Impressionanti perdite elleniche

Impressionanti perdite elleniche Impressionanti perdite elleniche / nostri cappellani provvedono alia se= poi tura di migliaia di cadaveri greci XXX, 6 gennaio. L'azione aenea, sviluppatasi in questi ultimi tempi particolarmente nel campo tattico, ha costretto il nemico a delle, amare riflessioni. L'azione, navale, intervenuta sempre in modo tempestivo ed efficace, ha battuto l'organizzazione nemica in uno dei settori più delicati del fronte greco-albanese. Ma i chiaro che la forza risolutrice è costituita dall'esercito. Contro qualsiasi ostacolo il fante <e questa volta comprendiamo nel titolo glorioso tulle le specialità della nostra armata grigio verde) si è sempre battuto da icone. Radio Atene, pur fantasticando ogni tanto di inesistenti vittorie, pure, annunciando fino l'entrata in Tirana di bande armate al servizio della Grecia, non può assolutamente tacere del fante italiano. Ma tace però del numero. Tace ancora, per csempio, che nella zona di Coriza dell'eroismo, ' ' due nostri battaglioni respinsero due loro divisioni e che in molti punti i nostri soldati dovettero combattere contro forze soverchiatiti. Incominciata la stagione invernale e aumentate, le asperità, il nostro Esercito ha moltiplicato il suo valore. Genuina espressione del popolo italiano, esso lia dimostrato la sua volontà pioprio ncl momento pifi acuto della sua azione. Lo Stato Maggiore inglese che presiede alla massa militare greca ha avuto la sua maggiore sorpresa in questo spirito delle nostre truppe. E nr.n è a dire clic ci siamo trovati di fronte a un esercito male attrezzato e mal '/iridato. Tutt'altro. Si hanno molle prove che, se il Governo fascista non interveniva tempestivamente, sarebbe stata provi io l'Inghilterra a muovere la pedina greca per provocare l'incendio ìlclla penisola balcanica. Non si poteva tardare di un giorno; l'esercito greco veniva vieppiù rifornito, infoltito e organizzato. Esso dispone di numerosa ed ottima artiglieria, di armi automatiche, dei'mezzi piti moderni e di un buon equipaggiamento. Sulle cime delle montagne ricoperte di neve si sono viste pattuglie di sciatori in divisa bianca. Lo schieramento greco, naturah mente, continua ad essere alimentato, per quanto è possibile, da coloro che hanno l'assillante bisogno di tcncilo in piedi. Gli aiuti vanno dagli aeroplani ai viveri, dagli uomini alle ?)iH)ii2io)ii. Tutto il materiale umano e tecnico che l'organizzazione inglese contrappone alle nostre forze ha subito però in questi due mesi di guerra un notevole logoramento. Si parla di un rapporto di 1 a k iw nostro vantaggio. Le perdite del nemico sono impressionatiti. Non si va molto lontano dalla verità, dicendo che a guerra finita la Grecia per i folli disegni dei suoi governanti avrà perduto la spina dorsale della sua esistenza: essa rischia tutto l'elemento umano indispensabile alla sua vita. Soltanto i nostri cappel lani hanno assistito alla sepoltura di migliaia di cadaveri greci. Di fronte all'ostinatezza del nemico sta la tenavia del soldato ita liano. Esso vuol farla finita per sempre. In tutti è questa ferma decisione. E lo slancio dei comandanti è pari a quello dei gregari. Nessuna guerra ha avuto una percentuale così alta di ufficiali caduti in confronto dei soldati. I comandanti delle Unità, i comandanti di Reggimento vanno all'assalto con i fanti, prima dei fanti. Rievochiamo gli stupendi episodi di Trizio, di Psaro, di Zacco <s di tanti -altri ufficiali superiori. Pochi giorni fa il comandante di un Reggimento dei Bersaglieri ha compiuto un contrattacco con un pugno di uomini, massacrando a furia di bombe a mano un grosso reparto Jiemico che tentava d'infiltrarsi nella zona limitrofa alla frontiera jugoslava. Ma di quésti luminosi esempi vi ò una continua fioritura. Non è raro apprendere poi che i feriti non ancora completamente ristabiliti ;ic)itri?ic, dietro loro pressanti insistenze ai reparli agganciati al nemico. Ognuno ha l'animo e la chiara coscienza della propria forza e sente giunto il momento di impiegarla. (Stefani) e

Persone citate: Zacco

Luoghi citati: Atene, Grecia, Inghilterra, Tirana