La faccenda dei "rumori,, che ha messo a rumore un intero caseggiato

La faccenda dei "rumori,, che ha messo a rumore un intero caseggiato La faccenda dei "rumori,, che ha messo a rumore un intero caseggiato xI» von* dalla Ociicralnicntc le ore della i KOI io ni ilizzate in un solo un maggior parte degli tv-cri vive ci sono n'Urti persone clic, Inveire, ama no in queste ore notturne lavorare < Occuparsi altrimenti. Questo è il cast iti, :imr Caì'1 PQIH'it il ini- l'itolo 1J. I rutlufu libri, meni re A. t'jt(> abita al piati' Inilorr, iì uno degli individui soliti, umiliali, die ì>:i-h;uiii la notte in pobitimi orizzontali! eon palpebre atjbas* »a te. Ora bisogna sa pere inoltre che, ipp'iulo per aver trascorso ore e ori1 •on occhi chiusi, alle prinic luci dell'allia farlo A li apri' e hI dà attorno proprio mentre il algnor Paolo 1'. spegne la luce e ai caccia sotto le nitri. J)a questa divergenza di orari e nato un eonTUtto, conflitto ili cui fì capirà, ancor meglio la violenza, avendo presente che coricandn.-i il traduttore e levandosi il suo vicino ilei piano supcriore, questi si ilti. Ogni mattina, a febbrile attività, la quale — questo e il punto increscioso della faccenda — è tulfaltro che silenziosa. Carlo A., iucca niep e falcona me, prepa ra al Tullia a energici colpi di martello certe ca^sc il cui imballaggio richiede energia e l'orza muscolare notevole. — Smettetela ili piantar chiodi — ha detto un'infinità, di volte il tra d Ut toro —. Sembra che me li cacciate in testa tanto il soffitto è Bottile. .Si tratta, infatti, di una casa dall'ari:!, anemica e gracile nei paraggi ilei primo tratto del Va tentino, colpi rimbombano centuplicati. Un supplizio vero e proprio. l'I traduttore scinte ogni mattina salire i passi spietati e pesanti dello spedizioniere, Il liliale sta porta urlo nell'alloggio di Carlo A. — e cioè sopra il suo capo — le cas«e di ometti fragili da, imballa' re. Il traduttore bì gira fremendo nel letto, maledicendo in diverse lingue vive e balcaniche la sua sorte avversa. Ieri mattina, però, non ha più resi stato. Si è drappepciato di una vestaglia simile ad una gualdrappa per cavalli e così conciato è uscito bu! pianerottolo a, fermare lo spedizioniere. Costui, vedendolo, ha fatto uno scarto di fianco por via della, gualdrappa, ma si è ripreso subito e ha cercato di prosegui re. Il traduttore, però, braccia aperte glielo ha Impedito: — Indietro! — Indietro perchè? — Perchè si. — Ma siete matto voi! — No, ma lo diventerò tra breve a causa vostra —. E cosi dicendo 11 traduttore dà immediatamente Fegni ili essere sulla buona via, per diventarlo veramente, esplodendo in escan ilescenze e cercando di strappare In cassa di oggetti fragili che l'altro por. ta e che è veramente, in fondo, la vera causa dì tutto. Tira o molla la cassetta scivola dalle mani del due contendenti, batte pulla ringhiera vola nel vuoto della tromba delle acale. 11 rumore è davvero Infernale, tan to infernale che, anzi, dura tutt'ora sotto forma di bisticci e ripicchi che i due da quel giorno continuano farsi e che sono sfociati adeeso in una fittissima serie di c epposti » diretti al Commissariato del rione, nei quali è spiegata con precisione di particolari e accuse la « faccenda dei rumori » che ha messo appunto a rumore l'intero caseggiato. I u,i t i-i <■ ni in» ;

Persone citate: Carlo A.