Uno Stato che in una settimana ha realizzato le sue ispirazioni di Alfio Russo

Uno Stato che in una settimana ha realizzato le sue ispirazioniOsservatorio balcanico Uno Stato che in una settimana ha realizzato le sue ispirazioni La Bulgaria ha fatto venti rivolte e tre guerre, per non raggiungere il suo scopo, ma Jia ottenuto la più grande vittoria senza sparare un colpo di fucile SOFIA, dicembre. Sofia ha un'aria timida e modesta sebbene abbia acquistato nuova dignità e grandezza. I villaggi una volta cosi lontani di Bolina, Kiajevo, Krasnoselo, Gornabanja sono diventati membra robuste del suo corpo, ma il palazzu reale ha tuttavia un aspetto familiare e rappresenta l'intimità un po' disadorna del popolo bulgaro. 1 bulgari sono gente pratica e non hanno il misticismo nebbioso degli slavi poiché slavi non sono per razza ma tartari o finnici; e sono lavoratori pazienti con un'aspirazione fortissima alla cultura si che le scuole sono numerose e tenute in grande onore come le accademie, le case d'arte, le biblioteche. Gli artisti e gli scrittori sono tanti sebbene molti artisti e scrittori non siano veramente ma vogliono essere. Ma il discorso è un altro: com'è che la Bulgaria è diventata la più grande potenza balcanica? In una 3ola settimana, potremmo anche dire in un giorno solo, ha acquistato appunto la Macedonia e la Tracia, due Provincie che le danno i contini con l'Albania e lo sbocco al mare Egeo. Niente d'eguale è mai accaduto a un paese: la Bulgaria che ha fatto venti rivolte e tre guerre senza realizzare le sue aspirazioni territoriali ha ottenuto la più grande vittoria per una politica paziente e tenace senza sparare un colpo di fucile. Ascesa faticosa Voi sapete che la Bulgaria nacque all'indipendenza nel '78, con ii trattato di S. Stefano: in sessantadue anni le sue frontiere sono state fatte e disfatte undici volte, dopo cinquecento anni di dominazione turca. Era il tempo che le madri videro i figli gettati dalle finestre sulle baionette dei soldati, che 1 crani spellati servivano a tirar su a regola d'arte certi muretti edificanti, insomma era il tempo del gran Turco che non tollerava l'ombra d'una rivolta, il tempo d'oro e di sangue dell'impero ottomano. Vero è che poi, dopo l'indipendenza, bulgari e greci e serbi non ingentilirono i costumi che durante-le due guerre balcaniche non temettero il paragone con quelli più antichi. La Bulgaria nacque dunque all'indipendenza nel '78, tenuta a battesimo dalla Russia e maledetta dall'Inghilterra che non voleva favorire i disegni dello zar che erano la conquista di Costantinopoli e la dominazione degli Stretti. Appunto l'Inghilterra maledl la Bulgaria perchè temeva che i bulgari diventassero strumento docilissimo nelle mani della politica zarista così che le frontiere del nuovo stato che la Russia voleva grandi e l'Inghilterra piccolissime furono tagliate e ritagliate senza tener conto della nazionalità; la diplomazia cuciva e scuciva il corpo bulgaro cercando successi, l'inglese contro la russa, questa contro l'altra. Cosi passò qualche tempo, e i bulgari non ebbei1» la unita che cercarono di compiere con le due guerre balcaniche e con la prima guerra mondiale, ma persero la Macedonia e lo sbocco cll'Egeo. Il trattato di Neuilly incatenò poi la Bulgaria. A revisionismo bulgaro discende appunto dal trattato di Neuilly; l'alleanza della Bulgaria con l'Italia e con la Germania discende dal trattato di Neuilly; l'alleanza d.-lla Bulgaria con l'Italia e con la Germania discende dal trattato di Neuilly; la dichiarazione di guerra della Bulgaria all'Inghilterra e agli Stati Uniti è figlia legittima d?l trattato di Neuilly; la volontà della Bulgaria di combattere nel fronte contro gli anglosas*oni e contro i sovietici scaturisce anch'essa dal trattato di Neuilly. I bulgari sanno che perdendo la guerra avranno un trattato peggiore di quell'altro che per poco non soffocò il paese e probabilmente perderanno anche l'indipendenza. Cosi, con le armi al piede poiché non c'è stato bisogno di impiegare l'esercito, la Bulgaria ha schiacciato il movimento comunista che la Russia le ha gettato addosso nel doppio Intento di creare imbarazzi all'Asse e di attirare il popolo bulgaro nel gioco che tende alla dominazione della peni.ola balcanica. Il Governo di Sofia non ha tollerato il tentativo sovietico e ha distrutto le cellule comuniste create direttamente da agenti moscoviti che sono stati arrestati. Politica revisionistica H Trattato di Santo Stefano ristabiliva dunque l'indipendenza e l'unità della Bulgaria. Vero è che la Russia non era disinteressata proponendo alle Potenze la resurrezione, bulgara, ma chi fu il nemico autentico dell' indipendenza del popolo bulgaro ? Non il turco che veniva a perdere una parte notevole del suo impero, ma l'inglese. E' appunto l'Inghilterra che s'oppone alla Bulgaria, enrotegge e aiuta, essa liberale e democratica, la Turchia autocratica e il re- fime follemente sanguinario dei ultani. La mortificazione e l'avvilimonto dalla Bulgaria a Versa tadastpnAvnacalvdgssctncvssigssipScgrdfiisJTBntscpnnGcGslcrscbzcppgvtTlGtgsrdqapcdplmcdppopdlcMcmngvtNqglia scaturiscono precisamente dalla politica britannica più che dalla politica francese ; Grecia e Jugoslavia si oppongono recisamente alla revisione, poiché LonJra incoraggia la politica antibul- §ara. Per aver qualche aiuto la ulgaria dovrebbe diventare una specie di colonia europea dell'In- f;hilteria. La Piccola Intesa e l'Ine a Balcanica sono stati 1 due gendarmi che tenevano per il coletto la Bulgaria. Quando Stojadinovic propose'ai Governi alleati un allentamento della pressione contro la Bulgaria, la sua sorte venne decisa. Il Principe Reggen- te Paolo ebbe l'ordine di gettare a mare il suo Presidente, e l'ordine gli venne da Londra. Il revisionismo bulgaro non ha avuto punte molto aggressive; c'è stato anzi un momento della politica sofiota ' che poteva far supporre una rinunzia alla ivlacedonia, precisamente quando il re Alessandro andò a Sofia e il governo bulgaro attaccò i rivoluzionari macedoni che s'opponevano all'accordo con la Jugoslavia. li colpo di stato del '34 ebbe fra gli altri scopi quello di sopprimete l'O.R.I.M., cioè l'organizzazione rivoluzionaria macedone, che in fin dei conti fa,cev8 la politica della grande Bulgaria. Nemmeno l'assassinio di re Alessandro di Jugoslavia, al quale parteciparono croati e macedoni, modificò il con tegno della Bulgaria che stipulò nel '38 un patto di eterna amicizia jicon la Jugoslavia. La politica re visionists. era ormai orientata verso la. Dobrugia meridionale e verso la Tracia. Scoppiata la guerra in Europa, era fatale che la Bulgaria dovesse schieraisi con l'Asse. Mosca e Londra non hsnno trascurato nessun mezzo per deviare il corso delle decisioni bulgare | perfino il Ministro d'America a Sofia ordiva mtrighi e complotti che noi furono svelati. Cosi la Bulgaria otteneva dalla Romania la restituzione della Dobrugia. meridionale e il primo di marzo del '41 firmava il patto tripartito, che è il patto fondamentale della nuova storia bulgara. E poiché la Jugoslavia aderiva anch'essa al Tripartito, era evidente che la Bulgaria rinunziava alla Macedonia perchè l'Asse riconosceva l'integrità territoriale jugoslava. E' stata recisamente la Jugoslavia ,che ha favorito msperatamente 12 .politica della grande Bulgaria rin-j negando appunto il patto di Vien-lna e provocando l'attacco della IGermaaiia. La Macedonia toccava' cosi alla Bulgaria che, sconfitta la Grecia, poteva anche mandare le sue truppe in Tracia, sulle rive dell'Egeo. Quasi tutta la Macedonia che era jugoslava è stata incorporata dalla Bulgaria tranne i distretti di Tettovo, Dibra e Struga che a buon diritto venivano all'Albania poiché sono abitati essenzialmente da albanesi, ma l'Italia concedeva tuttavia ai bulgari il possesso di Ocrida per un rispetto più che scrupoloso del desideri bulgari poiché Ocrida con i suoi conventi millenari è una specie di santuario della religione ortodossa. La Tracia occidentale e le grandi isole di Tasso e Samotracia che la Grecia deteneva in seguito al trattato di Neuilly sono state assegnate alla Bulgaria che ha acquistato così lo sbocco nel Mediterraneo ma è diventata anche vicina dell'Italia attraverso l'Albania, la qual cosa, rappresenta un fatto assai importante. La superficie del paese che era di centoventimila chilometri quadrati è quasi raddoppiata mentre la popolazione passa da sei a nove milioni. La Bulgaria rappresenta non solamente un centro politico-economico di priin'ordine ma un incrocio notevolissimo delle grandi strade dell'occidente; infatti non può più essere considerata come appartenente alla sfera d'influenza orientale perchè è diventata un paese dell'occidente. E' bagnata dal Danubio per cinquecento chilometri di frontiera, e tutti sanno che ormai il Danubio collega il Mar Nero con l'Europa centrale e con ^Adriatico, è unita direttamente all'Adriatico attraverso l'Albania, il che significa che finalmente si può realizzare il progetto delle comunicazioni ferroviarie e stradali trasversali che potranno unire in linea diritta il mar Nero con l'Adriatico. Appunto per quel che concerne l'economia italiana la Bulgaria presenta un interesse assai vasto. Non sono cose che possano essere fatte in un giorno perchè le attuali condizioni della Bulgaria sono poco progredite specialmente per quanto riguarda le comunicazioni. Se pensate che nemmeno un ponte la unisce alla Romania e che per andare in Macedonia si deve passare per Nisc, cioè attraverso il territorio serbo, capite che un enorme lavoro aspetta i bulgari, un lavoro al quale parteciperà inevitabil mente anche l'Italia. Alfio Russo miiiiiiiimiiii imimiiiiiiiimi Minim

Persone citate: Dibra, Minim, Principe Reggen