FAVOLE

FAVOLE FAVOLE Il cielo e la terra Due urinile si sfidarono a chi per prima raggiungesse il cielo. Poiché dopo lungo volo sembrò impossibile: non clic raggiungerlo, accostarglìsi appena, .stabilirono di battersi a chi primo avesse raggiunto la terra. E precipitarono con tonta velocità ria stramazzare morte sulla cima di un monte. Le stelle e le lucciole Un filo d'erba a un cipresso: « Tu che dalla tua cima conti quei punti luminosi del cielo, dimmi: son essi simili a quelli che mi saltellano intorno nella prima sera ? ». Ma non s'ebbe risposta, che il cipresso, alto com'era, non potè udirlo. La paura Ad un bimbo che tremava per improvvisa quanto vana paura disse un vecchio: «Di che tremi, di nulla ? ». « Proprio di nulla ». rispr.se il bimbo. Allora il vecchio cominciò ad aver paura del bimbo. La fontanina i | ' \ \ « Per dura che tu sia. ti caverò In stesso », disse una goccia d'aerina a una pietra. Questa, indispettita, chiamò un uomo e lo pregò di praticarle un foro coi suoi ordigni proprio là dove picchiava la goccia in modo che, forandola tutta, la goccia potesse entrare ed uscire, giuocata dalla pietra. I libri Fu contesa tra lo scaffale e il leggio per la gran presunzione del primo che si vantava dì reggere gran numero di libri, a differenza del compagno che a stento ne sopportava uno solo. «Amico», gli rispose il leggìo, « la differenza sta in questo: Ch'io ne reggo uno aperto e tu moltissimi chiusi*. Gli amici Paglia e legna furono bruciate ad una sola favilla. La prima arse in un soffio; la seconda prese fuoco con grande lentezza. « Pigrona », disse la paglia, « non vedi com'io m'accendo in un attimo .' ». « Già, ma non riscaldi come me, che impiego lungo tempo a consumarmi ». La fantasia Un giorno per celia la Fantasia si nascose in un monte lontano. Dopo alcuni giorni, annoiata, ritornò feti gli nomini. Ma li trovò tutti morti. L'immagine Sorte non diversa accadde all' immagine, che allontanatasi volontariamente, al ritorno trovò tutti gli uomini muti per sempre. Il sole Un giorno l'ombra volle vendersi l'uomo. Questi accondiscese e si diedero l'appuntamento al mercato a mezzogiorno. Aspetta aspetta, l'ombra non si fece viva e l'uomo se ne tornò a- casa seccato mentre il sole gli rideva sul cupo. Il vento A un' assemblea d' elementi, ima volta il vento arrivò con molto, ritardo; e fu tale la furia colla quale raggiunse il suo posto che tutti gli altri ne furono sbigottiti e dispersi. «Ehi. tu », gli dissero, « un'altra volta fatti sentire in tempo ». « Bene » risjìose il vento, « d'ora innanzi m' unnuncerò fischiando ». Roberto Bartolozzi. I;[1

Persone citate: Paglia, Roberto Bartolozzi