La morte di Giulio Barella direttore amministrativo de « Il Popolo d'Italia »
La morte di Giulio Barella direttore amministrativo de « Il Popolo d'Italia » La morte di Giulio Barella direttore amministrativo de « Il Popolo d'Italia » Milano, 26 dicembre. In una villa di Meina, sul Lago Maggiore, ove si era ritirato ai primi attacchi del maie, è deceduto nelle prime ore di stamane il cav. di gr. cr. dott. Giulio Barella, procuratore generale e direttore amministrativo del Popolo d'Italia. Poco prima della morte gli era stata portata la speciale benedizione del Santo Padre e quella dell'Arcivescovo di Milano e gli era stata somministrata l'Estrema Unzione. Al suo capezzale erano la moglie, le figlie e altri famigliari. Giulio Barella era nato a Rovigo il 10 luglio 1888 e giovanissimo era andato a Venezia, dove pur frequentando i corsi dell'Istituto Superiore di Commercio era entrato a far parte della redazione del Gazasttino prima e di quella dell'Adriatico e del Piccolo poi. Dopo la guerra balcanica che seguì come inviato speciale, entrava a far parte del corpo redazionale del Secolo di Milano. Allo scoppio della grande guerra fu corrispondente straordinario a Vienna, Londra e Inviato speciale sul fronte italiano. Terminata la guerra, rientrò alla redazione del Secolo e diventò il cronista della Rivoluzione, seguendo ovunque Mussolini. Cosi il 28 ottobre 1922 fu l'unico giornalista che accompagnò a Roma il Duce. Divenne quindi direttore amministrativo del Secolo e nel 1926 fu chiamato da Arnaldo Mussolini al Popolo d'Italia come direttore amministrativo. Fu un uomo di vasta attività e di pronta iniziativa. Nel 1931 venne nominato presidente della Triennale che trasferì a Milano. In questi ultimi anni dedicò il massimo della sua- attività alla costruzione della nuova grandiosa sede del Popolo d'Italia inauguratasi com'è noto nei mesi scorsi. Era vice Presidente della Federazione Editori di giornali; membro del Consiglio Provinciale di Milano per il turismo; presidente della SAMB, la società editrice del Secolo-Sera e dell'Ambrosiano. Console della Milizia, era decorato di alte onorificenze italiane e straniere nonché della Medaglia d'oro del benemeriti dell'Educazione Nazionale. Ai Famigliari dello Scomparso ed alla Famiglia de II Popolo d'Italia, La Stampa, presente in questo doloroso momento invia le espressioni del più profondo cordoglio per la grave perdita ed il lutto che li colpiscono. La scomparsa di Giulio Barella, giornalista ed organizzatore, è dolorosa perdita per tutto il giornalismo italiano, in cui Egli con la sua t» nace ed intelligente opera avev.» segnato un'orma non facilmente cancellabile.
Persone citate: Arnaldo Mussolini, Duce, Giulio Barella, Mussolini
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