La pensione di guerra per gli infortunati civili

La pensione di guerra per gli infortunati civili LE INCURSIONI AEREE NEMICHE La pensione di guerra per gli infortunati civili Duemila pratiche in corso di liquidano ne - Nobile gara di solidarietà nazionale Roma, 14 dicembre. In attuazione di superiori direttive, dalla competente Direzione Generale del Mmistero delle Finanze viene assicurato il più sollecito svolgimento a tutte.le domande di pensioni di guerra inoltrate da civili infortunati per effetto dell'offesa bellica nemica. Fino a pochi giorni fa risultavano presentate oltre duemila domande, per le quali sono già emanati o sono in corso i relativi provvedimenti di liquidazione. Per effetto delle preesistenti norme, non era concesso indennizzo agli infortunati in occasione della prestazione di servizio militare o di altri servizi obbligatori o volontari tali di esporre al rischio della guerra, mentre venivano compensati, in misura però inferiore a quella minima stabilita per i militari, e cioè con la riduzione del decimo sulle pensioni e con la riduzione del terzo sugli assegni di superinvalidità e di cumulo, coloro che non si trovavano nelle accennate condizioni. Oggi la situazione è molto diversa e 'la Legge 18-8-40 abroga ogni distinzione fra militari e civili, essendo tutti esposti alle offese nemiche. In virtù di essa, ai cittadini divenuti invalidi e alle famiglie dei cittadini morti per fatti di guerra, si applicano di fatto le norme dell'art. 4, lettere A e B del Testo Unico sui risarcimenti dei danni di guerra, approvato con Decreto luogotenenziale 27 marzo 1919 n. 426. E' concessa pensione anche nel casi di morte e di invalidità per malattie derivanti da privazioni, sevizie o maltrattamenti subiti durante l'internamento in paesi del nemico. Per il resto si applicano a tali pensioni le disposizioni vigenti sulle pensioni di guerra in quan to applicabili. Le pensioni stesse sono liquidate sul grado di soldato e la loro misura è quella stabilita dalle tabelle D. 4 A. annesse al R, D. 12 luglio 1923-1 n. 1491. Sono concessi del pari gli assegni di superinvalidità, cumulo e supplementari con le norme che ne regolano la concessione, ai militari non combattenti e loro congiunti. Per la concessione nella misura intera a favore dei genitori, collaterali e avi, è necessario che il richiedente abbia subito la perdita dei necessari mezzi di sussistenza e per la concessione in misura ridotta che abbia subito una notevole diminuzione di essi. . Le domande per la liquidazione del risarcimento, documentate da un rapporto del Prefetto o del Questore o di altra autorità quale il Podestà o l'Arma dei Reali carabinieri — attestante l'evento dannoso, devono essere prodotte al Ministero delle Finanze (Direzione Generale delle pensioni di guerra). Intanto si segnala la nobile gara di solidarietà nazionale offerta in tutti i paesi della penisola a favore dei danneggiati dalle incursioni. Un foltissimo gruppo di fami¬ fgFndavp glie di Ferrara ha chiesto al Segretario Federale di poter ospitare per tutto il tempo della guerra dei bimbi rimasti senza abitazione. La richiesta è stata immediatamente accolta e infatti numerosi bambini genovesi sono stati avviati alla volta di Ferrara dove hanno trovato un affettuoso e grato asilo presso altrettante- famiglie. Ovunque siano giunti gli sfollati dai centri colpiti, hanno trovato un'accoglienza improntata alla più commossa sollecitudine come dalla gente di una stessa grande famiglia. Cosi in Piemonte, in Liguria, in Lombardia, in Campania. A Biella e in altri centri i possessori di autovetture a metano fra essi comprese alcune ditte che disponevano di autotreni, hanno messo i propri mezzi a disposizione degli sfollati di transito perchè potessero più rapidamente raggiungere i luoghi di destinazione. In altre città, come Novara, per gli sfollati di transito .è stata approntata rapidamente una completa organizzazione di assistenza morale e materiale nella quale si alternano con ritmo ininterrotto Donne Fasciste, Fascisti e Fascisti universitari, Squadristi e Avanguardisti. Tutte le sedi del Fasci e dei Gruppi Rionali — specialmente quelle di Napoli — sono divenute i centri della solidarietà sociale dove ognuno porta il proprio modesto tributo della sua attività soprattutto nei momenti di più intensa necessità o di maggior pericolo.

Luoghi citati: Biella, Campania, Ferrara, Liguria, Lombardia, Napoli, Novara, Piemonte, Roma