Le formazioni aeree si susseguono a ondate sui centri di rifornimento nemici di Filippo Pennese
Le formazioni aeree si susseguono a ondate sui centri di rifornimento nemici Le formazioni aeree si susseguono a ondate sui centri di rifornimento nemici (NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE) Roma, 31 dicembre. Da quarantotto ore l'arma aerea ha ripreso in pieno la sua attività offensiva su tutte le principali arterie greche attraverso le quali il nemico tenta di inviare verso la fronte uomini e materiali. Contro queste vie di comunicazione, bombardieri e cacciatori si avventano sul nemico con un continuo e micidiale fuoco di interdizione e di distruzione. Velivoli di ogni tipo di due nostre squadre aeree, come abbiamo riferito ieri, sono stati impiegati in azioni di bombardamento e di mitragliamento su due particolari direttrici lungo le quali il nemico ha convogliato il grosso dei rifornimenti, al coperto delle avverse condizioni atmosferiche. La prima direttrice d'attacco è quella delle strade che da Salonicco conducono per il lago di Ostrova-Florina al settore Cordano, dove si schiera l'ala destra delle forze nemiche; la seconda è quella che dal Mar Jonio, lungo le strade che dal porto di Prevesa e dal golfo di Arta risalgono a Gianina, sbocca sullo schiera mento sinistro nemico tra il Vo jussa ed il mare. Le azioni aeree citate dal Bollettino di ieri e di oggi sono state particolarmente efficaci per le forti perdite che i greci hanno subito nelle operazioni di sbarco e nelle loro colonne in movimento. D'altra parte i bombardamenti dei nostri aerei sulle strade rotabili e le basi hanno ostacolato duramente, se non stroncato addirittura, i tentativi del nemico di servirei di nuove vie di comunicazione per rifornire di uomini e di mezzi le truppe che già da tempo si trovano in linea. Questo è il problema più grave che lo Stato Maggiore ellenico tentò di risolvere con ogni mezzo per alimentare con energie più fresche il suo fronte, ma la nostra aviazione ha paralizzato con un rigido controllo di tutte le vie di comunicazione questo tentativo bombardando arterie, ponti, colonne di automezzi, salmone e truppe. Con azioni di massa velivoli di ogni specialità hanno dunque ostacolato gravemente e con visibili risultati le forze nemiche, che tentano di ammassarsi da Salonicco per Florina nel settore Corciano e da Prevesa per Arta e per Gianina nel settore di Tepelenf. Come segnala l'odierno Bollettino ieri è stata ripresa l'offensiva aerea in profondità nel territorio ellenico con nuovf bombardamenti su strade e ponti, su basi navali ed aeree, su concentramenti di truppe e su colonne in marcia verso la linea d- 1 fronte. Formazioni da bombardamento e da caccia appartenenti a due squadre aeree hanno battuto le postazioni nemiche sui fronti della IX e della XI Armata e si sono portate su più lontani obiettivi antistanti allo schieramento nemico e sulla importante base di Salonicco che fu tra le prime ad essere investita dalle azioni efficaci dell'arma aerea. Una prima aliquota di bombardieri in quota ha raggiunto la base navale di Prevesa provocando vasti incendi. Una seconda formazione da bombardamento si è portata nel cielo di Gianina Investendo con un violento tiro quell'aeroporto e gli impianti militari, causando numerosi incendi. Una terza formazione da bombardamento in quota ha efficacej.iente attaccato l'aeroporto di Kotzani. Successivamente aliquo te di cacciatori sottoponevano da bassa quota la predetta base aerea a mitragliamento provocando la distruzione di due apparecchi nemici. Una quarta formazione di bonibardieri in quota ha raggiunto Salonicco colpendo con numerose bombe gli impianti portuali e le zone industriali. Nonostante la violenta reazione contraerea i nostri « Alcioni » si sono intrattenuti sull'obiettivo per circa tren ta minuti, sostenendo combatti mento con la caccia avversaria. In questi scontri i nostri bombar dieri abbattevano un «Hurricane». Sette altre formazioni, due dello quali da caccia, hanno investito in successive ondate nella mattina e nel pomeriggio concentramenti di truppe, vie di comunicazione, automezzi e baraccamenti nemici nelle zone di Argirocastro, Kolonia e Tepeleni. Due formazioni di bombardieri a tuffo hanno attaccato importanti bersagli delle retrovie nemiche distruggendo un ponte sul fiume Jovik a nord ovest di Gianina ed interrompendo pure in due punti la rotabile a nord del predetto ponte. Automezzi in transito sono stati colpiti come pure risulta no colpiti un altro ponte sul fiume Kalassa e la rotabile al confine greco-albanese. Contemporaneamente all'azione aerea ed in stretta collaborazione nostre unità navali hanno bombardato violentemente e sistematicamente eentri nemici di rifornimento lungo la costa greco-albanése con visibili effetti. Sul fronte libico-egiziano nostre formazioni leggere hanno eseguito ricognizioni offensive bombardando, spezzonando e mitragliando mezzi meccanizzati nemici, molti dei quali sono stati danneggiati ed immobilizzati. Sulle zone meridionali deila Cirenaica sono stati eseguiti voli di osservazione. Durante una incursione nemica sopra vari aeroporti dell'A.O.I. la nostra caccia interveniva prontamente ed abbatteva due « Hurricane * e ne colpiva un terzo. Nelle azioni che abbiamo citato in questo riassunto solo un nostro apparecchio è stato incendiato al suolo. Tutti gli altri aerei sono rientrati regolarmente alle loro basi. Filippo Pennese
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