Il sacco del pellegrino

Il sacco del pellegrino Il sacco del pellegrino Lebbra Los Angeles Dei casi di lebbra si sono verificati a Los Angeles, e quindi a cuore stesso, Hollywood: nel cioè,'di quel divismo miliardario e fannullone che ha dichiarato !a sua snobistica solidalità per il bolscevismo. Non si direbbe una vendetta del cielo? Ah, dunque le gemmate stelle, gli aurei stelloni dello schermo ostentano di schierarsi a fianco di quelli che si chiamavano, almeno una volta, i « pezzenti di Lenin »? E Ulora s'abbiano anche i mali dei pezzenti.. Due anni fa, qualche iccenno di peste. Adesso, qualche sospetto di lebbra... Si penerebbe, in verità, a un altro ; contrappasso » dantesco. Come piando Burck Jones, l'eroe ciK-matogrurìco senza macchia e enza paura, salvatore in cento raloppate meravigliose d'intere noltitudini di essiri in pericolo, ; costretto a bruciare, miseranlmente, entro il rogo di Boiton, avendo tentato invano di .arsi largo nella ressa atroce, n cui gli uomini stessi sono itati travolti dopo le donne e i larnbinl, e cosi anche gli eroi... E' un fatto che spesso, tropio spesso la tragedia visita quei Hvi arcirlcchi e arcifamosi. Quando non è una frana, è una nondazione; quando non è un accidente aereo, è un corto circuito o una peste bubbonica. Senza poi contare l'alcole, le drogh?. lo si>lccn, 1 comizi comunisti, le rU'-e dimagranti, d li- catti dei gangsters. Quale tre- | mendo riscatto esige dunque il destino, per tutti quei sorrisi di incantato amore o d'esultante felicità ch'e;si ci tramandano dal telone? E' tremendo immaginarcela, adesso, questa frangia ili lebbra che tenta d'attaccarsi alle sottane di pizzo che Constance Bennett. paga mille dollari l'ima, o agli ermellini di cui solo può inguauiarsi il favoloso corpo di Ginger Rogers, come una serpe d'inferno, come un sortilegio fatale. L'antitesi è vittorughiana, Direi quasi, rembrandtiana. Avete mai notato? Quei cresi, quei crapuloni, oppure quegli avari ed usurai dipinti da Rembrandt, in una cupa tonalità tutta brulicante d'oro, con addosso ventiti suntuosl, mantelli satrapesohi, anelli e collane e ogni sorta di gioielli, sono tutti toccati, bacati, smozzicati da una sorta di lupus che, per quanto orribile, fa però còrpo con quelle gioie e quegli ori, quelle sete e quel broccati. Il «contrappasso.», anche là! E forse 11 pi'ttore ingenuo, diversamente dall'Alighieri, rieppure sapeva che fosse. Ma esso lo riusciva dal pennello per una sorta d'intuito geniale. Tremendo immaginarsela, allo stesso modo, la serpigine della lebbra, il « fiore d'argento » che soltanto Paul Claudel poteva idealizzare facendone una santa, che insidi i le membra delle bellissime, delle splendidissime, delle folgoranti in luce, delle esultanti in gloria: le carni di Ginger e di Constance. di Myrna e di Loretta! Vero che 11 ■j fiore d'argento », nel poema claudeliano, vestiva un'immacolata maternità, che col divismo hol'ywoodiano r.on ha nulla di comune. Esso resta, comunque, quasi un segno di condanna al- l'umiltà... Un messicano col naso forato dalla lebbra, o da non so quale altra spaventosa infermità, me lo ricordo anch'io per le vie di Los Angeles. Se ne andava, imperterrito, sotto il suo sombrero, mettendo in bella mostra i calzoni alla scudiera, la giubba ornatissima e i cento pendagli del panciotto. Mi dissero che.'in realtà, nel suo paese viveva isolato come un lebbroso; ma che dovendosi girare a Hollywood, ir. quei giorni, un film di mostri, insieme uU'uomo-schsletro, al tronco umano senza braccia nè gambe, alla donna-cagna, al * senza mento », ai giganti ed ni nani, avevano scritturato anche lui. E la polizia, domandai, lo lascia circolare in quello stato? Eh: una volta che Hays, il severissimo censore della cinematografia hollywoodiana, aveva dato il suo consenso, là polizia non aveva più nulla da eccepire. D'altra parte, le autorità della Repubblica avevano troppo da fare, tra il 1930 e il 1931 per impedire la circolazione agi operai ilalani, perchè restassi loro anche un ritaglio di tempi per ostacolare quella delle don ne-cagne o degli uomini col nu so a vermi! _.. Ora non si scherza nè con Ir lebbra nè con la peste; e noi c/è quindi da stupire se, ogn tanto, qualche bacillo passa i confine. Non c'è dunque in A merita un cordone sanitario'. Certo che c'è. Ma, come ha dot to anche il Duce nel Suo discorso, oggi esso non saprebbe op porsi che allo sbarco di Cristoforo Colombo. Quello, per intendere, che secondo gli americanha scoperto soltanto il modo d far stare in piedi le" uova sulle tavole. Ramperti

Persone citate: Constance Bennett, Cristoforo Colombo, Duce, Ginger Rogers, Hays, Jones, Lenin, Paul Claudel, Rembrandt

Luoghi citati: Hollywood, Los Angeles