La medaglia d'oro alla memoria degli aviatori Cagna Aramu e Graffer

La medaglia d'oro alla memoria degli aviatori Cagna Aramu e Graffer La medaglia d'oro alla memoria degli aviatori Cagna Aramu e Graffer e r a e e e a a . e Roma, 3 gennaio. Con regi decreti in corso, sono state concesse le seguenti medaglie d'oro al valor militare: Cagna Stefano, da Ormea (Cuneo), generale di Brigata aerea, {illa memoria: « Generale di brigata acrea, due volte atlantico, navigatore audacissimo attraverso i ghiacci del Polo e ?' deserti dell'Africa, ardito fra gli arditi, alla testa dei suoi bombardieri vittoriosi cadeva in combattimento nel cielo del Mediterraneo, mentre piombava ancora una volta con aggressiva irruzione sulla flotta britannica già precedentemente dalla sua azioni", tanto tormentata e gravemente danneggiata. Luminoso esempio di supremo eroismo ». Cielo del Mediterraneo, 1° ago sto tt)!,0-XVIII. Aramu Mario, da Cagliari, colonnello pilota, alla memoria «Colonnello pilota, navigatore fra ì più audaci, atlantico e eroico legionario di Spagna, alla testa del suo stormo scagliato contro il nemica, cui non aveva concesso tregua in tanti giorni di prove supreme, cntfera in combattimento nel cielo marmarico dopo prodigi di valore. Incarnazione mitica di fede e di virtù guerriere ». Cielo della Marmarica, 11 dicembre 19W-XIX. Graffer Giorgio, da Trento, capitano pilota, alla memoria: « Capitano pilota, cacciatore audacissimo, comandante di squadriglia distintasi già in precedenti azioni di guerra, partiva volontariamente in volo, in piena notte, in caccia di velivoli nemici che stavano bombardando una nostra importante città. Avvistato un apparecchio lo attaccava decisamente, persistendo niella lotta fino a che, col proprio apparecchio danneggiato e le armi inutilizzate dal fuoco avversario, deciso a vincere ad ogni costo faceva della sua macchina e del suo corpo l'arma suprema per distruggere il nemico con l'urto. Con disperata volotità, fallito il primo tentativo, ritentava la prova, e mentre il suo apparecchio precipitava al suolo, trovava nel paracadute la salvezza che aveva superbamente disdegnato durante la lotta. Successivamente, nei cicli di Albania, in aspra lotta con t nemici, precipitava in combattimento alla testa della formazione, che, da lui guidata, aveva abbattuto già tre velivoli nemici. Leggendario esempio di virtù guerriere ». Cielo di Albania, 28 novembre mo-xix. dPttvdmaft

Persone citate: Aramu Mario, Cagna Aramu, Cagna Stefano

Luoghi citati: Africa, Albania, Cagliari, Cuneo, Ormea, Roma, Spagna, Trento