La lotta nel Mediterraneo e l'Asse di Giuseppe Piazza

La lotta nel Mediterraneo e l'Asse La lotta nel Mediterraneo e l'Asse La ferma dichiarazione del Consiglio dei Ministri colpisce in pieno i puerili calcoli della grossolana propaganda britannica Berlino, 8 gennaio, idLa deliberazione del Consiglio Iddei Ministri, riaffermante la in- acrollabile decisione del Popolo Ita- riliano di condurre la guerra fino fa.alla sua fine vittoriosa e la nome meno incrollabile fedeltà nelle al-'nMeanze dell'Asse e del Patto tri- te partito, non reca naturalmente al-Id1l'opinione tedesca che il semplice, d! huono, noto e gradito messaggio ; zdell'amicizia, non necessario però, Fe perfettamente pleonastico por quanto riguarda il contenuto con- creto di tali affermazioni, le quali appartengono, per ogni Tedesco,1, dnclla assoluta certezza della più'zpiena corresponsione con l'animo di ogni Italiano, al regno delle co i a e i i o o e i a e se fondamentali delta vita cosi privata come civile, che una volta dette e stabilite fra gli individui come fra le Nazioni, non hanno più bisogno di essere ripetute perche siano considerate permanentemente intese e sottintese. I carri di Duff Cooper L'alto documento, tuttavia, di mina oggi ugualmente il quadi-, della stampa del Reich per quellof™che esso rappresenta e afferma, ■SadnstcndfronKHa rhiara e severa Enfìnni H ri'ii l'infXihtl e la tnf- finfantilita e la gol |—E™mo i„iii ^n-M^ir hriSS cnica e transoceanica — transoi nica di ogni riva dell'oceano, coni ndPtrau^a'i^a. Sg«ffl|Sptlnriesf'^ aitr le forze - !Le a i i a o l . i e i a l a a i , a r — —-- - „ „„,„ - inè oggetto non già di una sola.of-Lfensiva di quella cioè per cui tut-to l e el , o o irF. e o e, ao o ienei a n a di terra, di mare e,ndona delle quali un grande Un- upero come quello britannico dispo-. ne fuori della madrepatria, sono astate concentrate, ma di due, dillquella militare cioè noti soltanto, cbensl anche di quella politico- tpropagandistica, tutti i cui carri sblindati e corazzati di cartone so- sno stati lanciati nientemeno che|Ma raccogliere la messe seminata|rda quelli di acciaio nei campi d A- tfrica. Orbene, se c'era, per chi co- mnosce la fierezza e la statura mo-|lrale del Popolo Italiano, un mezzo sdoppiata lena e "di rinnovellata: pfermezza di propositi nell'animo di mtutto il Popolo Fascista, questo, nmezzo era proprio quello escogi-1 itato dalla mentalità infantile |e(l'aggettivo prescelto dal Consi-; iglio del Ministri è proprio l'unico, ]che calza) dei semplicioni britan ni, 1 quali hanno ancora bisogno di qualche secolo di maturazione spirituale prima di poter essere in grado di valutare senza fatali errori la psicologia e la mentalità del più semplice combattente latino di Porto Bardia. Ciò sente e rileva concorde e compatta l'amica stampa del Reich, nella piena comprensione che la lega al popolo alleato; e ciò essa fa presente nelle sue colonne agli incauti propagandisti politici d'oltre Manica, e oltre oceano rsaGos"Iservando loro, in secondo luogo ejjper soprammercato, come se c'e-ra anche una opportuna e adatta! maniera di dimostrare al mondo!maniera l'indegnità morale, e perciò la *fondamentale, effettiva incapacità del successo militare momenta-lneamente riportato, questa manie-!ra gli inglesi hanno saputo rea- lizzare cercando, come hanno tat- to, di adulterare l'opera delle ar- mi con quella della loro immonda;propaganda, la quale non ha dato| al mondo — non agli Italiani nè;ai Tedeschi, che già la conosceva-!no — nienfaltro che la misura tlella loro levatura politica e della oro morale internazionale. Era!„,i a aitMaoia intatti iicci è evidente — notano infatti i giornali del Reich commentando anche le nuove cialtronerie pronunciate da un Duff Cooper, nonché dal presidente australiano, sempre in sede e in tema di speculazioni fra i rapporti dell'Asse — è evidente che la ispiratrice determinante dì tutte queste basse manovre altro non è se non la co-jscienza pienamente britannica del- ' le alleanze come fenomeno e for-! mazione di puro opportunismo e,di cruda fortuna politica: le al- leanze insomma destinate, dopo' l'istante di sfruttamento, a finirei nell'onta dell'abbandono e del tradimento, dopo aver vissuto per, altro una grama vita nell'ignomi-: |nia della rissa perenne: di che ve-1 di le edificanti e commoventi luciidi quella perfettissima fra tutte lei alleanze che si immortalò nelle s risse settimanali da lavandaie dei | famosi supremi consigli di Londra. e di Parigi che doveva poi finire nel bagno di sangue di Orano, in- termesso il gangsterismo segreto|di un De Gallile, diretto da Lon-| dra, di cui or ora rivela abbastan-, ; za la pubblicazione dell'Action [ Francàise. 1 „ ln»ra rnmunp **a. luna cl illune a tutto questo istruttivo qua 1, dio, anzi specchio di vera coscien'za britannica, ha dato — si nota i a i o , f™?'* «" ■S??J'JS a Berlino — la giusta risposta la deliberazione del Consiglio Italia no alla quale è in definitiva con segnata la prova dell'elevata men talità e capacità di un popolo, le cui virtù morali, civili, politiche e militari, non si possono in questo momento più altamente e significantemente caratterizzare se non nel nome della resistenza di Bar- dia: maturità e capacità ad affrontare e assumere in pieno le responsabilità dei nuovi destini, lotta che esso sta combat- , ..on l'immancabile vittoria, E1' aprirà nel mondo. fe>mazioni la stampa del Reich |—^„ „ no. m,-, iohUHo -nudestini, contrappone, nel più schietto spi- ne e di identificazione di di interessi e di compiti, in in guerra, pace |SSK pn? innaie. cenciaie e ai ii^uainu uggì L tutu , glornall del |eich Eldgg, tificazione6 _ a„a cui affermazi0. ,ne da nuovo incentivo anche il ri u„ della pubblicazione del Mini. tro sjjhmidt, di cui a parte già avemmo occasione di far cenno ai llettori _ della lotta mediterranea come lotta comune delle due Po tenzé dell'Asse. «Il nemico — si scrive in proposito — sempre deve sttpCi.s cne esso non ha da fare in |Mediten.ane0 con una aola delle |rme Potenze deH'Asse, ma con tut te e due con l'Asse insomma, co mune come unità: la coscienza po|litica tedesca, la quale fra l'altro si aspctta da questa guerra la ri : per ja Germania riveste la. lotta i mediterranea condotta in prima lio, nea dall'Italia, e in cui perciò gli 1 interessi italo-tedeschi coincidono |e si identificano nella libertà del--; i'antìeo bacino di Incrocio di tutte o, ]e vie del mondo e tramite natu- rale di unione fra l'Europa e il suo « complemento continentale * africano. Giuseppe Piazza. La lotta nel Mediterraneo e l'Asse La lotta nel Mediterraneo e l'Asse La ferma dichiarazione del Consiglio dei Ministri colpisce in pieno i puerili calcoli della grossolana propaganda britannica Berlino, 8 gennaio, idLa deliberazione del Consiglio Iddei Ministri, riaffermante la in- acrollabile decisione del Popolo Ita- riliano di condurre la guerra fino fa.alla sua fine vittoriosa e la nome meno incrollabile fedeltà nelle al-'nMeanze dell'Asse e del Patto tri- te partito, non reca naturalmente al-Id1l'opinione tedesca che il semplice, d! huono, noto e gradito messaggio ; zdell'amicizia, non necessario però, Fe perfettamente pleonastico por quanto riguarda il contenuto con- creto di tali affermazioni, le quali appartengono, per ogni Tedesco,1, dnclla assoluta certezza della più'zpiena corresponsione con l'animo di ogni Italiano, al regno delle co i a e i i o o e i a e se fondamentali delta vita cosi privata come civile, che una volta dette e stabilite fra gli individui come fra le Nazioni, non hanno più bisogno di essere ripetute perche siano considerate permanentemente intese e sottintese. I carri di Duff Cooper L'alto documento, tuttavia, di mina oggi ugualmente il quadi-, della stampa del Reich per quellof™che esso rappresenta e afferma, ■SadnstcndfronKHa rhiara e severa Enfìnni H ri'ii l'infXihtl e la tnf- finfantilita e la gol |—E™mo i„iii ^n-M^ir hriSS cnica e transoceanica — transoi nica di ogni riva dell'oceano, coni ndPtrau^a'i^a. Sg«ffl|Sptlnriesf'^ aitr le forze - !Le a i i a o l . i e i a l a a i , a r — —-- - „ „„,„ - inè oggetto non già di una sola.of-Lfensiva di quella cioè per cui tut-to l e el , o o irF. e o e, ao o ienei a n a di terra, di mare e,ndona delle quali un grande Un- upero come quello britannico dispo-. ne fuori della madrepatria, sono astate concentrate, ma di due, dillquella militare cioè noti soltanto, cbensl anche di quella politico- tpropagandistica, tutti i cui carri sblindati e corazzati di cartone so- sno stati lanciati nientemeno che|Ma raccogliere la messe seminata|rda quelli di acciaio nei campi d A- tfrica. Orbene, se c'era, per chi co- mnosce la fierezza e la statura mo-|lrale del Popolo Italiano, un mezzo sdoppiata lena e "di rinnovellata: pfermezza di propositi nell'animo di mtutto il Popolo Fascista, questo, nmezzo era proprio quello escogi-1 itato dalla mentalità infantile |e(l'aggettivo prescelto dal Consi-; iglio del Ministri è proprio l'unico, ]che calza) dei semplicioni britan ni, 1 quali hanno ancora bisogno di qualche secolo di maturazione spirituale prima di poter essere in grado di valutare senza fatali errori la psicologia e la mentalità del più semplice combattente latino di Porto Bardia. Ciò sente e rileva concorde e compatta l'amica stampa del Reich, nella piena comprensione che la lega al popolo alleato; e ciò essa fa presente nelle sue colonne agli incauti propagandisti politici d'oltre Manica, e oltre oceano rsaGos"Iservando loro, in secondo luogo ejjper soprammercato, come se c'e-ra anche una opportuna e adatta! maniera di dimostrare al mondo!maniera l'indegnità morale, e perciò la *fondamentale, effettiva incapacità del successo militare momenta-lneamente riportato, questa manie-!ra gli inglesi hanno saputo rea- lizzare cercando, come hanno tat- to, di adulterare l'opera delle ar- mi con quella della loro immonda;propaganda, la quale non ha dato| al mondo — non agli Italiani nè;ai Tedeschi, che già la conosceva-!no — nienfaltro che la misura tlella loro levatura politica e della oro morale internazionale. Era!„,i a aitMaoia intatti iicci è evidente — notano infatti i giornali del Reich commentando anche le nuove cialtronerie pronunciate da un Duff Cooper, nonché dal presidente australiano, sempre in sede e in tema di speculazioni fra i rapporti dell'Asse — è evidente che la ispiratrice determinante dì tutte queste basse manovre altro non è se non la co-jscienza pienamente britannica del- ' le alleanze come fenomeno e for-! mazione di puro opportunismo e,di cruda fortuna politica: le al- leanze insomma destinate, dopo' l'istante di sfruttamento, a finirei nell'onta dell'abbandono e del tradimento, dopo aver vissuto per, altro una grama vita nell'ignomi-: |nia della rissa perenne: di che ve-1 di le edificanti e commoventi luciidi quella perfettissima fra tutte lei alleanze che si immortalò nelle s risse settimanali da lavandaie dei | famosi supremi consigli di Londra. e di Parigi che doveva poi finire nel bagno di sangue di Orano, in- termesso il gangsterismo segreto|di un De Gallile, diretto da Lon-| dra, di cui or ora rivela abbastan-, ; za la pubblicazione dell'Action [ Francàise. 1 „ ln»ra rnmunp **a. luna cl illune a tutto questo istruttivo qua 1, dio, anzi specchio di vera coscien'za britannica, ha dato — si nota i a i o , f™?'* «" ■S??J'JS a Berlino — la giusta risposta la deliberazione del Consiglio Italia no alla quale è in definitiva con segnata la prova dell'elevata men talità e capacità di un popolo, le cui virtù morali, civili, politiche e militari, non si possono in questo momento più altamente e significantemente caratterizzare se non nel nome della resistenza di Bar- dia: maturità e capacità ad affrontare e assumere in pieno le responsabilità dei nuovi destini, lotta che esso sta combat- , ..on l'immancabile vittoria, E1' aprirà nel mondo. fe>mazioni la stampa del Reich |—^„ „ no. m,-, iohUHo -nudestini, contrappone, nel più schietto spi- ne e di identificazione di di interessi e di compiti, in in guerra, pace |SSK pn? innaie. cenciaie e ai ii^uainu uggì L tutu , glornall del |eich Eldgg, tificazione6 _ a„a cui affermazi0. ,ne da nuovo incentivo anche il ri u„ della pubblicazione del Mini. tro sjjhmidt, di cui a parte già avemmo occasione di far cenno ai llettori _ della lotta mediterranea come lotta comune delle due Po tenzé dell'Asse. «Il nemico — si scrive in proposito — sempre deve sttpCi.s cne esso non ha da fare in |Mediten.ane0 con una aola delle |rme Potenze deH'Asse, ma con tut te e due con l'Asse insomma, co mune come unità: la coscienza po|litica tedesca, la quale fra l'altro si aspctta da questa guerra la ri : per ja Germania riveste la. lotta i mediterranea condotta in prima lio, nea dall'Italia, e in cui perciò gli 1 interessi italo-tedeschi coincidono |e si identificano nella libertà del--; i'antìeo bacino di Incrocio di tutte o, ]e vie del mondo e tramite natu- rale di unione fra l'Europa e il suo « complemento continentale * africano. Giuseppe Piazza.

Persone citate: Consi, Duff Cooper, Tedesco

Luoghi citati: Berlino, Europa, Germania, Italia, Londra, Orano, Parigi