Prigionieri di navi affondate sbarcati in un'isola del Pacifico

Prigionieri di navi affondate sbarcati in un'isola del Pacifico Il ritmo degli eventi nella parola di Adolfo Hitler Verso il compimento della più grande vittoria della storia moderna Berlino, 1 gennaio. L'istante che segna la fine di Un anno solare e il principio di un altro è una divisione del tempo totalmente artificiosa che soltanto per una convenzione legata alla illusione di un effettivo avvicendamento e di un reale giro dei cardini della porta di Giano gli uomini utilizzano per rivolgere un rapido sguardo al cammino compiuto e per trarne auspici a quello da compiere ancora. Questa illu•isionf è talmente oziosa — che si può perciò giustamente, dal punto di vista di una rigorosa razionalizzazione del costume interiore degli uomini moderni, definire passatista — quando veramente non corrisponda ad alcuna suddivisione naturale e obiettiva del ritmo degli eventi cosi d# costituire su di essi soltanto una imposizione arbitraria e perciò intimamente nociva perchè raffreddatrice del loro andamento; ma così non è, e l'illusione può diventare feconda e trasformarsi in una realtà utile e benefica tutte le volte che per essa il convenzionale trapasso del tempo effettivamente corrisponda a una fase compiuta dello sviluppo degli eventi stessi. Le parole e gli atti Allora le manifestazioni di occasione assumono altri aspetti perchè escono dalla finzione ed entrano a far parte dell'ordine reale dell'avvicendamento di cause od effetti in cui nulla è da buttare. A quest'ultima categoria sembrano a prima vista appartenere le due altissime manifestazioni con cui il Fiihrer della Germania nazionalsocialista ha voluto anche quest'anno segnalare al Popolo tedesco in armi il trapasso fra l'anno '40 e il '41 approfittandone per un bre%'e richiamo del recente passato in funzione unicamente di un primo rapido sguardo all'avvenire che è come una presa di possesso degli avvenimenti che si aprono davanti a noi; i due documenti sono il messaggio alla Nazione e l'ordine del giorno alle Forze Armate. Con questa premessa noi abbiamo già definito quello che appare ed è apparso come il primo e più importante carattere dei due documenti hitleriani che l'opinione tedesca ha oggi davanti a sè e in cui ancóra una volta essa vede riflessi nella parola di Colui che essa identifica con la coscienza stessa della Nazione il proprio sentimento e la propria volontà; e questo carattere è quello di segnare alla coscienza nazionale, che l'apprende e comprende con immediata comunicativa, un termine reale e preciso del ritmo degli eventi. Quale sia questo termine dell'avvicendamento della realtà che indubbiamente si svolge e procede se pur sembri essere caratterizzato da soste apparenti, non tocca a noi dire nè si attenta di indicare anche solo approssimativamente a mezzo dei suoi organi di stampa l'opinione tedesca non usa a superare o a forzare anche di poco le espressioni dei suoi capi responsabili. Ma Adolfo Hitler — si osserva — non ha mai lasciato passare senza il segno della sua parola — che fu sempre in tali casi un atto , nessuno di questi momenti essenziali dello sviluppo degli eventi in cui essi raggiungevano un loro momento compiuto per iniziarne un altro e lo ha fatto sempre nell'onesta intenzione di una divisione ed assunzione sempre più assoluta e precisa delle responsabilità. Alcuni di questi momenti di sosta e di esame egli, nell'abitudine dei •riassunti e delle rievocazioni che caratterizzano la sua oratoria, li ha ricordati anche oggi nel suo messaggio e sono i momenti essenziali nei quali, cogliendo occasione di tali compiute fasi della guerra guerreggiata come di quella diplomatica che la precedette egli ha creduto suo insistente e sempre presente dovere di coscienza di invitare gli avversari a un ritorno in sè e alla ragione nell'interesse della pace dei popoli. Purtroppo sempre invano — come egli ha ricordato oggi — dappoiché gli avversari hanno sempre nella loro deliberata e aberrata volontà di guerra interpretato come segni di debolezza questi alti momenti e soste della coscienza hitleriana. Il completamento della vittoria La sosta ' presente però al trapasso di quest'anno '40, il quale dovrebbe ben avere dimostrato agli avversari della Germania che essa non è affatto la Germania debole che essi credevano, non ha più nulla di comune con le soste precedenti. Non è più il tempo delle azioni di pace — come è stato ripetutamente ormai detto — ma è soltanto il tempo delle azioni di guerra; questa è la sosta per la vittoria virtualmente già raggiunta e il completamento delia vittoria; la sosta insomma della stretta della cinghia dell'elmo sotto il mento prima dello sforzo per la vittoria finale. Questo non è detto ■ nè voluto dire in nessun punto preciso dei due documenti; ma vi è in tutti e due la riproduzione esatta di moventi e di accenti di decisione che non possono a meno di risaltare all'occhio. Per volontà — dice press'a poco l'ordine del giorno alle Forze Aratogdmpcdsaratiqleahpqsfacsvqnndznaftugmpilnaqtll Armate — degli istigatori di guerra democratici e dei loro suggeritori giudaico - capitalisti questa guerra deve essere continuata dappoiché i rappresentanti di un mondo crollante credono forse di poter nel 1941 raggiungere quello che nel passato non hanno potuto orbene, noi siamo pronti». Neidiversamente si esprime il mes-'saggio alla Nazione: questa guerra — esso dice — deve essere continuata fino all'annientamento di questi elementi responsabili. Che le Forze Armate del Reich siano all'altezza del loro compito esse lo hanno dimostrato; ma che sempre più siano destinate a dimostrarlo questa è nostra decisione; e questa decisione sarà realizzata con fanatica coscienza e con instancabile diligenza. Sono queste le constatazioni essenziali che nei due documenti vengono rilevate e in base alle!quali il Fiihrer arriva alla culmi- nante affermazione delle due ma- nifestazioni, che cioè l'esercito te- desco la marina tedesca e l'avia-zione tedesca entrano nell'anno'41 nella assoluta coscienza della loro accresciuta forza e del loro per:fezionato armamento; e sarà sot-to ì loro colpi che crolleranno leultime <-frasi » degli istigatori di guerra e potranno così definitiva- mente essere create le premesse per una reale intesa dei popoli : il '41 porterà al compimento del-jla più grande vittoria della storia'nostra. i Lo sguardo rivolto dal Fiihrerj al passato perde cosi, al lume di queste affermazioni finali, a cui tutti e due i documenti sono pro¬ llllilllllllllllItllItlllllUIIHIIMllllMlllllllllllillllllllllll tesi, qualsiasi aspetto anche lontano ed arido di convenzionale « bilancio » così come lo perdono anche gli sguardi d'occasione che tutti i giornali gettano sull'annata ora trascorsa riecheggiando le manifestazioni del Fiihrer per assurgere alla luce di nuove e po tenti riaffermazioni dei supremi fini ideali di giustizia distributiva a cui questa guerra si ispira — guerra dei diritti dei popoli ha detto il Fiihrer — e che perciò presume la liberazione e il riscatto.da quegli elementi bellicisti che hanno sfruttato ai loro fini capi-! talistici la giustizia internazionale1 cosr* come ora ancora speculano'sulle possibilità di allargamento: del conflitto. Per questo riguardo il documen-j to che naturalmente pur venendo dopo altre manifestazioni interna-, zionali che hanno avuto tanta eco,j non risponde e non intende rispon-; dere a nessuno, ma vale per molti I rispetti più e meglio che una ri-^ sposta. Grande rilievo ricevono poi an-i che per questo riguaido su tutti i giornali del Reich gli accenni ini tutti e due i documenti rivolti al-Il'alleanza con l'Italia fascista —inei quali per noi italiani essi cui- I minano — e nei quali la superba affermazione della solidarietà as-j soluta e dell'identità di lotta deil propositi e delle speranze di tutti!e due i popoli non manca di assu-jmere di fronte alle dette manife-j stazioni internazionali uno specia- le valore e significato che non èinecessario con parole rilevare. Giuseppe Piazza. llllllllillllilllllllMIIIItllllllllllllllllllllllIMlllllllllllll cdd Hitler ha fatto visita l'altro giorno al Capo di Stato Maggiore Lutze che compie 50,anni. i a a e o e cnRadfUsEj i Truppe tedesche in Francia: artiglieri che regolano la graduazione delle granate. Il piroscafo armato britannico di 12,800 tonnellate « Waiotiran affondato da « U-Boot ».

Persone citate: Adolfo Hitler, Boot, Giuseppe Piazza, Hitler

Luoghi citati: Berlino, Francia, Germania, Italia