Tokio protesta a Londra per il fermo di otto giapponesi

Tokio protesta a Londra per il fermo di otto giapponesi Tokio protesta a Londra per il fermo di otto giapponesi Tokio, 4 gennaio, iIn seguito ad ulteriori informa-'zìoni ricevute, il Ministero degli Esteri ha deciso di inviare alla Gran Bretagna una protesta contro l'illecita perquisizione da parte di funzionari britannici di otto cittadini giapponesi diretti in Germania. Tali sudditi nipponici viaggiavano in numero di otto a bordo del piroscafo americano Execlivas e furono perquisiti su di esso il 23 dicembre scorso all'arrivo alle Bermude. Ai perquisiti gli inglesi sequestrarono tutto il denaro in valuta estera che possedevano. I giornali si rendono Interpreti del vivissimo risentimento del Giappone per questa sopraffazione inglese. « Si tratta — scrive VAsahi — di un altro gesto offensivo da parte degli inglesi i quali inoltre hanno sequestrato ai nipponici denaro documenti e tutto ciò che apparteneva loro, compresi i passaporti ». Lo stesso giornale informa da Lisbona che un tale gesto sarebbe dovuto ad un piano prestabilito inglese mirante ad eliminare totalmente ogni giapponese dalle rotte che congiungono New York a Lisbona. Il giornale osserva che l'atto commesso a Bermuda dall'autorità inglese costituisce una inaudita infrazione ai diritti di uno Stato neutrale. Fra i sudditi giapponesi fermati sono il nuovo corrispondente dell'Asahi a Berlino e alcuni impiegati di una banca di Yokohama recentemente trasferiti da New York a Berlino.