenti ricompense al Valor Militare: MEDAGLIE DI ARGENTO (a viventi) : Generale dì brigata Muller Giuseppe, della 70° Brigata, coloniale«Comandante di una brigata coloniale, in una situazione particolarmente difficile riusciva, con personale disprezzo del perìcolo, e con la sua serena azione c/ì comando, a mantenere elevato lo spirito delle sue truppe fino alla completa riuscita dell azione ». La Faruk (Somaliland). 17 agosto 1940-XVm. Luogotenente generale Passerone Giovanni, da Casate Monferrato del Comando M.V.&.N., A.OJ.: « Partecipava alle operazioni per la conquista d'.:l Somaliland quale comandante di una colonna costituita da battaglioni della M.V.S.N. e da uni«à coloniali, dando reiterata prora, di capacita di comando, e tras/.ondendo alle proprie truppe spirito guerriero e prò fonda fede. già. pienamente appalesati sui campi di battaglia della Grande Guerra., nelle azioni squadristiche della vigilia e nella cam pagna etiopica. Nonostante le difficoltà di o«ni genere, la quasi impraticabilità del terreno con automezzo, la scarsezza d'acqua e il clima torrido del luogo, riusciva — incurante dei bombardamenti e dei mitragliamenti aerei nemici, ai quali contrapponeva una pronta e vivace reazione — ad occupare vasti territori, e Bulhar, contribuendo efficacemente alla vittoria finale/. Esempio di elette virtù militp,ri ». Somaliland. 3-9-40-XVHI. Tenente Sozzala Ferdinando, di Alessandria, del I Gruppo Motorizzato P.A.I., Banda dell'Amhara: « Comandante di una banda P.A.I. in nove ore di tenace combattimento contro forze superiori avversarie con metodiche azioni successive, improntate al massimo rendimento e sprezzo del pericolo, occupava sette muniti fortini nemici costituenti il fulcro della loro difesa ad oltranza. Successivamente respingeva reiterati tentativi di riconquista da parte dell'avversario e concorreva allo scardinamento di tutta la linea difensiva, catturando ingenti quantità di armi e munizioni. Esempio di combattente, dì comandante sereno e capace ». La Faruk, 17 agosto 1940-XVITI. Caporalmaggiore Erbetta Spirito, da Borgomanero (Novara) della 322» Compagnia speciale Carri M.: « Pilota ardito e valoroso tentava il ricupero del proprio carro sotto il violento bombardamento nemico. Ferito una prima volta, non desisteva. Ferito una seconda volta gravemente all'occhio ed alla testa, agli altri compagni dell'equipaggio che lo soccorrevano raccomandava ancora di tentare il salvataggio del carro, dimostrando profonda dedizione al dovere e alte virtù militari ». Dahrburuk, 11 agosto 40-XVHI. Caporalmaggiore Beltrame Feritolo, da Laudonia (Novara), della 322' Compagnia speciale Carri M.: « Pilota ardimentoso, durante l'attacco di posizioni nemiche veniva colpito, pilotando, all'occhio destro, da schegge di proietto che aveva perforato la corazza del carro. Invitato dal proprio capitano a cedere la condotta del carro ad altro membro dell'equipaggio, non desisteva fino a quando non perdeva le cognizioni visive. Alla fine dell'azione, incurante della ferita e della perdita dell'occhio, si rammaricava soltanto di dovere abbandonare il reparto. Esempio di virtù militari». Argheisa, 5 agosto 1940-XVHI. p Medaglie al valore concesse sul campo dal Duca d'Aosta Medaglie al valore concesse sul campo dal Duca d'Aosta Addis Abeba, 16 gennaio. Il Duca di Aosta, Comandante Superiore delle Forze Armate dell'A.O.I.. ha concesso'sul campo le seguenti ricompense al Valor Militare: MEDAGLIE DI ARGENTO (a viventi) : Generale dì brigata Muller Giuseppe, della 70° Brigata, coloniale«Comandante di una brigata coloniale, in una situazione particolarmente difficile riusciva, con personale disprezzo del perìcolo, e con la sua serena azione c/ì comando, a mantenere elevato lo spirito delle sue truppe fino alla completa riuscita dell azione ». La Faruk (Somaliland). 17 agosto 1940-XVm. Luogotenente generale Passerone Giovanni, da Casate Monferrato del Comando M.V.&.N., A.OJ.: « Partecipava alle operazioni per la conquista d'.:l Somaliland quale comandante di una colonna costituita da battaglioni della M.V.S.N. e da uni«à coloniali, dando reiterata prora, di capacita di comando, e tras/.ondendo alle proprie truppe spirito guerriero e prò fonda fede. già. pienamente appalesati sui campi di battaglia della Grande Guerra., nelle azioni squadristiche della vigilia e nella cam pagna etiopica. Nonostante le difficoltà di o«ni genere, la quasi impraticabilità del terreno con automezzo, la scarsezza d'acqua e il clima torrido del luogo, riusciva — incurante dei bombardamenti e dei mitragliamenti aerei nemici, ai quali contrapponeva una pronta e vivace reazione — ad occupare vasti territori, e Bulhar, contribuendo efficacemente alla vittoria finale/. Esempio di elette virtù militp,ri ». Somaliland. 3-9-40-XVHI. Tenente Sozzala Ferdinando, di Alessandria, del I Gruppo Motorizzato P.A.I., Banda dell'Amhara: « Comandante di una banda P.A.I. in nove ore di tenace combattimento contro forze superiori avversarie con metodiche azioni successive, improntate al massimo rendimento e sprezzo del pericolo, occupava sette muniti fortini nemici costituenti il fulcro della loro difesa ad oltranza. Successivamente respingeva reiterati tentativi di riconquista da parte dell'avversario e concorreva allo scardinamento di tutta la linea difensiva, catturando ingenti quantità di armi e munizioni. Esempio di combattente, dì comandante sereno e capace ». La Faruk, 17 agosto 1940-XVITI. Caporalmaggiore Erbetta Spirito, da Borgomanero (Novara) della 322» Compagnia speciale Carri M.: « Pilota ardito e valoroso tentava il ricupero del proprio carro sotto il violento bombardamento nemico. Ferito una prima volta, non desisteva. Ferito una seconda volta gravemente all'occhio ed alla testa, agli altri compagni dell'equipaggio che lo soccorrevano raccomandava ancora di tentare il salvataggio del carro, dimostrando profonda dedizione al dovere e alte virtù militari ». Dahrburuk, 11 agosto 40-XVHI. Caporalmaggiore Beltrame Feritolo, da Laudonia (Novara), della 322' Compagnia speciale Carri M.: « Pilota ardimentoso, durante l'attacco di posizioni nemiche veniva colpito, pilotando, all'occhio destro, da schegge di proietto che aveva perforato la corazza del carro. Invitato dal proprio capitano a cedere la condotta del carro ad altro membro dell'equipaggio, non desisteva fino a quando non perdeva le cognizioni visive. Alla fine dell'azione, incurante della ferita e della perdita dell'occhio, si rammaricava soltanto di dovere abbandonare il reparto. Esempio di virtù militari». Argheisa, 5 agosto 1940-XVHI. p
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