L'appassionato lettore di «gialli» ha una moglie gelosa

L'appassionato lettore di «gialli» ha una moglie gelosa L'appassionato lettore di «gialli» ha una moglie gelosa I „ 1 11 cavalier Angelo R ha un debole: il «giallo». Non il colore, intendiamoci, il genere. Quel genere di letterali! ra dove per duecento pagine l'autore cerca di far cadere i sospetti su tutti 1 personagci eccetto uno che e il più celestiale e che invece risulta nelle ultime pagine essere l'uccisore della vecchia signora danarosa che amava i fiori. Il cavalier B. non legge che que.-to genere di libri. Figuriamoci, poi ora che il freddo e l'umidità l'hanno confinato a [etto sotto triplici strati di coperte spessissimo! Col naso gocciolante, con le orecchie ronzanti pelle eccessive dosi di chinino, il cavaliere non desiste: un libro giallo dopo l'altro, un delitto spaventoso dopo una morte avvolta nel mistero. — Carolina — grida con quanta potenza gli concedono le arrochite cordo il cavaliere — Carolina. — Eccomi signore. — Va giù dalla giornalaia. restituisci questo libro e portamene un altro consimile. Capito? — Sissignore. Per carità, spiega alla giornalaia lio è per me. Lascia che lo scelca lei. Aspetta che te lo dia lei. nor, prenderne uno a caso. Va bene? — Benissimo. Invece cominciano i guai. Perchè la aignora Anna Maria, legittima con orto del nominato cavaliere è ritorna I ,a in quel momento in casa e si tro itrovrio in ,.,,,-ridoio. nei paracci -dplla ,,amera „ove M .-m-aiiere giace 80tto triplici spessori, e ode perdo ogni ! cosa. Quando Carolina 6 sull'uscio la signora la ferma. l — Lascia, vado io. Tanto ho ancora i il P»tt*. mentre tu dovresti indossarlo, —■ Mi raccomando, signora, il libro , raccomandato tanto. Riso- ; »na ,.h(, 5ja „uello che di< la Ei„,.na. laja. Non sceglietelo voi, prendete quel:io che vi dnrà. lei. | La signora Anna Maria non risponde. Per usare un termine ferroviario ed efficace, seppure niente affatto ricuardevole, diremo che la signora « aedi mula vapore»; perchè voi inguorate. come Ignoravamo noi prima del fatto, .che tra la giornalaia e la moglie del [cavaliere pazzo per i gialli esistono dei rapporti di belligeranza in sordi u guerra è stata dichiarata ieri, ">'i negozio delln giornalaia, ali un|guln (li una via prossima al più lungo | ^«le alberato cittadino. L(, versioni sul latto sono varie; tuti te però concordano nell'epilogo: tre I schiaffi, uri paio di graffi, numeroM i insulti e un vetro rotto. Alt-uni sosten!8'"10 Ha verduriera nei pressi, il dro : chiere e un sicnoro ili bombetta trin'sitante al momento della buferai che |<ia 8tata vrìma a muovere offensiva jia signora accusando l'altra di ac.-et, tare la córte di quel rimbambito (que to ò stiHo il termine preciso che noi riferiamo, per dovere di piTfìKionc, aenzu prèndere posizione), di quel rimhamhita di iììio marito, sicuro ! ili mettere nei libri gialli «celti per il rimbn ni b ito in questione biglietti ni galanti e co.-e del genere; mentre l'altro, la Lrlornalaia, si è difetta ponendo in chiaro rome lei non potesse mica cucciarlo via dal negozio in malo modo il rimliiimbito eh. diamine!; che i bigliettini poi erano segnalibri lasciati da altri clienti della sua «circolante», e che se *u uno c'erano frasi amorose non era colpa sua ma del lettore che l'aveva dimenticato. E comi via. Co-d, in conclusione, la faccenda è finita al Commissariato. Appena guarito il cavalier B. si presenterà al Commissario. Egli è però peggiorato improvvisamente. Anche per un lettore di «gialli ». infatti, è seccante trovarsi di colpo al centro di un aecrovijliato intrico (più o meno complicato e misterioso); si?, pur fenici il rit"—Ì5 cad2 vere. L'appassionato lettore di «gialli» ha una moglie gelosa L'appassionato lettore di «gialli» ha una moglie gelosa I „ 1 11 cavalier Angelo R ha un debole: il «giallo». Non il colore, intendiamoci, il genere. Quel genere di letterali! ra dove per duecento pagine l'autore cerca di far cadere i sospetti su tutti 1 personagci eccetto uno che e il più celestiale e che invece risulta nelle ultime pagine essere l'uccisore della vecchia signora danarosa che amava i fiori. Il cavalier B. non legge che que.-to genere di libri. Figuriamoci, poi ora che il freddo e l'umidità l'hanno confinato a [etto sotto triplici strati di coperte spessissimo! Col naso gocciolante, con le orecchie ronzanti pelle eccessive dosi di chinino, il cavaliere non desiste: un libro giallo dopo l'altro, un delitto spaventoso dopo una morte avvolta nel mistero. — Carolina — grida con quanta potenza gli concedono le arrochite cordo il cavaliere — Carolina. — Eccomi signore. — Va giù dalla giornalaia. restituisci questo libro e portamene un altro consimile. Capito? — Sissignore. Per carità, spiega alla giornalaia lio è per me. Lascia che lo scelca lei. Aspetta che te lo dia lei. nor, prenderne uno a caso. Va bene? — Benissimo. Invece cominciano i guai. Perchè la aignora Anna Maria, legittima con orto del nominato cavaliere è ritorna I ,a in quel momento in casa e si tro itrovrio in ,.,,,-ridoio. nei paracci -dplla ,,amera „ove M .-m-aiiere giace 80tto triplici spessori, e ode perdo ogni ! cosa. Quando Carolina 6 sull'uscio la signora la ferma. l — Lascia, vado io. Tanto ho ancora i il P»tt*. mentre tu dovresti indossarlo, —■ Mi raccomando, signora, il libro , raccomandato tanto. Riso- ; »na ,.h(, 5ja „uello che di< la Ei„,.na. laja. Non sceglietelo voi, prendete quel:io che vi dnrà. lei. | La signora Anna Maria non risponde. Per usare un termine ferroviario ed efficace, seppure niente affatto ricuardevole, diremo che la signora « aedi mula vapore»; perchè voi inguorate. come Ignoravamo noi prima del fatto, .che tra la giornalaia e la moglie del [cavaliere pazzo per i gialli esistono dei rapporti di belligeranza in sordi u guerra è stata dichiarata ieri, ">'i negozio delln giornalaia, ali un|guln (li una via prossima al più lungo | ^«le alberato cittadino. L(, versioni sul latto sono varie; tuti te però concordano nell'epilogo: tre I schiaffi, uri paio di graffi, numeroM i insulti e un vetro rotto. Alt-uni sosten!8'"10 Ha verduriera nei pressi, il dro : chiere e un sicnoro ili bombetta trin'sitante al momento della buferai che |<ia 8tata vrìma a muovere offensiva jia signora accusando l'altra di ac.-et, tare la córte di quel rimbambito (que to ò stiHo il termine preciso che noi riferiamo, per dovere di piTfìKionc, aenzu prèndere posizione), di quel rimhamhita di iììio marito, sicuro ! ili mettere nei libri gialli «celti per il rimbn ni b ito in questione biglietti ni galanti e co.-e del genere; mentre l'altro, la Lrlornalaia, si è difetta ponendo in chiaro rome lei non potesse mica cucciarlo via dal negozio in malo modo il rimliiimbito eh. diamine!; che i bigliettini poi erano segnalibri lasciati da altri clienti della sua «circolante», e che se *u uno c'erano frasi amorose non era colpa sua ma del lettore che l'aveva dimenticato. E comi via. Co-d, in conclusione, la faccenda è finita al Commissariato. Appena guarito il cavalier B. si presenterà al Commissario. Egli è però peggiorato improvvisamente. Anche per un lettore di «gialli ». infatti, è seccante trovarsi di colpo al centro di un aecrovijliato intrico (più o meno complicato e misterioso); si?, pur fenici il rit"—Ì5 cad2 vere.

Persone citate: Anna Maria