Le difficoltà della Svizzera per la situazione economica

Le difficoltà della Svizzera per la situazione economica Le difficoltà della Svizzera per la situazione economica ,, " . Lugano, 2 gennaio. (o. 6.) — E pacifico che la situazione eccezionale del momento abbia avuto le sue ripercus Cloni anche in Svizzera. Meno sensibili dal punto di vista militare, malgrado che 1 sacrifici per le spese di mobilitazione e d'armamèiiwO sono stati grandissimi, ma i— conseguenza delle buone con dizióni finanziarie del paese — 'Telativàmente sopportabili, più dure dal punto di vista economico viste le necessità di una Nazione che manca di materie gregge ed ha sempre avuto porta aperta al mercato delle importazioni. Quando la Francia cedette di fronte alla irresistibile forza delle Nazioni dell'Asse, la Svizzera si trovò controllata nelle sue im portazionl ed esportazioni dalle due Potenze amiche di Germania e Italia. Nel contempo, una delegazione inviata a Londra sotto la presidenza dell'on. Keller, vedeva respinta ogni sua proposta dal governo inglese, per l'occasione elevatosi a rigido censore dell'annunciato blocco marittimo. In principio, qualche bastimento che batteva bandiera svizzera, carico di derrate alimentari e specialmente di carbone, riuscì ancora a gettar l'ancora nei porti Italiani ma poi il tutto venne inesorabll mente bloccato. Ventitré navi elvetiche sono attualmente ferme nei porti americani, a Madera e a Lisbona, una sola, la Calando,, che batte la bandiera del Panama, è giunta il 18 dicembre a Savona con un carico di carbone e ripartirà tra poco verso l'America con merce d' esportazione svizzera. Mancanza di materie gregge, scarsità di derrate, insufficienza di carbone e di carburanti liquidi hanno di conseguenza consigliato il razionamento di un certo nu mero di prodotti. Si è cominciato con la benzina, si è continuato con il carbone e le derrate alimentari, altre merci e prodotti hanno successivamente conosciuto i rigori della limitazione di vendita e di spaccio. Particolarmente grave è apparso fin da principio il problema della benzina. Si è cominciato a limitarla a tutti coloro che usavano ogni genere di automezzo per scopi puramente turistici, una seconda ordinanza li ha privati completamente di carburante, una terza è poi una quarta ha messo delle severe restrizioni a tutte le categorie soggette al razionamento. Attualmente si circola pochissimo in Svizzera e non è escluso che nei prossimi mesi il traffico civile delle automobili verrà completamente paralizzato onde concentrare l'impiego delle riserve per le necessità militari. Anche il problema del riscaldamento obbliga la popolazione a seri sacrifici; il prezzo del carbone è salito da fr. 8 al quintale a fr. 16, serie limitazioni sono state decise circa il suo acquisto e il suo impiego. Non si può più riscaldare di not te negli interni delle abitazioni. La temperatura è limitata a un massimo di 18 centigradi. Pane fresco non se ne trova più: la vendita è permessa sola mente dopo 48 ore dalla sua cot tura; pasta, riso, burro sono razionati, ogni consumatore adulto ha diritto a 500 grammi di pasta al mese e a 300 di burro. Recentemente è stato anche ordinato il razionamento dei tessili e delle calzature. Il cittadino svizzero non potrà procurarsi in media più di un vestito all'anno e due paia di scarpe. Questa disposizione ha voluto più che altro combattere il subdolo lavorio degli accaparratori, purtroppo numerosi in Svizzera, e forniti principalmente da figuri di razza ebraica provenienti dall'estero. La situazione economica della Svizzera è indubbiamente delicata e anche preoccupante; lo si dichiara e lo si ripete nelle stesse sfere governative dove si incita la popolazione al sacrificio e al risparmio. In un recente, chiaro discorso, l'on. consigliere federale Stampfli, capo del Dipartimento della Pubblica Economia, ha lanciato un appello al popolo, incitandolo a intensificare la produzione nazionale, soprattutto per eia che concerne le derrate ali mentali. Esiste la necessità di col tivare ogni metro di terra, biso gnerà aumentare il contingente dei lavoratori dei campi. La paro la « autarchia » ignorata per trop jpo tempo in Svizzera fa ora comprendere il suo valore e la sua forza di significato; non si nasconde che il problema del vettovagliamento si è aggravato e potrebbe diventare anche più difficile e che il futuro domanderà al popolo svizzero nuovi sacrifici.

Persone citate: Keller, Madera, Stampfli