Il corso femminile per la vita coloniale

Il corso femminile per la vita coloniale Il corso femminile per la vita coloniale La prima lezione del Cons. naz. Balletti L'intervento del Prefetto e delle autorità L'inaugurazione del Corso di;mperfeziona mento per la preparazio-1 ne dpUa donna alla vita coloniale ha avolo luogo nel pomeriggio di ieri alle 17,30 nel salone della scuoia professionale Clotilde di Savoia ih corso Galileo Ferraris. Il corso è stato organizzato dalla sezione provinciale di Torino dell'Istituto fascista per Africa Italiana d'intesa con la Federazione dei Fasci femminili ed ha avuto un ottimo numero di iscrizioni. Ieri per la inaugurazione, che ha avuto luogo con una lezione del cons. naz. Balletti, ha richiamato nel vasto salone un folto pubblico. Sono internaute tutte le autorità cittadine cor. a capo l'Eccellenza il Prefetto. Erano presenti il comandante del Corpo d'Armata, il Federale, il vice-Podestà Salvatori, il Provveditore agli studi ed altre autorità. Dei Fasci femminili sono intervenute la Fiduciaria, le vice-Fi duciarie e le principali dirigenti. Il prestdmtc della Sezione torinese dell'I.F.A.I. ing. Sartirana face-1va gli onori di casa. |Il Segretario federale ha ordi- nato il saluto al Re ed al Duce, Quindi il cons. naz. Balletti ha pronunziato la prima lezione par-'landò della missione imperiale : della donna fascista in guerra. ITema interessante ed appassiona-;to che il camerata Balletti hatrat tato con vibranti improvvisa-zioni e con elevate parole suscitatrici di altissimi sentimenti di fede fascista. Egli si è detto lieto di essere stato chiamato ad iniziare il corso di perfezionamento della donna alla vita coloniale, corso che nellasua stessa costituzione rivela la serietà e l'ingegno con cui le donne italiane guardano al futuro ed al divenire imperiale del. la Patria per poter essere preparate e degne dei grandi destini che il Duce prepara all'Italia. Questa serietà e buona volontà costituiscono un uspetto della poliedrica azione che le donne Italiane sono chiamate a compiere in questo glorioso periodo della storia della Patina. Il camerata Balletti ha tratteggiato in sintesi i motivi per cui l'Italia ha voluto e dovuto procedere alla fondazione di un Impero coloniale per far fronte in ogni periodo ai tentativi, delle potenze plutocratiche di soffocarla tentando con ogni mezzo l'affamamento del popolo italiano. Quando l'ora è scoccata sul quadrante della storia per il grande urto che vedrà il crollo definitivo delle nazioni dernoliberali tutto il popolo italiano e scattato in piedi agli ordini del Duce e procederà sicuro senza conoscere ondeggiamenti verso la mèta finale: la vittoria. In questa marcia un posto di grande responsakuiità è affidato alle donne italiane che col loro sentimento materno sanno e sapranno in qualsiasi momento trarre l'isolrazione per essere sempre idealmente vicino .ai combattenti affrontando quei sacrifici e quei dolori che ogni guerra riserva alle madri ed aue spose dei combattenti con animo e con virtù romani. Le parole del cons. naz. Balletti che ha concluso affermando la rerfpzza eh" la vittoria porterà ad un'era di maggior giustizia tra i popoli, so< no state a lungo applaudite da folto pubblico. Il Federale ha po scia ordinato il saluto al Re ed a; Duce. Il corso femminile per la vita coloniale Il corso femminile per la vita coloniale La prima lezione del Cons. naz. Balletti L'intervento del Prefetto e delle autorità L'inaugurazione del Corso di;mperfeziona mento per la preparazio-1 ne dpUa donna alla vita coloniale ha avolo luogo nel pomeriggio di ieri alle 17,30 nel salone della scuoia professionale Clotilde di Savoia ih corso Galileo Ferraris. Il corso è stato organizzato dalla sezione provinciale di Torino dell'Istituto fascista per Africa Italiana d'intesa con la Federazione dei Fasci femminili ed ha avuto un ottimo numero di iscrizioni. Ieri per la inaugurazione, che ha avuto luogo con una lezione del cons. naz. Balletti, ha richiamato nel vasto salone un folto pubblico. Sono internaute tutte le autorità cittadine cor. a capo l'Eccellenza il Prefetto. Erano presenti il comandante del Corpo d'Armata, il Federale, il vice-Podestà Salvatori, il Provveditore agli studi ed altre autorità. Dei Fasci femminili sono intervenute la Fiduciaria, le vice-Fi duciarie e le principali dirigenti. Il prestdmtc della Sezione torinese dell'I.F.A.I. ing. Sartirana face-1va gli onori di casa. |Il Segretario federale ha ordi- nato il saluto al Re ed al Duce, Quindi il cons. naz. Balletti ha pronunziato la prima lezione par-'landò della missione imperiale : della donna fascista in guerra. ITema interessante ed appassiona-;to che il camerata Balletti hatrat tato con vibranti improvvisa-zioni e con elevate parole suscitatrici di altissimi sentimenti di fede fascista. Egli si è detto lieto di essere stato chiamato ad iniziare il corso di perfezionamento della donna alla vita coloniale, corso che nellasua stessa costituzione rivela la serietà e l'ingegno con cui le donne italiane guardano al futuro ed al divenire imperiale del. la Patria per poter essere preparate e degne dei grandi destini che il Duce prepara all'Italia. Questa serietà e buona volontà costituiscono un uspetto della poliedrica azione che le donne Italiane sono chiamate a compiere in questo glorioso periodo della storia della Patina. Il camerata Balletti ha tratteggiato in sintesi i motivi per cui l'Italia ha voluto e dovuto procedere alla fondazione di un Impero coloniale per far fronte in ogni periodo ai tentativi, delle potenze plutocratiche di soffocarla tentando con ogni mezzo l'affamamento del popolo italiano. Quando l'ora è scoccata sul quadrante della storia per il grande urto che vedrà il crollo definitivo delle nazioni dernoliberali tutto il popolo italiano e scattato in piedi agli ordini del Duce e procederà sicuro senza conoscere ondeggiamenti verso la mèta finale: la vittoria. In questa marcia un posto di grande responsakuiità è affidato alle donne italiane che col loro sentimento materno sanno e sapranno in qualsiasi momento trarre l'isolrazione per essere sempre idealmente vicino .ai combattenti affrontando quei sacrifici e quei dolori che ogni guerra riserva alle madri ed aue spose dei combattenti con animo e con virtù romani. Le parole del cons. naz. Balletti che ha concluso affermando la rerfpzza eh" la vittoria porterà ad un'era di maggior giustizia tra i popoli, so< no state a lungo applaudite da folto pubblico. Il Federale ha po scia ordinato il saluto al Re ed a; Duce.

Persone citate: Balletti, Duce, Salvatori, Sartirana

Luoghi citati: Africa Italiana, Italia, Torino