Sedici ore di combattimento l'aerodromo di Kota Bahru fu conquistato

Sedici ore di combattimento l'aerodromo di Kota Bahru fu conquistato SUI CAMPI DI BATTAGLIA DELLA MALESIA Sedici ore di combattimento l'aerodromo di Kota Bahru fu conquistato Tre trasporti si avvicinarono nella notte alla costa - A guado, i reparti giapponesi toccarono terra e spezzarono le difese inglesi (Dal nostro inviato) Kota Bahru, 19 dicembre. Lasciata Singapore, risaliamo verso l'estremo Nord della Malesia ;>rr visitare alcuni teatri delle operazioni che ebbero una parte decisiva nell'intera campagna malese. E' noto che allo scoppio della guerra gli obiettivi immediati nipponici erano quelli di sbarcare contingenti sulla costa nordorientale della Malesia e di eliminare nello stesso tempo le forze aeree nemiche. Se la rapida eliminazione dell'aviazione nemica è un cànone fondamentale della guerra moderna, nel caso specifico era un fattore decisivo dell'esito della campagna sotto il triplice aspetto di sbarazzarsi dell'aviazione nemica aumentando quindi le probabilità circa il buon esito degli sbarchi, di provvedere alla continua alimentazione degli sbarchi stessi e di assicurarsi la pronta occupazione di basi aeree dalle quali poter sostenere l'avanzata delle truppe terrestri e procurarsi il mezzo di operare più decisamente contro l'aviazione nemica rigettata al Sud. Calano le scialuppe... L'ardimento, la concomitanza, la tempestività e le. perfetta sincro nizzazione con cui' furono condot-te queste operazioni nei vari punfi delta Malesia del nord delle quali quella di Kota Bahru, di cut di- remo, è appena un esempio, assi- curarono entro le prime veni;quat-tro ore di guerra il felice sviluppo successivo di tutta la campagna, Kota Bahru è una cittadina di cir- ca 25 mila abitami, capitale dello stato di Kelantan e situata quasi al confine nord-est della Malesia col Thai. Il Kelantan, jrcr quanto ricco di risorse minerarie, agricole e soprattutto forestali ancora ine- splorate è fra i meno progrediti lalcsi e certo al'inalesi deqli stati ?»«...„ tton hanno fatto soverchi sforzi•per migliorarne le condizioni. Lo popolazioni vivono in uno Stato di primitività impressionante, in capanne di paglia erette su palafitte all'ombra dei palmizi che regnano sox-rani ovunque, e spesso in terreni acquitrinosi, sempre umidi. Un indice significativo di questa primitività è il mercato di Kota Bahru che si i..ne nella piazza principale della città, un centro limitato da un certo numero di costruzioni in pietra, dove tutti i prodotti che la natura insieme col modesto apporto di cognizioninese e quello indiano costituisconole classi mercantili che esercendoagricole degli abitanti pilo fornire, vengono ancora scambiati, col sistema del baratto. Qui come altrove l'elemento ci negozì segnano il passaggio fra l'economia familiare primitiva dei malesi e le imprese industriali di una certa portata che erano in prevalenza in mani inglesi. Manca però quell'insieme di quartieri residenziali che s'incontrano in altre zone della Malesia. La rapidità con la quale la guerra è passata non ha lasciato praticamente tracce di distruzione, anche perchè vi erd poco da distruggere, ma certo l'intraprendenza nipponica vi ha trovato un campo quasi vergine su cui operare in avvenire. La città dista circa una diecina di chilometri dal punto in cui è avvenuto lo sbarco,'.punto che si presenta sotto Va spetto di una bella spiai/aia deser- ta delimitante un bosco di palmizi'e frastagliato da una complessa isene dei tortuosi canali del della dei fiume che per la limitata eie- vazione del terreno la marea trus- forma frequentemente alterandone 'la configurazione. All'ora fissata dell'8 dicembre, tre trasporti giapponesi, sebbene ostacolati da un forte vento di nord-est, si presentarono a qual- 'che centinaio di metri da questa spiaggia e cominciarono a calare in mare le scialuppe che doveva- no sbarcare le prime truppe we7f«1 zona più meridionale dove si ri- teneva, che la resistenza nemica. sarebbe stata minore. Lo svilup-\ P" delle fortificazioni tuttora vi-\ .sibili è di due o tre chilometri ed è formato da file multiple di gro- ì">ff'i di filo spinato intercalate da, 'casematte e postazioni di artiglie-'',rìa leggera. Alcuni di questi for- 'tini sono ora semi-sommersi dal-[le sabbie che la marea ha frat-\tanto accumulato, e il lavorìo delimare ne ha cambiato l'oricntazio-'< ne tanto che si presentano spesso con un'inclinazióne di vario grado sui fianchi. Il primo tentativo di approdare a Sud fu frustrato dall'oscuritàdella notte e dal vento contrario,cosicché ai dovette risalire più aìNord dove si incontrò la più forte,reazione nemica e parecchie scia-i luppe furono affondate, obbligali- *? K™*^* BJ3K!!KSr•#5L!5£\ito la riva arrivandovi talvolta'Capo della spedizione era il co-',lonn'llo Tllkuì'ni cììe> ansioso ai ,conoscere l'esito, lasciò a sua voi-\nudi Avanzata metro per metro ta la nave e raqqiunse a nuoto la\riva, ma l'oscurità non gli pernii-1 se di rendersi conto se le truppe avevano avanzato se non dopo parecchio tempo, quando trovando i reticolati rotti potè inoltrarsi nei primi canali e spingersi all'interno. Frattanto il comandante in seconda, con uri altro contingente aveva condotto analoga operazione più a Nord e a misura che le ore passavano alla reazione terrestre si aggiungeva quella aerea con bombe e mitraglia. I due comandanti erano riusciti frattanto ad incontrarsi in uno dei tanti isolotti formati dal gro- viglio dei canali, e questo fatto — tenuto conto dell'oscurità, del fragore della battaglia e della fittissima vegetazione del terreno — può considerarsi un vero miracolo. Dall'inizio dello sbarco al momento in cui si potè iniziare l'attacco al campo di aviazione passarono sedici ore, e sebbene il campo sia ad appena due chilometri dalla riva del mare furono sedici lunghe ore di lotta di ogni genere su un terreno che agli apprestamenti difensivi del nemico univa le difficoltà naturali; ma i soldati giapponesi a costo del sacrificio delle loro vite, ridurcndo al silenzio a uno a uno i nidi di mitragliatrici, scavando trincerotti improvvisati coi propri elmetti dei quali si vedono ancora le tracce, difendendosi dall'azione aerea, guadando canali, avendo ragione della boscaglia, assicurarono al loro paese fin dal tramonto del primo giorno di guerra l'aeroporto di Kota Bahru che doveva avere poi 'un'importanza determinante nello '.sviluppo delle successive opera- zioni. ' Basti pensare che oltre ad aver irespinto subito a Sud le forze (le ree nemiche, già il giorno 10 di ccmbre questo aeroporto permise ''i atterrare a gran parte di quel le forze aeree che dopo avere at toccato e affondato la Prince of Wales e la Repulse al largo di Kuantan sarebbero state certa mente perdute perchè la distanza della battaglia dalle basi di par tenga e la sua durata avevano esaurito 1 autonomia degli appa recchi. L'aeroporto di Kota Bahru, 1 reZnfifaHieiife vicino fu un asilo sicuro. . La conquista di questo aeropor\to e quella immediatamente suc\cessiva della città, avvennero mentre il grosso delle forze nipponiche sbarcava a Singora in ter,ritorio siamese a un centinaio di 'ehilomelri a Nord dall'estremo confine malese di Nord-Ovest. Il [generale Yamascita ha annesso \un:'importanza di prim'ordine alla ieonquista di Kota Bahru ed ha '< onorato l'unità di Takumi con la prima citazione al merito della guerra attuale, Non bisogna dimenticare la grande parte avuta dall'aviazione ìnipponica in questo primo giorno 'di guerra; dopo avere scortato i ìconvogli che dovevano effettuare ,gli sbarchi a Siiif/ora e a Kota i Bahru, essa dall'alba del giorno 7 fino a mezzogiorno del qiorno 8 \tetteralmenteMmind le forze ae- 'ree nemiche incaricate di ostacolare l'azione giapponese distruggendo una cinquantina di apparecchi pronti a decollare dai cam'Pi di Alorstar, di Sungeipatani, di Ketting ecc. Parte di questa avia\sione nipponica era comandata da \".uel maggior generale Kato che 1 "tori eroicamente dopo avere ab battuto durante la sua carriera oltre duecento apparecchi nemici e che impersona ora nel cuore di ogni giapponese l'eroismo dell'aviazione militane. Sulla spiaggia tornata deserta giacciono le vestigia della guerra e nei campi di aviazione sono sparsi i relitti degli apparecchi nemici. Un cippo è stato eretto sulla spiaggia, a qualche decina di metri dalla riva per ricordare gli eroi nipponici di questa impresa gloriosa. Cesare Viale

Persone citate: Cesare Viale, Kato, Takumi, Thai, Wales

Luoghi citati: Malesia, Singapore