Un «Cant» salvato da un sommergibile dopo dodici ore di lotta

Un «Cant» salvato da un sommergibile dopo dodici ore di lotta Un «Cant» salvato da un sommergibile dopo dodici ore di lotta (Nostro servizio particolare) Roma, 8 gennaio. Un sommergibile salva un idro «Cant Z. 501»; questo è il succo di un episodio di guerra e della fraternità di armi e di spiriti che unisce la Marina all'Arma aerea. Il sommergibile * T. » è in missione d'agguato nel Mediterraneo centrale da vari giorni. Il mare è tempestoso. Sciabolate di pioggia colpiscono al viso il comandante e le due vedette sotto il tetto della torretta attraverso i portellini. La buriana dura da qualche giorno; e ciò nonostante il nostro « T. » continua nella sua missione. All'alba, contro il soffuso chiarore, viene avvistata una formazione navale avversaria a dieci mila metri circa di distanza. Le navi nemiche navigano a zig-zag. Al nostro comandante, però, dopo l'avvistamento che si era pivscn tato cosi fortunatamente, sfug cosi fortunatamente, sfugge l'occasione di muovere all'attacco. ;Le navi nemiche scompaiono alla vista dietro l'orizzonte. II sommergibile «T. » riemer- ge; all'improvviso, il comandanteavvista dalla torretta un aereoproveniente da est, che per effet-io della rifrazione sembrava vo-lasse basso sull'orizzonte. Dopo breve osservazione gli uomini del sommergibile accertavano che lo aereo non navigava; si trattava di un <; Cant Z. 501 » sballottato dalle onde in mossa. Sorpreso il porno prima da un violento temporale, il nostro velivolo era stato costretto ad ammarare. L'equipaggio dopo lunghe ore di lotta col mare infuriato era ormai stremato di forze. Gli aviatori si erano ormai rassegnati al loro destino, quando apparve la sagoma del nostro sommergibile. Era la salvezza. . Superate le difficoltà dell'avvicinamento all'aereo presentate dalle_ condizioni del mare, l'equi- Pag£10 $*ì « Cant Z- 501 » viene trasbordato bui sommergibile, dove riceve le cure più fraterne dei marinai. L equipaggio dell'aereo salvato e composto da due piloti, da un sottotenente di vascello oseervatore, da un aviere motorista e da un aviere scelto macchinista. Il comandante dell'unità decise inoltre di prendere a rimorchio il velivolo, nonostante i rischi che tale impresa avrebbe presentato, soprattutto per le persistenti cattive condizioni del mare. Con grande fatica i marinai del « T. » riescono ad asclcurare con una cima l'aereo allo scafo. Dopo qualche ora di rimorchio la cima è spezzata dalle violenti ondate; si deve perciò ricominciare l'arduo lavoro per riagguantare l'idro. Quattro marinai, riusciti a raggiungere l'aereo, vi rimangono per svuotarlo dell'acqua che ad ogni ónda imbarca. Ininterrottamente, per ore e ore, quei marinai mantengono l'idro in grado di galleggiare. Ma ancora una volta la cima si spezza: il « Cant Z. 501 > tuttavia viene riagguantato. Dopo dodici ore l'avventura ha termine felicemente nelle acque sicure di una nostra base. Un «Cant» salvato da un sommergibile dopo dodici ore di lotta Un «Cant» salvato da un sommergibile dopo dodici ore di lotta (Nostro servizio particolare) Roma, 8 gennaio. Un sommergibile salva un idro «Cant Z. 501»; questo è il succo di un episodio di guerra e della fraternità di armi e di spiriti che unisce la Marina all'Arma aerea. Il sommergibile * T. » è in missione d'agguato nel Mediterraneo centrale da vari giorni. Il mare è tempestoso. Sciabolate di pioggia colpiscono al viso il comandante e le due vedette sotto il tetto della torretta attraverso i portellini. La buriana dura da qualche giorno; e ciò nonostante il nostro « T. » continua nella sua missione. All'alba, contro il soffuso chiarore, viene avvistata una formazione navale avversaria a dieci mila metri circa di distanza. Le navi nemiche navigano a zig-zag. Al nostro comandante, però, dopo l'avvistamento che si era pivscn tato cosi fortunatamente, sfug cosi fortunatamente, sfugge l'occasione di muovere all'attacco. ;Le navi nemiche scompaiono alla vista dietro l'orizzonte. II sommergibile «T. » riemer- ge; all'improvviso, il comandanteavvista dalla torretta un aereoproveniente da est, che per effet-io della rifrazione sembrava vo-lasse basso sull'orizzonte. Dopo breve osservazione gli uomini del sommergibile accertavano che lo aereo non navigava; si trattava di un <; Cant Z. 501 » sballottato dalle onde in mossa. Sorpreso il porno prima da un violento temporale, il nostro velivolo era stato costretto ad ammarare. L'equipaggio dopo lunghe ore di lotta col mare infuriato era ormai stremato di forze. Gli aviatori si erano ormai rassegnati al loro destino, quando apparve la sagoma del nostro sommergibile. Era la salvezza. . Superate le difficoltà dell'avvicinamento all'aereo presentate dalle_ condizioni del mare, l'equi- Pag£10 $*ì « Cant Z- 501 » viene trasbordato bui sommergibile, dove riceve le cure più fraterne dei marinai. L equipaggio dell'aereo salvato e composto da due piloti, da un sottotenente di vascello oseervatore, da un aviere motorista e da un aviere scelto macchinista. Il comandante dell'unità decise inoltre di prendere a rimorchio il velivolo, nonostante i rischi che tale impresa avrebbe presentato, soprattutto per le persistenti cattive condizioni del mare. Con grande fatica i marinai del « T. » riescono ad asclcurare con una cima l'aereo allo scafo. Dopo qualche ora di rimorchio la cima è spezzata dalle violenti ondate; si deve perciò ricominciare l'arduo lavoro per riagguantare l'idro. Quattro marinai, riusciti a raggiungere l'aereo, vi rimangono per svuotarlo dell'acqua che ad ogni ónda imbarca. Ininterrottamente, per ore e ore, quei marinai mantengono l'idro in grado di galleggiare. Ma ancora una volta la cima si spezza: il « Cant Z. 501 > tuttavia viene riagguantato. Dopo dodici ore l'avventura ha termine felicemente nelle acque sicure di una nostra base.

Persone citate: Cant Z.

Luoghi citati: Roma