La Befana fascista ha recato i suoi doni ai feriti di guerra, ai soldati, ai bimbi

La Befana fascista ha recato i suoi doni ai feriti di guerra, ai soldati, ai bimbi La Befana fascista ha recato i suoi doni ai feriti di guerra, ai soldati, ai bimbi Episodi commoventi e gentili - Il regalo del Duce ai Combattenti ricoverati negli ospedali di Roma - La presenza del Principe, della Principessa di Piemonte e del Segretario del Partito alle varie manifestazioni Roma, 6 gennaio. La tradizione del Regime, che trae suo incitamento dal comandamento del Duce Andare verso :l popolo, ha trovato la sua realizzazione presso i Fasci di Combattimento, i Gruppi rionali, i Comandi federali della G.I.L. e le sedi dopolavoristiche di ogni citta e paese d'Italia, nella « Befana Fascista » di quest'anno XIX. In ogni raduno, premurosamente accòlte dai dirigenti del Partito e dalle dirigenti delle organizzazioni femminili fasciste, folto schiere di figli di combattenti hanno ricevuto, fra vibranti dimostrazioni di riconoscenza all'indirizzo del Duce, i pacchi-dono, riccamente forniti dì indumenti e di cibarie. La « Befana Fascista » ha pure assistito, con ogni benefica larghezza, i bimbi malati ricoverati negli ospedali. Qui le donne fasciste hanno portato ai piccoli degenti — come pure alle famiglie ,„ ÌCiTÌS- bisognose nelle rispettive abitazio-ni — doni e generi di conforto in gran copia. I Comandi federali della G.I.L. hanno poi particolarmente curata l'assistenza ai bambini organizzati dalla. G.I.L., dai sei ai dodici anni, con precedenza ai figli del richiamati. In questo vasto quadro dì assistenza sociale, materiale e morale si è pure conclusa la seconda « Befana del Soldato » che già si era iniziata nel periodo natalizio. In ogni caserma d'Italia, a cura dell'O.N.D. e delle Forze Armate, con la partecipazione delle organizzazioni del Regime, di Enti, ditte, famiglie, privati si sono svolti raduni militari durante i quali sono stati distribuiti i pacchi-dono ai camerati in armi. Le varie manifestazioni sono Principe si è a lungo intrattenuto con i'soldati che £ hanno relt£. state ovunque presenziate dalle .inGerarchie militari e politiche e hanno dato luogo a dimostrazioni di entusiasmo all'indirizzo del Re e Imperatore e del Fondatore dell'Impero. A Roma la « Befana Fascista » sì è svolta presso tutti i Gruppi rionali, presso i Fasci di combattimento e nei comandi della Gii della città, del suburbio e della provincia, nelle sedi dei Ministen, delle Confederazioni, dcll'O.N.D., nelle caserme, nelle scuole, negli istituti e presso le sedi di numerosi enti c fabbriche. Oltre centomila sono stati i pacchi distribuiti al piccoli dell'Urbe, mentre oltre ventimila pacchi-dono sono stati offerti ai camerati del Presidio. II Principe di Piemonte, con squisito senso di cameratismo, ha voluto presenziare alla manifestazione, caratterizzata da vivo entusiasmo, svoltasi alla caserma del 1" Reggimento Granatieri. Il e e a o i a , o o ratamente acclamato. La Principessa di Fiemonte ha assistito, invece, alla consegna dei doni avvenuta nell'ospedale del Buon Pastore. L'augusta Signora si è anche a lungo intrattenuta, durante la consegna, al capezzale dei degenti. Il dono del Duce La distribuzione del dono personale del Duce ai feriti e' agli ammalati di guerra ricoverati ne gli ospedali di Roma, ha avuto inizio all'ospedale militare del Ce lio ed è stata effettuata dall'ec cellenza Russo, Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consi glio, coadiuvato dalla contessa Garosi Martinozzi, dirigente centrale per le organizzazioni femminili del P.N.F., dalla Fiduciaria e dalla vice-fiduciaria provinciale dei Fasci femminili, dalle collaboratrici e ispettrici dei Fasci femminili, fra le quali la signora Federzoni, la signora Pricolo, la signora Presti, ia signora Pascolato, la consorte del Federale e altre signore. L'eccellenza Russo è giunto al Celio verso le ore 11,30, ricevuto dal direttore dell'ospedale e dal Prefetto, e subito ha iniziato, dal primo padiglione di chirurgia, la distribuzione dei doni soffermandosi al capezzale dei degenti e porgendo loro, con il pacco-dono, l'affettuoso saluto del Duce. Man mano che l'eccellenza Russo procedeva nella corsia, 1 valorosi reduci aprivano i pacchi mo strandosi l'un l'altro gli oggetti che essi contenevano ed esprimendo, con acclamazioni entusìa^ stiche, la loro soddisfazione e gratitudine. Ogni pacco conteneva un magnifico orologio da polso, una penna stilografica, sei fazzoletti, sigarette, torrone, caramelle, biscotti e cartoline affrancate Questo per i feriti. Per gii ammalati, in luogo dell'orologio e della penna stilografica, vi era un bellissimo portafogli. I pacchi destinati agli ufficiali contenevano un orologio, una penna stilografica, un fazzoletto di seta recante impresso il testo di uno storico discorso del Duce ed un fazzoletto da collo. II Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ultimata la distribuzione nel primo padiglione, è passato negli altri repartì salutato ovunque da grandi manifestazioni di gratitudine e di affet to all'indirizzo del Duce. Oltre quattrocento doni sono stati cosi consegnati al Celio. Ultimata qui la distribuzione l'eccellenza Russo, sempre eoa' dluvato dalla Fiduciaria provinciale dei Fasci femminili e dalle altre collaboratrici dei Fasci stessi, si è recato all'ospedale del « Littorio », all'ospedale « Sacro Cuore », al « Cesare Battisti », al « Buon Pastore » e al Policlinico, per consegnare di persona il dono del Duce ai feriti e ammalati provenienti da tutti i fronti di guerra. Ovunque l'eccellenza Russo è stato accolto da vive manifestazioni di devozione al Duce; ovunque l'ambito dono ha prodotto commosse dimostrazioni di gratitudine al Fondatore dell'Impero, che ha voluto con il Suo personale dono esprimere al valorosi reduci il proprio alto riconoscimento del dovere da essi compiuto. anfei mDnSentataGgmFcrarifipqddoBmalMlqapndndzdsAnsvUleao Nei Ministeri A varie manifestazioni svoltesi ln altri centri ha pure presenziato il Segretario del Partito, che dal popolo ha ricevuto fervide attestazioni di riconoscenza e di fede all'indirizzo del Duce. Il Segretario del Partito ha dapprima assistito alla «Befana», che ha avuto luogo, in una calda atmosfera, nella caserma La Marmora, ove bersaglieri del 2° hanno ricevuto il tributo della solidarietà fascista. Successivamente ha as sistito alla manifestazione svoltasi al Foro Mussolini, al Governato rato, al Dopolavoro delle Forze Armate, all'Officina cantieri dell'A.T.A.G. e, infine, all'Ospedale del Littorio. Al Dopolavoro delle Forze Armate, prima che avesse inizio la distribuzione del pacchi, ai camerati militari che gremivano totalmente la sala, è stato offerto uno spettacolo d'arte varia, i cui attori si sono cameratescamente prestati. Alla distribuzione effettuata nei Dopolavoro dei vari Ministeri hanno assistito i rispettivi Ministri, i Sottosegretari, 1 Direttori generali ed alti funzionari. Ad altre riunioni sono intervenuti i vice-segretari del P.N.F. Mczzasoma e Gactani, il presidente dell'O.N.D., il Governatore dell'Urbe con 1 vicegovernatori, il Prefetto i vice-comandanti generali della GIL, il Federale e altre autorità e gerarchie. Anche nelle Confederazioni, i raduni sono stati presenziati dai rispettivi presidenti confederali. Merita infine menzione il significativo gesto compiuto dai metropolitani addetti alla viabilità, I quali, per tramite del loro comando, hanno espresso al Raci il desiderio di rinunciare, a favore delle opere assistenziali, ai doni che la Befana offre loro tradizionalmente.

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Roma, Urbe