Primi segni di risveglio nel popolo più borghese d'Europa

Primi segni di risveglio nel popolo più borghese d'Europa VIAGGIO IN DANIMARCA Primi segni di risveglio nel popolo più borghese d'Europa Molte comudità sono scomparse dalla vita dei danesi; ma in compenso matura negli spiriti una maggiore comprensione deila realtà d'eggi Stoccolma, 30 dicembre, iSe l'accesso di Stoccolma è co-<stimilo dal labirinto acquatico da [sito arcipelago e dalle migliaia di'rocce coli cui si diiebbc che un ci-']clope s'è divertito a bombardareil mare, quello di Copenaghen s, svolge fra una serie ininterrotta'di castelli reali e stazioni balneari, incastonati in scrigni di verzino. Il viaggiatore che prende alloggio iti mio dei molti e ottimi alberghi che sorgono in prossimità della stazione, e svegliato di buon mattino da un « carillon », le cui note argentine riempiono sempn di fierezza il cuore di ogni buo danese. E' il concerto di campane bel palazzo dsl municipio, la rn alta torre si vede da quasi tutti • punti della città. Copenaghen c molto ricca del resto di magnifici monumenti, e tutta la storia glo- riosa della Danimarca si riflette .naia sua capitale, che conserva] del suo nobile utavismo come un \ fieio e cavalleresco prestano. | , , . „ _ ., , \i. aspetto della Capitale jLa guerra ha pochissimo alte rato la vita della capitate. Natu-\ralmentc sono più numerosi i cj.\disti, che già sì contavano a cen-ltinaia di migliaia prima della guerra. E' del resto noto che l'occupazione della Danimarca del 9 api ue 19^0 si svolse molto tranquillamente. Se sedici soldati danesi furono uccisi, ciò accadde pei cosi dire a causa di un malinteso provocato da una velleità di resistenza alla frontiera del sud e al castello reale di Copenaghen. La neutralità in caso di un conflitto internazionale formava ùn elemento indiscutibile della po.itica este- ra danese, e i partiti goi-ernutivi\erano tutti per tradizione anti-mi- [lituristi. Per conseguenza quando il gio-\co subdolo e feroce dell'Inghitter-'pzslczdazelif,.,ppedisse il rinnovarsi deali orroii'sra sullo scacchiere internazionale determinò lo scatenarsi inevitabile di questa guerra, la situazione uella Danimarca era la seguente, i piani 7iiilitari prevedevano solo una parvenza di difesa dell'isola di Sceland e la metropoli di Copenaghen era completamente senza alcuna difesa. La Danimarca era insomma inerme contro un'invasione britunnicaf che poteva minacciare In industria delta Germania Scttentrionalei La Germania era quindi nel suo' pieno diritto ad assicurare al paese una protezione aie im- del grave bombardamento da par te degli inglesi nel tempo delle guerre napoleoniche: due terzi della città vennero ridotti in rovine e ticntamila abitanti di Copenaghen fiiiono uccisi; l'Inghilterra si impadronì di tutta la flotta daitese e la Norvegia st distaccò dalla Madie Patria. Al principio del mese di maggio di quest'anno il pruno ministro Staunmg^presidente del Consiglio da più di dieci anni, morì. Fu rimpiazzato, com'è noto, dal ministro pVtdeslrcfgcgdelle finanze Bull, antico social-iddemocratico, ma questo avvenimento non ha presentato nessun cambiamento sensibile sulla situazione intertia. Per le condizioni alimentari la Danimarca occupa sempre una posizione più favorevole di quasi tutti gli attii Stati d'Europa, la Svezia compresa. Questo paese, che pioduce in grandissima abbondanza prodotti lattiferi eccellenti e uova in tale quantità da supera»♦»♦♦♦♦♦♦♦♦»♦♦♦♦♦♦♦♦♦< fccpcfpcdE ire venti volte i bisogni delia sua <P0P0'"~lnne:' dispone'anche di una [fiorente mdusti tu specializzata mi'ta costruzione di macchine e di ec']ccl,enti '""tori marini. Nei cantic" navali Baumeister sono stati costruiti magnifici bastimenti di '" industrie, e ha reso più grave il voblema dei senza lavoro, che in Danimarca è stato sempre proble ma P'" spinoso che in qualsiasi altro Paese scandindvo. ] Prima della guerra, su una po \ potagione di quattro milioni si con | forano 120 mila senza lavoro uf \ficialmcnte iscritti. Le ultime sta- jfisfir7ir- non sono ancora note, ma ccrta ^occupazione esiste \sempIe ».<>nn!lt"»'e dir circa cm\qnantitmilu operai danesi siano lsto" '"'-venti in Germania. Oc- cavato tonnellaggio. Fra i viveri, solo il pane, il bur-\ ro e lo zucchero sono razionati,', ma non la carne e il formaggio che abbondano allo stesso prezzo dell'anteguerra. Quattro milioni e mezzo di suini vengono macellati ogni anno. Per contro la mancanza di mercanzie è assai sensibite\ soprattutto nei tessili. Per di più\ il cessato commercio di esporta-] zione ha diminuito la iroduzionci agricola, ha ridotto l'attività delle ì\po,it'ro di' un popolo che a ctìiisu dell'evoluzione ultrapacifica dei suoi problemi inferni era divenuto indifferente in materia di politica estera, perchè era tutto volto alla corre però dire che. se le prospettive economiche della Danimarca sono meno buone che per il passato, i rischi di inflazione sono grandemente ridotti grazie all'abile politica finanziaria del Governo e a uno strettissimo controllo di tutti i prezzi. Nuova coscienza La cosa che più colpisce — anche dopo un brevissimo soggiorno in questo Paese — è il risveglio prosperità materiale e alla realizzazione concreta della sua esistenza. Estremamente cosmopolita e poliglotta, il danese in genere si accosta senza unirsi, si presta senza darsi, si mostra senza rivelarsi. Come la maggior parte dei popoli di vecchia cultura giunti a un avanzatissimo stato 'di civilizzazione e di benessere, i danesi sono estremamente complicati nell'una-, lisi. Completamente sprovvisti di immaginazione, sono dei cerebra-ìfi, dotati di una visione netta e pratica delle cose. Per il suo Pae-1 Ese prima e per lui personalmentcìlpoi, il daneèe ha la passione del-\V indipendenza. Ordinalissimo. «IStuttavia incapace di subire altra disciplina all'infuori di quella che egli stesso si impone. Ogni imposizione è soggetto di crìtiche violentissime. A questa svolta della sua storia, il danese comincia a rendersi conto che se la Danimarca è stata finora immune dagli orrori della guerra, non è altrettanto sicuro che lo sarà dai sacrifici del dopoguerra, e che buonsenso, abilità di commerci, ardore indefesso al fnroro, non bastano a creare il contenuto politico, la struttura sociale dì un Paese che voglia sopravvirere alla crisi. tqgdsdstPlctvdrAncora in modo confuso e in-Bcerio, t danesi cominciano ad «bt-itfilarsi a virtù meno borghesi ma rpiù vitali e più applicàbili allei cose pubbliche e meglio nspon-,ddenfi affa coscienza della nuova tEuropa. «... aMario Vanni Is .; | III Artiglieria pesante anticarro viene trasportata verso le prime linee dronte ru8S0 'Fn,° n v) **.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*^^^^^* ^ . ^ ^ ^ ^ ^ ^ . ,

Persone citate: Baumeister, Vanni Is