Un messaggio di Tojo

Un messaggio di Tojo Un messaggio di Tojo L'accordo per la guerra totale senza pace separata - Le materie prime delle rane del Sud a disposizione dell'Asse Tokio, .10 dicembre. Il Primo Ministro Tojo ha ricevuto ieri sera i rappresentanti del la stampa italiana e tedesca residenti nella capitale nipponica. All'inizio del ricevimento, Tojo ha detto ai giornalisti che essi potevano liberamente muovergli domande e che egli, come vecchio soldato, avrebbe risposto apertamente e con franchezza. In seguito, il Primo Ministro ha letto un messaggio diretto ai popoli italiano e tedesco. Esso dice «L'11 dicembre noi celebriamo l'annuale dell'accordo fra il Giappone, la Germania e l'Italia, col quale i tre Stati si impegnano a condurre la guerra contro gli Stati Uniti e l'Inghilterra fino alla vittoria finale, a non concludere paci separate ed a collaborare per la creazione di un nuovo ordine mondiale. Da quel giorno, la guerra in Asia e in Europa è diventata una sola lotta. Il Giappone, la Germania e l'Italia uniscono le loro forze politiche, economiche e militari per la creazione di quest'ordine nuovo. « Nel corso di questo primo anno, tutti i caposala! inglesi ed americani nei Mari del Sud sono caduti nelle nostre mani. La Grande Asia ha cosi assunto la sua fisionomia. Il Giappone ha creato una situazione che garantisce la vittoria totale ed è oggi in grado di sostenere una lunga guerra, fino alla vittoria definitiva. «Questa guerra è una guerra santa. Suo fine non à la conquista di materie prime, ma la creazione di una pace mondiale dr 'atura. Essa tende, quindi, all'instaurazione di un ordine nuovo fondato su principi morali e nel quale sia ga-, rantito ad ogni popolo lo spazio a cui ha diritto. < n Giappone, la Germania e l'Italia — ha proseguito il Capo del Governo — si sentono strettamente uniti da questo comune ed elevato ideale e sono consci ed orgogliosi della responsabilità che comporta la formazione dl una nuova storia del mondo. Tojo ha proseguito: «Nel giorno in cui noi entriamo nel nostro secondo anno di guerra, voglio cogliere l'occasione per esprimere la mia ammirazione per I brillanti successi militari del popoli germanico ed italiano e ringraziare ambedue i popoli per la loro collaborazione col Giappone. « Io spero — ha concluso il Primo Ministro — che la nostra collaborazione nei campi spirituali e materiali si approfondirà ulteriormente e rinnovo la promessa del popolo giapponese di procedere spalla a spalla coi nostri alleati, fino alla vittoria finale ». Rispondendo alla domanda rivoltagli da un giornalista sulla situazione economica, Tojo ha detto: « Le ricchezze In materie prime di cui siamo entrati in possesso in seguito alle nostre conquiste sono già impiegate su larga scala nelle industrie belliche. Dobbiamo al valore dei nostri soldati se il ne mico ha potuto attuare solo in parte il suo programma di armamenti per la congiura diretta contro dl noi. Il successo dei lavori di ricostruzione nelle zone del Sud ha assicurato in ogni caso il fabbisogno di benzina per la durata del conflitto in corso. Ho sempre considerato come punto d'onore di far partecipare l'Italia e la Germania all'utilizzazione delle materie prime necessarie alla condotta della guerra comune ». In tutti f maggiori centri delle zone occupate in Asia Orientale, nonché in quelli delle zone di comune prosperità, come Hsinklng, Pechino, Nanchino, Sciancai, Saigon, Hong Kong, Bangkok, Singapore, Batavia ed altri, il primo anniversario della guerra per la grande Asia è stato celebrato con solenni cerimonie e con discorsi in cui è stata sottolineata la decisa volontà di tutti di cooperare strettamente per la vittoria. Il bilancio di previsione dello Stato pel 1943 è il seguente: totale delle entrate 9991 milioni di yen, di cui 6450 milioni di entrate ordinarie e 3541 milioni di entrate straordinarie. Totale delle spese: 9996 milioni di yen, di cui 4933 milioni per le spese ordinarie e 5063 miUonLaer le spese straordinarie. ; Vengono, —umili nlii le seguenti nuove iliiwilnririunì ufficiali dl territori e 'Citai 'del Sud occupati dalle forze nipponiche: d'ora in poi si dirà Mal al per Malesia; Borneo settentrionale e Borneo meri» dionale rispettivamente per Borneo ex inglese ed ex olandese mentre Batavia si chiamerà Giakartà,

Persone citate: Batavia, Tojo